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Aumentando la concentrazione Ca si aumenta la F fino a raggiungere il platoo (concentrazione di
2+
Ca saturante)
Il Ca2+ interagisce con il complesso della tropina formato da 3 sub-unità:
● T: che si associa alla tropomiosina
2+
● C: lega il Ca , presenta tutte struttura omologhe
● I: a riposo lega l’actina
A riposto il complesso impedisce il legame actina-miosina
2+
Il Ca lega la subunità C, produce un cambio conformazionale che sposta la macromolecola così da
permettere il legame actina-miosina (che determina la forza del muscolo) Il potenziale d’azione
stimola l’aumento di 2+
concentrazione di Ca
interno che a sua volta
stimola la concentrazione
Appunti di Fisiologia Generale
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1. Arriva lo stimolo che produce il potenziale d’azione
2. Il potenziale d’azione scorre lungo la membrana esterna (fenomeno superficiale) mentre il
2+
Ca diffonde in tutto il volume (fenomeno profondo)
esperimento: sviluppo di un potenziale d’azione tramite stimolazione con corrente:
● stimolazione nelle linee z: si produce localmente una piccola contrazione
● lontano dalle linee z: non si ha la contrazione
il potenziale d’azione deve arrivare fino alle linee z (zona del tubulo T) per innescare la
sensibilizzazione.
Tubulo T
: invaginazione della membrana sarcoplasmatica vicino alle linee z che penetra in profondit e
accompagna i dischi z. I tubuli T sono circondati da grosse cisterne interne.
La struttura alternata reticolo-tubulo-reticolo è detta Triade
2+
sul reticolo sono presenti numerose pompe Ca e all’interno sono presenti i complessi di
calsequestrina. 2+
A riposto i reticolo sequestra Ca e viene legato dalla calsequestrina.
In condizioni normale si produce un potenziale d’azione che viaggia sulla membrana, percorre i tubuli
T ed entra nella fibra in profondità stimolando a fondo.
Sulla membrana dei tubuli T sono espressi dei recettori specifici per le diidropiridine (DHPR) che sono
connesse alla membrana del sarcoplasma da recettori per la rianodina (RyR)
I recettori DHPR rispondo alla depolarizzazione con un cambiamento conformazionale ma non si
aprono (funzionamento simile ai voltaggio dipendenti)
I DHPR sono associati ai RyR e il loro cambio conformazionale fa aprire i RyR che permettono l’uscita
2+ 2+
di Ca nel citoplasma (il flusso è guidato dalla piccola concentrazione citoplasmatica di Ca )
2+
Il Ca fuoriuscito stimola l’apertura dei recettori RyR2 (omologhi a RyR, presenti sulla membrana del
reticolo sarcoplasmatico ma non legati a DHPR) che si aprono: il processo di “rilascio di calcio indotto
da calcio” è rigenerativo e permette l’espansione del segnale su tutta la fibra muscolare.
2+ 2+
Il Ca nel citoplasma viene catturato da proteine con catene laterali negative (il Ca non può
viaggiare, è il segnale che si sposta)
2+
I recettori 3 si chiudono, il Ca entrato nel citoplasma viene pompato nel reticolo con la pompa serca
+ 2+
o può essere estruso dalla cellula utilizzando lo scambiatore che intrude 3Na ed elimina 1 Ca
Appunti di Fisiologia Generale
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2+
La fibra di contrae e si rilassa velocemente perchè il Ca citoplasmatico viene inattivato.
Se ho tanti potenziali d’azione la contrazione dura nel tempo.
L’effetto sul muscolo di un secondo stimolo dipende dalla frequenza di stimolazione: se i potenziali
2+
d’azione sono ravvicinati, il 2° segnale può aumentare l’effetto del Ca aumentando la contrazione.
2+
Questo è possibile perché un potenziale d’azione non rilascia ca sufficiente a saturare il sistema.
Questo fenomeno è detto tetano e può essere:
● completo → i singoli eventi sono indistinguibili, si raggiunge la forza massima del muscolo e si
ottiene il plateau
● incompleto → i singoli eventi sono distinguibili
La forza del muscolo può essere regolata tramite:
1. Intensità di frequenza dello stimolo (n° di scariche del motoneurone)
2. Reclutamento delle unità motorie: ogni motoneurone innerva un certo numero di fibre
muscolari. Il complesso del singolo motoneurone e le fibre muscolari innervate è detto unità
motoria
Il movimento del muscolo è tanto più fine quanto minore è il numero di fibre che un motoneurone
innerva (contrazioni più calibrate)
Vi sono muscoli che dipendono da:
● Fibre fasiche: si contraggono perché vi è lo stimolo dato dal potenziale d’azione Fibre toniche:
rispondo a potenziali graduali moderando la risposta a seconda della depolarizzazione
(gruppo ristretto di muscoli)
In generale: la risposta tonica è una risposta che permane nel tempo mentre i processi fasici hanno
una cinetica rapida.
Ciclo di contrazione La testa di miosina ha più siti di attacco con
l’actina: il sito iniziale è ad alta affinità, ruotando si
scoprono gli altri siti con minore affinità (m1 → m2
→ m3 (fuoriesce Pi) → m4 (esce ADP)
Il consumo di ATP globale dipende da quante teste
ci sono sulla miosina.Se considero una singola
testa il consumo dipende dalla velocità del ciclo
attacco-distacco
In ogni scossa il Ca2+ è rilasciato e per essere
riassorbito vengono usate pompe ad ATP (30% del
Appunti di Fisiologia Generale
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2+
consumo totale, processo costante e non dipendente dalla velocità), la quantità di Ca rilasciata è
costante e non dipende dalla lunghezza del sarcomero
esperimento: misurazione della forza di un muscolo con l’utilizzo di un peso
Aumentando il peso si arriva ad un punto in cui il muscolo, pur
contraendosi, non riesce a sollevarlo → forza massima del muscolo in
condizioni isometriche
Diminuendo il peso la velocità di contrazione aumenta → a peso nullo si ha
la massima velocità
La forza massima si ottiene a valori intermedi di velocità: il picco del potenziale si vede tra il 15-40%
della Vmax
Aumentando la velocità di contrazione diminuisce la forza esercitata dal muscolo, perchè:
1. F è proporzionale al numero di ponti trasversali legati all’actina, il numero massimo dei ponti
connessi si ha in condizioni isometriche e non durante il continuo attacco-distacco.
2. Se il legame è perpendicolare la forza prodotta è nulla, se l’angolo è positivo a forza è
positiva, se è negativo la forza è negativa. Tanto più veloce è lo scorrimento è tanto è veloce il
cambio di posizione delle teste che tendono a scorrere sempre verso il lato positivo ( le teste
vengono trascinare dallo scorrimento e formano angoli negativi che danno una forza negativa)
Classificazione dei muscoli scheletrici:
● Fibre toniche
: contrazione proporzionale alla depolarizzazione, non producono potenziale
d’azione.Sono lente, hanno resistenza alta e consumano poca ATP
es. occhio
● Fibre fasiche
: producono il potenziale d’azione necessario a farle contrarre
Si dividono in:
○ lente
: generalmente più rosse perchè ricche di mioglobina, sono lente ma con una
resistenza molto alta. Possono contrarsi per lungo tempo. es. muscoli posturali
Appunti di Fisiologia Generale
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○ Rapide ossidative
: hanno una resistenza intermedia e presentano una cinetica molto
rapida, servono per locomozioni prolungate. es. il volo
○ Rapide glicolitiche
: sono molto rapide ma hanno una resistenza bassa. Consumano
molta ATP e sfruttano la glicolisi per riformarlo. Presentano alte concentrazioni di
enzimi glicolitici e producono molto acido lattico
Il muscolo fasico può contenere diverse categorie di fibre fasiche creando un muscolo misto con
diverse proprietà che possono variare da specie a specie, in base al tipo di muscolo e da individuo a
individuo.
NB: notare le diverse ampiezze! 4 < 30 < 50
La resistenza dipende dalla lentezza o dall’aumento di fosforilazione ossidativa.
Un’alta resistenza dipende da:
● alto numero dei mitocondri
● ricca vascolarizzazione
● alta concentrazione di mioglobina
● bassa velocità di consumo di ATP
La mioglobina lega l’ossigeno in maniera reversibile grazie al gruppo eme, ogni mioglobina essendo
monomerica presenta un solo sito di legame per l’ossigeno
profilo iperbolico dell’ossigeno Appunti di Fisiologia Generale
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Muscolo striato cardiaco
Il meccanismo contrattile è simile a quello scheletrico con ciclo uguale.
Il cuore è in diastole quando è a riposo e il sangue entra, è in sistole quando si contrae ed elimina il
sangue
Il cuore è diviso in 2 atri (sopra) e in 2 ventricoli (sotto) separati da due valvole atrio-ventricolari
Il sangue ossigenato passa per l’organismo e poi
arriva all’atrio destro attraverso la vena cava
Viene spinto nell’atrio destro e poi nell’arteria
polmonare che lo porta ai polmoni dove si
ossigena.
Torna al cuore grazie alla vena polmonare, entra
nell’atrio sinistro e passa al ventricolo sinistro.
Esce attraverso l’aorta e va nell’organismo
Le valvole sono una a destra: tricuspide
una a sinistra: mitrale
Contrazioni cardiache:
1. Contrazione degli atri, il sangue va ai
ventricoli (si aprono le valvole)
2. Si riempiono i ventricoli
3. Si chiudono le due valvole, si
contraggono i ventricoli in maniera isometrica
(volume costante), si alza la pressione interna e
si aprono le valvole permettendo al sangue di fluire nell’aorta e nell’arteria polmonare
4. Si rilassano isometricamente i ventricoli
NB: sono tutti eventi che avvengono in maniera coordinata
Nell’atrio destro c’è una zona detta seno atriale: è una massa di tessuto muscolare modificato che
produce un ritmo cardiaco. Le vie di conduzione del segnale sono dette vie internodali e sono fibre
22
muscolari modificate → pacemaker miogeno (in altri animali è neurogeno). Le vie internodali sono le
uniche che diffondono il segnale dagli atri ai ventricoli.
22 pacemaker: Il tessuto cardiaco dal quale prende origine l'impulso fisiologico che provoca il battito
del cuore, è chiamato con il nome di nodo senoatriale. Se il nodo del seno non funziona, un'altra
porzione del tessuto cardiaco assumerà il ruolo di pacemaker, solitamente a una frequenza minore del
nodo SA. Appunti di Fisiologia Generale
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L’eccitamento diffonde nei ventricoli attraverso sottili fibre giunzionali connesse a fibre nodali a loro
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volta unite mediante fibre di transizione al fascio di His. 24
Il fascio di His si ramifica a formare le fibre del Purkinje che decorrono nel tessuto muscolare
ventricolare.
In breve: seno atriale → tessuto fibroso