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F
di materiale diverso; ad esempio il primo disco sia di ferro e di massa e il
m a
1
F
secondo di alluminio di massa , dove le masse sono misurate al solito modo
1
m a
2
sottoponendo entrambi i dischi alla medesima forza e misurando le rispettive
2
accelerazioni e .
a a
1 2
Si trovera` che l’accelerazione del disco di alluminio e` circa 3 volte quella del disco
F
di ferro
f ovvero che
h la
l massa del
d l disco
di di ferro
f e`
` circa
i 3 volte
lt la
l massa
m a
1 1
del disco di alluminio.
F
m a
2 2
Pero` sovrapponendo i due dischi e usando la stessa forza si trova che la massa
F, m
d
del
l disco
di complessivo
l i (ferro
(f + alluminio)
ll i i ) e`
` uguale
l alla
ll somma , cioe`
i ` si
i trova
t
m m
1 2
che, definita la “massa del disco complessivo” come il rapporto fra la forza agente
F
su di esso e la sua accelerazione vale la relazione
a,
F F F
m m m
1 2
a
a a 1 2
In conclusione si trova sperimentalmente che le masse inerziali sono additive e quindi
che la massa inerziale e
e` una quantita
quantita` scalare che obbedisce alle regole
dell’aritmetica ordinaria e cioe` che piu` masse inerziali possono essere combinate in
semplice maniera numerica. MECCANICA
Seconda Legge
gg di Newton (VI)
Come si potrebbe vedere con ulteriori esperienze il risultato trovato
sull’additivita` delle masse inerziali p
puo` essere g
generalizzato ulteriormente
intrinseca
osservando che la massa inerziale di un corpo e` una proprieta`
indipendente
del corpo medesimo ed da cio` che lo circonda e dal metodo
adoperato per misurare la massa
Tutte queste osservazioni sperimentali ci portano a formulare quanto
riassunto dalla Seconda Legge di Newton nota anche come Secondo Principio
della Dinamica che stabilisce che
L’accelerazione di un oggetto e` direttamente proporzionale alla forza
risultante agente su di esso e, definita massa inerziale la costante di
m
proporzionalità,
p p vale la relazione vettoriale
m
F a
MECCANICA
Di
Dimensioni
i i Fisiche
Fi i h e Unita`
U it ` di Misura
Mi d
della
ll Massa
M e della
d ll Forza
F
Unita` di Massa
Per quanto si e` visto la massa inerziale e` una delle proprieta` fondamentali di un
resistenza
corpo ed esprime la “ ” che il corpo medesimo offre ad una forza risultante
(somma di tutte le forze che agiscono sul corpo) che tende a metterlo in moto,
inerzia
i i al
l moto
t
ovvero, come si
i suol
l dire
di la
l sua “ ”.
”
Dal punto di vista dimensionale la massa e` una delle 3 grandezze fondamentali nella
lunghezza tempo
meccanica insieme alla e al .
L’ unita` di massa SI, il Kilogrammo (Kg), e` definito come la massa di un
particolare cilindro di lega platino – iridio conservato al Bureau
International di Pesi e Misure a Sevres,
Sevres Francia
Questo campione di massa fu stabilito nel 1901 e non e` stato da allora cambiato
poiche`
i h ` la
l lega
l di platino
l ti – iridio
i idi e`
` straordinariamente
t di i t stabile.
t bil Il cilindro
ili d di Sevres
S
ha un diametro di 3,9 cm e una lunghezza di 3,9 cm.
Un duplicato e` conservato negli U.S.A. al National Bureau of Standards a
Gaithersburg, MD MECCANICA
Dimensioni Fisiche e Unita
Unita` di Misura della Massa e della Forza
Dimensioni della Forza e Unita` di Forza
Assumendo come grandezze fondamentali la massa la lunghezza il tempo
[M],
[M] [L],
[L] [T],
[T]
la seconda legge di Newton ci permette di definire la forza come una
m
F a
grandezza derivata le cui dimensioni sono, in termini delle altre grandezze in gioco, il
prodotto di una massa per una accelerazione, cioe`
[F] [M] [ ]
a
Ovvero ricordando che anche l’accelerazione e` una grandezza derivata e che
2
[ ] [L T ]
a
dovra` essere
2 2
[F] [M] [LT ] [M L T ]
m
L’unita` di forza nel SI e` quindi il kg 2
s
A tale unita
unita` di forza si da
da` il nome di Newton ( ) per cui
N
m
1 N 1 kg 2
s
In sintesi si puo` dire che il Newton e` quella forza che agendo su una massa di 1 kg
m
le imprime un’accelerazione di 1 2
s
MECCANICA
Natura delle Forze
Finora abbiamo discusso del comportamento di un corpo, ovvero di un punto materiale,
di massa m sottoposto all’azione di una forza ma non abbiamo assolutamente
considerato quali sono i differenti tipi di forza che possono manifestarsi in natura e
cioe` non abbiamo assolutamente considerato la natura del primo membro
dell’equazione .
m
F a e
In generale le forze nella Fisica Classica possono dividersi in forze di contatto
forze di azione a distanza.
rappresentano quella classe di forze che risultano da un contatto
Le forze di contatto
fisico fra due oggetti. Esempi di forze di contatto sono
si tira un carretto mettendolo in moto vincendo l’attrito
• si tira una molla allungandola
• rappresentano quella classe di forze che non involve il
Le forze di azione a distanza
contatto fisico fra due oggetti ma agiscono attraverso lo spazio vuoto. Esempi sono
la forza di attrazione gravitazionale, cioe` la forza che mantiene gli oggetti legati
•
alla terra e che da` origine a cio` che comunemente si chiama il peso di un oggetto
la forza elettrostatica che una carica elettrica esercita su un
un’altra
altra carica
• la forza che una barretta magnetica esercita su un pezzo di ferro
•
Va sottolineato che a livello microscopico non c’e` una distinzione netta fra forze di
contatto e forze di azione a distanza in quanto le forze di contatto sono in realta
realta`
dovute alle forze repulsive tra le cariche atomiche che di per se` sono forze di
azione a distanza. MECCANICA
Esempi
p sulla Natura delle Forze (II)
MECCANICA
Forza Peso m
Come gia` accennato in precedenza i corpi subiscono un’accelerazione verso
9
,
81
g 2
s
il centro della Terra. Applicando la II Legge di Newton e` evidente che questa
accelerazione e`
e dovuta al fatto che la Terra esercita su qualsiasi corpo una forza
peso diretta verso il centro della Terra e che come tale e` una forza attrattiva.
P
Applicando la II Legge di Newton ad un corpo in caduta libera con e
a g F P
si ottiene
m
P g
Poiche` il peso dipende da esso varia con la collocazione geografica e cioe`, come
g
visto
visto, con la latitudine.
latitudine
Inoltre i corpi pesano meno alle maggiori altitudini che non al livello del mare e cio`
accade poiche` diminuisce all’aumentare della distanza dal centro della Terra.
g non
Quindi, diversamente dalla massa, il peso e`una proprieta` intrinseca di un corpo.
Pertanto massa e peso non vanno confusi.
Per esempio, se un corpo ha una massa di allora il modulo del suo peso, nei
70 kg,
m m
luoghi dove vale . Alla sommita` di un monte dove
9
,
80 9
, 76
m 686 N
g g
g
2 2
s s
questo peso sarebbe .
m 683 N
g MECCANICA
Forza Peso – Massa Inerziale e Massa Gravitazionale
La relazione esprime la forza gravitazionale agente su un corpo ma è
m
P g
importante osservare che questa equazione non richiede che il corpo sia in movimento.
Questa relazione puo` essere usata per calcolare il modulo della forza di gravita`
anche nel caso di un oggetto fermo o di un oggetto sul quale agiscono diverse forze.
nella relazione
Questo risultato una leggera variazione nell’interpretazione di
m m
P g
La massa in detta equazione puo` essere vista come la grandezza che determina
m
l
l’intensita`
intensita dell’interazione
dell interazione gravitazionale fra l
l’oggetto
oggetto e la Terra.
Terra Questa
interpretazione della massa e` completamente diversa da quella data nella II Legge di
Newton e cioè di misurare la “resistenza” alle variazioni di moto di un corpo sotto
l’azione di una forza esterna. massa gravitazionale
Per questo motivo la massa nell’ equazione viene detta
m m
P g massa inerziale
Nonostante questa grandezza sia concettualmente differente dalla
che è quella che appare nella II Legge di Newton, e` una conclusione sperimentale
nella meccanica classica che massa inerziale e massa gravitazionale abbiano lo stesso
valore. MECCANICA
Terza Legge
gg di Newton – Principio
p di Azione e Reazione
In natura le forze si presentano sempre in coppia ossia non
esiste una singola forza isolata. La forza che il corpo 1 esercita
sul corpo 2 e
e` a volte chiamata forza di azione mentre la forza
del corpo 2 sul corpo 1 e` chiamata forza di reazione. L’una o
l’altra forza puo` essere indicata come forza di azione o di
reazione.
Per quanto concerne le forze di azione e di reazione vale la Terza Legge di Newton
nota anche come Terzo Principio della Dinamica che stabilisce che
Quando due corpi interagiscono
interagiscono, la forza esercitata dal corpo 1 sul corpo 2 ha la
F
12
stessa intensita`, stessa direzione, ma verso opposto rispetto alla forza esercitata
F 21
dal corpo 2 sul corpo 1 e cioe`
F F
12 21
Un modo equivalente di formulare la terza legge di Newton e
e` quello che va sotto il
nome di Principio di azione e reazione che si enuncia come segue:
La forza di reazione e
e` uguale in modulo alla forza di azione e opposta in direzione.
direzione In
ogni caso le forze di azione e reazione agiscono su corpi differenti.
MECCANICA
Terza Legge
gg di Newton – Esempi
p (I)
1) La forza agente su un proiettile in caduta libera e` il suo peso ed e` pari
m
P g
alla forza che la terra esercita sul p
proiettile. La reazione a questa
q forza e` la
forza esercitata dal proiettile sulla terra . La forza di reazione deve
P P P
accelerare la terra verso il proiettile proprio come la forza di azione accelera il
P
proiettile verso la terra. Comunque, poiche` la terra ha un