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MACCHINA SOTTOECCITATA
• # 0 =# e # 0
• D coppia esterna motrice
• ̅ yZ
cos
T • < =# € < N/2 € /√3 =#
• 3 corrente in anticipo rispetto a
‘
√ cos
=# • = • = € # 0 =# =#
√3y
D funzionamento da generatore sottoeccitato
e D
coppia frenante che controbilancia quella motrice
sin
=# ’ = € < 0
√3y (capacitiva)
ZZZZ Z
ZZZ
̅ ̅
cos sin
Š ∝ € ∝ • # 0 e ∝ € ∝ ’ < 0
• Segmenti e • < 0,
Si ha funzionamento da motore quando l’angolo di coppia si distinguono i casi:
TZ yZ
# /√3
3
MACCHINA SOPRAECCITATA
• < 0 =# e < 0
• D coppia esterna frenante
• ̅ yZ
cos
T • # =# € # N/2 /√3 =#
• 3 corrente in ritardo rispetto a
√‘ cos
=# • = • = € < 0 =# =#
√3y
D funzionamento da motore coppia
e D
motrice che controbilancia quella frenante
sin
=# ’ = € # 0
√3y (induttiva) : # 0
- Macchina vede rete come carico induttivo (’ erogata)
< 0
- Rete vede macchina come carico capacitivo (’ assorbita)
ZZZZ Z
ZZZ
̅ ̅
cos sin
Š ∝ € ∝ • < 0 e ∝ € ∝ ’ # 0
• Segmenti e TZ yZ
< /√3
3
MACCHINA SOTTOECCITATA
• < 0 =# e < 0
• D coppia esterna frenante
• ̅ yZ
cos
T • < =# € # N/2 /√3 =#
• 3 corrente in anticipo rispetto a
‘
√ cos
= • = € < 0 =# =#
=# • √3y
D funzionamento da motore sottoeccitato
e D
coppia motrice che controbilancia quella frenante
sin
=# ’ = € < 0
√3y (capacitiva)
ZZZZ Z
ZZZ
̅ ̅
cos sin
Š ∝ € ∝ • < 0 e ∝ € ∝ ’ < 0
• Segmenti e
DIAGRAMMA POLARE •
Descrive come cambiano le prestazioni della macchina in parallelo alla rete al variare dell’angolo (coppia meccanica
T
3
all’albero) e/o della f.e.m. (corrente di eccitazione ) con velocità sempre pari a quella sincrona (funzionamento a
regime permanente)
MACCHINA A ROTORE LISCIO
Ipotesi di studio:
• Macchina a rotore liscio e non satura con tutte le perdite trascurabili •
| /|
• • •
Elaborazione diagramma generatore sopraeccitato dividendo tutti i vettori per e disponendo vettore √‘
sull’asse delle ascisse
Potenze: √‘•” ZZZZ
cos
• = € = sin • ∝ Š
√3y •
• Potenza attiva –
— !
√‘•” • Z
ZZZ
sin
’ = € = cos • − ∝ e
√3y •
• Potenza reattiva – –
— —
Coppia: √‘•” √‘•”
˜ ˜ 0 ZZZZ
e= = = sin • = sin • ∝ Š
™ • •
1 1 1 – / –
— —
Caratteristiche diagramma polare:
•
ZZZZ
Œe = Š
• Fissato il punto definisce il funzionamento della macchina:
– ‘
√
—
• # 0 =# =#
- funzionamento generatore semipiamo superiore
• < 0 =# =#
- funzionamento motore semipiamo inferiore
• ≠ 0
• Se si ha variazione di coppia:
=cost. =# T /| =cost. =# Š
3 •
- movimento del punto su una traiettoria circolare
=# T /| =# T
3 • 3
- variabile variabile spostamento su circonferenze diverse in base alla e quindi
• = 0 • = 0:
• Se non si ha variazione di coppia e non si ha erogazione di potenza
TZ yZ
3
- in fase con
Š e =#
- punto coincidente con macchina a vuoto
Š e =#
- punto a destra di macchina sopraeccitata
Š e =#
- punto a sinistra di macchina sottoeccitata
|•| < N/2:
• Regioni di funzionamento stabile
=# =# •
'
Generatore incremento coppia motrice ‡ =# mantenimento della
incremento dell angolo di carico
=# =#
Motore incremento coppia resistente velocità di sincronismo
incremento della coppia elettromagnetica
|•| ≥ N/2:
• Regioni di funzionamento instabile
=# =# •
'
Generatore incremento coppia motrice perdita
‡ =#
incremento dell angolo di carico
=# =#
Motore incremento coppia resistente del passo
riduzione della coppia elettromagnetica
MACCHINA ASICRONA
MACCHINA ASICRONA A ROTORE AVVOLTO: FUNZIONAMENTO CON CIRCUITI ROTORICI IN CORTO CIRCUITO E
ROTORE IN MOVIMENTO – CIRCUITO EQUIVALENTE
Rotore bloccato in cortocircuito
Ipotesi iniziale:
• flusso mantenuto costante (→ =cost)
Circuiti di statore: ≠
• Terna di correnti con ampiezza e frequenza
• F.m.m. rotante alla velocità di sincronismo con:
≅ 1.35
valore max
Circuiti di rotore:
• Terna di correnti di ampiezza (frequenza ) dovute alla f.e.m. indotta , che comportano una f.m.m. rotante
con la stessa velocità e nello stesso verso della f.m.m.
• Variazione sinusoidale nel tempo rispetto ad un riferimento di statore è individuata dal vettore con
≅ 1.35
valore max
• Per la legge di Lenz tende ad annullare il flusso supposto costante, perciò si richiama allo statore una
corrente tale che ̅ ̅
=− => 1.35 = 1.35 ̅
̅
̅ =−
=−
̅ ̅ ̅
= + => = +
̅
=− + + !"
1 √3 ̅
= + !"
Considerando il funzionamento a rotore bloccato con circuiti aperti
̅
2 =− + + !"
√3
si nota che le tensioni e sono costanti dipendendo dal flusso supposto costante, perciò passando dal valore a
vuoto al valore a carico, deve variare la tensione di alimentazione a causa delle c.d.t di statore (dato che la c.d.t
̅ ̅
della (2) dipendente da è diversa da quella della (1) dipendente da ). Essendo però la tensione imposta e costante
. $. % ∝
sarà il flusso a variare dal valore a vuoto al valore a carico con relative .
Rotore in cortocircuito in moto
Ipotesi iniziale:
• Rotore inizialmente fermo senza coppia esterna applicata all’albero
• Assenza di perdite meccaniche per attrito
Meccanismo di avviamento:
• Alimentazione statore (tensione e creazione di un campo rotante (velocità ) generato dalla corrente
• Circolazione della corrente indotta nei conduttori di rotore che si trovano immersi in un campo (di statore)
perpendicolare ad essi
• Per la legge di Lorentz i conduttori di rotore sono sede di forze tangenziali create dalle correnti indotte nel
rotore ( ), che per la legge di Lenz si oppongono alla causa che le ha prodotte (campo di statore)
−
• Le forze danno luogo ad una coppia motrice che tende a ridurre la velocità relativa ( ) tra il campo di
statore e il rotore e corrispondentemente la corrente (per il principio di azione e reazione per opporsi alla
causa che ha prodotto il movimento il rotore deve ruotare alla stessa velocità del campo di statore)
→ => → 0
• Velocità di rotore condizione teorica poiché deve essere sufficiente a sviluppare una
coppia motrice che mantiene il rotore in rotazione vincendo gli attriti
< ≠ 0
• Nella pratica la velocità finale di rotore con
Applicazione di una coppia resistente: = 0
• (a vuoto) con
Condizione iniziale con rotore alla velocità
)
• *
Applicazione di una coppia resistente all’albero, tende a diminuire mentre la velocità relativa aumenta
)
+*
insieme alle correnti indotte nel rotore con una produzione di coppia motrice che tende ad equilibrare
quella resistente e quella dovuta agli attriti
<
• Punto di lavoro alla velocità in cui le coppie si bilanciano con funzionamento da MOTORE
Applicazione di una coppia motrice: = 0
• Condizione iniziale con rotore alla velocità (a vuoto) con
)
• *
Applicazione di una coppia motrice all’albero, tende ad aumentare oltre con conseguente presenza di
)
+*
correnti indotte nel rotore e produzione di coppia frenante che tende ad equilibrare quella motrice
>
• Punto di lavoro alla velocità in cui le coppie si bilanciano con funzionamento da GENERATORE
Scorrimento:
• Differenza di velocità relativa tra campo rotante di statore e rotore
• Legame tra la frequenza delle grandezze indotte e quella di alimentazione
0.1 24
/- 3/
- /- 3
,= = = =
2
. 5
0.
0.1
- 3 3
2
dove f.m.m. di statore e rotore rotanti con la stessa velocità rispetto ad un riferimento di statore.
6- : frequenza associata alla velocità meccanica di rotore
7
8 : frequenza di scorrimento (frequenza f.e.m di rotore)
̅ ̅
= + !" => =, = + !" ,
8 8
̅
̅ 89
9 => =
= :
: 8 ; <=> 8
; <=> : :
: :
=2 ? => =2 ? =,
3 8 3 8 8
Schema circuitale:
̅ ̅
9 ; /8
89 9
= => = + =>
= =
: :
: :
8 CD5
A 8 8
; <=> 8 : <=> B
@; <;
@ <=> B
: : :
: :
: 5
5 ̅
=− + + !"
√3 1−,
̅ ̅
= + !" + ,
CIRCUITO EQUIVALENTE ̅
̅ =−
=
" ="
= 0, , = 1)
• Rotore bloccato (
/8 = 0 => funzionamento in corto circuito che consente l’analisi della corrente di avviamento
8 = , , = 0)
• Rotore in sincronismo (
/8 = ∞ => funzionamento a vuoto, condizione teorica ottenibile solo tramite trascinamento
8
• Resistenze e dello stesso ordine di grandezza
" "
• Reattanze e dello stesso ordine di grandezza
" "
• Valori di e piccoli rispetto a e
G ∝ = ∝
• 36 36 8
Le perdite nel ferro dovute a isteresi e correnti parassite dipendono dalla velocità (G ). Nello
statore sono costanti al variare della velocità e dipendono solo dalla frequenza. Nel rotore sono massime per
= 0 = = ≅0
8 8
( e nulle per ( .
G = = 0.
*6
Le perdite meccaniche sono massime e nulle per 0 < <
• Somma delle perdite nel ferro e di quelle meccaniche è approssimativamente costante per . Tale
G , perciò è costante al variare della velocità e si ricava con
somma