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ORBITALI IBRIDI
La forma delle molecole può influire anche sulla polarità.
Metano CH . Tetraedrico, 109 gradi, 4 coppie stereo attive. Gli orbitali
4
del carbonio sono S e tre orbitali P. Poiché gli orbitali P hanno ampiezza
di 90 gradi, il carbonio non usa gli orbitali S e P puri, ma ricombina le
funzioni d’onda di S e P e origina gli orbitali ibridi. La loro caratteristica è
quella di risentire della forma e dell’energia degli orbitali di partenza.
Hanno una forma bilobata, ma un lobo è più piccolo e uno più grande.
Indica che la densità elettronica è direzionata (nel più grande è
maggiore). Gli orbitali ibridi consentono una maggiore capacità di
sovrapposizione delle nubi elettroniche. Gli orbitali ibridi possono avere
la disposizione spaziale più idonea a minimizzare le repulsioni tra le
cariche degli elettroni. Infatti nel metano servono 4 orbitali ibridi. Si
parte da 4 orbitali puri. Orbitale S del carbonio +3 orbitali P del carbonio
si ricombinano, si formano 4 orbitali ibridi uguali che vengono disposti
3
lungo i vertici di un tetraedro, si chiamano SP . Gli orbitali si legano con i quattro elementi di H.
=
Etilene C H . Il carbonio ha 3 coppie stereo attive. Anche in questo caso si ricombinano un orbitale S + due
2 4 2
orbitali P. Si formano tre orbitali ibridi SP che sono diretti verso i vertici di un triangolo equilatero con 120
gradi. Al carbonio rimane un orbitale P puro che si trova disposto perpendicolarmente al piano su cui
2 π π
giacciono gli ibridi SP . Il P pure serve a formare il legame . Il legame è sempre puro (formato da orbitali
π
P o D). i due legami dei due atomi di carbonio si legano insieme.
15 11 2010
Anidride carbonica CO2. O=C=O. Il carbonio ha due coppie stereo attive. L’ibrido è SP (due) che legano con
legami sigma all’ossigeno. Al carbonio rimangono due orbitali P puri per formare i due legami pi greco, uno
con un ossigeno, l’altro con l’altro ossigeno.
La presenza di legami eteropolari può contribuire alla polarità della molecola. Perché una molecola sia
polare (cioè distribuzione sbilanciata delle cariche) devono essere presenti legami covalenti eteropolari.Ma
questo non basta: conta molto anche la simmetria della struttura (ad esempio l’acqua è polare mentre la
CO2 è apolare). Nell’anidride carbonica le cariche parziali si annullano per via della disposizione spaziale
della CO2 (geometria lineare). Nell’acqua invece la disposizione è diversa e le cariche parziali non si
annullano. La polarità influisce sulla solubilità in acqua e nei lipidi.
LEGAMI DEBOLI
Legami di natura elettrostatica. Derivano da interazioni elettrostatiche deboli tra molecole, tra singoli atomi
o tra ione e molecola. Il legame ionico è un’interazione elettrostatica molto forte fra ioni perché c’è stato
uno spostamento di un elettrone da un atomo all’altro. Nei legami deboli invece sono perlopiù tra cariche
parziali presenti in una molecola. Sono molto importanti perché determinano molte proprietà fisiche delle
sostanze e concorrono allo stabilizzarsi di determinate strutture delle macromolecole biologiche e perché
intervengono nella realizzazione di complessi sopra molecolari (come membrana citoplasmatica).
+
Ione- dipolo permanente: si chiama anche legame ipocoordinato. Esempio ione Na e H2O. Lo ione
sodio interagisce con più molecole d’acqua. Le cariche parziali negative dell’acqua (ossigeno) si
-
dispongono verso lo ione, le cariche parziali positive (idrogeno) verso l’esterno. Con lo ione Cl
avverrebbe il contrario. Si costituisce un alone di idratazione e il numero di molecole di acqua che
possono interagire con lo ione è variabile. Potenziale ionico: rapporto fra carica dello ione e raggio.
A parità di carica, più è alto il potenziale ionico, più lo ione è in grado di idratarsi.Lungo i gruppi
dall’alto verso il basso il potenziale ionico diminuisce.Riguarda anche i reticoli cristallini dei Sali.
Ione- dipolo indotto
Dipolo permanente– dipolo permanente (legame o ponte a idrogeno). Si ha una molecola con un
atomo molto elettronegativo legato a un atomo di idrogeno. La carica di H è parzialmente positiva
mentre l’altra è parzialmente negativa. La carica parziale positiva di H si lega anche (fa da ponte) a
un altro atomo sempre parzialmente negativa (Y (Δ-)-H(Δ+) --
------Y(Δ-)-H(Δ+) ) il legame fra Y e H è covalente mentre tra
H e l’altra molecola Y è a idrogeno. Il legame a idrogeno si
forma anche fra molecole di acqua. Una molecola di acqua
può formare fino a 4 legami a idrogeno. È un legame fra
molecole. Questo legame è molto importante perché
condiziona le proprietà dell’acqua. L’acqua a temperatura
ambiente dovrebbe essere un gas. Per passare dallo stato
liquido allo stato gassoso si devono spezzare tutti i legami a
idrogeno: si rompono tutti alla temperatura di ebollizione
(100°). La maggior densità dell’acqua è a 4°, anche se
congela a 0°. In questo modo il ghiaccio galleggia sull’acqua.
Si dispongono su linea retta per minimizzare le forze
repulsive tra cariche dello stesso segno. Il reticolo cristallino è a maglie larghe e meno denso
dell’acqua fluida. Gli atomi coinvolti nel legame a idrogeno sono il fluoro, l’ossigeno e l’azoto.
Dipolo permanente – dipolo indotto.
Dipolo indotto – dipolo indotto (o forze di dispersione di London). Riguarda delle molecole apolari
che per qualche particolare condizione del sistema, possono assumere delle cariche parziali (dipoli).
Questo legame può essere fatto da gas nobili o da idrocarburi (lunghe catene di C e H apolari
perché la differenza di elettronegatività è minima).
Sono elencate in ordine di energia decrescente. Di solito le forza di Van der Waals sono catalogate come
interazioni dipolo dipolo. Dipolo permanente: è sempre una struttura dipolare in virtù della propria forma
(come molecola di acqua). Dipolo indotto: la struttura di per sé non è polare ma in presenza di condizioni
particolari è indotta a formare un dipolo. Gli idrocarburi sono generalmente apolari, ma può accadere che
in queste molecole si addensino in una porzione gli elettroni, si sbilanciano le cariche e si crea un dipolo ( è
un dipolo temporaneo, dipendono sempre dalle condizioni del sistema).
18 11 2010
ACIDI E BASI
Tre teorie
Teoria di Arrhenius: utilizzata molto per comportamento acido base delle molecole. Vengono
+
classificati come acidi le sostanze che in soluzione acquosa dissociano ioni H . Esempio: HCl. In
+ - -
acqua dissocia H e Cl . La base invece è una sostanza che in soluzione acquosa dissocia ioni OH .
+ - +
Esempio: NaOH. In acqua dissocia Na e OH . Potrei pensare che NaOH possa dissociare H e non
-
OH . Questo dubbio è chiarito grazie a una proprietà di Na. L’ossigeno prende un elettrone
dall’atomo meno elettronegativo, cioè il sodio. Atomi poco elettronegativi tenderanno a formare
ossidi basici mentre atomo molto elettronegativi tenderanno a formare ossidi acidi. L’ammoniaca
NH ha un comportamento come base, si spiega il perché con la seconda teoria.
3
Teoria di Bronsted-Lowry: la distinzione tra acido e base viene fatta sulla capacità delle sostanze di
+
donare o acquistare protoni. Per protone si intende H perché ha un solo elettrone e un solo
protone, se H perde un elettrone, rimane un solo protone. Gli acidi vengono definiti come sostanze
+
in grado di donare protoni (H ). La base invece è una sostanza in grado di accettare protoni. In
questa teoria non si fa riferimento al solvente. Il solvente è importante: infatti quando l’ammoniaca
4+ -
è nel solvente acqua abbiamo: NH + H O = NH + OH . L’ammoniaca fa quindi aumentare la
3 2
-
quantità di OH . L’ammoniaca si comporta come base mentre l’acqua si comporta come acido.
- +
Quando si ha CH3COOH (acido acetico). Immerso nell’acqua: CH COOH + H O = CH COO + H O .Gli
3 2 3 3
+
H sono presi dall’acqua. L’acido acetico si comporta come acido mentre l’acqua si comporta come
+
base perché riceve protoni H . Le sostanze come l’acqua sono dette anfotere perché si può
+ -
comportare come base o come acido. H2O = H + OH . Precisazioni della teoria. Una base
+
acquistando un protone si trasforma nel suo acido coniugato. Ad esempioNH4 è l’acido coniugato
+ -
dell’ammoniaca, cioè può tornare a cedere H . OH invece è la base coniugata dell’acqua perché
può acquistare un protone. In questa teoria viene inoltre specificata la forza reciproca tra acido e la
sua base coniugata o tra base e suo acido coniugato. Un acido è tanto più forte tanto più debole è la
sua base coniugata: tanto è più forte una base tanto è più debole il suo acido coniugato. NON è
UGUALE A DIRE: SE L’ACIDO è FORTE ALLORA LA BASE CONIUGATA è DEBOLE O VICEVERSA. La
proporzionalità è indiretta. Se l’acido è mediamente debole, la base coniugata è debole.
Teoria di Lewis: ci permette di comprendere molte altre sostanze. Si fa riferimento alla struttura
elettronica della molecola. L’acido è la sostanza che possiede almeno un atomo con una lacuna di
doppietto elettronico nel livello di valenza. Se possiede una lacuna di doppietto elettronico,
+
significa che l’acido è un accettore doppietto elettronico. Ad esempio H è un esempio evidente di
un atomo che ha una lacuna di doppietto elettronico, cioè è un acido di Lewis. La base è una
sostanza che contiene almeno un atomo che presenta un doppietto di elettroni disponibile (non
impegnato in legami) nel livello di valenza (donatore di doppietto elettronico). Ad esempio una
-
base di Lewis è l’OH o NH3. Ad esempio BF3 non era classificato secondo le prime due teorie
mentre con quella di Lewis viene classificato come acido di Lewis perché il B ha una lacuna di
doppietto elettronico.
Le reazioni tra acidi e basi vengono chiamate: salificazione, neutralizzazione o reazione acido-base.
Reazione tra acido e base nella teoria di Arrenius:
HCl + NaOH = H2O + NaCl. Acido reagisce con base: si forma acqua e sale
Reazione tra acido e base nella teoria di Bronsted-Lowry
-
NH3 + H2O = NH4 + OH . acido reagisce con base: competizione per un protone tra due basi (in questo caso
-
le basi sono NH3 e OH ).
Reazione tra acido e base nel