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dipolo.

Non registriamo l'attività intracellulare ma quella extracellulare, che andrà in direzione

negativa.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE ONDE EEG

AMPIEZZA: quanti neuroni stanno facendo la stessa cosa nello stesso momento,

sommatoria monodirezionale, onda più ampia (mV)

FREQUENZA: quanti picchi fa l'onda al secondo e dipende da quanto velocemente i

neuroni stanno lavorando (cicli al secondo, Hz)

FORMA: dipende spesso dall'interazione della corteccia con strutture sottocorticali

SINCRONIZZAZIONE: grado di covariazione delle onde in aree differenti nello stesso

tempo (connettività funzionale)

SIMMETRIA: misura di attività di aree omologhe

Le onde dell'EEG si distinguono in cinque bande di frequenza:

VEGLIA:

gamma (>36 Hz) – funzioni cognitive più elevate, emozioni forti (paura), coscienza,

durante il sonno

beta (13-35 Hz) – processamento sensoriale

alfa (8-1 Hz) – veglia rilassata, operazioni attentive

SONNO:

teta (4-8 Hz) – sonno superficiale, stato di addormentamento, stato di profondo

rilassamento/meditazione, attacchi di panico

delta (<4 Hz) – sonno profondo, astronauti

Più un'onda è lenta, più è ampia, i neuroni della stessa area stanno quindi facendo tutti la

stessa cosa.

IL SONNO

Inizialmente il sonno era considerato un processo passivo e l'errore più grave di madre

natura.

In presenza dell'attivazione di alcune aree, l'individuo si addormenta.

Il sonno è un fenomeno dinamico, ricorrente, attivo, conservato nell'ontogenesi e nella

filogenesi; è assenza di coscienza reversibile.

Il sonno è gestito da due fattori: CIRCADIANO (processo C), possibile grazie all'alternarsi

del giorno e della notte, e OMEOSTATICO (processo O) riflette il fatto che la tendenza ad

addormentarci aumenta quanto più siamo rimasti svegli.

I DUE STATI DEL SONNO

non-REM e REM

I cicli di sonno durano circa 90 minuti e possono presentarsi dalle 4 alle 6 volte a notte; la

prima fase della notte è più ricca di fase REM.

Il sonno varia anche con l'età sia in REM che in quello di sonno profondo.

La fase REM è quella in cui si sogna, particolarmente in modo sensoriale, emotivo, e a

livello fisiologico si hanno tempeste neurovegetative. Alcuni la definiscono “fase

allucinatoria”, il correlato della fase REM è l'acetilcolina, fondamentale in quanto è l'unico

neurotrasmettitore presente nel sonno profondo. Non riesco a svegliare facilmente una

persona in fase REM.

Nel sonno REM tutti gli altri neurotrasmettitori rimangono allo zero.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
3 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emphatiaw di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Pellegrino Mario.