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C
(2-3) ISOBARA
con il processo di combustione, lungo l’isobara, viene trasferita al fluido la
;
(Q
potenza termica ) da convertire in lavoro
A
(3-4) ADIABATICA
espansione adiabatica (reversibile e quindi anche isentropica) che ha luogo
L
nella turbina a gas. È la fase utile del ciclo nella quale il lavoro ( ) viene ceduto
T
dal sistema all’ambiente;
(4-1) ISOBARA
(Q
il calore ) non convertito in lavoro viene ceduto all’ambiente esterno.
B
L’ambiente esterno, con la sua capacità termica infinita, può essere visto come
uno scambiatore virtuale nel quale il fluido è portato isobaricamente dalla
(T (T
temperatura ) alla ).
4 1
Il bilancio dell’energia si può scrivere come :
Il rendimento del ciclo endoreversibile di Joule vale :
=
Rimuovendo l’ipotesi di endoreversibilità del ciclo avremo:
da cui si ricavano per T e
2
T :
4
Il rendimento del ciclo di Joule
standard vale :
41. Ciclo Otto
Il ciclo endoreversibile di Otto standard è costituito da:
Due isocore
(1-2) ADIABATICA
il fluido di lavoro (miscela aria-combustibile nella realtà, aria nella
schematizzazione ideale) viene compresso isentropicamente (adiabatica
reversibile). Il pistone passa dal PMI al PMS;
(2-3) ISOCORA
al volume minimo la combustione viene innescata dalla scintilla della candela. La
trasformazione avviene a volume costante con aumento di temperatura e
pressione e cessione al fluido di calore da parte dell’ambiente esterno;
(3-4) ADIABATICA
il fluido di lavoro (gas combusti nella realtà, aria nella schematizzazione ideale) si
espande e il pistone si muove dal PMS al PMI;
(4-1) ISOCORA
al PMI si ha cessione di calore all’ambiente esterno a volume costante.
Il bilancio di energia scritto per un sistema chiuso
vale:
Lungo le due isocore nelle quali non si scambia lavoro,il calore scambiato
può essere valutato come:
Il rendimento termodinamico del
ciclo, vale:
Se ora si introduce il rapporto volumetrico di compressione (ρ ) definito
V
come:
Ne segue che:
Con k=c /c
p v
42. Ciclo Diesel Il ciclo endoreversibile di diesel
standard è composto da:
due adiabatiche
una isobara
una isocora
(1-2) ADIABATICA
il fluido di lavoro (aria sia nella realtà che nella
schematizzazione ideale) viene compresso
isentropicamente (adiabatica reversibile). Il
pistone passa dal PMI al PMS;
(2-3) ISOBARA
il combustibile viene iniettato nell’aria
compressa. La miscela si trova nelle condizioni di pressione e temperatura idonee
per l’accensione e così si innesca la combustione, la quale si propaga alla miscela
progressivamente mentre il pistone si muove dal PMS al PMI approssimando così un
processo a pressione costante;
(3-4) ADIABATICA
il fluido di lavoro (gas combusti nella realtà, aria nella schematizzazione ideale) si
espande e il pistone si muove dal PMS al PMI;
(4-1) ISOCORA
al PMI si ha cessione di calore all’ambiente esterno a volume costante.
Il bilancio di energia scritto per un sistema chiuso
vale quindi :
Ricordando che l’entalpia è definita come: h=u+pv allora
la sua variazione sarà:
Si ottiene quindi: e
Il rendimento termodinamico vale:
Si introduce a questo punto il rapporto volumetrico di introduzione (τ)
(V (V
definito come rapporto tra i volumi del cilindro alla fine ) e all’inizio ) del
3 2
processo di fornitura del calore dall’esterno: avremo
che : k
essendo τ > 1 e > 1, a parità di ρ è sempre:
V
η >η
Otto Diesel
43. Ciclo inverso a compressione di vapore
Il ciclo inverso a
compressione di vapore
standard e’ costituito da :
Due isobare, lungo le quali
avvengono i cambiamenti
di fase del fluido e gli
scambi di calore;
una adiabatica
reversibile (quindi
isentropica), di
compressione, lungo la quale avviene lo scambio di lavoro;
una isoentalpica, lungo la quale si ha una caduta di pressione e di
temperatura del fluido.
Il bilancio di energia utilizzando come superficie di
controllo l’intero ciclo è:
Il ciclo inverso a ompressione di vapore reale si ottiene
eliminando l’ipotesi di reversibilità della trasformazione di
compressione.Abbiamo che: e
44. COP
L’efficienza di una macchina inversa si misura con il COP (coefficient of
performance), definito in maniera differente se si tratta di macchina
frigorifera o di pompa di calore.
Nel caso di un ciclo di compressione di vapore standard abbiamo:
e
Mentre nel caso di un ciclo di compressione di vapore reale abbiamo:
e
45. Proprietà dell’aria umida
L’aria atmosferica (o aria umida) è il tipico esempio di una miscela di gas che
contiene vapore condensabile (vapore d’acqua). L’aria secca e il vapore
d’acqua si possono considerare sostanze pure e per questo è possibile
misurarne una temperatura e pressione critica:
Si definisce umidità specifica (o assoluta) dell’aria
umida la massa di vapore per unità di massa di aria secca:
Le equazioni di stato per i due componenti, che possono essere trattati con gas ideali,
si scrivono:
Quindi si ottiene per l’umidità
specifica :
PER L’ACQUA VALE: dove p è la pressione totale che nella
maggior parte dei casi vale 1.01325 bar.
L’umidità relativa è definita come il rapporto tra la massa del vapore contenuta
in un certo volume di aria umida alla temperatura e alla massa di vapore che a
quella temperatura renderebbe satura la
massa d’aria umida:
L’entalpia specifica dell’aria atmosferica vale :
Dove x è l’umidità specifica,cioè la quantita di vapore acqueo associata all’unità di
massa dell’aria secca
46. Trasformazioni dell’aria umida
Si dividono in :
Riscaldamento e raffreddamento sensibile ( a umidità specifica
costante)
Riscaldamento con umidificazione
Raffreddamento con deumidificazione
Raffreddamento evaporativo
Miscelazione adiabatica
Torri evaporative
Riscaldamento o raffreddamento sensibile
Riscaldamento un umidificazione ;Umidificazione ad acqua
Raffreddamento con deumidificazione
Raffreddamento evaporativo
Miscelazione adiabatica
47. Legge di Fourier
Il postulato di Fourier della conduzione termica è una relazione di natura
empirica che la potenza termica conduttiva (per un materiale omogeneo e
isotropo) che fluisce in un punto qualunque di un mezzo materiale sia
proporzionale al gradiente di temperatura esistente in quel punto:
dove: è il vettore potenza termica trasmessa per
unità di superficie di scambio, in [W m ]
-2
∇T = gradT è il gradiente di temperatura nel
punto considerato
Il pedice k è usato per indicare la grandezza
considerata, si userà r per lo scambio per
irraggiamento e c per lo scambio convettivo
λ è la conducibilità termica
Se alle ipotesi precedenti aggiungiamo le ipotesi di:
Stato stazionario
Flusso monodimensionale
Superficie nota (A)
dT
=−λA
Q́
Avremo: k dx
48. Conduzione termica
La conduzione termica è il meccanismo con cui viene scambiata energia tra
mezzi materiali in contatto tra di loro e senza movimento macroscopico di
materia. Il flusso di calore si muove dalle zone a temperatura più elevata alle
zone a temperatura più bassa.
Si consideri una parete costituita da uno strato materiale a facce piane e
parallele ( strato piano). Si ipotizza che valgano le seguenti approssimazioni:
Il processo di scambio termico avvenga in regime stazionario
Il flusso termico si considera monodimensionale (parallelo all’ asse x )
Allora il postulato di Fourier:
diventa
Se indichiamo con (A) l’area della superficie frontale dello strato piano ,avremo:
che si risolve come:
Aggiungendo l’ ipotesi di : λ=costante ovvero che il materiale sia omogeneo
,la soluzione finale sarà
Questo risultato indica che la potenza termica trasmessa sarà:
Proporzionale alla differenza di temperatura
Tanto maggiore quanto più grandi sono λ e A
Tanto minore quanto più grande è L
49. Dimostrare che i gruppi adimensionali (Nu, Pr, Re,
Gr) sono tali :
Numero di Nusselt W m
2
m K
è adimensionale perchè: W
mK
Numero di Pradtl:
kg J
m s kg K
è adimensionale perché: W
mK
Numero di Reynolds:
kg m m
s
3
m
è adimensionale perché: kg
ms
Numero di Grashof:
m 1 3
K m
K
2
s
è adimensionale perché: 4
m
2
s
50. Legge di Newton per la convenzione termica
La legge di Newton della convenzione termica consente di calcolare la
potenza termica scambiata tra una superficie solida ed un fluido in moto
relativo tre di loro e che si trovano a
temperature diverse:
dove:
[W ]
Q́ è la potenzatermiva scambiata tra superficie solida e fluido
c di contatto tra superficie solida e fluido, generalmente
'
A è l area
coincidente con l’area della superficie solida
è la differenza di temperatura tra la superficie solida ed il
(T −T )
s ∞
fluido indisturbato
h è il coefficiente di scambio termico convettivo
c
Dall’equazione si ricava che:
La superficie solida si applica sia al caso in cui il flusso del fluido sulla
superficie solida a differente temperatura sia forzato, in tal caso si parla di
scambio termico per convenzione forzata, sia nel caso in cui il flusso sia
naturale, caso in cui si parla di scambio termico per convenzione naturale.
51. Radiazione termica
L’irraggiamento termico è il meccanismo con cui avviene scambio di calore
tra corpi a diversa temperatura mediante trasmissione di onde
elettromagnetiche. Dalle leggi dell’elettromagnetismo è noto che una carica
in moto accelerato emette onde costituite da un campo elettrico ed un
campo magnetico, legati tra di loro dalle leggi dell’induzione
elettromagnetica, variabili nel tempo e che si propagano nello spazio. Un
corpo qualsiasi, essendo costituito da particelle cariche di elettricità come
nuclei atomici ed elettroni in continua agitazione termica, emette ad ogni
temperatura onde elettromagnetiche. La