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QUADRO CLINICO/PROFILO COGNITIVO
Prevalenza incerta ed età di insorgenza tra 50-60 anni
Demenza degenerativa che può manifestarsi come Disturbo del linguaggio e/o comportamento con relativo risparmio
della memoria episodica.
BIOMARKER: poco affidabili; livelli di beta-amiloide normali o al di sotto della media; livelli di proteina tau normali o
alti; anche ipotesi patogenetiche molto varie e diverse.
VARIANTE DESTRA: atrofia temporale destra che può essere diagnosticata come variante semantica o
comportamentale; importanti modificazioni del comportamento, disorientamento topografico e prosopoagnosia
Tre quadri cognitivi:
Variante comportamentale:
Esordio presenile – Predominanza alterazioni frontali e temporali anteriori alla fMRi e alterazioni del cingolo anteriore.
Per la diagnosi di possibile FTD almeno tre dei seguenti criteri:
a. Precoci segni di disinibizione del comportamento (comportamento sociale inappropriato, perdita di decoro e
di buone maniere, azioni impulsive o assenza di considerazioni per le conseguenze);
b. Apatia (perdita di motivazione, interesse e iniziativa) e inerzia (ridotto comportamento, difficoltà ad iniziare
conversazione) precoce;
c. Precoce perdita di empatia (incapacità di leggere le espressioni emotive altrui o immaginare le loro
esperienze) – distingue FTD da AD;
d. Comportamento perseverativo (grattare, tamburellare, ecc.), stereotipato (es nell’eloquio, ripetere frasi) o
compulsivo (contare, mettere in ordine oggetti);
e. Iperoralità e modificazioni della dieta (alterate preferenze alimentari, aumento consumo alcol o sigarette);
f. Deficit in compiti esecutivi: es fluenza verbale e non verbale, prove di inibizione della risposta; sono presenti
perseverazioni e violazioni di regole.
La memoria episodica è risparmiata sia nelle componente verbale e non verbale, soprattutto se si forniscono richiami
strategici; abilità visuo-spaziali e costruttive risparmiate se compiti semplici.
Probabile FTD se soddisfatti criteri possibile + declino significativo e evidenze alle neuro immagini.
SEGNI NEUROLOGICI
Segni frontali, di parkinsonismo o legati ad anomalie di oculomozione.
NEUROIMMAGINI
Degenerazione frontale anteriore
POSSIBILI CAUSE
50% per taupatie (anomalie proteina TAU); 50% per ubiquitinopatie (anomalie proteina ubiquitina)
Forma lenta o benigna: non progredisce nel tempo e/o non presenta atrofia o ipometabolismo; solo sintomi
comportamentali che progrediscono; no sintomi cognitivi
Variante agrammatica – afasia non fluente progressiva:
Devono essere soddisfatti i seguenti criteri:
a. Afasia disturbo predominante per almeno due anni dall’insorgenza dei sintomi;
b. Evidenti difficoltà di linguaggio con anomia (difficoltà a trovare parole), parafasie fonemiche (sostituzioni o
trasposizioni), rare circonlocuzioni e agrammatismo, afasia di Broca (con comprensione preservata), afasia
globale e con il tempo demenza; aprassia buccofacciale e anartria progressiva ( o afasia motoria pura se
associata a malattia del motoneurone) – l’afasia non fluente porta a progressiva riduzione della produzione
verbale fino al mutismo;
c. Questi deficit sono la causa primaria di compromissione delle attività quotidiane
SEGNI NEUROLOGICI
Segni legati a Degenerazione cortico-basale o Paralisi sopranucleare progressiva
NEUROIMMAGINI
Degenerazione regione peri-silviane, frontali e temporali sx
POSSIBILI CAUSE
> casi di taupatie
Può evolvere in sindrome cortico-basale (per comparsa segni extrapiramidali) o malattia del motoneurone
Variante semantica – demenza semantica:
Degenerazione del sistema neurale necessario per la memoria semantica;
Deficit di anomia e poi nella comprensione di singole parole;
Deficit semantici non verbali: riconoscimento di suoni, sapori o materiali in assenza di deficit percettivi.
Sono preservate memoria a breve termine, memoria spaziale e memoria episodica;