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PIOGGE ACIDE:
molecole acide che vengono catturate e deposte al suolo da precipitazioni come pioggia,
neve, grandine, nebbie, rugiade, …
EFFETTO SERRA: è la capacità dell’atmosfera di trattenere più o meno calore.
Un aumento eccessivo dei gas serra provoca il c.d. CAMBIAMENTO CLIMATICO, ossia il
progressivo cambiamento delle temperature medie.
Nel dicembre 1997 con la CONFERENZA DI KYOTO è stato definito il protocollo di Kyoto,
volto a:
- Raggiungere la stabilizzazione delle concentrazioni di gas serra in atmosfera ad un
livello sufficientemente basso;
- Individuare le politiche e le azioni operative che si dovranno sviluppare.
Si noti che:
i paesi industrializzati + i paesi dell’Est I paesi in via di sviluppo non hanno avuto
nessuna limitazione riguardo l’emissione
europeo sono responsabili di oltre il 70%
delle emissioni mondiali di gas serra. di gas serra, in quanto si ritiene che tale
Quindi entro il 2012 devono ridurre vincolo limiterebbe la loro crescita.
complessivamente le emissioni di gas
serra del 5,2%
Paesi non aderenti al protocollo sono gli USA, India e Cina.
SMOG
Misure legislative in tema di inquinamento atmosferico = la più importante è il Clean Air Act, Londra,
1956. Questa normativa prevedeva la proibizione di impiegare certe tipologie di carburanti in certe aree di
Londra. DIVERSI LIVELLI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO:
INQUINAMENTO PRIMARIO INQUINAMENTO SECONDARIO
Esempio: lo Smog, tipo a Londra. Esempio: lo smog fotochimico.
È frequente nelle ore prossime all’alba, in È un particolare inquinamento dell’aria che
- -
condizioni di bassa insolazione, bassa si produce nelle giornate caratterizzate da
velocità del vento e temperatura prossima a condizioni meteorologiche di stabilità e di
0°C. forte insolazione.
- -
Viene prodotto quando il fumo ed il biossido Viene prodotto nel momento in cui si
di zolfo liberati nel corso della combustione, combinano una serie di inquinanti
si combinavano con la nebbia. secondari generati da reazioni chimiche
catalizzate dalla luce.
DISBOSCAMENTO/DEFORESTAZIONE = si intende la rimozione di foreste e boschi, mediante
abbattimento, in quantitativo superiore alla velocità di rigenerazione naturale. La deforestazione costituisce
in quanto l’abbattimento di alberi
uno degli aspetti più evidenti e discussi di DEGRADO AMBIENTALE,
viene fatto per:
Sfruttare il terreno per la coltivazione;
Estrazione del legname, per ottenere legna da ardere per il riscaldamento oppure da usare come
materiale da costruzione;
Realizzazione di infrastrutture;
Incendi: in particolare nelle aree tropicali delle foreste pluviali la deforestazione viene eseguita con il
metodo del “taglia e brucia”, che consiste nell’abbattimento di alberi e nel successivo incendiare del
sottobosco restante. L’utilizzo del fuoco porta ulteriori gravi danni all’equilibrio ambientale, come:
distruzione dell’habitat delle foreste e rapida erosione del terreno, danneggiamento della fauna.
La deforestazione rappresenta una minaccia per la salute ambientale globale: il fenomeno è ancora
presente nella foresta Amazzonica ed in crescita in altre aree del pianeta e porta via molti alberi dal
polmone verde della Terra.
Paesi maggiormente interessati da tale fenomeno sono: Cina, Colombia, Congo, Brasile, India e Indonesia,
Malesia, Nigeria, Thailandia, e Myanmar, che insieme compiono più del 70% del disboscamento mondiale.
Questo fenomeno porta alla PERDITA DI BIODIVERSITA’, ossia si perde la varietà della vita presente sulla
terra. Aree ricche di biodiversità sono ad esempio le foreste tropicali.
Preservare la biodiversità, mediante l’istituzione di aree protette, significa conservare gli spazi naturali
La nascita della conservazione attraverso la creazione di parchi viene fatta risalire all'istituzione nel 1872
del parco nazionale di Yellowstone negli USA.
Le aree protette italiane rappresentano poco meno del 12% del territorio nazionale (Alpi, Appennini).
A partire dagli anni 90 si è assistito a livello internazionale a un progressivo spostamento dai modelli di
gestione ambientale centralisti a un'attività di co-gestione.
Dal summit internazionale di Durban nel 2003 vi è stato il riconoscimento della necessità di considerare le
aree protette come parte integrante del territorio di cui fanno parte.
Nasce e si sviluppa la community based conservation. La conservazione deve giocare un ruolo centrale
nelle strategie di riduzione della povertà.
STATO DELL’AMBIENTE
L'esigenza di conoscere lo stato dell'ambiente per operare delle scelte politiche si intensifica negli anni 60’
attraverso strumenti che hanno finalità diverse:
fornire info sulle condizioni di degrado dell'ambiente operando confronti con altri ambienti
1. anticipare e prevenire catastrofi ambientali
2. favorire una corretta gestione delle risorse naturali
3. valutare l'efficacia delle politiche e informare i cittadini
4. sviluppare modelli di contabilità ambientale in grado di integrare la componente ambientale nei conti
5. economici nazionali.
Il modello PSR (PRESSIONE STATO RISPOSTA) individua tre tipologie di indicatori:
PRESSIONE consentono di valutare l'azione delle attività umane sull'ambiente
STATO descrivono le trasformazioni cui l'ambiente è sottoposto da determinati fattori di pressione
RISPOSTA descrivono azioni attraverso cui società e istituzioni reagiscono a problemi ambientali.
Il modello DPSIR introduce, inoltre:
DETERMINANTI sono rappresentati da attività e comportamenti umani che producono pressioni
sull'ambiente.
IMPATTI sono alterazioni negli ecosistemi determinanti da cambiamenti rilevanti che producono
mutamenti nella capacità degli ecosistemi di sostenere la salute umana e le attività economiche e
sociali.
IMPRONTA ECOLOGICA = è un indicatore complesso utilizzato per valutare il consumo umano di risorse
naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle.
Tale fattore misura l’area biologicamente produttiva di terra e di mare necessaria a rigenerare le risorse
consumate da una popolazione umana ad assorbire i rifiuti prodotti.
Confrontando l’impronta ecologica di un individuo/regione/stato con la quantità di terra disponibile pro-
capite (rapporto tra superficie totale e popolazione mondiale) si può capire se il livello dei consumi del
campione è sostenibile o meno.
POLITICHE AMBIENTALI = sono strumenti di tutela ambientale (esempio: il riciclaggio di rifiuti) adottate da
diverse imprese dell’UE per salvaguardare l’ambiente e le risorse naturali, al fine di perseguire obiettivi di
miglioramento della qualità della vita.
Le politiche ambientali si trovano a dover operare in due ambiti:
DISINQUINAMENTO, ossia interventi di risanamento del processo produttivo per trattare gli scarti
1. indesiderati o portandoli a livelli tollerabili.
PREVENZIONE nell’ottica di incentivare meccanismi per limitare situazioni di emergenza:
2. - mitigazione ossia interventi per ridurre le emissioni di gas serra
- adattamento ossia interventi preventivi per attenuare gli impatti legati a cambiamenti climatici
inevitabili per il risanamento si usa la formula chi inquina paga sostenendo le spese necessarie a
compensare i costi prodotti; vengono definite regole e codici di comportamento il cui rispetto è
sottoposto a verifiche della PA o di altri.
Esistono poi strumenti economici che modificano i prezzi di mercato di alcuni prodotti, introducendo sistemi
di tassazione rendendo meno vantaggioso inquinare, creando mercati artificiali in cui le immissioni vengono
tradotte in titoli che daranno diritto a emettere un certo quantitativo di emissioni che potranno essere
acquistati e o venduti. Infine abbiamo strumenti volontari che si basano su un’adesione volontaria delle
imprese che cercano un vantaggio.
BILANCIO ECOLOGICO indica:
-analisi del ciclo di vita (esamina dei patti ambientali di un bene in tutte le fasi di produzione)
-sistemi di etichettatura (attestando che il prodotto offra le migliori prestazioni ambientali)
-bilanci e rapporti ambientali (raccolgono le informazioni ambientali sull’operato della azienda)
-sistemi di eco-gestione (riconoscimenti ufficiali del grado di eccellenza della gestione ambientale di
un’impresa)
-accordi volontari (stipulati da una o più imprese e la PA)
-politiche ambientali territoriali (proteggere e gestire specifiche aree).
Gli abitanti hanno il diritto di poter incidere sui processi costitutivi della vita associata come la qualità dei
beni offerti, costruzione degli spazi del abitare. La giustizia ambientale si riferisce a quell’insieme di regole,
valori, norme culturali, attraverso cui si strutturano comunità sostenibili dal punto di vista ambientale
economico sociale e politico.
Chi è povero si trova spesso a vivere in ambienti degradati o fragili sotto il profilo ambientale, che è un
problema globale ma i suoi risvolti sono locali differenziati.
GEOGRAFIA URBANA E RURALE
URBANIZZAZIONE = è la concentrazione crescente di persone ed attività nelle aree urbane ed il parallelo
spopolamento delle zone rurali.
L’INDICE DI URBANIZZAZIONE, dunque, risulta molto elevato nei paesi industrializzati.
Si noti infatti che le città concentrano ricchezze, attività economiche, funzioni e saperi in misura molto più
che proporzionale allo loro popolazione. Le città sono luogo privilegiato per la localizzazione di servizi e
attività ad alto consumo di conoscenze, idee e innovazioni.
Nonostante ciò le città non contengono al loro interno le risorse di cui necessitano infatti devono
all’esterno.
procurarsele Un particolare rapporto esiste tra le città e il loro intorno rurale, dal quale essa
attinge risorse e rispetto al quale esercita una fondamentale forza di attrazione di influenza e perfino di
dominazione.
Esistono diversi modelli di struttura urbana:
TEORIA DELLE LOCALITA’ CENTRALI (CHRISTALLER): le città più grandi hanno importanza
maggiore rispetto a quelle più piccole (regioni complementari).
In particolare:
L’importanza, e quindi la centralità, non dipende dalla dimensione della città, ma dipende da
- ciascun centro, che a sua volta dipende dalle attività economiche che esso stesso ospita;
- Le città sono luogo privilegiato per la localizzazione di servizi. Per accedere a questi servizi i
consumatori devono recarsi fisicamente presso il luogo di fornitura. Si noti che:
Alcuni servizi sono molto frequenti, Altri servizi sono più rari e presenti solo
in quanto presenti in qualsiasi nelle città più importanti
quartiere o citt&ag