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CLASSI DI COMPOSTI
o Acidi carbossilici
Il gruppo funzionale di un acido carbossilico è R-COOH, in fase liquida
e solida sono associati in forma dimerica tramite legami a idrogeno.
La polarità di questi composti e la tendenza a formare legami a
idrogeno, porta ad avere un punto di ebollizione più alto anche di
aldeidi e chetoni: questo è spiegabile dalle possibili interazioni sia dal
lato carbonilico che quello ossidrilico).
Nonostante la solubilità in acqua risulti maggiore rispetto ai
corrispettivi aldeidi e chetoni, essa diminuisce all’aumentare del peso
molecolare: questo fatto è dato dalla costituzione di una testa polare
(gruppo carbossilico) e di una coda non polare (catena R-).
Sono acidi deboli ma con acidità maggiore rispetto agli alcoli per la
risonanza del carbossilato ed effetto induttivo elettron-attrattore del
carbonile.
o Alcani
Costituiti da legami C-C, formano angoli di legame di 109,5° e
presentano un punto di ebollizione più basso di quasi tutti gli
idrocarburi di peso molecolare paragonabile.
Alcani fino a 4 carboni sono reperibili in fase gassosa, tra 5 e 17 in
fase liquida, oltre i 18 carboni in fase solida cerosa bianca: tutti gli
alcani liquidi e solidi sono meno densi dell’acqua.
Le interazioni principali degli alcani sono tra alcani ed alcani tramite
forze di dispersione, ibridazione sp3
o Alcheni
Sono idrocarburi insaturi costituiti da legami C-C e almeno un C=C,
formano angoli di legame tendenzialmente di 120° che possono
aumentare a causa di tensioni di varia natura.
Il legame C=C è costituito dalla sovrapposizione di un legame σ ed un
legame π: ogni carbonio ibridato sp2 presenta tre legami σ ed un
legame π; la lunghezza del legame C=C è di 1.34 Å.
Gli alcheni sono composti non polari insolubili in acqua ma solubili
tra loro, in solventi apolari ed in etanolo.
Alcheni costituiti da 2,3,4 carboni sono reperibili in fase gassosa
mentre alcheni con 5 o più carboni si trovano in fase liquida.
L’indice di insaturazione di una molecola è indice del numero di anelli
e legami π sono presenti in un determinato composto.
o Alchini
Idrocarburi insaturi che contengono uno o più legami C≡C, con
legami lunghi 1,21 Å che formano angoli di 180°.
Il legame triplo è dovuto alla sovrapposizione di un legame σ e due
legami π paralleli tra loro.
I carboni con questo specifico legame presentano ibridazione sp, non
sono composti polari e risultano insolubili in acqua ma solubili in
solventi apolari e tra loro.
A differenza di un alchino interno, un alchino terminale è abbastanza
acido perché possa essere strappato un protone sul carbonio sp
andando a formare un acetiluro.
Gli alchini con basso peso molecolare sono reperibili sotto forma di
gas, mentre alchini costituiti da 5 o più carboni sono presenti in
forma di liquidi, tutti con densità inferiore rispetto all’acqua.
o Alcoli
Il gruppo funzionale -OH è legato ad un carbonio sp3: sono composti
polari per la presenza di ossigeno.
Le interazioni caratteristiche degli alcoli sono di tipo dipolo-dipolo
ma presentano anche interazioni dovute a legami a idrogeno che
proprio per questo portano gli alcoli ad avere punti di ebollizione più
alti rispetto ad alcani simili.
Gli alcoli sono solubili in acqua e presentano una leggera acidità che
via via decresce all’aumentare della dimensione della catena R- a
causa degli effetti solvatanti dell’acqua
o Aldeidi e Chetoni
Il gruppo funzionale di un’aldeide è R-CHO mentre per un chetone è
R-CR’O; sono composti polari con carica positiva sul carbonio
carbonilico e carica negativa sull’ossigeno.
Presentano tra loro interazioni dipolo-dipolo ed un punto di
ebollizione più alto rispetto ad altri composti non polari di peso
molecolare comparabile.
L’ossigeno funge altresì da accettore di legami a idrogeno per cui
aldeidi e chetoni di basso peso molecolare sono più solubili in acqua
di altri composti non polare di peso molecolare simile.
o Alogenoalcani e Alogenoalcheni
Gli alogeni sono tutti più elettronegativi del carbonio e permettono
di ottenere legami polarizzati con δ+ sul carbonio e δ- sull’alogeno.
Le interazioni di questi composti coinvolgono perlopiù forze di van
der Waals che portano ad avere punti di ebollizione più alti per
idrocarburi non ramificati e maggiori rispetto al corrispettivo alcano
ed alchene.
La densità di questi composti è maggiore rispetto ai corrispettivi
idrocarburi di peso molecolare comparabile
o Ammidi
Le ammidi sono composti organici derivate dall’acido carbossilico il
cui gruppo funzionale è R-CO-NH .
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Le ammidi riescono con facilità a formare legami a idrogeno perciò
presentano un punto di fusione ed ebollizione particolarmente alto
in relazione ad idrocarburi di peso molecolare confrontabile:
l’aumentare della sostituzione sull’azoto del gruppo funzionale porta
alla riduzione dei possibili legami a idrogeno ed un sensibile
abbassamento dei punti di ebollizione e fusione.
In relazione all’acidità, l’azoto ammidico risulta molto meno basico di
quello amminico e presenta una discreta basicità anche l’ossigeno
carbonilico a causa della stabilizzazione per risonanza della forma
protonata.
o Ammine
Sono derivati organici dell’ammoniaca, con gruppo funzionale R-NH .
2
Si tratta di composti polari che, sia per le ammine primarie che
secondarie, possono formare legami a idrogeno intermolecolari.
La forza del legame N-H è meno forte del legame O-H a causa della
minore differenza di elettronegatività tra i due elementi.
Sono composti più solubili in acqua di idrocarburi di peso molecolare
confrontabile, tuttavia all’aumentare del peso molecolare ne
decresce la solubilità.
o Benzene
Si presenta come un liquido incolore dall’elevato grado di
insaturazione con un punto di fusione di 6°C ed un punto di
ebollizione di 80°C.
Risulta, in accordo con la regola di Huckel, un composto aromatico
con forma di esagono regolare con angoli di legame di 120°
Non presenta le proprietà né di alcheni né di alchini.
I carboni presentano ibridazione sp2: per formare il legame C=C si ha
la sovrapposizione di orbitali 2p con la formazione di 3 orbitali
molecolari π di legame e 3 orbitali molecolari π di antilegame.
o Esteri
Gli esteri sono composti organici dal gruppo funzionale R-CO-O-R’.
Sono generalmente insolubili con un punto di ebollizione
debolmente più alto di idrocarburi con peso molecolare
confrontabile.
Esteri con un numero di carboni inferiore a 10 sono comunemente
reperibili nella frutta, esteri con catene contenenti tra i 10 e i 30
atomi di carbonio sono reperibili in forma di cere mentre esteri con
catene con più di 30 carboni sono reperibili in forma di gliceridi.
o Eteri
Il gruppo funzionale di un etere è -O- dove due orbitali sp3
dell’ossigeno formano legami σ con i carboni adiacenti, gli angoli di
legame sono prossimi a 109,5°
Sono molecole polari dove le cariche sono separate con δ+ sul
carbonio e δ- sull’ossigeno.
Le interazioni tra eteri coinvolgono perlopiù interazioni dipolo-dipolo
e per questo presentano punti di ebollizione più bassi dei
corrispettivi alcoli e più vicini a idrocarburi con peso molecolare
simile; sono composti meno solubili di alcoli ma più solubili degli
idrocarburi perché accettori di legami a idrogeno.
DOMANDE TEORICHE
o Acetale
Un acetale è un composto organico costituito dal gruppo funzionale
R R -C-(OR) .
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Sono spesso usati come gruppo protettivo delle funzioni carboniliche
per la loro non reattività nei confronti di attacchi di nucleofili, basi e
riducenti.
Deriva dalla reazione di un’aldeide o un chetone ed un alcol.
o Acetiluri
Un acetiluro è un derivato di un composto alchinico dove un metallo
o un altro gruppo cationico si sostituisce ad uno o due idrogeni del
triplo legame.
Da un punto di vista sintetico gli acetiluri sono molto utili nelle
reazioni di sostituzione nucleofila con alogenuri alchilici primari per
ottenere un allungamento della catena carboniosa.
o Acidità
In base alla definizione di Brønsted-Lowry un acido è un donatore di
protoni mentre secondo la teoria di Lewis è un acido qualsiasi
molecola che accettando una coppia di elettroni è in grado di
formare un nuovo legame covalente.
o Benzino
Un benzino è un composto organico derivato del benzene dove è
presente un ulteriore legame π ed un conseguente legame di tipo
C≡C.
Il benzino costituisce un intermedio di transizione in quelle reazioni
di sostituzione nucleofila aromatica caratterizzate da un meccanismo
di eliminazione-addizione; partecipa anche alle reazioni di tipo Diels-
Alder, in quanto dienofilo.
o Carbanione
Un carboanione è una particolare specie chimica che contiene un
atomo di carbonio con carica negativa.
Un carbanione è un forte nucleofilo con stabilità e reattività che
dipendono dagli atomi legati all’atomo di carbonio negativo.
La stabilizzazione della carica avviene per effetto induttivo,
ibridizzazione e coniugazione.
o Carbene
Un carbene è un composto organico dove il carbonio presenta due
elettroni liberi non coinvolti in legami, il gruppo funzionale è R C:.
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Sono composti estremamente reattivi che fungono da intermedi
estremamente elettrofili in particolari tipi di reazioni.
Nel caso in cui gli elettroni si trovino nello stesso orbitale, la molecola
può essere considerata contemporaneamente un carbanione e un
carbocatione.
Se invece gli elettroni si trovano in due orbitali distinti ma sono
appaiati, si parla di carbene singoletto, se invece non sono appaiati si
parla di carbene tripletto.
Un carbene singoletto reagisce distintamente da uno tripletto:
mentre il primo, in caso di addizione ad alchene, determina una
stereospecificità syn, il secondo mostra la formazione di una coppia
di isomeri.
o Carbocatione
Un carbocatione è una specie chimica dove il carbonio centrale
possiede una carica positiva ed ha un comportamento
marcatamente elettrofilo.
Si può derivare un carbocatione da un alcano per scissione eterolitica
ed hanno geometria simile al radicale alchilico: l’atomo con carica
positiva ha ibridazione sp2 e geometria planare.
I carbocationi seguono una scala di stabilità dal meno stabile al più
stabile: feni