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Gastrulazione negli anfibi - uova mesolecitiche

I- embolia: movimento di uno dei più tipici, alcuni blastomeri si approfondano, invaginandosi all'interno del blastocele > si forma il blastoporo, che conduce nella cavità detta archenteron.

- epibolia: movimento di alcuni blastomeri (dell'ectoderma) proliferano più rapidamente, circondando lo strato che proliferameno rapidamente (endoderma).

- immigrazione: movimento di alcuni blastomeri perdono contatto con gli altri e colonizzano il blastocele (endoderma).

- delaminaziome: movimento di corrisponde a divisioni cellulari perpendicolari allo strato cellulare che delimita il blastocele; porta allo spostamento nella cavità dell'embrione di cellule figlie (endoderma).

- proliferazione polare: movimento di blastomeri proliferano rivestendo un polo dell'embrione, mentre nel resto della cellulauovo si trova il tuorlo.

La popolazione del blastoderma forma il tetto del blastocele. Dalla blastula si può definire la mappa presuntiva che indica a quale parte dell'organismo daranno origine i blastomeri di una certa zona. Già cento anni fa o più, con i coloranti vitali si marcavano le cellule, per seguire il loro sviluppo.

Il rivestimento di melanina sul polo animale permette all'embrione di proteggersi dato che la gastrulazione è esterna. L'ingresso dello spermatozoo produce un movimento dei granelli di melanina: lo scivolamento è sempre di 30 gradi. La zona semiluna grigia, le cellule a bottiglia, cellule a prima ricoperta e ora esposta, è definita qui partirà la gastrulazione. Infatti, il solco blastoporale.

I fiasco, con microfilamenti di actina disposti in modo da avere una costrizione apicale, formano un primoLa costrizione apicale delle cellule a bottiglia, che localmente deformano la superficie dell'embrione, fa si che le vicine cellule.

siincurvino verso il solco blastoporale e spingano la cellule vegetative adiacenti verso l'interno dell'embrione. Con un processo involutivo si forma l'archenteron (tubo che colonizzato dall'endoderma diventerà il canale digerente). A questo livello si blastoporo. formerà il labbro dorsale del blastoporo. Il è un punto che sarà la terminazione del canale digerente dell'animale. Si contraddistingue per una fossetta, dove alcune cellule cambiano forma e aspetto morfologico, approfondendosi all'interno (embolia), andando a colonizzare il blastocele per formare l'endoderma. Le cellule rimaste sulla superficie formaranno l'ectoderma. Le cellule intermedie, il mesoderma. Gastrula Con la comparsa del labbro dorsale del blastoporo si parla di (e non più di blastula). Gastrulazione degli uccelli > uova telolecitiche La segmentazione termina con la formazione della tipica blastula. Il blastoderma è costituito da 5-6

Strati di cellule unite da giunzioni strette. L'accumulo di liquido determina la formazione di una cavità tra blastoderma e vitello (tuorlo): lo spazio subgerminale (non è un blastocoele propriamente detto perché al di sotto di esso si trova il tuorlo e non uno strato di cellule).

Si nota la comparsa di due tipi di blastomeri (non foglietti!):

  • Epiblasto: parteciperà alla gastrulazione originando i tre foglietti embrionali; multistrato di blastomeri posizionato a formare il tetto dello spazio subgerminale.
  • Ipoblasto: collega il tuorlo con l'embrione in formazione, originerà le membrane extraembrionali; zone situate ai lati dell'epiblasto.

Si forma una zona di depressione detta ansa primitiva (primitiv groove), dove alcune cellule si modificano a diventare bottiglia (morfologicamente identiche a quelle degli anfibi e dei rettili).

Compare una linea primitiva situata nell'estremità che sarà caudale.

Nell'embrione e che procede verso l'estremità cefalica. Ciò nodo di Hensen definisce un primo asse dell'embrione. Il è il punto più avanzato della linea primitiva, a livello del quale le cellule che si stanno trasformando in cellule a bottiglia iniziano a colonizzare lo spazio subgerminale. [Questo nodo è paragonabile al labbro dorsale del blastoporo di anfibi e rettili]. Al centro del nodo di Hensen si trova la fossetta primitiva, una depressione imbutiforme che permette il passaggio di cellule verso lo spazio subgerminale: le cellule che immigrano nell'omesoderma.spazio subgerminale formeranno l'endoderma. Le cellule in superficie formano l'ectoderma, le intermedie il

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Gastrulazione nei mammiferi

Nella blastocisti divisa in trofoblasto e massa cellulare interna (o nodo embrionario), solo quest'ultima andrà incontro alla gastrulazione.

Le cellule della massa cellulare interna secernono ioni sodio e potassio

nel blastocele, i quali richiamano acqua: ecco perché ilblastocele è più voluminoso.

TROFOBLASTO

Dopo circa 6 giorni dalla fecondazione, l’embrione giunto all'utero si libera della membrana di fecondazione (zona pellucida): il demolizione della zona pellucida. metalloproteasi di matrice, trofoblasto produce enzimi litici che permettono la sincizio-

A questo punto, le cellule del trofoblasto iniziano a dividersi (senza una citodieresi): formano un unico grande trofoblasto, a rivestimento della blastocisti che sta gastrulando (gastrula). Il sincizio-trofoblasto, tramite dei recettori, riconosce le cellule epiteliali dell’utero e permette l'annidamento nella mucosa uterina, per consentire gli scambi madre-embrione.

MASSA CELLULARE INTERNA delaminazione:

All'interno della massa cellulare interna inizialmente avviene un movimento di si ha la formazione di due lamine aventi destino diverso:

- Epiblasto: tre foglietti embrionali produce il futuro embrione

andando incontro a gastrulazione > origina i <ectoderma,endoderma, mesoderma>.- Ipoblasto: sacco vitellino allantoidepartecipa alla formazione dell'endoderma extra-embrionale > formerà e <duemembrane>; occupa il blastocele.La gastrulazione dell'epiblasto avviene come per le cellule a bottiglia degli uccelli. Le cellule dell'epiblasto assumono la <cellula a bottiglia>, morfologia di attraversando dal lato posteriore all'anteriore l'embrione: formano la linea primitiva e il nodo di Hansen. Cambiando aspetto e assumendo questa morfologia di cellule a bottiglia, inizia una riduzione dell'espressione genica che codifica per le caderine di tipo E, per cui queste cellule si separano dalle cellule adiacenti.Si conoscono quali sono i geni e fattori autocrini e paracrini che determinano il processo di differenziamento cellulare (cellule a cellule organizzatrici del gene goosecoid gene brachyury.bottiglia): e Le cellule che inducono il cambiamento si

chiamanolabbro del blastoporo, Shh (sonic hedgehog).che rilasciano induttori, tra cui ancheUna volta colonizzata la cavità del blastocele, le cellule a bottiglia si differenziano in un terzo tipo cellulare: tramite unacellulatransizione epitelio-mesenchimale (Epitelial-Mesenchymal Transition)* assumono una morfologia che si chiamamesenchimale, che ha perso completamente la capacità di espressione della caderina di tipo E.Alcune cellule migrano all'interno della cavità (endoderma), altre rimangono in superficie (ectoderma), altre sono intermedie(mesoderma).*La transizione epitelio-mesenchimale di tipo II avviene anche a livello di una ferita epiteliale ed aiuta nella rigenerazione deltessuto lacerato. La transizione epitelio-mesenchimale di tipo III coinvolge le cellule tumorali e permette loro di acquisire unmetastatizzazione).fenotipo mesenchimale, con possibilità di spostarsi e migrare (capacità diamniotica)Si forma una seconda cavità

caudale. *Nel caso in cui la chiusura sia mancata o non avvenga correttamente nella porzione anteriore, una parte del SNC non si sviluppa: si parla di spina bifida. Se manca sul lato caudale, insorge il fenomeno della sianencefalia. Queste malformazioni possono avvenire in caso in cui l'apporto di acido folico proveniente dalla dieta della madre sia insufficiente.

Sono fondamentali i fattori di crescita (growth factor) che agiscono in modalità paracrina modificando il comportamento delle cellule adiacenti. Uno in particolare viene rilasciato dalla notocorda per indurre l'ectoderma sovrastante a differenziarsi: è il sonic hedgehog (Shh). Scoperto in Drosophila melanogaster, se viene rimosso in queste fasi iniziali di differenziamento, l'embrione rimane "arricciato" (come un riccio = hedgehog) e non procede il suo differenziamento neurale.

L'induzione indica una serie di esperimenti in cui si attuò il trapianto di un labbro dorsale del

blastoporo appartenente a un altro embrione, a livello della regione ventrale dell'embrione ospite. Sia quello "naturale" che quello trapiantato procedettero nella specializzazione: si svilupparono due larve di anfibio, collegate solo dalla parte ventrale, ciascuno indipendente dall'altro. Chiuso il tubo caudale, esso si specializza: nella porzione anteriore (dove si dovrà formare l'encefalo) si trovano 3 rigonfiamenti (mesencefalo, romboencefalo). Dal proencefalo si formeranno telencefalo e diencefalo, dal romboencefalo il metencefalo e mielencefalo. Dopo qualche settimana dalla sua formazione (1 mese e mezzo dopo la fecondazione), il tubo neurale si differenzia in: - placca alare (dorsale), che conterrà le strutture sensoriali; - placca basale (centrale) motoria. Si osservano 3 strati cellulari, in cui si mescolano cellule staminali multipotenti e le loro cellule figlie: - strato ependimale (interno): cellule producono il liquido.Il liquido cefalorachidiano che riempie la cavità.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
13 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara.borroni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di istologia, embriologia ed anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Ranzato Elia.