vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
FERRARIS
Multinazionali: imprese che hanno sedi anche al di fuori del paese di origine, sono molto
grandi e hanno un ruolo chiave di veicolo per il trasferimento e la creazione di tecnolgie.
Investono in R&S per raggiungere un vantaggio competitivo, si aspettano un ritorno in termini
di migliore produttività e efficienza.
Modelli classici approccio R&S:
approccio science push non è più adatto adesso, si basa sull’attività di ricerca
à
• interna all’impresa. I gusti dei consumatori non erano complessi, non era necessario
tenerne conto. Anni in cui c’era un eccesso di domanda.
Critiche: mancanza assoluta di orientamento ai bisogni dei clienti.
Caratterizzazioni:
percorso lineare del processo innovativo scaturisce dall’impresa
à
modello fordista standardizzazione, ambiente stabile e prevedibile
à
fonti innovazione scoperte scientifiche tradotte poi in applicazioni
à
commerciali
approccio demand pull processo lineare ma cambia il verso della motivazione, deve
à
• essere ascoltato il mercato. Si analizzano i consumatori.
Caratterizzazioni:
Svolta negli anni ’70 con la discontinuità del sistema economico mondiale, la
crisi petrolifera e la saturazione dei mercati di beni di consumo.
Cambiamento la ricerca è guidata dalla domanda percepita dai potenziali
à
utilizzatori, le nuove esigenze dei consumatori influenzano la direzione della
ricerca.
Fonti d’innovazione sono i bisogni e i suggerimenti dei potenziali utilizzatori.
Vi sono due modi o livelli per capire come i bisogni del consumatore rientrano nel
processo produttivo:
consultancy model consultare i consumatori sui bisogni senza coinvolgerli e
à
o aggiornare le esistenti tecnologie.
Codevelopment model sviluppo congiunto ai potenziali consumatori,
à
o affiancamento ad ogni step in base alle esigenze/necessità.
Viene preso un target di consumatori e questo gruppo accompagna
l’innovazione (modello che in modo simile ancora viene usato)
Critiche: non è detto che un’innovazione possa nascere per soddisfare un bisogno, è
troppo semplicistica.
Nuovi modelli:
chain linked model: approccio in cui la linearità viene meno, si nota il forte
• cambiamento di mentalità.
Ci sono molti feedback e molteplici percorsi da cui può nascere un’innovazione. Ogni
fase è legata alla precedente e si basa moltissimo sulle conoscenze che l’impresa
possiede.
Open innovation model modello “aperto”, dallo schema si capisce che non tutti i
à
• progetti arrivano al mercato, capita che sia più conveniente farli uscire, staccandoli
dall’impresa e mandandoli a colpire un nuovo mercato o passino ad un’altra impresa.
È un modello con un’entrata ed un’uscita continua di idee ed informazioni.
Il concetto che passa è che la multinazionale non fa ricerca solo internamente, ma si fa
aiutare anche da fonti esterne, come altre imprese. Le fonti innovative sono molte:
mondo in cui diversità e innovazione comandano.
Caratterizzazioni:
modelli più aperti
fonti dell’innovazione flussi di conoscenze e idee esterne
à
11 obiettivi accellerazione del processo innovativo, espansione dei mercati per
à
l’uso esterno dell’innovazione.
Processo di internazionalizzazione (che cosa è cambiato?):
Trasferimento della conoscenza e della tecnologia di prodotti e servizi
• commercialmente validi maggiore velocità IMN organizzate come network
à à
Coinvolgimento tra diverse discipline nello sviluppo del processo innovativo
à
• maggiore complessità
Il processo innovativo si evolve verso modelli più aperti maggior cooperazione tra
à
• varie sedi e lavoratori in tutto il mondo innovazione facilitata
à
L’innovazione sta diventando di portata globale e le nuove conoscenze tecnologiche
• sono disseminate nei centri di R&S di tutto il mondo globalizzazione delle
à
conoscenze
Vi sono 4 modalità che le IMN usano per organizzare l’attività di R&S
1. Center for global: l’innovazione creata deve essere trasferita alle sussidiarie che
dovranno adattarle ai contesti locali. Rischio di non creare innovazioni adatte al
contesto locale.
2. Local for local produzione locale per favorire l’adattamento ai diversi contesti locali.
à
Maggiore importanza delle consociate. Rischio di elevati costi di differenziazione.
3. Local for global la sussidiaria può utilizzare la conoscenza di tutta la rete della IMN.
à
Innovazione creata nell’ambito di una sussidiaria e trasferimento all’intera
organizzazione. Rischi di adattamento ai differenti mercati locali e barriere
psicologiche.
4. Global for global combinare il pool di risorse e competenze dell’unità locale con
à
quelle dell’HQ. Efficaci meccanismi di coordinamento e collegamenti cross-‐unit. Rischi
di comunicazioni e costi umano/finanziari.
Organizzazione R&S a livello internazionale: variabili considerate sono la ricerca esterna
di scienza e tecnologia e la ricerca di nuovi mercati e prodotti. I modelli:
National tresure (es Kubota) R&S scarsa internazionalmente, gestione home based
à
• con esperti stranieri limitati a ruoli marginali. Scarso adattamento &nb