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NOMENCLATURA
Un composto è formato da due o più elementi combinati tra loro secondo un rapporto definito e costante.
Le formule chimiche sono rappresentazioni simboliche della molecola dei composti che ci forniscono immediate indicazioni sul numero di atomi di ciascuno degli elementi in essa presenti.
Nei composti ionici atomi singoli o gruppi di atomi presentano cariche elettriche dovute al trasferimento di elettroni; se si considerano i legami covalenti polari come ionici, ciascuna coppia di elettroni messa in comune può venire assegnata all'atomo più elettronegativo. Ogni atomo assume quindi una carica apparente che viene chiamata numero di ossidazione; nel caso di uno ione semplice (atomo singolo) il numero di ossidazione è la sua carica naturale.
In un determinato composto si assegna a ciascun elemento un numero di ossidazione che è uguale alla somma algebrica delle cariche che esso assume, calcolate attribuendo carica +1 a ciascun legame.
ossidazione di ciascun atomo presente in una specie ionica vale la carica totale della specie ionica.La ossidazione di ciascun atomo presente in uno ione poliatomico è uguale alla sua carica.
Composti binari: costituiti soltanto da due elementi, e il numero di atomi di ciascun elemento può essere maggiore di uno. Si possono suddividere in:
- Composti contenenti ossigeno;
- Composti contenenti idrogeno;
- Composti che non contengono né idrogeno né ossigeno.
La formula di un composto binario può essere ricavata mettendo come indice ai due elementi il numero che risulta dallo scambio a incrocio del valore assoluto dei loro numeri di ossidazione, poiché in una qualsiasi molecola la somma algebrica dei n.o. deve essere 0.
I composti formati da un elemento con l'ossigeno vengono chiamati ossidi: ossido di …
Ossidi basici: ossigeno + metallo; qualora il metallo possieda più numeri di ossidazione si inserisce la desinenza -oso (più basso) -ico (più alto).
Anidridi o ossidi acidi: ossigeno + non metallo; -ipo...osa
-osa -ica -per…ica33Perossidi: l'ossigeno ha n.o. -1, composti poco stabili con produzione di ossigeno.
Idruri: idrogeno più metallo, n.o.H=-1 Idracidi: H+elementi del VI o VII gruppoIn questi due casi si può avere l'acido …-idrico secondo la nomenclatura tradizionale o il …-uro di idrogenosecondo la nomenclatura IUPAC. Eccezione: HCN, acido cianidrico, 3 elementi, stesse regole.
Sali binari: metallo + non metallo dove il primo ha n.o. positivo ed il secondo negativo. Sono binari anche iSali dello ione ammonio che è considerato come un metallo con n.o. +1. (nonMe)..-uro di Me.
I composti binari tra non-metalli sono rappresentati da una formula in cui l'elemento più elettronegativoviene scritto per ultimo e il loro nome si ricava come quelli dei Sali binari, assegnando la desinenza -uroall'elemento più elettronegativo. Composti ternari-Idrossidi: composti che contengono lo ione OH (ossidrile) legato allo ione
di un metallo. Si formano dalla reazione tra un ossido basico e acqua e hanno carattere basico. Nella formula chimica il numero di ossidazione coincide con il numero di ossidrili necessari. Idrossido di …
Nella nomenclatura IUPAC si usano i suffissi -ico/-oso nel caso di metalli con diversi n.o. +Ossiacidi (o acidi ossigenati) sono composti che contengono lo ione idrogeno H , non-metallo e ossigeno; si formano dalla reazione di un’anidride con acqua e hanno carattere acido. A seconda che l’ossiacido sia formato da una, due o tre molecole d’acqua si utilizzano i prefissi -meta, -piro, -orto; e a seconda del numero di ossidazione del non metallo (uguale al numero di ossidazione che lo stesso elemento aveva nell’anidride) si utilizzano i suffissi -oso/-ico. Secondo la nomenclatura IUPAC, invece, si ha: acido + numeri di atomi di ossigeno + “osso” + numero atomi non metallo + radice + ico + n.o. non metallo I nomi degli anioni derivano direttamente da
quando il metallo sostituisce gli idrogeni dell'acido. La nomenclatura dei Sali acidi segue le stesse regole dei Sali ossigenati, ma si aggiunge il prefisso "idrogeno" prima del nome dell'anione. Esempi di Sali acidi: - NaHSO4: idrogenosolfato di sodio - KH2PO4: idrogenofosfato di potassio - Ca(HCO3)2: idrogenocarbonato di calcio È importante notare che i Sali acidi possono avere più di un idrogeno sostituito dal metallo, quindi la formula può contenere più di un idrogeno. I Sali acidi sono importanti composti chimici utilizzati in vari settori, come l'industria alimentare, l'agricoltura e la produzione di fertilizzanti.sostituisce parzialmente gli idrogeni. Per ottenere i Sali acidi si ricorre alla reazione diretta fra un idrossido e un acido in proporzioni tali da avere una sostituzione solo parziale degli idrogeni.
Nome dell'anione.. di .. nome del metallo
NaHSO4: bisolfato di sodio
NH4HCO3: bicarbonato d'ammonio
Fe(HCO3)2: bicarbonato ferroso
CuH2PO4: fosfato biacido rameoso
Cu(H2PO4)2: fosfato biacido rameico
Ca(HS)2: bisolfuro di calcio
K2HPO4: fosfato monoacido di potassio
Fe2(HPO4)3: fosfato monoacido ferrico
Sale (cloruro di sodio), zucchero e aceto sono prodotti casalinghi innocui; alcol e candeggina (ipoclorito di sodio) lo sono meno. I detersivi per lavastoviglie contengono soda caustica (idrossido di sodio), metasilicati, soda (carbonato di sodio), fosfato di sodio e altri polifosfati; sono molto caustici quindi è bene non toccarli.
I prodotti per la pulizia del forno sono a base di idrossido di sodio e potassio con aggiunta di tensioattivi (abbassano la tensione superficiale di
Un liquido ovvero agevolano la miscibilità) e solventi organici; i prodotti per i servizi igienici possono essere di tipo acido, a base di acido fosforico, citrico e formico, o di tipo alcalino, a base di ipoclorito di sodio o di calcio e carbonato di sodio. Questi non vanno mai mescolati insieme perché agiscono liberando cloro, gas tossico ed irritante.
I detersivi contenenti ammoniaca non vanno mescolati con quelli a base di sostanze in grado di liberare cloro poiché questo inattiva il detersivo. I prodotti anticalcare sono tutti a base di acidi e non vanno mescolati con la candeggina per evitare lo sviluppo di cloro.
Le reazioni chimiche possono essere classificate in categorie:
- Sintesi o combinazione: due o più sostanze reagiscono tra loro per originare un composto unico.
- Decomposizione: un composto si divide in due o più sostanze; alcuni esempi sono la decomposizione termica di carbonati (H2CO3 H2O + CO2) e dei Sali d'ammonio.
Scambio semplice: un elemento reagisce con un composto sostituendo un elemento di quest'ultimo. Seguono questa tipologia le formazioni dei Sali o degli idrossidi per spostamento dell'H in un acido o dell'acqua per opera di un metallo. Si ha la produzione di H2 gassoso.
Doppio scambio: atomi di un elemento presenti nei due composti si scambiano tra loro formando due composti diversi. Fanno parte di questa categoria le reazioni di neutralizzazione tra acido e idrossido con produzione di H2O.
GLI AERIFORMI
Il barometro fu ideato da Torricelli per misurare la pressione atmosferica, è formato da un tubo di vetro chiuso ad un'estremità e riempito completamente di mercurio. Dopo aver tappato l'apertura, essa viene introdotta al di
sotto della superficie del mercurio contenuto in una bacinella e qui liberato; il mercurio presente nel tubo scende fino a raggiungere un certo livello corrispondente ad una colonna di 760 mmHg.
La pressione atmosferica è possibile utilizzare anche il manometro uno strumento costituito da un tubo a U, contenente mercurio; le due estremità sono in contatto una con l'ambiente di cui si vuole prendere la misura e uno con l'atmosfera in modo tale da vedere la variazione. 760mmHg=1atm=101,325Pa.
Boyle e Mariotte, facendo variare il volume di un gas in condizione isoterme (temperatura costante), la pressione del gas varia in misura inversamente proporzionale alla variazione di volume apportata. Una variazione della pressione imposta al gas produce una variazione di volume inversamente proporzionale alla variazione di pressione che il gas subisce. P1*V1=P2*V2
La legge di Boyle-Mariotte dice che la pressione di un gas, in condizioni isoterme, è inversamente proporzionale al volume del gas.
al volume che esso occupa dunque P*V=costante. Le curve che descrivono il comportamento del sistema a temperature diverse sono dette isoterme, quelle che descrivono la legge di Boyle-Mariotte sono diverse a seconda della temperatura a cui vengono effettuate le misure. A temperature sufficientemente basse le curve presentano un gradino in corrispondenza del quale un aumento della pressione sull'aeriforme comporta la sua trasformazione in liquido con conseguente diminuzione del volume occupato. Esiste una temperatura limite, temperatura critica (Tc) al di sotto della quale un aeriforme può essere liquefatto per semplice aumento della pressione. Un aeriforme a una temperatura superiore alla Tc viene chiamato gas e non può essere trasformato in liquido, qualunque pressione si eserciti su di esso. Un aeriforme al di sotto della sua Tc si chiama vapore ed è trasformabile in liquido per sola compressione. Il vapore acqueo è un gas solo a temperature superiori a.374°C perché tale è la temperatura c