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Il sistema endocrino

Esso agisce con effetti lenti, ma prolungati e corali. La segnalazione avviene attraverso 3 elementi:

  1. Recettore
  2. Trasduzione del segnale
  3. Risposta biologica

Il legame tra ormone e recettore sulla membrana delle cellule bersaglio avvia una via di traduzione del segnale che porta a risposte alcitoplasma o a un cambiamento nell'espressione genica o risposte che attivano il segnale di morte cellulare. Lo stesso ormone può avere effetti diversi sulle cellule.

La comunicazione avviene tra neurotrasmettitori, ormoni e citochine. Le citochine sono un gruppo enorme di proteine, generalmente glicosilate e di norma sono secrete da monociti e linfociti B. La loro funzione è di essere modulanti, ossia sono in grado di mediare una serie di risposte.

Gli ormoni possono essere steroidei o non steroidei, che si suddividono in proteine, glicoproteine, ormoni derivanti da acidi grassi polinsaturi, peptidi e ormoni derivati da singoli amminoacidi.

Il sistema endocrino è costituito da...

ghiandole endocrine che secernono ormoni. Esistono 3 diversi meccanismi:

  • Endocrino: l'ormone raggiunge il tessuto bersaglio tramite il torrente circolatorio
  • Paracrino: l'ormone raggiunge il tessuto bersaglio tramite il liquido extra-cellulare
  • Autocrino: l'ormone ha effetto sulle cellule che lo hanno prodotto

Gli ormoni sono:

  • Peptidici: derivano da 3 o più amminoacidi
  • Steroidei: derivano dal colesterolo
  • Amminici: derivano da 1 amminoacido

I recettori per gli ormoni peptidici sono sulla membrana cellulare e determinano la formazione di secondi messaggeri (cAMP, cGMP, Ca++)

Gli ormoni steroidei derivano tutti dal colesterolo, lipofili, attraversano facilmente la membrana cellulare ma non il sangue. Essi si legano al recettore e poi agiscono direttamente sul DNA, andando ad attivare altri geni e portando alla formazione di un mRNA.

Gli ormoni amminici sono catecolamine, ormoni tiroidei e melatonina.

La secrezione ormonale è

regolata da un meccanismo a feedback negativo che coinvolge 2 circuiti, uno breve e uno lungo. Quello breve agisce solo tra ipotalamo e ipofisi, ma attraverso l'ansa corta. La risposta del tessuto ricade direttamente sull'ghiandola, ossia sull'ipofisi. Il circuito lungo ha il segnale di dismissione che proviene dal bersaglio finale, che agisce direttamente sull'ipotalamo. - Ipofisi L'ipofisi anteriore è una vera e propria ghiandola, detta adenoipofisi. L'ipofisi posteriore è detta anche neuroipofisi, essa è un deposito di neurormoni che derivano dall'ipotalamo. Gli ormoni peptidici sono sintetizzati nel reticolo endoplasmatico e impacchettati nell'apparato del Golgi. Le vescicole secretorie vengono trasportate dall'ipotalamo alla neuroipofisi. Qui le vescicole vengono accumulate nella terminazione distale dell'ipofisi posteriore, e rilasciate per esocitosi. Così il sangue si arricchisce di ormoni. Tra il sistema

endocrino e il nervoso vi sono dei punti in comune. Il feedback negativo va a modulare il prodotto che viene rilasciato il quale a sua volta può sopprimere la produzione della ghiandola. Nel feedback positivo vi è un'ulteriore liberazione dell'ormone che va ad aumentare la produzione della ghiandola.

Azione degli ormoni:

  1. Riconoscimento da parte del recettore sulla membrana, citoplasma o nel nucleo
  2. Generazione di un segnale intracellulare: formazione del secondo messaggero se il recettore è sulla membrana, se invece i recettori sono nel nucleo si forma un complesso ormone/recettore che agisce direttamente sul DNA

- Ipofisi posteriore

  • Vasopressina: ormone antidiuretico, riassorbimento di acqua nei tubuli renali e regolazione dell'equilibrio idrosalino e osmotico
  • Ossitocina: azione sulla muscolatura liscia uterina, nel parto principalmente, e sulle cellule mioepiteliali della ghiandola mammaria per l'eiezione del latte. È legato all'ambiente

se la donna è stressata non riesce a produrre abbastanza latte, poiché non vi è ADH: sulla muscolatura liscia e sul dotto collettore, perché ha due recettori, V1 e V2, il primo risponde in condizione di volerai e comportavasocostrizione. V2 regola la permeabilità all'acqua. In insufficienza del recettore V2, siamo davanti al diabete insipido, caratterizzato dauna abbondante diuresi. Se l'osmolarità plasmatica aumenta troppo si ha uno stimolo degli osmocettori, i punti nevralgici della sete.

- Ipofisi anterioreGH: stimola la crescita corporea, la sintesi proteicaHa due grandi peculiarità: può avere effetti insulinosimili o antiinsulinici, motivo per il quale ha un effetto positivo sulla crescita, ma può essere usato in maniera impropria. Agisce su muscolo, fegato e adipe. Per il muscolo, il glucosio viene assimilato meno, aumentata la sintesiproteica e assunzione di amminoacidi. Al fegato, supporto dello sviluppo osseo.

dei condrociti e aumento della massa di organi e tessuti. Ciò avviene supportando alcuni meccanismi, a livello proteico vi è un aumento della sintesi proteica, dell'RH, della gluconeogenesi e delle somatomedine, le IGF1 e IGF2. A livello del tessuto adiposo, vi è per riflesso un'aumentata lipolisi e una diminuzione di adiposità per una minore assunzione di glucosio. La secrezione del GH è regolata da due ormoni: la somatoliberina, che lo libera, e la somatostatina, che lo blocca. Sono influenzate dal sistema simpatico, stress, attività fisica e ipoglicemia. La sintesi di GH, una volta che il corpo è maturo, diminuisce. Viene prodotto principalmente nella fase notturna, per questo i neonati dormono molto. I tessuti bersaglio sono quelli ossei, muscoloscheletrici e adiposi. A livello epatico ha un ruolo fondamentale, ossia avere un effetto di crescita insulinosimile, perché è capace di muoversi all'interno

delplasma legato a di Carrier epatici, riducendo l'assunzione di glucosio e aumentando la glicemia. Ciò favorisce l'ingresso degli amminoacidi, la glicolisi e la gluconeogenesi del fegato. -Malattie dovute a GH: Nanismo ipofisario: iposecrezione ormonale nell'età infantile e adolescenza Gigantismo: ipersecrezione nell'età infantile Acromegalia: ingrossamento delle ossa del capo e delle estremità causato da una ipersecrezione durante l'età adulta PRL: sviluppo e secrezione della ghiandola mammaria Indotta dall'ipotalamo, il recettore è presente nella mammella e gonadi femminili. Durante la gravidanza si ha un aumento di produzione di estrogeni, che induce un iperproliferazione delle cellule lattotrope. Ha lo scopo di stimolare i dotti mammari, maggiore secrezione dopo il parto. Ha la funzione di ripristino dell'ovaio e attivazione della lattazione. Ha un feedback positivo e negativo per lo stress e condizioni.diipoglicemia.
ACTH: liberazione di corticosteroidi dal surrene
TSH: liberazione ormoni tiroidei dalla tiroide
L'ormone della tiroide è prevalentemente il T3 ed è la forma attiva dell'ormone della tiroide, e si trova nel corrente circolatorio. Il T4 è laquota che deve essere convertita in T3. Il T3 deriva per l'80% dal T4. Gli effetti della tiroide sono di natura sistemica, agisce su molti organi.
È un organo costituito da due lobi, uniti dall'istmo. Ha una capsula che l'avvolge, all'interno vi sono i lobuli, ognuno è formato da vescicole chiuse, i follicoli tiroidei. Questi sono la parte funzionante, cellule epiteliali monostratificate secernenti, che sono i tireociti. Essi poggiano esternamente sulla membrana basale e delimitano una cavità contenente una sostanza vischiosa, la colloide. Essa va a distribuissi tra un tireocita e l'altro.
Gli ormoni tiroidei sono secreti in risposta al TSH, regolato a suavolta dal TRH. Sono importanti a livello dello sviluppo infantile e devono sempre essere liberi. Sono sempre presenti all'interno della colloide pronti per essere liberati. La sintesi dipende da una quantità di iodio, a livello gastrointestinale si trasforma in ioduro ed entra in circolo, viene captato dalle cellule follicolari e inizia una perossidasi tiroidea, che va a formare la colloide che lega la tireoglobulina, che lega lo iodio. A quel punto può iniziare la produzione da parte del tireocita, che ingloba la colloide e forma delle vescicole che sono dei lisosomi attivi, che la tireoglobulina riesce a scindere, liberano T3 e T4. Abbiamo una conversione organica dello iodio, che è il catalizzatore per dare inizio alla formazione dei due ormoni. (FUNZIONI SLIDE 24 LEZIONE ENDOCRINO) FSH: sviluppo dei follicoli, secrezione di estrogeni nell'ovaio e spermatogenesi nei testicoli LH: ovulazione, formazione del corpo luteo, liberazione di androgeni dalle cellule

di Leydig nel testicolo

Calcitonina: rilasciata dalle cellule C, non è immagazzinata e inibisce l'attività degli osteoclasti. Ha una serie di effetti che si correlano all'età, diminuisce e determina una sua decalcificazione dell'osso.

Le paratiroidi, delle masse endocrine, producono ormoni che sono essenziali per la vita, come il paratormone che regola il metabolismo del calcio e del fosforo e l'assorbimento della vitamina. La secrezione è regolata dalla concentrazione di calcio, ha come organi bersaglio osso, rene e intestino. Nel rene agisce nel tubulo contorto distale e nell'ansa ascendente dove aumenta il riassorbimento di calcio e inibisce quello del fosforo. Nell'intestino ha un'azione indiretta, è legata alla 1-a-ossilasi, che governa l'assorbimento intestinale della vitamina B3 e del calcio. (Aumenta il calcio e diminuisce il fosforo)

Pancreas

Il pancreas produce l'insulina da cellule differenti.

Le cellule del pancreas determinano il secreto, le cellule alpha liberano glucagone, le cellule PSI la somatostatina e il polipeptide pancreatico e le cellule beta l'insulina. Essa ha effetto sul fegato, muscolo e adipe. Sul fegato aumenta la sintesi proteica, lipidica e la sintesi del glicogeno e diminuisce la gluconeogenesi. Sul muscolo aumenta l'ingresso di glucosio, di amminoacidi, la sintesi di proteine, il catabolismo proteico, la sintesi di glicogeno e l'ingresso di potassio. Sull'adipe aumenta l'aumento del glucosio, la sintesi di acidi grassi e il deposito dei trigliceridi.

Il pancreas endocrino ha un'azione per il 10% endocrina e per il 90% esocrina. Le isole pancreatiche sono coloro che regolano e secernono gli ormoni precedenti. Il glucagone e l'insulina hanno un ruolo nell'omeostasi glicemica, range tra i 75 e 110. Il glucagone è un ormone peptidico trasportato in forma libera, la secrezione è stimolata

dall'ipoglicemia ed è inibita dall'iperglicemia. Il glucagone agisce stimolando le cellule epatiche a rilasciare glucosio, attivando degli enzimi destinati alla glicogenolisi e gluconeogenesi, e impedisce alle cellule epatiche di immagazzinare glucosio.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlyy99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Uberti Francesca.