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RAPPORTO CON LE VARIAZIONI DEL PIL 11

12

3.1 – Trend delle tariffe

Attraverso il confronto dei prezzi della telefonia fissa francese dal 1998 al

2008 si può analizzare gli effetti della liberalizzazione.

Sono stati presi in considerazione i dati dei prezzi al consumo riguardanti

chiamate urbane, interurbane e internazionali della durata di 10 minuti,

costruendo il grafico sottostante (fig. 9) ove si possono osservarne i risultati.

Fig. 9: Evoluzione dei prezzi al consumo di chiamate di 10 minuti. (Fonte: Eurostat, dati in EURO)

Dal grafico si osserva facilmente come a partire dal 1998 (anno dell’avvio

della liberalizzazione) in poi ci sia stata una progressiva riduzione dei prezzi

della telefonia fissa francese.

In particolare, le tariffe delle chiamate urbane erano già basse nel 1998 (0,42

€) ma, nonostante ciò, si è ulteriormente ridotto fino al 2005 (0,33 €), sebbene

in maniera molto lieve. Da notare che dalla privatizzazione (2004) in poi c’è

una stabilizzazione dei prezzi.

Invece, delle chiamate interurbane si può vedere una riduzione ben più

notevole; esse sono infatti passate dal costare 1,75 € nel 1998, a costare 0,83 €

nel 2005. Anche per le chiamate interurbane, come per le chiamate urbane, il

2006 ha visto un aumento dei prezzi portandoli a 0,89 € ogni 10 minuti. Nel

2007 e nel 2008 i prezzi hanno ricominciato a calare arrivando a 0,77 €.

Per quanto riguarda le chiamate internazionali, in un mondo sempre più

globalizzato dove gli spostamenti sono all’ordine del gioro e quindi il bisogno

di chiamare la propria patria è sempre più diffuso, l’avvento della

liberalizzazione e della concorrenza ha fatto sì che i prezzi si riducessero

vistosamente partendo dal costo di 3,44 € nel 1998 e arrivando a 2,24 euro nel

2004 ma, plausibilmente per effetto della privatizzazione e dell’aumento della

domanda dovuto agli alti tassi di popolazione straniera, a partire dal 2005 i

prezzi hanno ricominciato a crescere lievemente arrivando nel 2008 a 2,32 €. 12

4.

ASPETTI DI DOMANDA E DI TECNOLOGIA

4.1- Andamento della domanda

Con l’utilizzo di diversi grafici è stata presa in considerazione l’evoluzione

della situazione di domanda e tecnologia nel mercato della telefonia fissa

francese re gli aspetti di domanda e tecnologia nel mercato della telefonia

fissa francese nel decennio che va da 1998 al 2008.

Per quanto riguarda la domanda abbiamo analizzato i volumi e i ricavi delle

telecomunicazioni originate da telefono fisso, ripartendoli in chiamate

nazionali, internazionali e in chiamate da telefono fisso a telefono mobile. 13

14

Fig. 11: Volumi delle telecomunicazioni originate da telefono fisso. (Fonte: ARCEP, dati in mld di minuti)

Nella figura 11 si nota il sostanziale calo dei volumi delle comunicazioni dal

periodo post liberalizzazione fino al 2004. Dal 2004 al 2007 il volume totale

delle comunicazioni originate da telefono fisso è rimasto stabile per poi

aumentare notevolmente nel 2008 raggiungendo i 107,1 mld di minuti mentre

nel 2007 erano 103,8. I volumi delle telecomunicazioni nazionali seguono lo

stesso trend, riducendosi fino al 2004 e aumentando sensibilmente nel 2007 e

nel 2008. Nel 2008 il volume delle chiamate nazionali era l’82% del totale,

percentuale aumentata del 2,6% rispetto al 2007.

I traffico delle telecomunicazioni internazionali è, invece, caratterizzato da

una continua crescita a partire dal 1998 fino al 2002. Negli anni 2003 e

2004 questo tipo di comunicazioni ha visto un calo ma ha recuperato a

tassi molto elevati negli anni 2007 e 2008 raggiungendo la quota di 7,9 mld

di minuti.

Per quanto riguarda le chiamate da telefono fisso a telefono mobile, esse

hanno visto un progressivo aumento dal 1998 al 2006, soprattutto grazie

alla forte diffusione dei telefoni mobili. Questo trend si è invertito nel 2007

e 2008, quando questo tipo di comunicazioni ha visto un lieve calo.

Fig. 12: Ricavi da telecomunicazioni originate da telefono fisso (Fonte ARCEP, datiin mln di euro)

Passando all’esame dei ricavi provenienti dalle telecomunicazioni originate

da telefono fisso, si può notare che essi rispecchiano abbastanza fedelmente

l’andamento dei volumi delle comunicazioni fino al 2004. Sebbene dal 2004

in poi i volumi delle comunicazioni hanno ricominciato a vedere una lieve

crescita, forse per effetto delle promozioni portate dalla privatizzazione, lo

stesso discorso non vale per i ricavi che dal 2004 al 2008 hanno continuato

a calare raggiungendo un valore totale di 4,3 mld di euro in calo del 6,7% 14

rispetto al 2007. Tale flessione si spiega con la decrescita dei ricavi

telefonici PSTN/ISDN rispetto agli anni precedenti, e con l’aumento

piuttosto marcato dei proventi da comunicazioni originate da accessi su IP.

4.2 – L’influenza dell’evolversi della tecnologia

In merito agli effetti della tecnologia abbiamo ritenuto utile osservare come

si è evoluto il numero di abbonamenti in servizi telefonici e in internet,

distinguendo tra telefonia fissa e telefonia mobile.

Fig, 13: Abbonamenti a servizi telefonici e internet. (Fonte: ARCEP, dati in mln di unità)

Dalla figura 13 si può notare come la quota di abbonamenti a servizi di

telefonia fissa sia calata leggermente dal 2000 al 2004 mentre dal 2004

al 2008 essa ha mostrato un trend di crescita, arrivando a toccare i 40,7

milioni di utenti. Bisogna però evidenziare il fatto che il numero di

abbonamenti a linee telefoniche commutate PSTN/ISDN, che contava nel

2008 26,3 milioni di utenti, ha visto un forte calo riducendosi, tra il 2007 e

il 2008, di 2,4 milioni.

Il dato della telefonia fissa mostra, invece, un aumento in quanto

comprende anche i 14,4 milioni di abbonamenti di tipo “voce su IP” i quali

sono aumentati, infatti, di 3,4% milioni tra il 2007 e il 2008.

Osservando la linea gialla si può chiaramente evidenziare come ci sia stato

un effetto di sostituzione della telefonia fissa da parte della telefonia

mobile; la quota di quest’ultima, infatti, è stata protagonista di una

tendenza di crescita a tassi notevoli passando dall’avere 11,2 milioni di

abbonati nel 1998 ad averne ben 58 milioni nel 2008.

Mentre la quota di abbonamenti internet, è cresciuta a tassi minori

arrivando, nel 2008, a toccare i 18,7 milioni di utenti.

La banda larga cattura il 95% di questi utenti, per un totale di 17,7 milioni

di abbonamenti. 15

16 Fig 14: Ripartizione dei ricavi degli operatori rispetto al mercato finale nel 2008. (Fonte: ARCEP)

Oltre all’evoluzione degli abbonamenti abbiamo osservato, come si può

vedere nella figura 14, la ripartizione dei ricavi degli operatori alla fine del

2008. I servizi mobili, forti della loro espansione, sono arrivati nel 2008 ad

ottenere il 42% dei ricavi mentre la telefonia fissa e internet hanno

riscontrato una quota di ricavi rispettivamente pari al 24% ed al 12%.

Possiamo quindi concludere questo aspetto della relazione affermando che

la domanda e i ricavi della telefonia fissa hanno visto un calo evidente dal

1998 al 2005 e, sebbene la domanda ha ricominciato a vedere un lieve

aumento a partire dal 2006, verosimilmente per effetto delle promozioni

offerte dalla privatizzazione del settore e per effetto della diffusione della

tipologia di chiamate “voce su IP”, i ricavi hanno continuato a scendere,

sostituiti fortemente dagli elevati ricavi della telefonia mobile che, come

visto, ha raggiunto quasi la metà dei ricavi totali del settore delle

telecomunicazioni.

Il know-how delle imprese private, con impiegati più motivati rispetto alle

imprese pubbliche, ha portato nel settore della telefonia e di internet nuove

risorse tecnologiche che, seguendo questo andamento, porteranno ad

“accantonare” la linea telefonica tradizionale per lasciare spazio alla

telefonia di nuova generazione. 16

5.

LE OPINIONI DEI CONSUMATORI

5.1 – La qualità di un servizio di telefonia

La quantità e la qualità dei servizi pubblici influiscono sulla competitività di un’economia

e sul suo tasso di crescita potenziale. Esse dipendono non solo dalla quantità di risorse

erogate ma anche dall’efficienza con cui esse vengono impiegate.

“La Qualità dei servizi di rete è spesso un concetto sfuggente. La qualità percepita

dipende dalla quantità di informazioni disponibile agli utenti. Questa informazione è

spesso relativamente limitata, ma alcuni effetti finali di problemi tecnici nella rete sono

evidenti, in particolare interruzioni del servizio, anche se le loro origini e i meccanismi di

trasmissione sono sconosciute agli utenti” [M. Florio].

Una visione più ampia della qualità del servizio di telefonia (Milne, 2006) dovrebbe

includere i seguenti elementi:

Chiamate riuscite;

- sistemi di precisione, trasparenza, adeguatezza della fatturazione e del pagamento;

- 17

18 telefoni pubblici;

- risposta del provider di guasti, reclami e richieste di servizio;

- elenchi telefonici;

- chiamate indesiderate.

-

Il nuovo input dell’Unione Europea per le telecomunicazioni elettroniche prevede che gli

utenti siano titolari di alcuni diritti, tra cui il diritto a un contratto che include un certo

insieme di informazioni, la trasparenza delle tariffe, requisiti minimi di qualità, in

particolare per evitare rallentamento del traffico sulle reti; pubblicazione delle

informazioni di analoga qualità da parte dei fornitori; garanzia di gestione di incidenti di

rete, assistenza di un operatore, e un numero gratuite per le emergenze.

5.2 Le opinioni sui prezzi e sulla qualità

Utilizzando dati forniti dall’Eurobarometro dell’Unione Europea, in questo capitolo

mostreremo la percezione dei consumatori riguardo ai prezzi e alla qualità dei servizi di

telefonia fissa francese. Sebbene i dati trovati si riferiscano solamente a tre annate, 2000,

2002 e 2004, è comunque utile mostrare come sia variata l’opinione dei consumatori, ed è

proprio ciò che faranno i seguenti grafici.

La figura 15 mostra come, negli anni successivi alla liberalizzazione, i consumatori che

trovavano eccessivo il prezzo delle chiamate originate da telefono fisso siano andati

calando, passando dall’essere il 21,62% nel 2000, ad arrivare al 3,19% nel 2004. Coloro

che trovavano il prezzo disonesto, invece, sono aumentati passando dal 26,29 % del 2000

al 29,65% del 2004 toccando però, nel 2002, la quota di 36,25%. Grazie alla diminuzione

della quota di coloro che trovavano il prezzo eccessivo, i consumatori che hanno valutato

oneste le tariffe delle chiamate da telefono fisso, sono aumentati sensibilmente passando

dal 52,09% del 2000 al 63,17% nel 2004.

Fig. 15: Opinioni suiprezzi della telefonia fissa in Franci

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
23 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisa-2711 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Eu Industrial Policy e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Florio Massimo.