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vede l’elettrone comportarsi sia come onda che come corpuscolo), e può assumere
unicamente due valori, ± ½ , i quali, per via del principio di esclusione di Pauli, devono
necessariamente presentare segno opposto in elettroni presenti in uno stesso orbitale,
in quanto, quest’ultimi, quando appartenenti ad uno stesso atomo, non posso avere tutti
i numeri quantici uguali.
Gli orbitali con l=0 vengono definiti orbitali s, indicati con la lettera s, davanti alla quale
viene aggiunto il numero quantico principale, ossia 1. Essi possiedono una forma sferica,
e rappresentano lo stato fondamentale (1s).
Quelli con l=1, invece, sono chiamati orbitali p, indicati sempre con tale lettera con in
più il numero quantico principale e le lettere x,y,z, per distinguere i singoli orbitali
degeneri (2p , 2p , 2p ).
x y z
Gli orbitali con l=2, sono distinti con la lettera d, indicati con il valore del n davanti la d,
e le lettere xy, xz, yz, x y e z successivamente ad essa, per differenziare i vari valori
2 2 2
assunti da m ; si avranno, per tanto, gli orbitali 3d , 3d , 3d , 3d e 3d .
z2
l xy xz yz x2y2
Fra i maggiormente diffusi si hanno, infine, gli orbitali f, caratterizzati da l=3 e n=4,
questi sono utilizzati dagli elettroni degli atomi più pesanti e possono descrivere sette
orbitali.
La configurazione elettronica rappresenta l’intero elenco degli orbitali pieni di un
atomo, essa segue delle regole fondamentali, per il giusto riempimento dei vari livelli