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ELEMENTI
Elemento = sostanza costituita da un'unica specie di atomi
Chimica inorganica e della materia vivente
Margherita Tassan Mazzocco
X= simbolo chimico
Z= numero atomico (n protoni= n elettroni)
A= numero di massa (n prot + n neutronin nucleoni)
ISOTOPI = elementi con uguale Z ma diverso A (perché cambia il
numero di neutroni)
PERCENTUALE ISOTOPICA = percentuale di un certo isotopo
presente
EFFETTO ISOTOPICO = differenze chimico-fisiche tra isotopi
STABILITà NUCLEI (negli isotopi)
Bilancio tra due forze:
Interazione nucleare forte (=interazione che lega tra loro i
• costituenti del nucleo vincendo le repulsioni)attrattiva
Repulsione elettrostatica (=forza che si esercita tra
• protoni)repulsiva
Inoltre se ci sono troppi o troppo pochi neutroni o troppi protoni
n generale, considerando tutti gli elementi, e riportando in grafico gli isotopi in
NUCLEO INSTABILEo non esistono o decadono
unzione della relativa stabilità, si ottiene il seguente profilo:
spontaneamente creando radioattività.
Chimica inorganica e della materia vivente
Margherita Tassan Mazzocco
MATERIA, LUCE ed ENERGIA
ONDE Percorso a
• sinusoide
v = νλ
Frequenza=
• numero di
oscillazioni
complete in 1
sec (1/sec=
Hertz o Mega
Heartz- alla
sesta-)
I vettori che esprimono le variazion
magnetico descrivono una sinusoid
massimo, poi per il valore zero, po
NATURA
nuovamente per lo zero e per il mas
ONDULATORIA DELLA LUCE definisce ciclo ogni singola osci
radiazione elettromagnetica è costituit
di cicli e può essere descritta mediant
La luce è una
•
e la sua frequenza.
radiazione
La lunghezza d'onda è la lunghez
elettromagnetica=
dell'onda cioè la distanza tra i massim
Campi elettrici e
Essa si indica col simbolo (lambda)
magnetici oscillanti
( ) o in millimicron (m ) o anche
perpendicolari tra loro
Ångstrom (Å).
e rispetto alla
1 = 1000 m = 1000 nm = 1
direzione di
La frequenza è il numero di oscillaz
propagazione. È come
compie in un secondo e viene indicata
se il campo elettromagnetico perturbasse l ‘elettrone.
v = cicli/sec
8
C= 3 x 10
• A ogni radiazione con una certa frequenza è associata un
• energia L'unità di frequenza è sec . Un'oscilla
-1
anche un Hertz (Hz). Una frequenza
-34
E= h (h= costante di Planck= 6.62 x 10 )
ν 10 Hz o anche un Megahertz (MHz).
6
la frequenza e la lunghezza d'onda sono tra loro inversamente pro
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MAGGIORE è LA FREQUENZA, MINORE è LA
LUNGHEZZA D’ONDA, MAGGIORE è L’ENERGIA
EFFETTO FOTOELETTRICO (EINSTEIN)
OSSERVAZIONI:
Illuminando una superficie metallica con della luce e
• variando la frequenza si arriva a un punto in cui gli
elettroni sono espulsi dal metallofrequenza di soglia
Sopra questa frequenza il numero di elettroni espulsi
• dipende dall’intensità della luce.
All’aumentare della frequenza aumenta l’energia cinetica
• degli elettroni espulsi eq. di Planck
CONCLUSIONE: LA LUCE è FORMATA DA FOTONI
(=pacchetti di energia). I FOTONI HANNO UNA CERTA
QUANTITà DI MOTO CHE FA ESPELLERE GLI
ELETTRONI. L’ENERGIA MINIMA PER ESPELLERE
ELETTRONI è QUANTIZZZATA (=serve un certo valore
che deve arrivare da un singolo fotone, non dalla somma di
tanti fotoni a bassa energia)
LUCE COME PARTICELLA (oltre che come onda)
Secondo l’equazione di Einstein, i fotoni hanno una massa:
2
E=mc
DE BROGLIE:
La materia ha natura ondulatoria?
• h (eq. di Planck + eq. di Einstein)
λ= mv
No perché gli oggetti non hanno una lunghezza d’onda
L’elettrone ha una natura ondulatoria?
• Sì, infatti creano fenomeni di diffrazione (interferenze
distruttive e costruttive) come la luce
itura: Chimica inorganica e della materia vivente
distruttive,
Margherita Tassan Mazzocco
razione L’ATOMO DI IDROGENO
SPETTRI
ASSORBIMENTO
•
luce sostanza gassosa prisma righe nere= radiazioni assorbite dal gas
EMISSIONE
•
gas eccitato prisma righe colorate= frequenze caratteristiche del gas
CORREZIONE DEL MODELLO DI RUTHERFORD (non
giustificava la stabilità degli atomi, l’elettrone avrebbe dovuto
perdere continuamente energia fino a cadere sul nucleo):
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Margherita Tassan Mazzocco
IL MODELLO DI BOHR DELL’ATOMO DI H (1 prot, 1
elettrone)
Non vi è emissione di energia quando l’elettrone si trova in una
• particolare orbita
Guardando gli spettri Bohr assunse che gli elettroni possono
• assorbire solo certe frequenze, quindi solo certe energie
CONCLUSIONE: GLI ELETTRONI POSSONO STARE SOLO
A CERTE DISTANZE DAL NUCLEO (ORBITE) E AD OGNI
ORBITA CORRISPONDE UNO STATO ENERGETICO.
Gli stati energetici accessibili valgono:
• n= numero quantico principale
R= cost. di Rydberg
Numero negativo= sistema stabile
Quindi le righe degli spettri di
• emissione sono date dal fatto che
gli elettroni tornano a uno stato
energetico più basso e nello
fondimento sulla TEORIA DI BOHR spettro di assorbimento sono
date dal passaggio a stato
postulato di Bohr: l'elettrone può muoversi solo su
ne determinate orbite non-radiative, dette stati
energetico più altoL’ENERGIA
onari; è EMESSA O ASSORBITA
o postulato di Bohr: l'atomo cede (irraggia) o assorbe
gia solo quando l'elettrone compie una transizione da
SOTTOFORMA DI QUANTI (h ) DURANTE SALTI
ν
stato stazionario ad un altro. La frequenza della
DEGLI ELETTRONI TRA ORBITE DIVERSE.
zione emessa/assorbita è legata alle energie dei livelli
rtenza e di arrivo dalla relazione:
Quantità energia assorbita\emessa=
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Quando ni > nf, l’energia è emessa.
• Quando nf > ni, l’energia è assorbita
n=1 orbita più vicina al nucleo
• n= orbita più lontana (E=0)
∞
POSTULATI DI BOHR
1)L’elettrone può muoversi solo su alcune orbite non-radiative =
STATI STAZIONARI
2)L’atomo emette o assorbe energia solo quando l’elettrone passa
da un stato stazionario all’altro
3)QUANTIZZAZIONE DEL MOMENTO ANGOLARE
mvr=momento angolare dell’elettrone
r= raggio dell’orbita
Se nell’atomo di idrogeno di Bohr l’elettrone si comporta come un
onda, essa deve avere come lunghezza d’ onda un numero intero
(n) altrimenti si creerebbe un interferenza
distruttiva L’ELETTRONE NEL SUO MOTO INTORNO AL
NUCLEO PUà OCCUPARE SOLO ORBITE CHE SODDISFINO
QUESTA RELAZIONE grazie a queste osservazioni Bohr calcola
raggio dell’orbita dell’elettrone intorno al nucleo di idrogeno: r=
0.53 A
CORREZIONE di BOHR:
PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG:
NON POSSIAMO DETERMINARE
CONTEMPORANEAMENTE LA QUANTITà DI MOTO E LA
POSIZIONE DEGLI ELETTRONI (non è possibile sulle
particelle subatomiche)
Giustificazioni intuitiva:
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Per osservare un elettrone dobbiamo usare luce, cioè un fotone. Il
fotone quando urta l’elettrone ne modifica la posizioneQUANDO
OSSERVO UN FENOMENO ESSO CAMBIA. Quindi non
sappiamo dov’è l’elettrone.
CONSEGUENZE DI HEISENBERG:
EQUAZIONE DI SCHRODINGER
L’elettrone è considerato come onda e il suo comportamento
• nello spazio e nel tempo come funzione d’onda o funzione
orbitale ( ψ ¿
Equazione a due incognite: E , ψ
• Ad ogni è associata una E
ψ
INFINITE soluzioni
• 2
Significato fisico di : (x,y,z) è la probabilità di trovare
ψ ψ
• l’elettrone in un punto con queste coordinate.
GLI ORBITALI ATOMICI
NUMERI QUANTICI
Ogni orbitale è caratterizzato da 3+1 numeri quantici che servono
a individuare l’orbitale stesso.
n= numero quantico principale
• maggiore è n, maggiore è la distanza dal nucleo
valori interi
nell’idrogeno tutti gli orbitali con lo stesso n hanno la stessa
energia (E dipende solo da n)
tutti gli orbitali con lo stesso n costituiscono un livello (o
guscio) dell’atomo
l= angolare (azimutale)
• 0 ; n-1
informazioni sulla forma dell’orbitale
m= magnetico
• -l ; l
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orientamento nello spazio
distingue orbitali di un dato sottolivello
m = magnetico di spin
• s senso di rotazione dell’elettrone
+1/2 ; -1/2
Esperimento di Stern e Gerlach
co ha la propria energia e la propria forma
fascio di atomi di Ag sparato attraverso un campo
quantici magneticosi osservano due traiettorie diverse che
n corrispondono ad atomi con elettroni spaiati con spin
ttrone in opposto
valori nome simbolo valori significato
definisce il
principale n 1, 2, 3
atomi livello e la sua
li con lo energia
definisce il
azimutale l (elle) 0, 1 ,n-1
stessa sottolivello
0, 1, 2, 3, 4...
s, p, d, f, g
o valore di definisce gli
magnetico m l, l-1 , -l
livello orbitali di un
sottolivello
definisce lo
magnetico m ½, -½
s stato di spin
di spin
SOTTOLIVELLI (s, p, d, f)
Gli orbitali dello stesso livello sono divisi in sottolivelli.
egola il valore di un altro n.quantico,
volta regola “m”
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Un sottolivello è costituito dagli orbitali con lo stesso valore di
l n l m m nro max
s elettroni nel
sottolivello
1 0 (1s) 0 -½, +½ 2
2 0 (2s) 0 -½, +½ 2
1 (2p) -1,0,+1 -½, +½ 6
3 0 (3s) 0 -½, +½ 2
1 (3p) -1,0,+1 -½, +½ 6
2 (3d) -2,-1,0,+1,+2 -½, +½ 10
4 0 (4s) 0 -½, +½ 2
1 (4p) -1,0,+1 -½, +½ 6
2 (4d) -2,-1,0,+1,+2 -½, +½ 10
3 (4f) -3,-2,-1,0,+1,+2,+3 -½, +½ 14
sottolivelli
(stessa energia)
-
e
-
e -
e livelli (diversa energia)
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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