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materiale conduttore
materiale con la possibilità di far muovere delle cariche al suo internoTipicamente sono metalli- comportamento elettrostatiche di un conduttore in un campo elettrico.
Vediamo che non è possibile l'esistenza di un campo elettrico all'interno di un conduttore perchè si svilupperebbe una forza che farebbe muovere il conduttore (ricordiamo che siamo in condizioni elettrostatiche)
di conseguenza non c'è densità di carica all'interno del conduttore perchè
φ = ∭ρdV / ε0
visto che non c'è flusso , allora per forza rho=0
di conseguenza possiamo avere solo densità superficiale di carica
(ricordiamo gli effetti della strofinio di una palla di rame)
La distribuzione solo superficiale implica che esiste un campo immediatamente fuori che sarò perpendicolare alla superficie
per calcolare l'entità del campo utilizziamo Gauss-ipotizziamo un pezzettino microscopico del bordo
area gaussiana = cilindro con h«l con le facce parallele
calcoliamo il flusso
che diventa
quindi
esempiosfera conduttrice
La carica sulla superficie si distribuisce in modo uniforme, possiamo quindi dire che il campo interno è 0, mentre immediatamente all'esterno abbiamo il campo di una carica puntiforme,Ovvero
Quindi la soluzione per la sfera carica uniforme è la stessaper una sfera conduttrice (la carica si distribuisce in maniera uniforme)
Forza elettrostatica come forza conservativa
con q fissa e q0 carica di prova
su q0 Agisce una forza di entità
Fq0 = 1 / (4πε0) q0 q / r2
da qui possiamo dare una definizione di lavoro. Per fare ciò la carica
q0 si deve spostare da un punto ad un altro
L = ∫ab F · dr
Prodotto scalare
- se lo spostamento è perpendicolare allaforze allora L=0
il lavoro da a a b è la somma dei lavori infinitesimi
nel so ci sportassimo sulla sfera di centro
q e di raggio r vediamo che punto per punto
F sarà sempre perpendicolare allo spostamento e
il lavoro sarà nullo
nel caso ci spostassimo radialmente rispetto a
q vedremo che punto per punto
F sarà sempre parallelo allo spostamento e
il lavoro sarà il prodotto dei moduli, ma le forze sono variabili,
quindi
L = ∫ab F · dx = ∫ab q0 q / (4πε0 r2) ^r · dr = q0 q / (4πε0) ∫ab dr / r2 = q0 q / (4πε0) [1 / r0 - 1 / rb]
Potenziale del disco
σs = Q⁄πro2
dividiamo il disco in una serie di anelli concentrici
vedono che r dr = dr⁄r2
pongo r2 = u
V(z) = σ⁄2εo |[z2 + Ro2]1/2 - z]
Potenziale del condensatore piano (tra le armature)
- campo uniforme perpendicolare alle armatura
- E costante
|E| = σ⁄εo
σ = q⁄A
Pongo -Exo = 0
per r > r0 è
V(r) = Q/4πε0r
per r < r0 è
V(r0) = Q/4πε0r0
Dipolo elettrico
p = 2aq
V(r) = p cos θ/4πε0r2 = p z/(x2 + y2 + z2)3/2 = p z/4πε0r2
Utilizzo il gradiente per calcolo il campo
V in coordinate cartesiane è
a = (x2 + y2 + z2)1/2 => V(x, y, z) = p z/4πε0(x2 + y2 + z2)3/2
Ora calcoliamo le singole derivate nelle varie coordinate
Il lavoro complessivo necessario a creare questa composizione di carica è dato da
Definisco energia elettrostatica la somma dei lavori necessario per poter generare una distribuzione di cariche torniamo al condensatore
Possiamo pensare che per caricare il condensatore dobbiamo spostare della carica da un'armatura all'altra come prima vedo che man mano che si accumula carica sull'armatura, trasferire della carica costa sempre più energia
energia necessaria a spostare una carica
altre forme di U
Condensatore piano