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FORZA DI COULOMB
Descrive l'interazione tra due particelle cariche:
in cui ˆ r k = 8,9874 · 109 Nm2
k si esprime solitamente come:
Quantità di carica:
Valgono due principi fondamentali:
- Conservazione della carica: La carica netta o totale di un sistema isolato non cambia.
- Sovrapposizione degli effetti: Su una carica q agisce la risultante di tutte le forze applicate.
CAMPO ELETTRICO E
È definito come la forza che agisce su una carica di prova in virtù di una qualsiasi distribuzione di cariche.
Linee di forza di
la carica di prova è sempre positiva per convenzione.
(in questo caso in basso a sinistra sono entranti, in alto a destra sono uscenti)
Potenziale elettrostatico
Consideriamo il lavoro che deve compiere per spostare una q₀ da una zona a un'altra di un campo elettrico.
LAB(x) = ∫AB F · ds
ds
F = qpqs/4πε0r² ur
Notiamo che:
LAB = ∫rArB qpqs/4πε0r² dr
= qpqs/4πε0 [-1/r]rBrA
= qpqs/4πε0 [(-1/rB) + (1/rA)]
Dipende solo dal punto d'inizio e dal punto finale.
Campo conservativo
Il campo elettrico è conservativo, infatti il lavoro si può esprimere come variazione di energia potenziale.
LAB = -ΔUe = qpqs/4πε0 (1/rA - 1/rB)
Inoltre, si definisce il potenziale come
V = Ue/qp, [V]: [J/C]
In differenziale:
dV = -E · ds = - q/4πε0r² dr
V = q/4πε0r + cost.
LAB = -q [V(B) - V(A)]
ΔV = -∫ E · ds
dV = -Es ds
In coordinate cartesiane:
E = -[∂V/∂x i + ∂V/∂y j + ∂V/∂z k]
→ E = - V
operatore nabla
La conservatività del campo elettrico può essere riespressa come:
∮ E · ds = 0
Energia del Campo Elettrostatico
Consideriamo un condensatore a facce piane || di capacità C.
Quanto vale il lavoro per portare dq da una parte all’altra?
ma
Per un caricamento totale si ha:
quindi
Il lavoro compiuto per caricare il condensatore si trasforma in energia del campo elettrico
ricordando ,
Che è l’energia totale del condensatore che come vediamo dipende dal volume campo elettrico
Si può introdurre il concetto di densità di energia del campo elettrostatico
Tale risultato è generale e applicabile a qualsiasi campo elettrostatico
Interazione Magnetica
Si deduce dall'interazione con alcuni minerali del ferro (ferromagnetici), dopo aver escluso un'elettrizzazione di tipo elettrostatico. La particolarità dell'interazione magnetica è l'impossibilità di isolare un polo (carica): sono sempre in coppia.
Esistono solo dipoli magnetici.
Si osserva anche che un filo percorso da corrente genera un campo magnetico.
Relazioni Cariche - Campo Magnetico
Sperimentalmente si osserva che:
- una carica elettrica ferma in un campo magnetico non subisce interazioni;
- una carica elettrica con velocità costante v in un campo magnetico B subisce una forza q v x B, direzione perpendicolare alla velocità e verso dato dalla regola della mano destra → Forza di Lorentz
Dato che la forza è sempre ⊥ alla velocità, ne cambia solo direzione e non modulo cioè non compie lavoro (il campo magnetico attraverso FL).
FL ⋅ v ⋅ dt = dL
(q ⋅ v x B) ⋅ v ⋅ dt = dL
→ Prodotto misto con 2 vettori uguali = 0
Esempio
FL= q(v⊥ x B) = q(v⊥ + v||) x B
(q(v⊥ x B + v|| x B)) = q v⊥ x B
→ Frequenza ciclotronica
Quindi acc. centripeta:
\( \frac{v^2}{R} = \frac{F_L}{m} = \frac{q v B}{m} \)
\( R = \frac{m v}{q B} \)
\( \omega = \frac{q B}{m} \)
Moto circolare traslato con v|| → Ellica circolare
P = v|| ⋅ Δt
→ \( T = \frac{2 \pi}{\omega} = \frac{2 \pi m}{q B} \)
→ p = v|| \frac{2 \pi}{\omega}
Magnetismo nei materiali
- Materiali con dipoli magnetici microscopici;
- Materiali senza dipoli magnetici.
Circondiamo entrambi i materiali con dei solenoidi.
Si allineano i dipoli per unità di volume;
n . m = M momento di dipolo magnetico per unità di V
Momento di dipolo magnetico di tutto il cilindro = M . L . S
M ( S ( L ) ) = ( M (ε) S = IM S
IM / l = M l corrente per unità di lunghezza
F = q v x B, F = qv B = mac = m v12 / R
| ω | = q B / m ω - e B / m
La forza di Lorentz agisce sugli elettroni mettendoli in moto circolare → corrente circolare si instaura un mom magnetico indotto che si oppone al campo esterno.
Il caso 1 corrisponde ai comportamenti paramagnetici e ferromagnetici al comportamento diamagnetico
Scarica del condensatore
Vc (t) = q0⁄C
q(t) = q0 e-t/RC
Vc (t) = q(t)⁄C = q0⁄C e-t/RC
E(t) = q(t)⁄ε0 ∑ = q0⁄ε0 ∑ e-t/RC
i(t) = dq⁄dt = q0⁄RC e-t/RC = Vc⁄R
Attenzione: la corrente non passa attraverso il condensatore; è l'accumulo di carica su una faccia che induce un accumulo di cariche opposte sull'altra faccia (instaurando quindi una corrente anche nell'altro ramo). (Induzione)
C = ε0 ∑⁄h
E = Vc⁄h
is = dq⁄dt = d⁄dt (CV) = ε0 d⁄dt (∑Vc⁄h) = ε0 d⁄dt (∑E) = iapprossimativamente detta
Js = is⁄∑ = ε0 dE⁄dt
i = ic + ε0 d⁄dt Φ(E)
J = Jc + ε0 dE⁄dt