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MICROSPOROFILLI

I sono organizzati in piccoli coni di colore Giallo

o Rosso-Violaceo portati su rametti dell'anno precedente, i singoli

.

granuli pollinici sono bisaccati

MACROSPOROFILLI

I riuniti in coni solitari, sono costituiti da una squama

biovulata.

I coni femminili appena formati sono portati eretti all'estremità dei rami dell’anno e

dopo la fecondazione si flettono verso il basso e diventano penduli.

Gli strobili sono brevemente peduncolati, cilindrici, penduli e con le squame

persistenti.

Gli strobili maturano nell'anno e cadono interi dopo la disseminazione.

I semi sono ovoidali con un'ala lunga e trasparente che si stacca facilmente.

legno

Il è provvisto di canali resiniferi.

L'apparato radicale è superficiale e non si approfondisce mai.

fusto

Il è monopodiale con crescita ritmica.

Il genere Picea è un genere di grande importanza selvicolturale e vivaistico-

ornamentale. Filizzola

Tesina Esame di Botanica Forestale - - Scienze Forestali e Ambientali - UNIBAS

Il genere Picea ha un areale vastissimo, si estende dalle coste atlantiche della

Scandinavia fino all'Europa meridionale della Penisola Balcanica, attraverso la Siberia

fino alla Cina.

Picea orientalis:

• Caucaso, Asia minore

CARATTERISTICHE

● NOME: Picea orientalis

“ ”

Picea del Caucaso

● MISURE: Altezza 60 m.

ø 3 m.

● STROBILI: Penduli e lunghi 5-8 cm.

● FOGLIE: Lunghe 1 cm, a Scovolino.

È

diffusa soprattutto nel Caucaso ad altitudini tra 600-2100 m.

Tollera l’ombreggiamento meglio dell’abete rosso ed è particolarmente resistente all’aridità.

In Europa è di scarso valore forestale, è invece interessante come specie ornamentale, viene

albero natalizio

spesso utilizzata come . Picea obovata:

• Siberia

Picea pungens (glauca):

• Montagne Rocciose USA

CARATTERISTICHE

● NOME: Picea pungens (glauca)

“ ”

Picea del Colorado

● MISURE: Altezza 25 m.

ø 2,5 m.

● STROBILI: Penduli e lunghi 6-10 cm.

● FOGLIE: Lunghe 1-3 cm, a Scovolino.

Di colore glaucescente ( ).

Ceroso, Bluastro

È un albero di medie dimensioni a

crescita lentissima (4m in 60 anni).

I rametti sono di color arancione.

Presenta chioma piramidale con base

molto allargata.

Gli aghi sono glaucescenti per

l’abbondante quantità di cere

bluastre che ricoprono le superfici. Il

notevole spessore delle cere

protegge i tessuti fogliari sia dal

freddo che dai rischi di eccessive

perdite idriche, inoltre a causa dei

suoi aghi pungenti non è appetita dal

bestiame. Poco esigente e molto

resistente al freddo, cresce bene anche in terreni molto umidi. • Picea omorica: Balcani

Picea excelsa:

• N-Centro Europa

Filizzola

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- Picea excelsa -

CARATTERISTICHE

● NOME: Picea excelsa “ ”

Abete rosso

● MISURE: Altezza 50-60 m.

ø 1-2 m.

● MATURITA’: 25-30 anni

● STROBILI: Penduli sui rami,

persistenti, lunghi 10-20 cm.

● FOGLIE: Lunghe 1,5-2,5 cm, inserite

subdistiche su cuscinetti rilevati.

Crescita in Altezza (m)

10 anni = 6 m

30 anni = 30 m

Viene comunemente chiamato “abete rosso”.

Si tratta di alberi di grandi dimensioni che possono vivere

400-500 anni e alle basse quote possiede una crescita

iniziale forte.

CHIOMA

La chioma è verde intenso, ma leggermente più chiara di

quella dell'abete bianco. Nell'insieme la chioma ha un pro-

filo triangolare, con base più o meno allargata e cima

sempre acuta anche nelle piante vecchie. La corteccia è

sottile e rossastra.

FOGLIE

Gli aghi persistono per 8-10 anni, sono lunghi 1,5-2,5 cm

ed hanno sezione romboidale spesso sono assenti nella

parte inferiore del rametto (subdistiche).

Sono di color verde scuro lucente inserite su cuscinetti

che rimangono sul rametto dopo la caduta.

rilevati

Gli aghi presentano 2-3 linee stomatifere non evidenti.

Filizzola

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STROBILI

MICROSPOROFILLI

I sono di color rosso alla

fioritura, si trovano all'estremità dei rametti

dell'anno precedente a partire dalla parte medio-

superiore della chioma.

Sono portati orizzontali e dopo l'emissione del

polline si piegano verso il basso e disseccano.

MACROSPOROFILLI

I si trovano all'apice dei

rametti laterali, sono solitari, sessili, cilindrici e di

color giallo rosati. Restano eretti fino alla

fecondazione dopodichè diventano penduli.

La Fioritura avviene fra aprile e giugno, i semi maturano ad Ottobre .

Gli strobili sono generalmente cilindrici,

diritti o leggermente curvati e soprattutto

penduli. A maturità sono lunghi 10-20 cm

sono inizialmente verdi, virano poi al

marrone quando in autunno raggiungono

la maturazione.

Gli strobili maturano nell'anno stesso e

nell'inverno avviene la disseminazione e

successivamente gli strobili cadono interi.

Le squame sono sottili, coriacee,

persistenti e le brattee non sono visibili.

Ogni squama porta due semi brunastri

lunghi 3-5 mm, avvolti lateralmente da

un'ala sottile e lucida.

non e dormiente e la facoltà

Il seme

germinativa si mantiene anche per un

paio di anni.

La maturità sessuale è

raggiunta intorno ai 25-30

anni in piante isolate, più

tardiva è in bosco intorno ai

40-50 anni.

Produzioni abbondanti di

seme ( ) si hanno

pasciona

ogni 3-4 anni, (8-10 anni

nelle stazioni più fredde). Filizzola

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PROPAGAZIONE

La rinnovazione naturale è spesso insufficiente nei boschi puri.

L'abete rosso si propaga per seme, per propaggine, per innesto e per talea.

- Propaggine: Si moltiplica naturalmente quando i rami bassi, venendo a contatto

con il suolo, producono spontaneamente radici.

- Innesto: Viene utilizzato per propagare forme di interesse omamentale.

- Talee: per la radicazione si ricorre a trattamenti con sostanze rizogene.

plagiotropismo

Per evitare il , la propagazione agamica si effettua con piante

madri molto giovani.

RADICI

L’apparato radicale è e le grosse radici non scendono al di sotto

molto superficiale

dei 50 cm di profondità, ha un andamento marcatamente orizzontale e questo gli

permette di svilupparsi anche in terreni poco profondi.

Proprio la superficialità dell'apparato radicale è la causa principale della caduta di

queste piante da parte del vento.

FUSTO

L'abete rosso ha fusto diritto, slanciato

e poco rastremato (ricco di rami fin dal basso).

Il legno ha un basso peso specifico, è tenero, elastico e di color bianco - giallastro.

Come nell’abete bianco l'alburno non è ben distinto dal duramen, ma il legno della

picea si distingue molto bene per la costante presenza di canali resiniferi

all’interno degli anelli.

Il legno di abete rosso è facilmente lavorabile e proprio per questo motivo è uno dei

più richiesti per i suoi molteplici usi in falegnameria e carpenteria ( , ).

Travi rivestimenti

Un impiego particolare è quello del cosiddetto “ ” che serve per la

Legno di risonanza

costruzione di strumenti musicali. Poche stazioni sono capaci di produrre una certa

quantità di piante con questo tipo di legno, tra queste la più famosa è quella di

( ).

Paneveggio Trento potere calorifico elevato

Il legno di Picea ha un ,

superiore a quello del faggio, del carpino e anche delle

querce.

Dalla corteccia si può estrarre tannino e la resina trova

impieghi particolari (trementina di Strasburgo).

Filizzola

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DISTRIBUZIONE

Il genere Picea ha un areale vastissimo

In Italia, si trova naturalmente sulle e in piccole stazioni dell' (

Alpi Appennino Foresta

).

dell'Abetone

La diffusione di Picea excelsa in Italia deriverebbe dalla ricolonizzazione avvenuta

dopo l'ultima glaciazione, questa diffusione si sarebbe sviluppata a partire da rifugi

appenninici dell'Italia centrale. L'area di vegetazione dell'abete rosso corrisponde

approssimativamente alla zona fitoclimatica del , che da esso prende il nome.

Picetum

Nelle Alpi il limite altitudinale superiore si aggira sui 2.000-2.200 m, quello inferiore e

più variabile poiché l'abete rosso scende nel Fagetum e anche nel Castanetum fino a

700-800 m, arrivando anche a 300-400 m nelle zone più piovose.

Gli inverni miti e le estati calde dei climi montani meridionali rappresentano un

fattore sfavorevole per la diffusione di questa specie in quanto facilitano la

formazione di legno tenero con anelli larghi, soggetto al marciume e allo

stroncamento.

L'abete rosso e resistente alle basse temperature e può essere incluso nel gruppo

delle nostre specie microterme. Pur entrando tardi in vegetazione è da considerarsi

specie semi-sensibile alle gelate tardive.

È esigente in fatto di umidità atmosferica, richiede perciò piogge frequenti nel periodo

vegetativo.

Nei riguardi della luce può considerarsi come specie a temperamento intermedio, ma

soprattutto da giovane sopporta abbastanza bene l'ombra ( ).

sciafilo

Ha un accrescimento lento nei primi anni e poi rapido fino a tarda età.

Non ha spiccate preferenze in fatto di terreni, si adatta non solo ai suoli calcarei ma

anche a quelli fortemente acidi.

Per Ie sue caratteristiche ecofisiologiche rappresenta una delle

pili peculiari specie climaciche della flora dendrologica europea; I'e

strema variabilità di morfotipi e, soprattutto, di ecotipi suggerisce ia massima

utilizzazione di forme locali.

L'abete rosso è molto socievole e forma foreste pure, si trova anche allo stato misto,

mescolato fino a 1.400 m con il faggio e l'abete bianco e oltre i 1.800 m con le altre

conifere montane, ( ).

Larice

Susmel nel 1988 distingue due gruppi fondamentali che si differenziano per alcuni

caratteri morfologici:

a) Picee caratterizzate da:

- Rami inferiori curvati verso l'alto.

- Strobili lunghi.

- Chioma espansa e regolare.

Crescono in modo vigoroso, sono più sensibili al gelo ma sopportano meglio il carico

nevoso. È reperibile nelle stazioni fertili e fresche.

b) Picee caratterizzate da:

- Rami inferiori curvati verso il basso.

-

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
82 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GPL1987 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Fascetti Simonetta.