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FOSSA CRANICA POSTERIORE

Il limite anteriore della fossa cranica posteriore è al contempo il limite della fossa cranica media,

ovvero il dorso della sella turcica e lateralmente il margine superiore della piramide del temporale.

Il limite posteriore è invece la protuberanza occipitale interna e il solco del seno trasverso. La fossa

è costituita dal clivus(formato dalla parte posteriore del corpo dello sfenoide e dalla parte basilare

dell’occipitale), dalla faccia posteriore della piramide del temporale e dalle fosse cerebellari

dell’occipitale. Sulla linea mediana, posteriormente al clivus, che accoglie bulbo, ponte e arteria

basilare, è subito visibile il grande foro occipitale (anche detto forame magno) nel quale vi passano

il bulbo, le arterie vertebrali, i nervi accessori spinali e le radici ascendenti del nervo ipoglosso(XII).

Posteriormente al forame origina la cresta occipitale interna che raggiunge la protuberanza

occipitale interna. Lateralmente alla cresta sono presenti le fosse cerebellari, accentuate

depressioni che accolgono gli emisferi cerebellari delimitate in dietro e lateralmente dal solco del

seno trasverso che continua in avanti nel solco del seno sigmoideo, il quale termina in

corrispondenza del foro giugulare. Quest’ultimo foro, anche detto foro lacero posteriore, è definito

dalla giustapposizione delle incisure giugulari, del margine mastoideo e della piramide del

temporale. Il foro giugulare è diviso in una metà antero mediale, nel quale passa il nervo

glossofaringeo(IX), e una metà postero laterale, nel quale invece passano il nervo vago(X), il nervo

accessorio(XI) e la vena giugulare, dal processo intragiugulare. Sulla faccia posteriore della

piramide del temporale è presente il meato acustico interno all’interno del quale vi passa il nervo

stato acustico(VIII), il nervo faciale(VII) e l’arteria uditiva interna, l’apertura esterna del canalicolo

del vestibolo per il sacco endolinfatico, il solco del seno petroso inferiore e il foro mastoideo per la

vena emissaria del seno sigmoideo. Nelle parti laterali dell’occipitale sono visibili il canale

condiloideo, attraversato da una vena anastomotica, e il canale dell’ipoglosso, per il nervo

ipoglosso(XII).

BASE ESOCRANICA

La faccia inferiore del cranio si estende dai denti incisivi superiori alle linee nucali dell’osso

occipitale e può essere divisa, per una migliore trattazione, in una parte anteriore, una media, una

posteriore e una laterale.

La parte anteriore è formata dal palato duro, dalla dentatura del mascellare. Il palato osseo è

formato dai processi palatini delle ossa mascellari che si articolano posteriormente, tramite la

sutura palatina trasversa, con i processi orizzontali delle ossa palatine. Accanto al margine laterale

di questa sutura, anteromedialmente rispetto al processo piramidale del palatino, è presente il foro

palatino maggiore dal quale nasce un canale vascolare e dietro al quale sono presenti i fori palatini

minori(generalmente due). È presente inoltre la sutura palatina mediana che decorre in senso

anteroposteriore dividendo il palato in due metà e termina con la spina nasale posteriore. Sulla

linea mediana, posteriormente ai denti incisivi centrali superiori, è presente la fossa incisiva che dà

passaggio al nervo nasopalatino e ai rami terminali dei vasi palatini maggiori. Il palato è segnato

da numerose fossette che ospitano le ghiandole palatine e da numerose creste con prominenza

variabile. Nell’adulto l’arco alveolare alloggia fino a sedici alveoli dentari, alcuni singoli e altri

suddivisi in setti a seconda della morfologia della radice dentaria. Il margine posteriore dei processi

orizzontali delle ossa palatine delimitano inferiormente le coane nasali.

La parte media della base cranica è formata dal corpo dello sfenoide, dalle rocche petrose del

temporale e dal basioccipite. Posteriormente alle ossa palatine si trovano le lamine laterale e

mediale dei processi pterigoidei dello sfenoide che delimitano la fossa pterigoidea. La lamina

mediale termina in basso con l’uncino pterigoideo. Tra il margine posteriore delle lamine orizzontali

delle ossa palatine e le lamine mediali dei processi pterigoidei si trovano le coane nasali che, sulla

linea mediana, sono separate dal vomere che si articola con la faccia inferiore del corpo dello

sfenoide. Sempre sulla linea mediana vi è il processo basilare dell’osso occipitale, che presenta in

sede mediana un piccolo tubercolo faringeo per l’attacco del rafe faringeo e delle fibre più alte del

muscolo costrittore superiore della faringe, si articola anteriormente col corpo dello sfenoide

tramite una sincondrosi, che nell’adulto diviene sinostosi, formando il clivus; lateralmente si articola

con la rocca petrosa del temporale contribuendo alla formazione del foro giugulare(foro lacero

posteriore), il quale, diviso in due parti dal processo intragiugulare, permette i passaggio del nervo

glossofaringeo(IX), nella metà anteromediale, e del nervo vago(X), del nervo accessorio(XI) e della

vena giugulare interna, nella metà posterolaterale. Il foro lacero anteriore invece è obliterato da

una membrana ed è delimitato anteriormente dal corpo, dalle radici del processo pterigoideo e

dalla grande ala dello sfenoide, posteriormente e lateralmente dall’apice della rocca petrosa e

medialmente dalla porzione basilare dell’osso occipitale. Posterolateralmente a questo, nella rocca

petrosa del temporale, è situato il canale carotico attraverso il quale l’arteria carotide interna

penetra nel cranio per poi dirigersi anteromedialmente verso il seno cavernoso passando a ponte

sopra il foro lacero anteriore. Procedendo sempre in senso posteroanteriore vi è la tuba uditiva(di

Eustachio) tra la rocca petrosa e la faccia infratemporale della grande ala dello sfenoide.

Anteriormente, davanti l’orifizio interno del canale carotico vi sono il foro spinoso, per il passaggio

dell’arteria e vena meningea media, e più avanti e medialmente il foro ovale, per il passaggio della

branca mandibolare del trigemino, l’arteria meningea accessoria e il nervo piccolo petroso

superficiale. Lateralmente è presente la fossa mandibolare divisa in due parti dalla fessura

petrotimpanica, in cui vi passa la corda del timpano, e delimitata anteriormente dalla radice

trasversa del processo zigomatico. Posteriormente e più medialmente vi sono il foro acustico

esterno, la parte timpanica del temporale, il processo stiloideo con il processo vaginale, il foro

stilomastoideo per il nervo faciale e anteriormente al condilo occipitale il canale dell’ipoglosso.

Infine la parte posteriore è formata dalla parte mastoidea dell’osso temporale e dall’osso occipitale.

Anteriormente, in direzione lateromediale, vi sono il processo mastoideo con l’incisura mastoidea

per l’inserzione del muscolo digastrico, il processo giugulare e il condilo occipitale per

l’articolazione dell’osso occipitale con l’atlante. Posteriormente, sulla linea mediana, vi è il grande

foro occipitale, o forame magno, per il passaggio del bulbo, delle arterie vertebrali, dei nervi

accessori spinali e delle radice ascendenti del nervo ipoglosso(XII). Posteriormente vi è la cresta

occipitale esterna che si continua fino alla protuberanza occipitale esterna per la quale passa la

linea nucale superiore. Lo spazio tra il forame magno e la linea nucale superiore, detto piano

nucale, è diviso in quattro dall’intersezione della linea nucale inferiore e della cresta occipitale.

SFENOIDE

Lo sfenoide è un osso impari e mediano che partecipa alla formazione della volta e della base

cranica e delle cavità orbitarie e nasali. In linea generale lo sfenoide è costituito da un corpo in

posizione mediana dietro l’etmoide e davanti la parte basilare dell’osso occipitale, dalle piccole ali

che originano dalla porzione anterosuperiore delle facce laterali del corpo, dalle grandi ali che

invece originano dalla porzione inferiore delle facce laterali del corpo , dai processi pterigoidei che

originano dalla faccia esocranica dello sfenoide.

Corpo.

Il corpo dello sfenoide ha forma pressoché cubica. La faccia superiore è costituita dalla sella

turcica, la cui parte più depressa è detta fossetta ipofisaria, la cui parete posteriore è il dorso della

sella(il cui margine superiore termina alle estremità con i processi clinoidei posteriori, la cui parete

anteriore è il tubercolo della sella(delimitato dal solco prechiasmatico ai cui lati sono presenti i fori

ottici per il passaggio del nervo ottico e dell’arteria oftalmica), le cui pareti laterali sono costituite

dai seni cavernosi e il tetto dal seno intercavernoso. Talvolta ai margini laterali della sella sono

presenti i processi clinoidei medi. La faccia laterale presenta anterosuperiormente la radice delle

piccole ali, inferiormente la radice delle grandi ali e ,limitato spesso dalla lingula sfenoidale, il solco

carotideo. La faccia anteriore del corpo dello sfenoide presenta sulla linea mediana la cresta

sfenoidale, un rilievo che si articola con la lamina perpendicolare dell’etmoide, partecipando alla

formazione del setto nasale, e che si continua con il rostro sfenoidale che a sua volta si articola per

schindilesi con le ali del vomere. Ai lati della cresta sono presenti le conche sfenoidali che

chiudono in parte le aperture per i seni sfenoidali. Ai lati delle conche sono invece presenti il solco

mediale, che articolandosi col vomere forma il canale vomerovaginale, e il solco laterale, che

articolandosi col palatino forma il canale palatovaginale. I due canali, separati dal processo

vaginale, danno passaggio a vasi e nervi per le cavità nasali e per la faringe. Infine a lato delle

conche nasali sono presenti delle semicellette che si articolano con le corrispondenti delle masse

laterali dell’etmoide. La faccia posteriore del corpo dello sfenoide si articola con la parte basilare

dell’osso occipitale tramite una sincondrosi o una sinostosi.

Piccole ali.

Le piccole ali presentano una faccia endocranica liscia che si articola anteriormente col processo

orbitario dell’osso frontale, andando a formare il pavimento della fossa endocranica anteriore e la

parte posteriore del tetto dell’orbita, e presenta al margine posteriore i processi clinoidei anteriori.

Con le grandi ali, che sono poste inferiormente, delimita la fessura orbitaria superiore attraverso la

quale passano per entrare in cavità orbitaria i nervi oculomotore(II), trocleare(), abducente(),

oftalmico(V) e alla vena oftalmica.

Grandi ali

Le grandi ali dello sfenoide presentano un margine anteriore detto zigomatico, un margine mediale

e una margine laterale detto squamoso che si articola con la squama del temporale tagliato a

sbieco a spese del tavolato interno. All’unione di quest’ultimi due margini &e

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eleonora.dp di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Pompili Elena.