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Sovrano: Importanti prerogative
Come la presidenza del Consiglio dei ministri, il quale dirige e delibera un'ampia gamma di funzioni ed organismi, tra cui gli orientamenti strategici della politica dello Stato, i progetti di revisione della Costituzione, la dichiarazione di guerra dello stato, i progetti di revisione della costituzione, la dichiarazione di guerra e dello stato d'assedio, la nomina del governatore della Banca al-Maghrib e gli ambasciatori. Il Capo dell'esecutivo pertanto non può nominare direttamente nessuna di queste personalità né deliberare autonomamente su tali questioni, può proporre nominativi. L'art 49 non specifica nel dettaglio che cosa siano gli "orientamenti strategici dello Stato" materie ambigue sulle quale il sovrano avrà diritto di voce. Non è fatta alcuna menzione ai ministeri della sovranità, ma si intravede nell'art 41, che attribuisce in modo esclusivo il potere.
Potere giudiziario: fu dichiarato indipendente sia dall’esecutivo, che dal legislativo, tuttavia siafferma che è proibita ogni interferenza nel campo giudiziario e che i giudici non possono esseresottoposti a pressioni esterne, il garante di questa indipendenza è il re ART.107, il CSM ètrasformato il Consiglio Superiore del Potere Giudiziario, dotato di autonomia e finanziaria ed èanch’esso presieduto dal re, che nomina cinque dei 15 componenti, il Consiglio Costituzionalemuta in Corte Costituzionale, la composizione è invariata, si è provveduto a
Modificare leggermente il modo di elezione dei giudici, poiché mentre sei componenti continuano ad essere nominati dalla regia, gli altri sei sono scelti dalla Camera dei Consiglieri e dei Rappresentanti. La Corte sarà inoltre competente a sindacare la costituzionalità degli accordi internazionali, potrà essere sollevata l'eccezione di costituzionalità nel corso di un processo da una delle parti in causa, permane il limite sul controllo sugli atti del sovrano.
Uguaglianza Uomo-Donna: art.19 dove si afferma, che essi godono di pari libertà a carattere civile, politico, sociale, e culturale, proseguendo sulla scia del 2004, l'uguaglianza deve però avvenire nel rispetto delle costanti permanenti del regno, costanti tradotte in arabo con il termine thawabit, ossia le leggi immutabili, i pilastri della società. L'art.19 è la continuazione ideale del preambolo, ribadisce infatti di combattere ogni tipo di discriminazione sessuale.
di colore, di credo, di cultura, di origine sociale, di lingua e di handicap.
Diritti umani: Trovano tutela costituzionale, vietata la tortura, ogni trattamento inumano, crudele e degradante, la detenzione arbitraria e segreta o la scomparsa sono reati di massima gravità, che pongono i loro autori a punizioni severissime, ogni persona deve essere informata dei propri diritti e sui motivi della detenzione, nonché di rimanere in silenzio, esplicitato il diritto alla vita, art.20 come il principale di ogni essere umano, in contraddizione con la pena di morte presente nel regno.
Capitolo XII Buon governo: migliorare la società marocchina ed il rapporto istituzioni-cittadini sotto molti aspetti avvalendosi sia di codici contemporanei a cui devono conformarsi i dipendenti pubblici, sia mediante la costituzionalizzazione di nuovi organismi o quelli esistenti, tra i più importanti figurano: Conseil National des Droits de l'Homme CNDH creato nel marzo 2011
avvantaggiatoli PAM, partito vicino del re, il quale ottenne la maggioranza alla camera dei deputati dissidenti che avevano abbandonato il proprio partito per aderire.
Partiti: si sancisce che questi, come le organizzazioni sindacali e le organizzazioni non governative, non possono essere sospesi o sciolti se non in virtù di una sentenza della Giustizia, ai partiti dell’opposizione parlamentare vengono riconosciuti diritti tali da permettergli il normale svolgimento della vita politica.
Emendamenti alla Costituzione: Le modifiche non possono riguardare oltre, le disposizioni relative alla monarchia e alla religione, la scelta democratica della nazione e la libertà e diritti fondamentali, l’iniziativa di revisione ora spetta anche al Capo del governo.
Libia: La questione libica fu quindi risolta con la Risoluzione 289 del 21-11-49 la quale stabiliva che la Libia diventasse uno Stato libero e sovrano entro il 52, La Costituzione del paese fosse fissata dai rappresentanti.
delle tre regioni riuniti in Assemblea nazionale, un commissario delle nazioni unite, assistito da un comitato di dieci paesi composto da Pakistan, Francia, Egitto, Regno Unito, Italia, Stati Uniti, tre rappresentati delle regioni libiche e uno delle minoranze. I membri furono concordi nell'attribuire la forma di governo monarchico-costituzionale, con Idris come futuro sovrano. Rappresentava così il primo paese arabo ad adottare il federalismo. Il 7-10-1951 l'Assemblea nazionale coadiuvata dai commissari ONU approvò la Costituzione per la quale la Libia sarebbe stata una nazione indipendente, retta da una monarchia ereditaria, di forma federale e a regime parlamentare dal nome Regno Unito di Libia, il re era Capo dello Stato e delle forze armate libiche, approvava leggi e poteva proclamare la legge marziale, era esente da ogni onere poiché agiva per mezzo del ministro. Il sovrano era affidato dal diwan un consiglio consultivo composto, fino al 60, da élites.tribali in Cirenaica che divenne il vero centro decisionale per lo stato. Il governo federale si componeva del Consiglio ei Ministri, di nominaregia, che rispondeva dei propri atti dinnanzi al Parlamento ufficiale, costituito da una Camera e da un Senato, la camera era un corpo elettivo che rappresentava l'intera popolazione sullabase di un deputato ogni 20000 abitanti, non esistendo un censo affidabile furono stabiliti 35 per la Tripolitania, 15 per la Cirenaica e 5 per il Fezzan. Il Senato avrebbe compreso 24 membri 8 per ciascuna provincia o wilayat e sarebbe stato per metà elettivo e per metà dinomina regia. Introdusse anche il principio della maggioranza ponderata delle tre regioni negli organi costituzionali in modo da tener e conto della diversa consistenza geografica ed economica. Compromesso che avrebbe dovuto stemperare la rivalità tra le due maggiori regioni. Il suffragio non era universale, le donne venivano escluse, ogni wilayat, governato da un wali dinomina regia, era dotato presso il proprio capoluogo di un Assemblea legislativa, un Consiglio esecutivo (membri scelti dal wali su proposta regia) e di tribunali locali. Una Cortefederale sarebbe infine stata competente per risolvere le questioni di rilevanza costituzionale tra i conflitti tra il governo e i wilayat o tra questi stessi. Il governo federale disponeva sia del potere esecutivo che di quello legislativo; tuttavia ben 27 materie erano sotto la direzione federale (tra cui banche diritto penale e civile, educazione, sanità…). Questo sistema tuttavia non avrebbe permesso una politica unitaria ed efficiente dato che le province avrebbero potuto ostacolare o influenzare la legislazione sulle predette materie. Si rilevò infatti disastroso, in quanto costi economici e sociali provenienti da un’amministrazione elefantiaca con i suoi quattro governi diversi ognuno con il proprio parlamento e Consiglio dei Ministri. L’Islam era confermato la religione di Stato,
Assicurando il rispetto delle altre religioni, la bandiera era rossa, nero verse, con al centro la mezzaluna e la stella a cinque punte, furono istituite due capitali, Tripoli e Bengasi, obbligando il parlamento ad una spola tra le due. Il Regno ottenne l'indipendenza ufficiale il 24/12/1951, il 2 gennaio Idris ne divenne il re, nominando premier Mahmud al-Muatasi26-4-1963 una nuova Costituzione, istituente uno stato unitario, organizzato in dieci governatori direttamente dipendenti dal ministero dell'Interno e diretti ciascuno da un governatore, i funzionari provinciali furono riassorbiti nell'amministrazione centrale, i nuovi reclutati con raccomandazioni o seguendo i principi tribali. Idris ebbe il potere di nomina di tutti i membri dei consigli amministrativi, la Camera fu eletta a suffragio universale, i sussidi alle province furono aboliti, il nome mutò in Regno di Libia, i notabili cirenaici non si opposero perché il rischio di un dominio del tripolitano.
Era venuto meno, e si era anche aggiudicata il comando della forza dipolizia nazionale, La centralizzazione del potere fu nelle mani di Idris e del Diwan. La Commissione petrolifera fu abolita e sostituita da un Alto Comitato.