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SECONDARIA.
2) In base all’etiologia:
- Shock ipovolemico
- Shock cardiogeno
- Shock settico
- Shock anafilattico
- Shock neurogeno
SHOCK DA PATOLOGIA METABOLICA CELLULARE SECONDARIA
E’ causato da una diminuzione del flusso sanguigno conseguente a
ipovolemia, ipodinamismo , inibizione del tono vasale.
La prognosi è favorevole se la diagnosi e terapia sono precoci, in assenza
di complicanze d’organo concomitanti (es. embolia polmonare – infarto
del miocardio).
Il tipo più comune è lo shock emorragico (ipovolemia dovuta ad
emorragia diminuzione del ritorno venoso e diminuzione della gittata
cardiaca).
In risposta all’ipovolemia, si ha un’ attivazione neurormonale che ha
l’obiettivo di ripristinare la volemia , mantenere la perfusione e facilitare
l’uso dei substrati energetici.
La condizione di ipovolemia è rilevata da recettori presenti
nell’organismo che comprendono:
- Barocettori del seno aortico e del seno carotideo
- Volocettori dell’atrio dx sensibili al grado di riempimento atriale
- Chemocettori
- Osmocettori ipotalamici
- Nocicettori
I segnali provenienti dai recettori vengono inviati ai centri superiori che
inviano delle risposte con lo scopo di compenso all’ipoperfusione.
Queste risposte sono:
- RISPOSTA METABOLICA dovuta al rilascio di catecolamine,
cortisolo, glucagone che determinano iperglicemia, lipolisi,
glicogenolisi e gluconeogenesi (formazione di glucosio da parte
di aa e lipidi). Il metabolismo anaerobio indotto dall’ipovolemia
determina accumulo di acido lattico (acidosi lattica metabolica).
La liberazione di catecolamine influenza anche il sistema
cardiocircolatorio provocando tachicardia, vasocostrizione e
aumento della gittata cardiaca.
- RISPOSTA CARDIOCIRCOLATORIA precoce determinata dalle
catecolamine. Causa:
1) vasocostrizione sia arteriosa che venosa periferica,
2) aumento della frequenza cardiaca e della gittata ,
3) Iperventilazione polmonare per compensare la ridotta
disponiblità di ossigeno e l’acidosi metabolica lattica.
- PASSAGGIO IN CIRCOLO DI LIQUIDI per una redistribuzione delle
forze di Starling dovuto ad un aumento della pressione osmotica
interstiziale
- AUMENTATO RIASSORBIMENTO RENALE DI ACQUA E SODIO per la
secrezione di ADH e l’ipersecrezione di renina dovuta alla
stimolazione simpaticoadrenergica e all’ipotensione a livello
dell’arteriola afferente glomerulare renale. L’ azione della renina
e’ quella di attivare il sistema renina- angiotensina che ha un
effetto vasocostrittore e stimola la produzion di aldosterone
( favorita anche da un aumento della concentrazione
extracellulare di potassio).
Esempi di shock da patologia metabolica cellulare secondaria sono:
1) Shock ipovolemico da vasoplegia per sequestro di liquidi dai vasi
per cause neurogene
2) Shock anafilattico dovuto alla liberazione di istamina e altri
mediatori che causa vasodilatazione
3) Shock cardiogeno dovuto all’incapacità del cuore di mantenere una
gittata adeguata per cause cardiache ed extracardiache
4) Shock emorragico dopo ad esempio pancreatite
necroticoemorragica
QUADRO CLINICO: segni e sintomi derivano dai meccanismi di compenso
messi in atto dall’organismo per far fronte all’ipovolemia.
(Un soggetto sano può perdere fino al 10% del volume di sangue
circolante senza alterazioni della pressione arteriosa e della gittata
cardiaca. Oltre tale limite compaiono le manifestazioni cliniche che sono:
- cute pallida, fredda, sudata
- oliguria
- tachicardia (diventa evidente in base all’entità del danno)
- pressione arteriosa normale all’inizio, quando i meccanismi di
compenso non riescono più nella loro azione si ha ipovolemia
- iperventilazione fino alla dispnea per correggere l’acidosi lattica e l’
ipossia
- alterazioni a carico del SNC (agitazione, ansia, confusione e coma)
SHOCK DA PATOLOGIA METABOLICA CELLULARE PRIMITIVA
L’alterazione metabolica interessa primitivamente la cellula in cui si ha
un arresto di alcune tappe importanti dei processi biochimici metabolici
dovuo all’azione dei microorganismi o di loro prodotti. L’alterazione
interessa dapprima la cellula per estendersi poi a organi anche lontani
che vengono coinvolti inizialmente per fenomeni di compenso e
successivamente vanno incontro a scompenso.
Alcune definizioni:
Infezione: invasione da parte di microorganismi di tessuti sterili
dell’organismo. Non sempre dà manifestazioni cliniche
Batteremia: presenza di batteri vitali nel sangue
SIRS (sindrome da risposta infiammatoria sistemica): risposta
infiammatoria sistemica ad una varietà di insulti clinici (traumi, stress
chirurgico). Si manifesta con la presenza di 2 o più condizioni tra quelle
elencate:
1. Temperatura maggiore di 38 o minore di 36 gradi
2. Frequenza cardiaca maggiore di 90 battiti/minuto
3. Frequenza respiratoria maggiore di 2 atti/ minuto
Sepsi: risposta sistemica all’infezione. Ha lo stesso quadro della SIRS.
Sepsi severa: sepsi associata a disfunzione di organo
Shock settico: sepsi nel momento in cui il compenso emodinamico è
sopraffatto.
La sepsi non dipende né dal tipo di microrganismo né dalla carica
infettante.
E’ tipica del paziente chirurgico perché è favorita dalla malattia di
base, dall’immunodepressione e dalle procedure diagnostiche e
terapeutiche.
Lo shock da patologia metabolica cellulare primitiva comprende 4 fasi:
1. FASE PRECLINICA
2. FASE COMPENSO
3. FASE DI SCOMPENSO
4. FASE DI INSUFFICIENZA MULTIORGANO
FASE PRECLINICA
La sepsi deriva da un trauma che interrompe la barriera anatomica dei
tessuti e consente il confronto tra l’ospite e i microorganismi. Esempi di
traumi sono: anestesia – trauma chirugico – patologia acuta (es.
pancreatite acuta).
In seguito al trauma, prima che si manifestino i sintomi, c’è
un’attivazione immunobiologica che coinvolge l’immunità, il
complemento e le citochine (es. IL 1)
L’interleuchina 1 ha molte funzioni:
1. Induce proteolisi muscolare
2. Stimola la gluconeogenesi e la sintesi della proteine della fase
acuta
3. Alza la temperatura
4. Stimola la produzione dei granulociti polimorfonucleati.
Il muscolo immola le proprie proteine per produrre
glucosio(gluconeogenesi) e per la sintesi della proteine della fase acuta
che hanno un’attività opsonizzante, antienzimatica, antiproteasica,
antiossidante e garantiscono un ruolo nel proteggere l’organismo ospite.
Dal canto loro, i microrganismi attivano la fosfolipasi a livello della
membrana cellulare che stimola la produzione dei mediatori
dell’infiammazione (leucotriene, prostaglandine e trombossani) che
inducono un danno all’endotelio con vasodilatazione e provocano
l’aggregazione piastrinica e leucocitaria.
FASE DI COMPENSO
La sepsi diventa clinicamente evidente in cui l’infezione prevale sulle
difese.
Si hanno:
1. Iperglicemia con insulinoresistenza
2. Utilizzo preferenziale di altri substrati per produrre energia (lipidi e
amminoacidi)
3. Sintesi delle proteine della fase acuta
4. Aumento dell’escrezione urinario di azoto, derivante dal
catabolismo proteico
5. Alterazioni cardiocircolatorie (iperdinamismo con aumento della
frequenza e gittata cardiaca – pressione arteriosa normale)
6. Alterazioni respiratorie organiche per edema interstiziale (ridotta
perfusione) e funzionali per una maldistribuzione di flusso a causa
dei regimi pressori dell’albero polmonare ( iperventilazione di aree
poco perfuse e viceversa)
FASE SCOMPENSO
I meccanismi di compenso non riescono a far fronte alle aumentate
richieste energetiche = peggioramento del quadro ossidativo.
Si hanno:
1. Resistenza evidente ai substrati glicidici e lipidici (non avviene più
la lipolisi per un blocco enzimatico del catabolismo lipidico)