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FLIP-FLOP SR

  • S R Q
  • 0 0 MEMORIA
  • 1 0 1
  • 0 1 0
  • 1 1 NO

FLIP-FLOP JK

  • J K Q
  • 0 0 MEMORIA
  • 1 0 1
  • 0 1 0
  • 1 1 Q̅

FLIP-FLOP D

  • D Q
  • 0 0
  • 1 1

FLIP-FLOP T

  • T Q
  • 0 Q
  • 1 Q̅

se T=1, la frequenza di Q risulta la metà di quella del CLK

CONTATORI ASINCRONI

a ogni impulso di clock il valore di Q0 commuta;

Q1 commuta sul fronte di discesa di Q0 ecc. quindi

la frequenza di Q1 è la metà di quella di Q0.

Si realizza quindi un contatore che incrementa di 1 per

ogni impulso di clock ricevuto.

Il valore massimo è 2n n->numero di flip-flop

CONTATORI SINCRONI

Q0 commuta a ogni impulso di CLK, mentre Q1

a ogni colpo di CLK per cui Q0 = 1, quindi ogni due.

Q3 commuta quando (Q0 ANDQ1)=1.

PROCESSORE

BUS INTERNO

BUS ESTERNO

FETCH:

viene letto il codice dell'istruzione dalla memoria

EXECUTE:

il codice viene decodificato ed eseguito

SEGNALI DI CONTROLLO

LINEE DI INDIRIZZO

LINEE DATI

STACK:

struttura LIFO, modificabile con PUSH e POP

lo stack pointer (SP) punta all'elemento più in alto

lo stack permette di simulare procedure: il ritorno di una

procedura si ottengono i dati nell'ordine opposto a quello in cui sono stati messi

DMA

metodo per trasferire dati senza occupare la CPU

Un DMA controller trasferisce dati da una periferica alla memoria o viceversa fingendo da master del BUS.

  1. la CPU carica in IOAR l'indirizzo del primo blocco di memoria e in DC il numero di dati (concatenati).
  2. la periferica richiede al DMA controller il trasferimento.
  3. il DMAC invia un DMA REQUEST alla CPU.
  4. quando la CPU lo accoglie, rilascia il bus e risponde con DMA ACK.
  5. il DMAC inizia a trasferire aggiornando DC e IOAR ad ogni parola.
  6. in base a come è gestito il trasferimento, possono essere abbelli periodici (si bloccano DMA REQ e quindi DMA ACK e la CPU riprende il controllo del bus).
  7. quando DC=0, il trasferimento è terminato e invia un interrupt alla CPU.

CACHE

LOCALITÀ DEI RIFERIMENTI

  • TEMPORALE: se all'istante t accedo alla cella C, è probabile che ci dovrò riaccedere entro t+D
  • SPAZIALE: se all'istante t accedo alla cella di indirizzo i, è probabile che a t+D acceda a i+e

quindi, se t carichiamo il blocco # l-o, l+b, per un certo periodo di tempo è probabile che il programma trovi tutto nella cache.

STRUTTURA

quando la CPU accede alla memoria, la cache:

  1. interpeta l'indirizzo
  2. verifica se il blocco corrispondente è in cache
  3. se sì, lo manda alla CPU HIT
  4. se no, carica il blocco dalla memoria di cui fa parte MISS

il caricamento del blocco può avvenire sul momento (rallenta l'esecuzione) o dopo aver finito la parola (LOAD THROUGH)

MICROPROGRAMMAZIONE ORIZZONTALE

La microistruzione contiene un bit per ogni segnale di controllo; i segnali sono quindi pilotati direttamente dal valore.

  • alcune combinazioni di valori parziali non verificano mai
  • la memoria risulta maggiore

CONFIGURAZIONI POSSIBILI

0 0 0 1

0 1 0 0

1 0 0 0

Si usano n bit per 2^n combinazioni, quando n è parziale allora 2 (log24)

MICROPROGRAMMAZIONE VERTICALE

Le microistruzioni sono codificate; i segnali di controllo sono pilotati dai valori decodificati.

Si usano 2 bit per 4 segnali di controllo

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
21 pagine
1 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cero di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Calcolatori elettronici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Sonza Reorda Matteo.