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STRUTTURA:
Sono costituiti da una subunità α che può essere associata a una o più subunità β. Vedi figura
pagina 70, Conti volume 1. La subunità α è sufficiente a generare da sola un poro funzionale
dotato di voltaggio-dipendenza e filtro di selettività, mentre le subunità β svolgono un ruolo
modulatorio della cinetica e della voltaggio-dipendenza del canale (stabiliscono anche
interazioni con le molecole di adesione cellulare, la matrice extracellulare e il citoscheletro).
o Nelle cellule muscolari scheletriche si trova una sola subunità β (β );
1
o Nei neuroni del sistema nervoso centrale e nelle cellule miocardiche questi canali
risultano formati dalla subunità α eventualmente associata a più subunità β (β -β ).
1 4
PROPRIETA’ FUNZIONALI:
Bassa soglia di attivazione: si aprono quando il potenziale di membrana raggiunge valori pari a
circa -55 mV. Il flusso entrante di sodio che ne consegue produce un’ulteriore depolarizzazione
della membrana che comporta una maggiore attivazione dei canali Na .
v
Rapida cinetica di inattivazione: perdurando lo stimolo che determina l’apertura del canale, il
canale diviene rapidamente refrattario e si estingue il flusso attraverso la membrana (corrente
transiente).
o Questa proprietà è di fondamentale importanza nel determinare, come già detto, la
breve durata del potenziale d’azione nelle cellule nervose/muscolari scheletriche e
rende possibile la successione di depolarizzazioni ad alta frequenza sia per la
trasmissione delle informazioni da parte delle cellule nervose sia per la genesi di una
contrazione muscolare sostenuta nel tempo (tetano muscolare).
o L’inattivazione di questo canale è responsabile della refrattarietà assoluta: incapacità
della cellula nervosa o muscolare, quando è depolarizzata, di generare un nuovo
potenziale d’azione in risposta a stimoli di qualunque intensità.
Canali del calcio
STRUTTURA:
Sono proteine oligomeriche formate da diverse subunità: α , β, γ, α δ.
1 2
La componente principale del canale è rappresentata dalla subunità α che forma il poro del
1
canale, gli conferisce le proprietà di voltaggio-dipendenza e lo rende sensibile a bloccanti di
natura organica e tossine di origine animale.
PROPRIETA’ FUNZIONALI:
1) Canali ad alta soglia (HVA):
Si attivano a seguito di una marcata depolarizzazione, ovvero quando il potenziale della
membrana raggiunge valori intorno a -20mV.
Sono riscontrabili nelle cellule nervose, muscolari ed endocrine.
Vengono suddivisi in due famiglie (Ca 1 e Ca 2) che comprendono quattro classi
v v
farmacologiche: canali L, N, P/Q, e R.
Canali L (long lasting) Lenta cinetica di inattivazione (inattivazione che
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Fisiologia cellulare dipendente dal flusso dello stesso ione calcio);
A livello cardiaco e nel muscolo scheletrico sono
responsabili dell’accoppiamento tra depolarizzazione e
contrazione;
Nelle cellule β del pancreas e nelle cromaffini del
surrene la loro funzione risulta fondamentale per la
liberazione di ormoni dalle cellule endocrine.
2+
L’ingresso di Ca attraverso questi canali è in grado di
attivare una cascata di segnali intracellulari diretti al
nucleo capaci di regolare l’espressione di alcuni geni e
di controllare il differenziamento, la proliferazione e la
morte cellulare.
Canali P/Q (Purkinje) Nel sistema nervoso svolgono un ruolo determinante nei
meccanismi di liberazione dei neurotrasmettitori.
Canali N Controllano la liberazione dei noradrenalina dalle fibre
pregangliari del sistema nervoso simpatico (anche liberazione
di neurotrasmettitori nel SNC) sono inibiti dai recettori
kainato presenti a livello presinaptico: questi vanno ad
interagire con una proteina Gfosfolipasi
CDAGPKCinibiti questi canali N
Canali R (resistenza) Non sensibili all’applicazione dei bloccanti utilizzati per tutti gli
altri canali (farmaci, tossine..)
2) Canali a bassa soglia (LVA):
I canali T (Ca 3, dove T sta per transiente) hanno una soglia di attivazione compresa tra
v
-65 e-50 mV;
Si aprono a valori di potenziale assai vicini al potenziale di membrana a riposo e
generano un ingresso alquanto fugace di calcio.
Questi canali svolgono una funzione molto importante nella genesi di quelle
modificazioni del potenziale di membrana che sono alla base della scarica ritmica
spontanea di taluni neuroni e altre cellule eccitabili.
o Un esempio particolarmente significativo è dato dal ruolo svolto da questi
canali nel cosiddetto prepotenziale delle cellule segnapassi del cuore: queste
cellule hanno la capacità di generare autonomamente una successione ritmica
di potenziali d’azione che, una volta propagatisi alla muscolatura cardiaca, ne
determinano la contrazione.
Canali del potassio
Costituiscono una famiglia molto numerosa; possono essere raggruppati in:
a) Canali attivati dal voltaggio;
b) Canali attivati dal calcio;
c) Canali che rettificano verso l’interno;
d) Canali background.
Comunque sia, questi canali sono responsabili di un flusso di K+ verso l’esterno della cellula che
determina uno spostamento del potenziale della membrana verso valori più negativi.
a. Canali K v
Attivati dalla depolarizzazione della membrana e, durante il potenziale d’azione,
svolgono un ruolo chiave nella ripolarizzazione.
Regolano la durata del potenziale d’azione e la frequenza di scarica dei neuroni; e
influenzano il potenziale di membrana di cellule non eccitabili, come quelle del tubulo
contorto prossimale nel rene, e prendono parte ai complessi meccanismi di controllo
del ciclo e della proliferazione cellulare.
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Fisiologia cellulare
Struttura: 4 subunità α che delimitano il poro (formata, ciascuna, da sei domini
transmembranari, 6TM). Possiamo trovare anche una subunità β1 o β2 che svolge
funzioni regolatorie.
Vengono classificati in 12 famiglie talmente sono numerosi.
La depolarizzazione della membrana attiva una molteplicità di correnti del K+ che
presentano cinetiche tempo-dipendenti molto diverse:
Correnti di tipo A: manifestano rapide cinetiche di attivazione e inattivazione e
sono coinvolte nella regolazione della frequenza di scarica neuronale.
Correnti DRK: sono le classiche correnti del potassio isolate da Hodkin e Huxley
nell’assone gigante del calamaro; sono caratterizzate da una bassa rapida
cinetica di attivazione e si inattivano molto lentamente.
Correnti di tipo M: (inibite dalla Muscarina) lenta cinetica di attivazione e
assenza di un’apprezzabile inattivazione nel corso di depolarizzazioni di lunga
il
durata. Sono generate da canali denominati KCNQ ruolo ricoperto da tali canali
nella ripolarizzazione delle cellule miocardiche e nel riciclo del K+ a livello cocleare
rende ragione del fatto che mutazioni a carico di questi canali siano responsabili di
canalopatie che comportano alterazioni della funzione cardiaca e sordità.
Correnti di tipo D: (da Delay, ritardo) prolungano il tempo necessario per il
raggiungimento della soglia per l’insorgenza del potenziale d’azione. Bassa soglia di
attivazione e si inattivano lentamente.
b. Canali K Ca
Tipicamente attivati da incrementi della concentrazione intracellulare di calcio. Il flusso
entrante di calcio che si genera durante la fase di depolarizzazione del potenziale
d’azione a seguito dell’apertura dei canali Ca costituisce uno stimolo determinante per
v
l’attivazione di questa famiglia di canali per il potassio.
Contribuiscono alla ripolarizzazione del potenziale d’azione e alla regolazione della
frequenza di scarica neuronale.
Producono uno stato transitorio di accentuata polarizzazione della membrana, detto
iperpolarizzazione postuma, che viene a generalizzarsi prima che la membrana ritorni
ai valori di riposo.
c. Canali K ir (rettificanti verso l’interno)
Presentano una maggiore conduttanza a potenziali di membrana molto negativi – ai
quali il K+ fluisce dall’esterno all’interno – che ai potenziali ai quali lo ione si muove in
senso contrario. Questa proprietà funzionale NON dipende dalla voltaggio-dipendenza
del canale quanto piuttosto dal fatto che i valori molto negativi del potenziale di
2+
membrana determinano la rimozione di cationi inorganici (Mg ) od organici
(poliamine) che occludono il poro del canale dal versante intracellulare. L’efficacia di
questo blocco, di entità variabile nei diversi gruppi di canali (da 1 a 7), determina
pertanto l’entità del fenomeno della rettificazione.
I canali appartenenti alla famiglia 6 sono influenzati dai livelli intracellulari di ATP e
pertanto sono chiamati K . Si attivano in risposta a una diminuzione dei livelli
ATP
intracellulari di ATP e la dipendenza del loro stato funzionale dal metabolismo
energetico della cellula fa sì che essi svolgano un ruolo determinante nella risposta
all’ischemia.
o Il ridotto apporto energetico e la conseguente diminuzione dei livelli
intracellulari di ATP determinano infatti l’apertura di questi canali che,
generando iperpolarizzazione della membrana, mettono “a riposo” la cellula
prevenendone l’attivazione.
o Un incremento dei livelli intracellulari di ATP determina inibizione di questi
canali e depolarizzazione della membrana.
o Nelle cellule β del pancreas questo meccanismo si rende responsabile della
liberazione di insulina in risposta a un incremento della glicemia e dipende
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Fisiologia cellulare
dall’attivazione dei canali Ca conseguente alla depolarizzazione della
v
membrana indotta dall’inibizione dei K .
ATP
Altra famiglia (3) che viene chiamata GIRK (G-protein-coupled inward rectifyng K+
channel). Un es. del loro ruolo funzionale è fornito dalla modulazione di tali correnti
operata dall’acetilcolina nelle cellule segnapassi del cuorel’inibizione di tali correnti
da parte dell’acetilcolina e la conseguente iperpolarizzazione della membrana
contribuiscono al meccanismo mediante il quale tale neurotrasmettitore, liberato dalle
fibre post-gangliare del sistema parasimpatico, determina una riduzione della
frequenza cardiaca.
d. Canali K 2P
Così definiti a causa della loro struttura (sono dimeri: two pair domain); sono anche
definiti background in quanto sono canali voltaggio-indipendenti che risultano
“basalmente”attivi.
Essendo aperti ai valori del potenziale di membrana a riposo, contribuiscono alla sua
stabilizzazione verso valori prossimi a