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ATP)
La respirazione aerobica richiede ossigeno, ma se questo non è sufficiente o
è assente l’energia viene ricavata per fermentazione.
La fermentazione anaerobica, può essere alcolica o lattica e fino all’acido
piruvico rimane uguale alla respirazione. Dall’ acido piruvico però si ottiene
rispettivamente l’etanolo e l’acido lattico.
DNA:
filamento doppio ad elica e determina l’espressione genica. È variabile tra le
specie, custodisce le informazioni genetiche, è uguale nella stessa specie, si
può duplicare ed è soggetto a cambiamenti (mutazioni).
Il DNA in realtà è composto da cromatina addensata ovvero filamento di
DNA+ proteine istoniche e no istoniche.
La cromatina può essere chiamata eucromatina (meno densa) o
eterocromatina (più densa), che contiene cromosomi.
Il processo di condensazione della cromatina: nucleosoma (DNA + proteine
istoniche), filamento di nucleosomi tenuto insieme da DNA di giunzione,
spiralizzato dalla proteina istonica H1 (fibra di 30nm o cromatina
decondensata), ulteriormente accorciata su proteine non istoniche di
impalcatura forma delle anse, ulteriore spiralizzazione a formare la
cromatina condensata (700 nm), cromosomi (visibile solo nella divisione
cellulare). Quelli che noi vediamo con il centromero a forma di X o Y in realtà
si chiamano cromosomi duplicati con i cromatidi fratelli mentre i cromosomi
sono solo i due lobi destri o i due lobi sinistri.
Sul cromosoma si riconoscono dei geni (unità ereditaria fondamentale) in
precise posizioni sul cromosoma (locus). Ogni paio di cromosomi contengono
gli stessi geni nello stesso ordine ma non necessariamente in forma identica.
Lo stesso gene (esempio colore degli occhi) può assumere diverse forme,
queste forme prendono il nome di alleli che possono essere recessive o
dominanti.
Stessi alleli sono omozigoti, e alleli diversi eterozigoti.
I gameti sono cellule aploidi con cariotipo N, le cellule somatiche hanno 2N.
Il Dna si deve replicare per replicare lo stampo su cui poi verranno formate le
proteine da esprimere.
Il DNA condensato quindi deve essere aperto dagli enzimi e come una lampo
viene ricopiato grazie alla proteina DNA polimerasi formando due molecole di
DNA, perciò la replicazione è detta semiconservativa. L’inizio della
replicazione avviene in tempi e modalità specifiche ma comincia sempre
negli ORI (origine replicazione) grazie all’ enzima DNA primasi e procedendo
sempre in direzione 5’, 3’ grazie alla DNA polimerasi.
La replicazione avviene sempre in direzione 5’, 3’ ma i filamenti sono due del
DNA, perciò un filamento verrà replicato direttamente (filamento veloce)
perché la polimerasi scorre nel verso di allungamento seguendo la forcella di
replicazione, ed un altro sarà lento dato che la polimerasi dovrà andare
controcorrente e saltare, originando i filamenti di Okazaki (loop)che poi
verranno uniti dal DNA ligasi.
poi vengono staccati e copiate le zone prima occupare dal primer e legate
tra loro.
Apoptosi: morte cellulare programmata
Necrosi: morte (agenti chimici)
Pcr: tecnica per le analisi genetiche
Fasi della duplicazione:
inizio
allungamento
fine.
n5
Il codone di inizio della traduzione è detto AUG e si trova nella sub-unità
piccola del ribosoma.
Il codone di stop (UAA, UAG, UGA).
Il codice genetico è ridondante ma non ambiguo.
PROCESSO DI DUPLICAZIONE:
il dna viene
trascritto nel nucleo
formando una molecola di mRNA stampo
che deve essere tradotta
TRASCRIZIONE:
inizio
allungamento
fine
Per avviare il processo servono i fattori di trascrizione, poi la RNA polimerasi
richiede il DNA come stampo e lo comincia a copiare dal promotore che
solitamente si trova prima del gene dove ci sono anche gli enzimi che
servono al processo, che possono essere anche degli elemneti di regolazione
ovvero enhancers (eccitatori) o silencers (inibitori) che “comandano” il lavoro
della RNA polimerasi. L’RNA poi si allunga fino al codone di stop che precede
i terminatori.
Quindi durante la trascrizione il DNA viene usato come stampo per la
formazione dell’mRNA, che è una catena complementare ad una emielica del
DNA.
La trascrizione avviene nel nucleo.
Traduzione:
l’obbiettivo è quello di tradurre l’informazione degli amminoacidi o codoni in
proteine, ovviamente c’è quindi una stretta correlazione.
Si comincia sempre dal codone di inizio (AUG), che codifica per la metonina.
Per poter tradurre però c’è la necessità di un “macchinario” che in sequenza
traduca tutti i codoni.
E quindi la sub unità piccola del ribosoma si lega all’mRNA a cui subito si
lega il tRNA specifico per quel codone e poi si lega la sub unità grande
facendo in modo che il tRNA legato al codone d’inizio (ovvero metonina,
AUG), si ritrovi sul sito P della sub unità grande.
Il ribosoma nella sub unità grande ha quattro siti di legame; uno per l’mRNA
e tre per il tRNA , per leggere correttamente il codice genetico. I siti occupati
dal tRNA si chiamano: sito A, sito P e sito E.
Sito E= sito uscita
Sito P= sito polipeptidico
Sito A= sito ammino-acilico
Facendo scorrere l’mRNA all’interno delle sub unità ribosomiali, avviene
l’allungamento, fino a quando non si giunge al codone di stop.
In realtà lo stesso filamento viene letto contemporaneamente creando un
poliribosoma, differente nelle cellule procariote il processo, per cui l’mRNA
viene fatto maturare e tradotto direttamente.
Capito il meccanismo si può quindi regolare l’espressione di una proteina:
aumentare o diminuire la trascrizione, controllare la maturazione dell’mRNA,
controllo del trasporto dell’mRNA o addirittura la stessa traduzione.
La catena polipeptidica che quindi si forma all’uscita dal rRNA va incontro a
processi di post-traduzione (proteolisi, glicosilazione, fosforilazione); che
anche questi possono essere controllati
Tipi di mutazioni:
le mutazioni sono errori genetici, possono essere silenti ,dannose, o anche
utili. Esistono dei metodi di riparazione degli errori. Quando rimangono degli
errori non corretti dopo il controllo della dna polimerasi si utilizzano altri
meccanismi di riparazione :
1) Riparazione di errori di appaiamento( correzione di Bozze) come nel caso dei
tumori
2) Riparazione per escissione nucleotidica come nel caso di radiazioni uv.
Mutazioni puntiformi: sono quelle dove la mutazione avviene in una sola
base azotata.
Mutazione cromosomica: avviene in intere porzioni di cromosoma (dna).
Dopo i controlli se non viene riconosciuta nessuna anomalia , le triplette che
formano il gene daranno poi vita all’amminoacido corrispondente . Ogni
amminoacido è costituito da 3 nucleotidi (codone).
L’informazione genetica deve diventare da nucleotide, amminoacido. La
sequenza di nucleotidi forma il codice genetico, detto: universale, non
ambiguo,ridondante (ovvero: uno stesso amminoacido può essere
codificato da più triplette, ma la stessa tripletta non può codificare più
amminoacidi).
Mutazioni puntiformi:
Le mutazioni che provocano “solo” la sostituzione di un amminoacido con un
altro vengono chiamate mutazioni di senso (missenso).
Le mutazioni non senso sono modificazioni che cambiano il codone che
normalmente codifica per unamminoacido in un codone di terminazione,
lasciando la proteina incompleta.
Il frameshift viene chiamato anche mutazione per slittamento e quindi non
sostituisce i nucleotidi ma li inserisce o li deleta (elimina) , quindi dal punto
in cui avviene la mutazione la proteina che si genera sarà completamente
diversa da quella voluta.
Le mutazioni possono essere scatenate da agenti fisici: raggi x, uv, gamma o
chimici: acido nitroso e benzopirene chiamati mutageni.
Le mutazioni cromosomiche:
Possono avvenire per delezione dove una parte del cromosoma viene
perduto (sindrome del cri du chat)
Per duplicazione dove vi è uno scambio tra i cromosomi paterni e materni
Per inversione quando una parte del cromosoma viene invertito lungo lo
stesso cromosoma
Per traslocazionedove si scambiano segmenti di cromosomi non omologhi
Per inversione dove una parte del cromosoma viene invertito o tagliato lungo
lo stesso cromosoma.
CICLO CELLULARE :è formato da un interfase e una fase M (mitosi e
citodieresi).
L’interfase può essere suddiviso ulteriormente in fasi: G1 (fase di crescita) S
(fase di sintesi, dove è presente in segnale che induce la cellula a entrare in
mitosi) , G2 (preparazione della cellula alla mitosi), fase M (mitosi).
Prima di arrivare alla mitosi ci sono 3 puntidi controllo:
1) Tra G1ed S controllato dalle CdK(proteine, chinasi ciclina dipendenti)
2) Tra G2 ed M
3) Nella mitosi, tra la metafase e l’anafase.
Esiste un'altra fase in cui la cellula rimane bloccata senza riprodursi chiamata
G0, cellule perenni.
Se la cellula tramite sistemi di controllo si accorge di avere un problema o
arriva a fine vita ,si autodistrugge ed ha due possiblità: morire per
APOPTOSI( morte programmata) o NECROSI(per carenza di nutrienti o
vecchiaia)
Per i procarioti il processo di duplicazione del DNA corrisponde al processo di
riproduzione. Negli unicellulari la divisione cellulare corrisponde alla
riproduzione della cellula stessa: riproduzione asessuata.
Scissione binaria: inizia in un punto chiamato ORI (origine della replicazione),
terminata la replicazione i cromosomi replicati si portano verso le estremità
della cellula (citocinesi). Successivamente si forma l’anello Z al centro della
membrana e si divide la cellula in due cellule figlie. La frequenza di replicazione
è di 1\20 min.
Per gli eucarioti la divisione cellulare serve per l’accrescimento del corpo e la
riproduzione è sessuata (fecondazione)
MITOSI: segregazione del dna duplicato nelle due cellule figlie (somatiche) e
citocinesi, processo di rimpiazzo delle cellule, riproduzione cellulare
MEIOSI:divisione di cellule gametiche (spermatozoi e ovuli), riproduzione
individuo.
La cellula ha un ciclo che comincia al momento della sua nascita, con
l’obbiettivo di riprodursi.
Perciò tutta la vita della cellula si può riassumere in due grandi parti:
interfase e mitosi;
dopo tutti i controlli che la cellula adotta se non risulano anomali la cellula
inizia il processo di riproduzione. La mitosi è costituita da 6 fasi;
a) Profase: compattazione dei cromosomi, formati da due cromatidi fratelli
(doppio lobo dx e doppio lobo sx) connessi nel centro da un centromero
costituito da coesina.