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CRETACEO Eustatismo

Osserviamo nel corso della storia della Terra che il livello del mare è variato, ci sono stati quindi dei momenti in cui è stato più alto rispetto all'attuale e in altri più basso. Le fluttuazioni del livello del mare si chiamano fluttuazioni eustatiche. Nel corso della storia della Terra ci sono state delle fluttuazioni di intensa intensità e in altri casi di bassa intensità. Anche la frequenza è variata, ci sono stati degli intervalli in cui si è assistito a tante fluttuazioni di breve durata (nell'intervallo di 100-10 mila anni) e in altri poche ma di lunga durata (milionio decine di milioni di anni). Tutto ciò condiziona la posizione della linea di costa. Quando il livello del mare è più alto la linea di costa avanza provocando una trasgressione, indipendentemente da come si comportano i continenti. Quali sono le cause che stanno alla base delle variazioni eustatiche? Ci sono due grandi meccanismi.

Formattazione del testo

Le fluttuazioni possono essere spiegate come segue:

  1. Nei periodi di glaciazione, quando si forma ghiaccio sulle terre emerse, viene sottratta acqua agli oceani, provocando fluttuazioni eustatiche a bassa frequenza e bassa ampiezza.
  2. Le fluttuazioni con durata lunga e che possono avere ampiezze fino a centinaia di metri sono relative alla produzione di crosta oceanica. Nei momenti in cui si produce molta crosta oceanica, si verifica un aumento del volume della crosta stessa, che è più leggera rispetto a quella più antica. Di conseguenza, il fondo del mare si innalza.

Nel Cretaceo c'è stato un forte aumento dello spreading oceanico, dovuto a un aumento della produzione di crosta oceanica. Quello che era un braccio di mare che separava Nord America, Africa e Nord Europa è diventato un vero e proprio oceano, che si collega a un nuovo braccio di mare che separa Africa da Sud America. Questo oceano ha un'estensione nord-sud, mentre i precedenti avevano un'estensione est-ovest. La frammentazione di Pangea si è verificata sia nell'emisfero australe che in

quelloboreale.L'India si distacca dal vecchio Gondwana e comincia a spingersi verso nord, viaggiando attraverso l'oceano della Tetide. L'aumento del livello del mare caratterizzerà tutto il Cretaceo Superiore. Questo livello si abbasserà nel corso del Cenozoico. Pliocene e Pleistocene erano stati caratterizzati da fluttuazioni ad altissima frequenza, legate alle variazioni del livello dei ghiacci. Durata: 145-65 milioni di anni fa.

Formazioni che in appennino citestimoniano questo periodo:

  1. Formazioni della Scaglia
  2. Formazione della Maiolica, calcare con liste di selce
  3. Formazione delle Marne a Fucoidi
  4. Formazione della Scaglia Bianca (Cretaceo Superiore) - calcari di ambiente pelagico; con abbondanti fossili di coccolitoforidi.

Il Cretaceo si divide in due epoche con durata molto elevata:

  1. Cretaceo Inferiore
  2. Cretaceo Superiore

La diversità continua ad aumentare. FEM - acronimo che sta a significare Fauna Evolutiva Moderna. La diversità arriverà a

superare i valori del Paleozoico, verso i valori moderni.

A seguito della corsa agli armamenti la FEM aumenta in diversità e in quantità.

Ecosistemi marini:

Coccolitoforidi– organismi unicellulari prettamente marini fotosintetici (rappresentano il fitoplancton, ovvero i produttori primari).

Dinoflagellati insieme a Coccolitoforidi sono ancora alla base della catena trofica.

Radiolari e Foraminiferi– rappresentano lo zooplancton.

Si diversificano i bivalvi a cerniera pachiodonte– in cui una delle valve è ridotta e ha funzione opercolare e la chiusura della conchiglia avviene per salita e discesa della valva superiore– Rudiste.

In mare aperto si diversificano le ammoniti.

Tra i grandi rettili si stabilizzò nel Cretaceo inferiore la diversità di ittiosauri e plesiosauri (sopra Elasmosaurus), succeduti al vertice della catena trofica dai mosasauri, i più grandi tetrapodi marini del Cretaceo superiore.

Dover (Turoniano-Coniaciano, Inghilterra): Formazione. Colore bianco– ci

Il testo descrive una roccia calcarea composta principalmente da coccoliti, placchette di coccolitoforidi. Il fitoplancton presente è costituito da coccolitoforidi, dinoflagellati e diatomee, che sono alghe unicellulari che si sono sviluppate negli ultimi milioni di anni nella storia della Terra. Il zooplancton è costituito da organismi che vivono trasportati dalle acque e sono principalmente unicellulari. Essi si nutrono di fitoplancton. Alcuni esempi di zooplancton sono i radiolari, che sono nanofossili con guscio siliceo e sono molto importanti per la biostratigrafia del Mesozoico. Il zooplancton calcareo è costituito da foraminiferi planctonici. A causa della presenza di molto materiale in sospensione, ci saranno molti organismi sospensivori, anche di grandi dimensioni come l'Inoceramus, che ha una forma simile a quella dei mitili ma più schiacciata ed è un sospensivoro epifaunale.

piùo meno alti quanto una persona; quellidi dimensioni più piccole vengonoconsiderati infaunali.All’interno della classebivalvia–>diventano importantibiocostruttori i bivalvi del gruppo delleRudiste con valva opercolare,–>conoconvergenza evolutiva che si riscontraanche nei coralli (rugosa), brachiopodi(Richtofenia).Presentano una valva conica e unavalva opercolare che fa da chiusura.Al suo interno vive l’animale.Dieta Sospensivora.In acque basse le rudiste potevanoformare delle biostrome, formazionicarbonatiche tenute insieme dalcontatto reciproco tra individui (sitrovano in Israele e in Puglia).Vivevano con il calice rivolto versol’alto.Ammoniti:Presenza di forme svolte–>non hannoavvolgimento planospirale–>l’animaleda adulto si stacca dal fragmocono: es.Scaphites.Diversità nella parte alta del CretaceoSuperiore–>aumenta il numero dei taxa.Le forme ad avvolgimento nonplanospirale–>chiamate ammonitieteromorfe–>assumono le forme piùsvariate,

alcune delle quali con avvolgimento elicoidale e altre irregolare (di difficile interpretazione).

Nipponites– non ha più una forma geometrica riconoscibile.

Echinodermi: forme irregolari erbivore con grossi tubercoli a forma di clava– forma tipica cretacico– non si trovano nei mari attuali– Tylocidaris.

Crinoidi pelagici – Uintacrinus– aveva tentacoli lunghi oltre un metro.

grandi tetrapodi terrestri Tra i vediamola radiazione del gruppo dei Mosasauri, imparentati con lucertole e serpenti in quanto appartengono all’ordine Squamata.

Adattamenti alla vita marina– quindi ritorno alla vita in mare. Assumono dimensioni enormi– sembra che il mare favorisca il gigantismo.

Tetrapodi marini Ittiosauri (che continuano ad essere molto diversificati, però si estingueranno al fine del Cretaceo Inferiore– verranno soppiantati dai grandi plesiosauri e mososauri) e Saurotterigi (corpo abbastanza tozzo, collo spesso lunghissimo a causa del gran numero di vertebre cervicali).

Pterosauri Tetrapodi volanti

predatori di pesci. Comparsi nel Triassico Superiore, evoluti nel corso del Giurassico e irradiati nel Cretaceo, gli pterosauri sono stati i primi vertebrati capaci di volo battente, realizzato grazie ad ali fatte di membrana e muscoli tenuti aperti grazie al quarto dito dell'arto anteriore.

Vita Terrestre. All'interno di una vegetazione dominata numericamente da felci e gimnosperme, nella seconda metà del Cretaceo Inferiore si diversificarono le piante con fiore o angiosperme. Queste nuove foreste provocano la radiazione di insetti adattati a nutrirsi degli apparati riproduttivi delle piante. Gli insetti andarono incontro ad un turnover (sostituzione) sono alcune forme che hanno una morfologia che consente il loro mimetismo in mezzo alle foglie (ornamentazioni delle ali).

Tra gli erbivori di grandi dimensioni troviamo una fauna dominata da ornitischi ceratopsidi (sopra un cranio di Triceratops) e tra quelli di dimensioni gigantesche, i saurischi sauropodi. I teropodi predatori,

come Tyrannosaurus rex, raggiunsero le
Dettagli
A.A. 2020-2021
17 pagine
SSD Scienze della terra GEO/01 Paleontologia e paleoecologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliabartoli1997impru di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Paleontologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Dominici Stefano.