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Caratteristiche degli ecosistemi
1. Gli ecosistemi sono resilienti: si modificano e tornano allo stato iniziale.
2. Gli ecosistemi sono resistenti: si modificano difficilmente e non tornano allo stato di partenza.
3. Gli ecosistemi sono caratterizzati dai flussi di energia e materia nelle comunità.
4. Le entità biologiche richiedono materia per la loro costruzione ed energia per le loro attività.
5. Questo vale sia per il singolo organismo che per le comunità.
6. Un ecosistema è un complesso sistema ecologico costituito da tutti gli organismi presenti in un'area e l'ambiente fisico con cui interagiscono.
7. L'ecosistema rappresenta la massima complessità in quanto:
- Riassume la biodiversità dei livelli precedenti (genetico e di specie).
- Comprende tanti fattori abiotici.
- Include le reciproche influenze della componente biotica e quella abiotica.
8. Un sistema consiste di due componenti che interagiscono tra loro. È un'unità complessa che si mantiene nello spazio e nel tempo.
9. Le due componenti che compongono un sistema determinano la sua conformazione, struttura e comportamento.
10. Se ci sono influenze esterne, l'ecosistema può subire cambiamenti.
distruttive simantiene nel tempo.aperti. Scambiano con esterno energia e materia
chiusi ricircolano materia
isolati non scambiano
L'ecosistema può essere a piccolo numero di componenti, detto anche a semplicità organizzativa, trattabile con analisi matematica, con ciascun componente descritto da una singola equazione. Non può funzionare con un'equazione-ecosistema a grande numero di componenti, non è sufficientemente grande per la meccanica quantistica ma troppo grande per la matematica classica. A medio numero non è studiato con nessuno dei metodi, né con semplice analisi matematica perché è composto da troppi elementi, né con meccanica statistica perché i componenti sono troppo pochi per poter considerare casuali le sue interazioni.
Caratterizzazione spaziale e limiti dell'ecosistema:
- Ecosistemi regolano aria e gas
- Regolano clima
- Riducono tempeste e danni da tempeste e tifoni
- Regolano l'acqua
- Erosione e prevenzione per la perdita del suolo
- Formazione del suolo
- Ciclo dei nutrienti
- Detossificazione
primaria - autotrofi - produttività secondaria - eterotrofi - produttività lorda versus produttività netta
BIOMASSA E NECROMASSA
biomassa → massa di organismi riferita all'unità di area di terreno o volume di acqua di solito viene espressa in unità di energia su unità di area joule m-2 o in unità di sostanza organica secca t ha-1
La maggior parte della biomassa è formata dalle piante che sono i produttori primari
necromassa → massa di sostanza organica morta che può essere ancora associata a organismi vivi, a detritivori e a decompositori
Sulle terre emerse gli ambienti più produttivi sono quelli a cavallo dell'equatore, hanno sempre risorse disponibili → perché non c'è stagionalità e la luce arriva perpendicolare ed è sempre disponibile 365 giorni l'anno. Ci sono più biodiversità perché c'è tanta energia luminosa ed è un'eterna stagione favorevole. Più mi allontano dall'equatore più ho stagioni sfavorevoli e meno risorse disponibili.
La produttività è più elevata negli ambienti tropicali, come gli stagni salmastri, perché sono ambienti poco profondi in cui la luce arriva fino in fondo. Inoltre, la materia organica si degrada facilmente e l'acqua è calda, creando condizioni favorevoli per la crescita degli organismi. Questi ambienti sono anche ricchi di nutrienti.
Nel mare, invece, la produttività non è massima all'equatore come avviene nelle terre emerse. La produttività è più elevata vicino alle coste. Man mano che ci si allontana dall'equatore, la produttività aumenta. Questo perché all'equatore c'è un termoclino fisso, con acqua calda in superficie e acqua fredda in profondità. La sostanza organica morta si deposita sul fondo, dove sono presenti i nutrienti, ma non c'è mescolamento che permetta ai nutrienti di raggiungere la zona illuminata dalla luce.
Le stesse ragioni per cui la produttività è massima nelle terre emerse e minima nel mare si applicano anche alle zone costiere. Nel mare, infatti, non c'è luce e produttività insieme, quindi gli organismi autotrofi faticano a crescere. La luce è presente in superficie, mentre i nutrienti si trovano in profondità. Vicino alle coste, invece, ci sono nutrienti grazie alla presenza delle terre emerse.
maggioreproduttività. Le zone algali e le zone di barriere estuarie sono ambienti marini con produttività simili alle barriere equatoriali. La produttività delle terre è il doppio di quella marina. La biomassa si trova sulle terre emerse. La produttività dei biomi forestali diminuisce con la latitudine. Una tendenza simile si osserva anche per tundra, praterie, colture agricole e laghi. La produttività terrestre dipende dalla qualità e quantità di radiazione solare, disponibilità di acqua, disponibilità di azoto e altri nutrienti, condizioni fisiche (soprattutto temperatura). METODI DI MISURA DELLA PRODUTTIVITÀ: - Metodo del raccolto della CO2: Misura la PPN (Produzione Primaria Netta) della comunità. Si applica a sistemi in cui la crescita è stagionale (piante erbacee) e consiste nella raccolta alla fine della stagione della biomassa prodotta da tutti gli organismi autotrofi presenti in un'unità di area, affinché la misura sia.Perché una comunità biotica sia considerata attendibile, devono essere rispettate alcune condizioni:
- Non ci devono essere perdite di biomassa durante la stagione di crescita.
- Il raccolto deve essere effettuato su una comunità composta da una sola specie o da più specie ma con lo stesso ciclo vitale.
- Non ci deve essere consumo da parte del livello trofico superiore.
Prendo acqua in bottiglie, una chiara e una scura. Le chiudo e le metto alla stessa profondità in cui ho prelevato l'acqua. All'interno ci sono zooplancton e fitoplancton (autotrofa). Nella bottiglia chiara il fitoplancton fa fotosintesi e respira, mentre lo zooplancton respira solamente. Nella bottiglia scura non avviene la fotosintesi. Dopo un certo periodo di tempo, vado a rivedere le bottiglie e misuro la quantità di ossigeno presente. Nella bottiglia chiara il valore dell'ossigeno è maggiore rispetto a quello iniziale, mentre nella bottiglia scura è minore.
Le comunità biotiche hanno bisogno di energia per le loro attività. Nella maggior parte delle comunità terrestri, l'energia viene prodotta in situ dalla fotosintesi delle piante verdi: la sostanza organica
L'energia fissata sono autoctone.
Nelle comunità acquatiche buona parte della sostanza organica e dell'energia non vengono prodotte in situ ma entrano come sostanza organica morta che si è formata all'esterno della comunità, quindi le comunità acquatiche funzionano grazie a sostanze alloctone.
NB. Studi recenti hanno dimostrato che il livello di diversità genetica in una specie vegetale in un ecosistema ha un effetto positivo sul numero delle altre specie e sulla produttività dell'ecosistema. Il numero di specie di artropodi della comunità aumenta in presenza di alta diversità genetica della specie vegetale ospite. La perdita di diversità genetica in una specie ha ripercussioni sul numero di specie presenti nel suo ecosistema.
23.05.2018 rec 20
Nel consumo non devo mai restare senza qualcosa, lo posso fare evitando di sfruttare troppo l'ecosistema, lo faccio conoscendo i cicli e le tempistiche.
necessarie.Sostanza organica morte che viene prodotta in ambiente terrestre garantisce funzionamento del fiume. Le comunità acquatiche si sostengono grazie a energa e materiache viene da ambienti terrestri per funzionameti diversi. La comunità che fa funzionare unfiume è sostanza organica mota. Prevaleza catena detrito su catena del pasto.
lago = > diversificazione fitoplanctonicaecosistemi terrestri funzionano grazie a qullo che is producono da soli, sono aperri perchédisperdono e terra va in mare/ fiumi → hom movimento di materia organica da terreztri aacquatici. Acuqatici Funzionano grazie aumpt alloctoni. Non viceversa.Terrestri hanno biomassa molto alta.Ciclo biologico è diverso, negli aacquatici è piu veloce dei terrestri .La produttivita dui una comunità puo essere nessa in rekazione cin lo standing crop che laproduce . I rapporti produttività biomassa sono bassi nelle foreste e termedi nelle
altrecomunità terrestri e molto alti nelle comunità acquatiche. Buona parte della biomassa della foresta è costituita da sostanza organica morta (corteccia) e buona parte di quella viva non è fotosintetizzante (legno). Il rapporto p:b è alto quando ho poche strutture di sostegno e diminuisce quando le strutture sono complicate. Luce e acqua limitano in ambiente terrestre, la temperatura ambiente acquatico per capacità termica hanno variazioni smorzate e contenute dal limitare rallentamento delle attività fotosintetiche. Nutrienti sono importanti. Differenze crescita pianta sono dovute alla disponibilità della luce e per fare fotosintesi. Luce in mare → sotto una zona in cui arriva luce non ho autotrofi, ci sono organismi detritivori sotto una certa soglia. In mare aperto azoto e fosforo sono scarsi nella zona fotica, ma sono abbondanti nelle acque profonde dove la luce non riesce ad arrivare. Movimenti di risalita portano in superficie nutrienti o.elementi per la vita - nutrienti più importanti per gli organismi sono azoto e fosforo, clorofilla aumenta all'aumentare del fosforo, se voglio abbattere trofia di un sistema devo agire sul fosforo. es. detersivo ha fofati e servono per regolare quantità della schiuma. Hanno effetti ottico disvìbiancamento con immissione di fosfati che arrivano a fumi mare, regolano quegli equilibri. Sistemi acquatici importano dall'ambiente terrestre fosfati presenti nel sapone ecc.. quindi per abbattere la trofia del sistema agisco sul fosforo perché rimuovere azoto sarebbe impossibile. Cure di produttività primaria → grafici mare se non c'è produttività acqua è trasparente ma non c'è nulla da vedere, barriera ha produttività in mezzo → vedo il fondale e produco. - numero di specie di artropodi della comunità aumenta i