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La storia di Patrick
Il principio di umanizzazione dice che: "Ciò che è disumanizzante non è scientificamente accettabile". Intendendo come "disumanizzante" qualcosa che lede le caratteristiche sostanziali dell'Uomo come, in primo luogo, il suo indirizzarsi verso il personale Fine Ultimo (fine ultimo per tutti è il raggiungere la felicità).
PRINCIPIO AGEVOLANTE:
- Cos'era strano del filmato (Patrick con la protesi)? Patrick ha fatto girare la mano di 360° gradi. Una mano umana ha una mobilità di 300/320° gradi. Una rotazione dell'arto totale non è consentita e nel video lo faceva. Quella mano va in conflitto con il principio agevolante.
STORIA DI PISTORIOUS: (Fidanzata a parte). Nel 2007 un dottore ha fatto uno studio incaricato dall'IAAF e dal suo studio è risultato che le sue gambe usavano il -25% in meno di energia rispetto a corridori con corpi full body che avevano un...
Attrito meccanico 30% inferiore e chenel 2008 l'IAAF ha ritenuto Pistorious non idoneo a correre con atleti normali. Perché? Perché le protesi erano considerate un aiuto eccessivo, non lo portavano a una condizione di parità con i colleghi. Scartato dalle competizioni.
DEF: Il principio agevolante dice che: "L'atto dovrà facilitare una funzione senza modificarla". In caso contrario l'intervento potrà lo stesso essere utile da qualche punto di vista ma non sarà perfetto per quanto riguarda la natura stessa della tecnica in relazione all'Uomo. La mano, le gambe non vanno bene perché sono troppo potenziate rispetto alle gambe umane. È sbagliato portare qualcosa in più? No! Lo vediamo con il terzo principio.
PRINCIPIO DI COLLEGAMENTO DEI FINI:
- FINI OPERIS: è il fine dell'oggetto. La penna ha il fine di scrivere.
- FINIS OPERANTIS: il fine dell'operatore.
Che scrive un trattato di guerra va bene come fine, Annibale che usa un bisturi va bene, ma se completo la frase non più. Affinché si possa applicare questo principio devo sapere qual è il fine, il nostro fine. Tutte le grandi aziende hanno sempre una MISSION (mission), un obiettivo chiaro e tendenzialmente lo dimostra.
PRINCIPIO DI POSITIVITÀ:
- Cosa dice questo principio? Devo fare qualcosa, ripristinare una situazione che non disumanizzi, che sia di un fine dell'opera, il mio, in relazione, questa azione deve risolvere un problema, ma non ne deve causare altri.
DEF: Il principio di positività dice che l'atto deve ripristinare un deficit senza causarne altri. Va bene come definizione?
ESEMPIO PRATICO: C'è una persona che ha un problema al cuore e deve essere operata. L'operazione va bene però ha dolore. Quindi non è che l'intervento è a costo zero. Quindi nella frase 'devo risolvere un deficit'
senza crearne altri’, l’operazione chirurgica non è eticamente corretta perché viola il principio di positività. La frase, quindi, è corretta se non deve creare un deficit di maggiore entità. Le operazioni ora vanno bene, perché fra morte e dolore, meglio il dolore. Ma come faccio io a quantificare i danni che crea la mia azione? Perché se devo analizzare un problema io vedo due ordini di problemi: 1) CAUSALITÀ: io faccio un’azione, con una conseguenza, ma questa conseguenza non è altro che un’azione che avrà un’altra conseguenza e così via all’infinito. 2) TEMPORALE: fino a quando devo andare avanti con questo sistema? Quando mi stoppo? ESEMPIO: invenzione degli stent coronarici. Cos’è un’occlusione coronarica? Un’occlusione più o meno chiusa. Per bypassare questo problema si sono inventati gli stent. Appena inventati era un successone. Dopo un paio diAnni ci si è accorti che erano fatti di un materiale che il corpo rigettava e quindi si innescava una catenatale per cui il corpo produceva molto piastrine che andavano sullo stent e lo isolavano, e quindi si rifaceva l'occlusione che era totale e bisognava operare. Ancora peggio. Hanno cambiato il materiale e hanno risolto. Se lo analizzo quando è stato appena inventato il principio di positività era rispettato, dopo i due anni no, perché il bene che produceva era minore rispetto a quello all'inizio. Non c'è un modo per bypassare questo problema. Le linee guida degli ingegneri sono uno dei punti fondamentali per sapere se l'azione ha un benefit superiore ai danni che può fare. Definizione: "L'intervento deve colmare un deficit senza crearne altri di maggior entità".
Riassumendo:
ESEMPIO: MASCHERA LARINGEA
Analizziamo il sistema assiologico:
L'epiglottide distingue cibo e aria. Cosa succede in caso di soffocamento?
Bisogna ventilare una persona. Con il palloncino, il problema è che non sempre è efficace. Devo a volte attaccarlo a un ventilatore.
Al campus un dottore ha inventato questa maschera laringea.
PRINCIPIO DI POSITIVITÀ: il paziente non respira e muore, quindi, è rispettato
PRINCIPIO DI COLLEGAMENTO DEI FINI: il fine del dispositivo è aiutare a respirare, il fine dei medici è aiutare le persone, e i principi sono a favore della società.
PRINCIPIO AGEVOLANTE: sto modificando qualche azione? No.
PRINCIPIO DI UMANIZZAZIONE: Il paziente viene disumanizzato? No.
Lezione 4: Dignità e decoro della professione: etica del lavoro ben fatto
Partiamo da un quadro:
IL IV STATO
Quadro di Pellizza da Volpedo (1901) Milano museo del Novecento
L'autore che voleva indicare? Era il così detto anno del biennio rosso, l'Italia si era industrializzata con mezzo secolo circa di ritardo rispetto alle altre nazioni per cui affioravano i primi movimenti
sindacali operai el'allora re chiese al generale Cadorna di sparare palle di cannone contro quelli che si riunivano fuori dalle fabbriche per chiedere orari di lavoro un po' più bilanciati. Pellizza da Volpedo (lombardo) ne prende e ne rende conto di queste cose che accadevano nel triangolo diciamo industriale quindi tra Genova Milano, Torino. Raccoglieva un po' la disparità del lavoratore che viene un po' cannoneggiato e che avrebbe amato non essere cannoneggiato ad avere un orario di lavoro che non fosse le 16/18 ore che venivano richiesti in condizioni dove non dovessero morire sotto i ponteggi in molti al giorno. Quelle cose che oggi sembrano scontate sono costate lacrime e sangue letteralmente non metaforicamente. Questo quadro poi è diventato un'icona, è famoso in tutto il mondo oggi e inaugura l'arte del 900 milanese. E se vedete dietro Pellizza da Volpedo c'è un giovane con i pugni chiusi arrabbiato evidentemente come.giovane facile da perdere la brocca, assalto ai forni, ma quelli intorno a lui un po' più vecchi sanno come finiscono queste cose, torni suonato, stai peggio di prima e senza ottenere quel che volevi. Infatti, c'è il gesto di calma di quello accanto, c'è il gesto di rassegnazione dell'anziano, poi c'è quello che capeggia la rivolta che non è un barricadiero, quindi, non è un nobile ma nemmeno miserabile. Il tema del lavoro, quindi, è un tema importante, anche perché specialmente oggi dove siamo in una civiltà del lavoro (quelle precedenti non erano sì fondate sul lavoro ma sul lavoro schiavistico) quindi non riconosciuto oggi tra virgolette quello schiavistico; quindi, il lavoro è tornato ad essere un tema di libertà e quindi un qualcosa che ci riguarda da vicino. Avere un buon lavoro è importante, avere un lavoro nel quale si sia contenti o il cui esercizio in qualche modo nonindustriale, che ha visto l'introduzione di computer e automazione nei processi produttivi. La quarta rivoluzione industriale, o Industria 4.0, si riferisce all'integrazione di tecnologie digitali avanzate come l'intelligenza artificiale, l'Internet delle cose e la robotica nei processi industriali. Questa nuova era industriale offre opportunità e sfide. Da un lato, l'automazione e l'intelligenza artificiale possono aumentare l'efficienza e la produttività, riducendo il lavoro manuale ripetitivo e consentendo alle persone di concentrarsi su compiti più creativi e di valore aggiunto. Dall'altro lato, ci sono preoccupazioni riguardo all'automazione che potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro e all'aumento delle disuguaglianze. Per affrontare queste sfide, è importante sviluppare competenze digitali e adattabilità. Le persone devono essere in grado di imparare continuamente e adattarsi ai cambiamenti tecnologici. Inoltre, è necessario garantire che l'automazione e l'intelligenza artificiale siano utilizzate in modo etico e responsabile, tenendo conto degli impatti sociali ed economici. In conclusione, la quarta rivoluzione industriale rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui lavoriamo e viviamo. È importante comprendere il linguaggio e le tecnologie che guidano questa trasformazione e adattarsi ad essa in modo da poter trarre vantaggio dalle opportunità che offre.industriale quella cosiddetta informatico-digitale e com'è che noi stiamo leggendo la quarta alla luce della terza? Si è sempre fatto ma si è sempre sbagliato quando noi usiamo categorie storiografiche vecchie per cercare di comprendere il nuovo ci sfugge sempre qualcosa. Un po' come leggere la calcolatrice alla luce dell'abaco si è vero a maggior potenza di calcolo però se non spieghiamo i transistor etc... dire che è un abaco più veloce non ci ha detto molto di più non ci ha detto nulla della calcolatrice in quanto tale. Quindi leggiamo le 4 rivoluzioni con gli occhi della terza.
Prima Rivoluzione Industriale 1784: in Inghilterra per lo più. Il dominus fu James Watt. Si iniziano a costruire le prime ferrovie. Accanto alle rivoluzioni industriali ci sono gli ambienti culturali into