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Da cui si ricava la sezione minima: ∗
= =
E la lunghezza (corrispondente alla sezione minima):
∗
= ⋅ =
Da questi due dati si può dimensionare il reostato, considerando che si può aumentare la sezione
per diminuire la lunghezza totale del filo utilizzato.
********************************************************************************* 28
Sessione d’esame del 10/12/2018
1) La caduta di tensione tra il nodo B e il nodo G si può scrivere come:
4=1 4=1
∑ ∑
⋅ ⋅ + ⋅ ⋅
Δ = = 10%
% 2
Dove sono le distanze dal nodo B al nodi i-esimo, e sono la resistenza e la reattanza chilometrica
della linea. Si ottiene allora:
4=1
2 2
∑ (4
Δ ⋅ − ⋅ ⋅ 0,1 ⋅ 20 − 0,4 ⋅ ⋅ 1 + 7 ⋅ 0,6 + 14 ⋅ 0,6 + 20 ⋅ 0,3)
%
= =
4=1 (4
∑ ⋅ 3 + 7 ⋅ 1,2 + 14 ⋅ 1 + 20 ⋅ 0,3)
⋅
= 0,766
La sezione minima che deve avere il conduttore è perciò (si considera un conduttore in alluminio):
3
0,028 ⋅ 10
= = = ,
0,427
Si sceglierà quindi un conduttore con sezione commerciale maggiore di . Si procede
considerando il valore di ricavato in precedenza.
2) Valutazione del regime permanente: ̅
= ∠°
̅
−
̅ ̅ ̅
(
= = , ∠ − ° = + + ) ⋅ ⋅ = 11,0 ∠ − 0,1°
̅
√3⋅ √3
−
̅ ̅ ̅ ̅ ̅
(
= + = , ∠ − ° = + + ) ⋅ ⋅ = 11,3 ∠ − 0,3°
3⋅̅
−
̅ ̅ ̅ ̅ ̅
(
= + = , ∠ − ° = + + ) ⋅ ⋅ = 11,5 ∠ − 0,3°
3⋅̅
−
̅ ̅ ̅ ̅ ̅
(
= + = , ∠ − ° = + + ) ⋅ ⋅ = 12,2 ∠ − 0,2°
̅
3⋅
Corrente al secondario del trasformatore di cabina primaria (TR1): 29
2 − 10 − ⋅ 4
̅ ̅
′′
= − − = , ∠°
̅ ̅
3 ⋅ 3 ⋅
Corrente lato BT erogata dal generatore:
2−
̅
′′ = = , ∠ − °
̅
3 ⋅
Tensione sul nodo A: 2
20 ̅ (̅ ̅
′′ ′′ ′′
= 0,13 ⋅ = 2,08 = + ⋅ ⋅ = , ∠ − , °
)
1
,1 ,1
25
Tensione ai morsetti del generatore:
2
20 ̅ (̅ ̅
′′ ′′ ′′
= 0,10 ⋅ = 13,33 = + ⋅ ⋅ = , ∠, °
)
2
,2 ,2
3
Corrente lato 132 kV: ̅
′′
20
̅
′ = = 0,180 ∠159° ⋅ = , ∠°
132
1
Corrente generatore lato MT:
̅
′′
20
̅
′ = = 0,061 ∠ − 26° ⋅ = , ∠ − °
6
2
Le tensioni concatenate valgono:
̅ ̅ ̅
= , ∠ − , ° = , ∠ − , ° = , ∠°
̅ ̅ ̅
= , ∠ − , ° = , ∠ − , ° = , ∠ − , °
3) Corrente di cortocircuito trifase in G. L’impedenza equivalente alla sequenza diretta al nodo G vale:
′′ ′′
⋅
,1 ,2
̅ (
= + + ) ⋅ 20 = 18,2 ∠33°
ℎ, ′′ ′′
+
,1 ,2
La corrente di guasto vale allora, considerando una tensione delle sorgenti maggiorata del 5%
rispetto alla nominale: 20
√3
̅
= 1,05 ⋅ = , ∠ − °
, 18,2 ∠33°
*************************************************************************************** 30
Sessione d’esame del 16/07/2018
1. Si valuta il regime permanente nelle condizioni specificate. Si considerano le seguenti grandezze
base: = 150 = 20 = 6 ; ; = 25 ;
1 2 3
2 2 2
1 2 3
= = 900 ; = = 16 ; = = 1,44
1 2 3
= = 0,0962 ; = = 0,722 ; = = 2,406
1 2 3
√3 √3 √3
1 2 3
Grazie alle grandezze base scelte il circuito alla sequenza diretta risulta composto da sole
induttanze serie. Il circuito equivalente della rete è il seguente: 31
Con: − 1
2 2
̇ ̇
= = 0,64 − 0,32 . . ; = = 1,25 + 0,625 . .
2 2 ̇
2
− 1
4 4
̇ ̇
= = 0,28 − 0,14 . . ; = = 2,857 + 1,429 . .
4 4 ̇
4
2
2
150
1
3000
̇ = = = 0,00833 . .
900
1
̇ ̇ ̇ ̇ ̇
= = 0,13 . . ; = = 0,25 . . = = 3,472 . .
;
1 1 2 2
2 3
( )
+ ⋅
2
̇ = = 0,128 + 0,116 . .
2
̇ = 1 ∠0° . .
Si calcola la corrente erogata dalla rete come:
̇
̇
= = 0,771 − 0,528 . .
1 (̇ ̇ ̇ ̇
+ + ⋅
)
2 4 2
(̇ ̇
+ ) +
1 (̇ ̇ ̇ ̇
+ + +
)
2 4 2
E quindi: ̇ ̇ ̇ ̇
= − = 0,996 − 0,0064 . .
1 1
̇ ̇ ̇ ̇
= − = 0,927 − 0,107 . .
2 1 1 1
̇
2
̇ ̇ ̇
= − = − 0,559 − 0,365 = 0,212 − 0,163 . .
2 1 1
̇
2
̇ ̇ ̇ ̇
= − = 0,881 − 0,111 . .
3 2 2
̇ ̇ ̇
= = 0,839 − 0,163 . .
4 4 2
In valori assoluti:
̅ ̇ ̅ ̇
= = , ∠ − , ° ; = = ∠ − °
1 1 1 1
̅ ̇ ̅ ̇
= = , ∠ − , ° ; = = ∠ − °
2 2 2 2
̅ ̇
= = , ∠ − , °
3 2
̅ ̇
= = , ∠ − °
4 3
2. Per lo svolgimento di questo punto si considerano i circuiti di sequenza della porzione di rete
interessata. Il circuito omopolare presenterà soltanto il circuito equivalente del trasformatore di
distribuzione in quanto il primario a triangolo scollega di fatto la rete MT alla sequenza omopolare a
monte dal guasto mentre la resistenza di neutro permette lo scorrimento di correnti omopolari nel
circuito secondario. Si calcolano le impedenze di sequenza equivalenti alla sbarra a 6 kV. 32
(̇ ̇ ̇
+ ⋅
)
1 2
̇ ̇ ̇
= + + = 0,139 + 0,498 . .
ℎ 2
̇ ̇ ̇
+ +
1 2 ̇ ̇
=
ℎ ℎ
̇ 3̇ ̇
= + = 10,417 + 0,13 . .
ℎ 1 2̇
Per il caso b) posso considerare la situazione di guasto in cui un’impedenza di guasto si
4
interpone tra le due fasi (guasto bifase isolato non franco):
Calcolo le tensioni e le correnti delle fasi attraverso le grandezze di
sequenza: ̅ ̅
1 1 1
4
̅ ̅
2
=
[ ] [ ] [ ]
1
4
2
̅ ̅
1
4
̅ ̅
1 1 1
̅ ̅
2
=
[ ] [ ] [ ]
1
2
̅ ̅
1
Essendo: ̇
4
̇
= = 0,0867 − 0,0829 . .
2̇ 2̇
+
ℎ 4 ̇ ̇
= −
̇
= 0 . .
̇ ̇ ̇ ̇
= − = 0,786 − 0,195 . .
4 ℎ
̇ −̇ ̇ ̇ ̇
= = = 0,0533 + 0,0317 . .
ℎ ℎ
̇ = 0 . .
33
Quindi si ottiene: ̇
̅ 0,839 − 0,163 2,96&a