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Pulsed Plasma Thrusters

Pulsed plasma thrusters are a type of propulsion system that use pulsed plasma to generate thrust. There are different types of pulsed plasma thrusters, including ablative PPTs and quasi-steady plasmadynamic thrusters.

In PPTs, the inputs (V(t) or I(t)) are not controlled and oscillate freely. They are typically used for low-power devices and have low efficiencies. The simplicity of their design allows for easy thrust generation.

In the image on the left, you can see a type of pulsed plasma thruster. It is equipped with a trigger to initiate the discharge, while the propellant is injected through a valve that is moved by electromagnetic forces generated in the coil. A spring then tends to close the valve, generating thrust in the propulsion channel.

come già descritto. Il problema sta nel sincronizzare la pulsazione della scarica di corrente e l'immissione di propellente, se non lo sono si rischia di attivare una scarica senza il dovuto propellente e quindi si ha erosione dei materiali, oppure di perdere del propellente iniettandolo quando non c'è la corrente, quindi si deve cercare di sincronizzarle ma non è semplice. A destra abbiamo un propulsore a propellente solido, si utilizza il teflon perché è la migliore scelta che si possa fare, serve poca energia per depolimerizzarlo e appena smette la corrente, smette subito di "gassizzarsi". La scarica viene avviata tra i due elettrodi da un ignitor, in seguito particelle di teflon vengono asportate, evaporano e vengono ionizzate, quindi si genera il plasma e si ha il solito meccanismo di spinta che si ripete. La quantità di materiale asportato è proporzionale all'energia impiegata.inoltre tramite una molla il materiale viene riportato avanti per farlo attraversare dalla corrente. A seconda della frequenza con cui si vogliono gli impulsi poi viene di nuovo caricato il capacitore, quindi non viene fornita una spinta costante ma a impulsi, la potenza o spinta media quindi dipende dalla frequenza, ma sempre costante (per impulso) a meno che non si cambino le condizioni. L'impulso specifico è sempre costante. L'impulso è incorporato nel dimensionamento del propulsore stesso, ovvero il livello di spinta può variare a seconda della frequenza di pulsazione ma l'impulso specifico rimane costante, così come la velocità. PPT: all'interno di genera corrente (foglio) che viene spinta verso fuori accumulando particelle. Tempo di scarica di corrente ordine di grandezza microsecondi MPD: la scarica si stabilisce al di fuori, viene iniettato il propellente che la investe e si genera la spinta. Tempo di scarica di corrente

(nei test quasi-steady) millisecondi

Pulse-forming-network Un qualsiasi segnale può essere visto come una composizione di segnali sinusoidali (trasformata di Fourier). Nel circuito RLC precedentemente visto, l'uscita è sinusoidale, quindi se vogliamo avere un impulso rettangolare possiamo partire da questo e ricavare le sinusoidi da più circuiti RLC messi come in figura (uno dei possibili modi).

Ritaglio schermata acquisito: 22/05/2021 18:37

Pulsed Plasma Thrusters Pagina 2 HALL THRUSTERS

  • Introduction
  • Electromagnetic mechanism
  • Ideal and real thrusters
  • Current distribuction
  • Scaling model
  • Thermalized potential
  • Design aspects

Introduction In breve, nei GIT si ha una camera in cui viene formato il plasma, all'uscita si hanno due griglie poste a breve distanza, poste a una differenza di voltaggio elevata, e quindi gli ioni (solo loro) vengono estratti dal plasma e accelerati nella regione delle due griglie per via del forte campo elettrico.

Poi all'esterno vengono neutralizzati. Quindi gli ioni vengono separati dagli elettroni, si ha una separazione di carica, e questo è il grosso problema in cui incorrono i GIT: legge di Child-Langmuir, per cui si ha una corrente massima, oltre la quale non vengono più estratti gli ioni.

Nel caso ideale (linea continua in figura) il campo elettrico è costante e il voltaggio lineare, nella realtà l'elevata densità degli ioni nella griglia di estrazione influenza il campo elettrico, fino appunto a raggiungere il valore limite di zero (linea tratteggiata in figura), questo modifica anche l'andamento del voltaggio, che nel caso limite parte con tangente orizzontale, quindi è come se non ci fosse una variazione di potenziale (campo elettrico) che fa sì che gli ioni vengano accelerati.

Il plasma stesso ha la proprietà di reagire alle perturbazioni in maniera da mantenere la neutralità di carica, mantenendo ioni ed elettroni in

uguale densità, come facciamo quindi a estrarre una certa carica per accelerarla? Usiamo un campo magnetico. Applicando sia un campo elettrico che magnetico al plasma, le particelle seguono il moto di Larmor, ioni e elettroni sono però distinti dalla loro massa e frequenza di Larmor, per cui rispondono in maniera differente. (figura a dx può essere fuorviante, moto cicloidale non avviene lungo le linee di forza del campo magnetico). Questo è il trucchetto dei propulsori Hall: il plasma viene sottoposto ad un determinato campo elettromagnetico tale che ioni ed elettroni si comportino in modo differente, senza avere separazione di carica (nessun limite). In particolare, gli ioni non vengono affetti dal campo magnetico (non sono magnetizzati), mentre gli elettroni vengono "intrappolati" proprio per effetto di esso (sono magnetizzati). Nel "planar magnetron" la presenza del campo magnetico stoppa gli elettroni, che sono soggetti ad una

"drift velocity" ortogonale sia al campo elettrico che magnetico

Hall Thrusters Pagina 1

Electromagnetic mechanism

Si è già accennato che gli HT sono caratterizzati da un cosidetto self-consistent electric field, ma come si ottiene? Grazie a questa condizione si ha un comportamento differente tra elettroni e ioni.

Quindi abbiamo detto che gli elettroni sono intrappolati dal campo magnetico, essi avranno una drift-velocity azimutale (perpendicolare a E e B) e quindi se il canale è circolare percorreranno una traiettoria chiusa attorno all'asse. Poi c'è da considerare le collisioni, che saranno descritte in termini di collision cross section, mean free path, mean collision frequency ecc... per via delle quali gli elettroni mano a mano torneranno verso l'anodo. Il moto cicloidale degli elettroni avviene quindi nel piano visualizzato nella figura sopra, poi essi hanno pure una componente radiale della velocità, ma che è allineata

al campo magnetico e quindi non è influenzata da esso, per cui la particella rimbalzeranno su e giù come nella figura a sinistra, ma questo non partecipa al processo di spinta (non viene trasferita quantità di moto in questa direzione). Ricordiamo ancora, in tutto questo NON si ha SEPARAZIONE DI CARICHE, perché è il trend naturale del plasma di mantenere la quasi-neutralità (escluso plasma sheath). Abbiamo detto che in questi dispositivi le particelle cariche si muovono lateralmente (rispetto E e B che sono perpendicolari), se poi queste percorrono una traiettoria chiusa, tornando al punto di partenza, si parla di closed-drift devices, e questo è il caso dell' HT.

La corrente Hall, che è la corrente perpendicolare al campo elettrico.

L'effetto Hall è il trend per cui le particelle cariche si muovono lateralmente, e se ci sono delle pareti in cui finiscono, queste vengono caricate elettricamente, una in modo positivo e una negativo.

si tratta di un testo scientifico che descrive il funzionamento di un generatore di potenza elettrica utilizzando l'effetto Hall. Di seguito è riportata la formattazione del testo utilizzando tag HTML:

Si genera allora un campo elettrico perpendicolare a quello iniziale (Eh), quindi il caricamento di queste pareti fa sì che il motolaterale di stoppi, Eh si oppone alla corrente Hall. La presenza dell'effetto Hall (caricamento delle due pareti) va a stoppare la cosidetta corrente Hall. Quindi riprendendo l'HT, si vede che gli elettroni sono liberi di muoversi circolarmente senza imbattersi in delle pareti, questo vuol dire che, controintuitivamente, nei propulsori Hall non si ha l'effetto Hall.

HT architectures Il generatore di potenza qui è schematizzato ma in proporzioni è molto più grande del propulsore e anche in relazione al costo totale del sistema occupa una percentuale elevata (50%) mentre il propulsore stesso intorno al 20-30%. Come propellente è molto usato lo Xeno perché è il più pesante, stabile e non radiattivo gas nobile della tavola periodica, il fatto che sia pesante è perché in un certo senso

si vuole limitare la v per ottenere quella ottimale. Il prezzo si è alzato molto. Si usa in alternativa il Kripton, più leggero e quindi con v maggiore, ma è difficile da immagazzinare rispetto allo XenoHall Thrusters. Pagina 1 Per quanto riguarda il circuito magnetico si parte dalla configurazione con 4 "coil" agli angoli fino ad aumentare al punto di averne uno continuo, e questa sembra sia la soluzione che lavori meglio. Il canale ceramico è fatto di boro nitrato, miglior soluzione che si ha, perché particolarmente buono a tenere la temperatura degli elettroni sufficientemente bassa. Quando le particelle collidono sul canale ceramico depositano energia e particelle secondarie vengono emesse con temperatura più bassa di quelle impattanti. Ideal Thruster Real Thrust Current distribuction Il generatore di potenza fornisce il 100% di corrente (elettroni) al circuito: gli elettroni vengono iniettati dal catodo all'uscita del propulsore, di cui

Una parte (20%, rosso) rientra eva direttamente verso l'anodo e poi il generatore di potenza, facendo un suo "ciclo chiuso" per il quale non partecipa al processo di spinta, ma comunque riveste un ruolo fondamentale in quanto altrimenti il propulsore non funzionerebbe, dato che servono per innescare la scarica di corrente e in seguito di mantenerla (differenza con GIT che non ha questo flusso di ritorno).

Dall'anodo viene iniettata una porzione di propellente neutro pari all'80%, questa poi viene ionizzata formando 80 elettroni e 80 ioni, gli elettroni saranno magnetizzati e andranno verso l'anodo con i 20 di prima, gli ioni invece non essendo magnetizzati sono accelerati verso l'esterno, i quali poi saranno neutralizzati dagli 80 elettroni in uscita dal catodo, andando a formare 80 neutri. Tutto questo avviene in maniera spontanea sempre per lo stesso motivo: il plasma tende a mantenere la propria quasi-neutralità.

Dettagli
A.A. 2020-2021
73 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/07 Propulsione aerospaziale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rossistefano094 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Electric Propulsion 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Andrenucci Mariano.