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10 BEP E LEVA OPERATIVA: L’ANALISI COSTI – VOLUMI - RISULTATI E LA LEVA OPERATIVA
L’analisi costi – volumi – risultati (break even analysis): tecnica quantitativa impiegata per le
decisioni di breve periodo.
Evidenzia i legami esistenti tra costi, ricavi, volumi e risultati, permettendo di quantificare il volume
di attività che garantisce l’uguaglianza tra costi e ricavi, ossia IL PUNTO DI PAREGGIO (BREAK EVEN
POINT)
La Break Even consente di determinare il volume di unità in corrispondenza del quale si ha completa
copertura dei costo sostenuti mediante i ricavi realizzati
Punto do pareggio: quando la quantità di prodotti realizzati e venduti tal per cui il totale dei ricavi è
uguale ai totali dei costi sostenuti calcolato in ottica prospettica è un indicatore
previsionale utile a scelte future.
BEA: affronta le decisioni cercando di usare informazioni in funzione di ipotesi sulle quali l’azienda fa
attenzioni, legate al breve periodo. Con la finalità di capire dove è possibile avere un’uguaglianza tr
COSTI e RICAVI e quindi permettere d’individuare IL PUNTO DI PREGGIO BE POIN.
Individuare il volume che permette di ottenere tale uguaglianza. 29
Capire se conviene o meno produrre, cioè convenienza fino a che i ricavi coprono almeno i
costi. Definire il livello minimo di produzione che permette C = R
Fatturato = Ricavi come determino i ricavi / fatturato? Prezzo vendita x Q vendute
Reddito / Risultato = R - C
Con la break-even analysis (BEA) è possibile:
1. determinare il punto di pareggio;
2. definire il fatturato di pareggio;
3. definire il volume di attività che permette di realizzare un certo reddito operativo;
4. determinare il margine di sicurezza;
5. effettuare analisi di sensibilità - “What…. If….” - l’effetto sul reddito di una variazione della
quantità
prodotta e venduta, del prezzo, del costo variabile unitario e dei costi fissi;
6. effettuare l’analisi costi – volumi - risultati in situazione
complesse (ad esempio: aziende multiprodotto).
1. La determinazione del punto di pareggio: Ipotesi di partenza (limite del Bep)
Non ci sono considerazioni di ordine qualitativo o dinamico, è un modello molto statico.
a) I prezzi di acquisto e vendita sono costanti nel periodo considerato (linearità delle funzioni di costo
e di ricavo).
b) Tutti i costi possono essere classificati come fissi o come variabili.
c) La quantità prodotta e la quantità venduta coincidono (assenza di rimanenze di prodotto finito).
Due metodi per la determinazione del punto di pareggio: Metodo algebrico - Metodo grafico
RT = p x Q RT = CT RT = Fatturato CT =CVT + CF = (cv x Q) + CF
p x Q = (cv x Q) + CF
QUANTITÀ DI PAREGGIO: Q = CF / (p – cv) Q = volume produzione di pareggio
P – cv = Mdc unitario
Q Bep viene individuata dall’intersezione tra retta Ricavi e retta CT, se l’azienda produce una
quantità inferiore a Q Bep accumula perdite 30
Area di perdita (limitata) Perdita massima = CF
Area di utile (limitata)
Coefficiente angolare retta CVT : CV
Coeff angolare retta RT : P unitario di vendita
CT stessa pendenza CVT con intercetta CF
Il punto di incontro tra CT e RT esprime la Q di Bep: PUNTO DO PAREGGIO (Reddito operativo = 0)
Sotto questo punto: Area di perdita CT < RT ( RO < 0)
Sopra quato punto: Area di utile CT > RT (RO > 0)
I CV sono coperti: entrambe le aree Mdc > 0
2. Il fatturato di pareggio
1°modalità – Azienda mono prodotto: Fatturato di pareggio = Q bep x Prezzo di vendita
Fatturato di pareggio = 5.000 X 5 = 25.000
2°modalità – Azienda mono e multi prodotto: Fatturato di pareggio = CF / (mdc /p)
Fatturato di pareggio = 20.000 / (5-1)/5=20.000/0,8 = 25.000
3. Il punto di pareggio in ipotesi obiettivo di Reddito
RO = RT – CT RO = RT – CVT – CF RO = p x Q - cv x Q - CF
RO + CF = Q (p – cv)
Q = (RO + CF) / (p – cv)
Q che garantisce il redito operativo che io ho predefinito (Reddito Obiettivo)
4. Il margine di sicurezza: fino a dove posso ridurre le vendite senza passare dall’area dell’utile
all’area della perdita.
Mds = fatturato programmato – fatturato di pareggio x 100
Fatturato programmato
Esprime di quanto può ridursi il fatturato (in termini Percentuali) rispetto a quello
programmato, per effetto di una variazione del volume delle vendite, senza
che l’azienda vada in perdite
Esprime in termini percentuali di quanto si può ridurre il fatturato programmato.
Fatturato progra= 30.000 Fatt di Bep = 25.000
30.000 – 25.000 x 100 = 5.000 x 100 = 16.66 %
30.000 30.000
se si riducono le vendite più del 16.66 % si passa dall’area di utile a quella di perdite.
5. Le analisi di sensitività “What….if….?
La break even analysis può essere impiegata anche ai fini interpretativi per supportare le decisioni di
breve periodo e per valutare l’impatto sulla redditività di alcune variabili chiave della gestione quali
ad esempio: i prezzi di acquisto e di vendita, i volumi di output, ...
DETERMINAZIONE DEL RISULTATO REALISTICAMENTE RAGGIUNGIBILE DATA L’IPOTESI DI
VARIAZIONE DI Prezzo - Volume Costi fissi Costo variabile 31
6. L’analisi costi – volumi - risultati in situazioni complesse
Nel caso di aziende multi prodotto con combinazioni tra loro interrelate, l’esistenza di fenomeni di
congiunzione determina spesso l’impossibilità di separare le singole combinazioni.
POSSO ANCORA IMPIEGARE LA B.E.A. PER SVILUPPARE CONSIDERAZIONI DI CONVENIENZA?
Occorre definire a priori il mix attraverso il quale i prodotti contribuiscono, per effetto dei positivi
margini di contribuzione, alla copertura dei costi fissi comuni. A tal fine, in presenza di prodotti tra
loro omogenei, si è soliti fare riferimento a ipotesi di mix di produzione e vendita definite in base
all’esperienza passata e alle informazioni interne ed esterne prospettiche.
La leva operativa: indicatore di elasticità aziendale
Analisi di sensibilità del reddito operativo al variare delle vendite:
Esprime la relazione esistente tra volumi di vendita e reddito data una certa struttura di costo.
Il grado di leva operativa: è dato dal rapporto tra la variazione percentuale del reddito e la variazione
percentuale delle vendite.
Grado di leva operativa (GLO) = ∆ % Reddito = [(Rt – R t-1) / R t-1] x 100
∆ % Quantità *(Qt – Q t-1) / Q t-1] x 100
Rt = Reddito al tempo t R t-1 = Reddito al tempo t -1
Qt= Quantità al tempo t Q t-1 = Quantità al tempo t – 1
∆ % Reddito :
Rt – R t-1 x 100 = Qt (p – cv) – CF – Qt-1 (p –cv) + CF = (Qt – Qt-1 ) (p –cv)
R t-1 [Qt-1 (p –cv) - CF] [Qt-1 (p - cv) - CF]
∆ % Quantità : (Qt – Qt-1) / Qt-1
Grado di leva operativa:
(Qt - Qt-1) ( p - cv)
[Qt-1 (p -cv) -CF] = (Qt - Qt-1) (p - cv) x Qt - 1 = Qt- 1 (p -cv) = MDC t-1
(Qt - Qt-1) / Qt-1 [Qt-1 (p -cv) - CF ] Qt - Qt-1 Qt-1 (p -cv) - CF RO t-1
11 LA DETERMINAZIONE DEI COSTI STANDARD E L’ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI DIRETTI
È un parametro, cioè un termine di confronto, che misura efficienza, ma è anche un obiettivo, al
quale si tiene perche attraverso esso definiamo il risultato desiderato.
Budget:
Flessibili: fanno riferimento a più livelli di produzione (come se fossero dati dalla somma di più
budget rigidi ma per periodi di tempo più brevi).
Rigidi: fanno riferimento ad un unico volume di produzione in un arco temporale abbastanza lungo.
32
COSTI STANDARD:
Sono valori revisionali che esprimono i costi di prodotto / processo, ipotizzati su determinati livelli di
efficienza e di prezzo.
I costi standard sono definiti molto rigorosamente come ipotesi – finzione.
Possono essere definiti come parametro obiettivo perche rappresentano un termine di confronto,
fanno riferimento a un risultato presunto.
Costi standard:
Ambiente (Variabili esterne)
Variabili tecnologiche, organizzative, sociali, umane, ecc. (Variabili interne)
PARAMETRI-OBIETTIVO: espressivi condizioni operative di acquisizione e di impiego dei
fattori produttivi
Il costo come quantità parametrica - Il costo come meta da raggiungere
IL punto di partenza per la predisposizione del budget: Di norma i costi standard trovano adeguato
sviluppo all’interno di budget flessibili.
Costi standard come meta da raggiungere, devo stabilire i valori standard sulla base della mia
situazione attuale. Costruire i valori standard, da inserire poi nel budget secondo un criterio medio –
normale.
Il processo di determinazione dei costi standard:
Come realizzo un sistema di costi standard / valori standard all’interno dell’impresa?
Non tutte le aziende lo fanno, è abbastanza costoso.
Processo di produzione standardizzato: tende a produrre il medesimo prodotto / componente.
1) Individuazione delle unità operative elementari dotate di relativa autonomia (centri di costo).
2) Definizione delle condizioni operative standard di ciascun centro.
3) Determinazione degli std unitari fisici e monetari : tenendo conto di stima dei
volumi di produzione che si presume di realizzare sviluppo dei costi standard di processo/
prodotto/servizio
1) Individuazione delle unità operative elementari dotate di relativa autonomia (centri di costo).
Unità operative all’interno delle quali esistono condizioni che definiscono la quantità di MP per
ottenere un componente.
Individuazione dei centri di costo std: considerando Caratteristiche interne – Stato delle tecnologie
Obiettivi aziendali: programma di produzione
Situazione dei mercati: programma di vendita
Situazione dei rapporti umani in azienda
Condizioni operative standard relative a: Prodotti – Materiali – Impianti – Requisiti operativi –
Cicli di produzione (in tempi adeguati) – Metodo di lavoro
2) Definizione delle condizioni operative standard di ciascun centro. Condizioni operative standard
modalità con cui avverrà il processo produttivo.
Definizione condizione operative std: elementi destinati a regolare l’attività del centro con riguardo
ai requisiti dei prodotti (soddisfazione, personalizzazione), alla qualità dei fattori della produzione e
alle modalità di impiego degli stessi. 33
Definizione condizione operative std: attenta valutazione di queste condizioni:
Qualità output di centro
Volume di produzione fisica nell’unità di tempo, costanti i rapporti quantitativi fra prodotti
Qualità dei fattori produttivi impiegati
Efficienza degli operatori
Modalità di svolgimento dei processi produttivi