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PIANTA SEZ. LONGITUDINALE - GRIGLIA MECCANICA A CESTELLO

Utilizzate quando le fognature sono poste molto in profondità.

Quando il cestello è pieno viene sollevato e svuotato.

Per quando il cestello viene svuotato è prevista una GRIGLIA AUSILIARIA.

GRIGLIA MECCANICA A CARRELLO

Si muove in verticale per pulire la GRIGLIA.

DISSABBIATORE

Posto prima della stazione di sollevamento.

Serve a togliere il materiale più fine (= SABBIE).

2 tipi di dissabbiatore:

  • CIRCOLARE utilizzato negli impianti di depurazione, perché, avendo una parte meccanica, necessita la presenza di personale.
  • LONGITUDINALE utilizzati nelle fognature, perché privi di parte meccanica.

DISSABBIATORE CIRCOLARE

Le particelle di sabbia cadono sul basso.

IDROESTRATTORE

Dispositivo per rimuovere le sabbie dal fondo del DISSABBIATORE CIRCOLARE.

Sul fondo del dissabbiatore viene immessa aria compressa e si forma una miscela di: acqua, sabbia e aria compressa.

La densità della miscela è minore di quella della sola acqua e sabbia, perciò la miscela risale verso l'alto e può essere tolta la sabbia dal dissabbiatore.

DISSABBIATORE LONGITUDINALE PREFABBRICATO

Costituito da una vasca lunga, dove le particelle di sabbia devono depositarsi sul fondo perciò le dimensioni della vasca devono essere tali da far depositare il materiale, quindi dobbiamo avere una velocità dell'acqua bassa (v = 0.3 - 0.5 m/s) condotta L'acqua deve superare il dissabbiatore in arrivo e prosegue verso valle.

POZZETTO dove si raccolgono le SABBIE, viene pulito manualmente o con l'idroestrattore.

VASCA con fondo inclinato per raccogliere le sabbie nella CANALETTA per poi mandarle al POZZETTO.

SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DI UN DISSABBIATORE LONGITUDINALE

G = peso della singola particella di sabbia

A = spinta di Archimede

F = forza di resistenza idrodinamica

γ = peso specifico della sabbia

sC = COEFF. DI RESISTENZA

IDRODINAMICOD dipende da Re, quindi da w perciò utilizziamo il procedimento iterativo. Mi fermo quando w non varia più

ANDAMENTO DEL COEFF. DI RESISTENZA C con ReDf perché in questo modo possiamo aprire un foro sul fondo del dissabbiatore, chiuso da una paratoia, e lo apriamo quando vogliamo pulire la vasca. Quindi siamo sicuri che la sedimentazione avviene correttamente. Comunque sia non tutte le particelle si depositano. Si depositano solo le particelle con D ≥ da quello che abbiamo fissato inizialmente. Perciò si consiglia sempre di installare comunque pompe che lavorano con acqua sporca.

+ ATTRAVERSAMENTI - ATTRAVERSAMENTI STRADALI

Gli attraversamenti di strade nazionali, provinciali o comunque importanti possono avvenire:

  • CON TUBO POSATO IN TRINCEA
  • ENTRO TUBO GUAINA
  • IN CUNICOLO PRATICABILE (ci deve entrare una persona)

L'attraversamento in trincea è adottato per strade di non grande importanza.

Per le strade

più importanti esso consiste:

  1. nello scavo di una trincea ortogonalmente all'asse stradale.
  2. nella posa di un tubo eventualmente su sottofondo di calcestruzzo.
  3. nel ricoprimento dello stesso con conglomerato armato con rete elettrosaldata a mo' di copertura.

Quando non si vuole interrompere il traffico, per la posa in opera della condotta, si ricorre alla posa ENTRO IL TUBO GUAINA CON SPINGITUBO.

Quando la fognatura ha portate notevoli, e deve attraversare strade di notevole importanza o autostrade, può essere richiesto l'attraversamento in CUNICOLO PRATICABILE.

Il CUNICOLO PRATICABILE è poco usato perché nel cunicolo, essendoci molti servizi, ci lavorano varie società, quindi risulta difficile dividere i costi per la realizzazione. Inoltre è molto difficile lavorare in sicurezza nel cunicolo.

CUNICOLO PRATICABILE+ ATTRAVERSAMENTI – ATTRAVERSAMENTI FERROVIARI

Gli attraversamenti ferroviari, in considerazione degli

inconvenienti che possono derivare incaso di guasti, sono quelli per i quali sono previste le maggiori cure e precauzioni.

La materia è regolamentata dal D.P.R. 23 febbraio 1971 Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie e altre linee di trasporto, pubblicato dalla G.U. del 26 maggio 1971.

Il Decreto è stato modificato dal D.M. 10 agosto 2004: Modifiche alle Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto, (GU n. 199 del 25-8-2004).

+ ATTRAVERSAMENTI – ATTRAVERSAMENTI DI CORSI D’ACQUA

L'attraversamento dei corsi d'acqua può essere:

  • AEREO al di sopra del livello dell'acqua
  • INTERRATO al di sotto dell'alveo

L'attraversamento aereo avviene sempre con un franco non inferiore a 1,50 m circa sulla quota di massima piena.

deflusso può essere a superficie libera o in pressione. La condotta è solitamente sostenuta da apposita travata, oppure, quando nella zona di attraversamento sia presente un ponte, alloggiata al di sotto del marciapiede (quando sia stato previsto un vano) o appesa alle travate o alla soletta del ponte stesso. In climi rigidi la tubazione deve essere protetta per evitare che il gelo riduca la sezione di deflusso o dia luogo a rotture del collettore. Si possono, per esempio, utilizzare due tubi coassiali inserendo nell'intercapedine sostanze isolanti. Se le condizioni altimetriche non permettono l'attraversamento a superficie libera, e si voglia ricorrere all'attraversamento aereo, è indispensabile un impianto di sollevamento il deflusso, in questo caso, avviene in pressione. Ponte sostenuto da un arco in calcestruzzo (ATTRAVERSAMENTO AEREO) almeno 1,5 m dal livello di massima piena del corso d'acqua Ponte tubo in acciaio su struttura incalcestruzzo (ATTRAVERSAMENTO AEREO) Botte a sifone (ATTRAVERSAMENTO INTERRATO) L'attraversamento al di sotto dell'alveo richiede l'uso della BOTTE A SIFONE. Il deflusso avviene in pressione. BOTTE A SIFONE CONDIZIONI NECESSARIE:
  • v = 1.5 - 2 v per evitare problemi di sedimentazione -> botte condotta in arrivo
  • Δh ≤ 0.3 m per limitare la profondità di scavo a valle ->
  • z ≥ 1.5 - 2 m
DIMINESIONAMENTO BOTTE A SIFONE A SEZ. CIRCOLARE A coincide con l'area liquida, perché nel bottetratto interrato la condotta è piena d'acqua (A = A, vale solo in questo caso). botte liquida D = diametro commerciale bottec botte L = lunghezza dell'attraversamento botte Se Δh > 0.3 m dobbiamo aumentare il D, c botte quindi ci dobbiamo ricalcolare v che si riduce. eff botte L'importante che rimane v > veff botte condottaz = profondità dal piano campagna della condottavin partenza VERIFICA AL

GALLEGGIAMENTO

Effettuiamo la verifica nella condizione più gravosa → verifichiamo con riferimento alla sez. dimezzeria della botte (= è la parte più sollecitata, perché la più lontana dai pozzetti, quindi la parte più leggera).

y = colonna d’acqua

z = spessore terreno di ricoprimento

Fs = Forze stabilizzanti

Fi = Forze instabilizzanti

0.9 Fs ≥ 1.1 Fi → s = spessore tubazione = assunto dalla tabella del produttore, se non c’è s = 0.1DD + 2s = pressione della struttura della botte

Se la verifica non è soddisfatta, aumentiamo γ • z = pressione del terreno di ricoprimento sat il peso della condotta quindi tubazioni con γ • y = pressione dell’acqua uno spessore maggiore.

BOTTE A SIFONE PER GRANDE COLLETTORE

Se la botte è di grandi dimensioni, non si prendono più elementi prefabbricati, ma il manufatto viene realizzato in opera.

Botte divisa in 2 per facilitare le operazioni di manutenzione.

RESTITUZIONE La restituzione deve avvenire a una quota superiore a quella di massima piena del recipiente stesso, avendo, naturalmente, considerato l'influenza che l'immissione produce sia sul valore della portata che sull'altezza idrometrica. Il manufatto d'immissione non dovrebbe provocare un rigurgito di qualche rilievo nella corrente principale. Se dobbiamo restituire una grande portata e la portata del corpo idrico ricettore è uguale a quella della fognatura dobbiamo valutare l'INCREMENTO IDRICO. (Questo problema non esiste se la portata del corpo idrico ricettore è maggiore di quella della fognatura). Devono essere evitati gli scavi localizzati in corrispondenza dell'immissione nel corpo idrico ricettore, se non è possibile si deve provvedere a protezioni del fondo, e, se necessario, della sponda opposta. Lo sbocco deve essere poi protetto da una griglia per evitare l'ingresso di bambini e animali. La GRIGLIAdeve essere sollevabile a clapet in caso di ostruzione parziale. E infine, non deve costituire pericolo per le persone, proteggendo, quando fosse necessario, il manufatto con recinzioni, ecc.

SBOCO DI UN PICCOLO COLLETTORE

(per evitare l'ingresso delle persone)

Sponda ricoperta in CLS fondo ALVEO ricoperto da massi per evitare erosione

DISSIPATORE U.S.B.R. Per avere la giusta dissipazione bisogna dimensionarlo in base alla portata Q.

Acqua in arrivo Apertura nel setto

SETTO

CAMPO DI APPLICAZIONE:
- PORTATA DI ARRIVO 0.5 m/s < Q < 10 m/s
- VELOCITÀ MEDIA v < 10 m/s
- Numero di FROUD (essendo > 1 parliamo di correnti veloci 1.5 < F < 7

Dimensioni del dissipatore a impatto per diversi valori di portata, nel campo di impiego ottimale.

Φ = diametro del pietrame posto a valle dello sbocco.evitare che il pietrame possa essere trascinato dalla corrente, lo scegliamo sempre con Φ > 0.3m = 30cm 5 sezioni per capire il FUNZIONAMENTO del DISSIPATORE:
  1. SEZ. 1 in corrispondenza dell'arrivo della fognatura.
  2. SEZ. 2 dopo il setto nel dissipatore.
  3. SEZ. C alla fine del dissipatore U.S.B.R., quindi all'inizio dello scivolo.
  4. SEZ. 3 dove finisce lo scivolo, dove inizia il fondo alveo.
  5. SEZ. 4 alla fine della protezione con massi nel fondo dell'alveo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
68 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher thovale6 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Costruzioni Idrauliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Darvini Giovanna.