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Estratto del documento

N;

Nicchia ecologica: Elton: Insieme di fattori biotici e abiotici che rendono possibile la

sopravvivenza di una specie; Hutchinson: Spazio multidimensionale in cui ogni asse rappresenta il

range di condizioni ambientali e di risorse entro cui può esistere la specie; Curve ABC(Abundance-

Biomass Comparison): In realtà si possono usare anche famiglie e taxa, non solo specie. Usando

questo metodo tra l’altro non sono necessari “controlli” perché ci si rifà all’andamento delle curve;

Background BSS(Biomass Size Spectra): Nati per il dominio pelagico, non sono direttamente

applicabili a quello bentonico. Valuta la distribuzione di biomassa in relazione alla taglia degli

organismi); Intermediate Disturbance Hypothesis: La diversità è massima a livelli intermedi di

disturbo; Effetti dell’oil spill: Acuti nel breve termine: Impedisce gli scambi gassosi (anossia);

Limita la penetrazione della luce (minore PP); Aderisce agli organismi; Cronici nel lungo periodo:

Alterazioni fisiologiche, fisiche e comportamentali; Modificazioni della composizione in specie;

Modificazioni delle interazioni ecologiche; Risposte all’oil spill: Gasteira e Davvin: Aumento

mortalità delle specie sensibili agli idrocarburi (crostacei); Più specie opportuniste dopo 1-3 anni

(Policheti); Parra: non c’è relazione tra l’ammontare di catrame e: ricchezza, biomassa, densità e

diversità di specie. C’è invece fra profondità e diversità, latitudine e densità, latitudine e ricchezza;

Ristabilimento di una sana comunità biologica: A causa dello stato naturalmente dinamico degli

ecosistemi: la comunità ristabilita può non avere esattamente la stessa composizione (e struttura

demografica) di quella esistente prima del danno; E’ impossibile dire se un ecosistema ripristinato,

dopo un incidente, sia lo stesso o sia diverso da quello che sarebbe stato se il fatto non fosse

avvenuto.

Campionamento marino: Pratica standardizzata per seguire nel tempo l’evoluzione di un

fenomeno con misure e osservazioni; Per un campionamento adeguato si dovrebbero trovare

variabili che hanno PICCOLI cambiamenti naturali nel tempo e GRANDI quando rispondono a un

disturbo.

Problematiche legate al campionamento: Confondimento spaziale (spatial confounding): si

verifica se viene confrontata l’area disturbata con UNA SOLA area di controllo valutando come

impatto un cambiamento che è naturale e dovuto a diverse velocità di variazione delle variabili

studiate.

SOLUZIONI: Underwood e Chapman propongono la scelta e il confronto di un sito impattato e più

aree di controllo (come unità sperimentali). Questa soluzione non è approvata da Stewart-Oaten e

Bence che non ritengono casuale la scelta del sito d’impatto e che quindi preferiscono, laddove sia

possibile, utilizzare serie storiche precedenti della zona impattata. Classi di disturbo: Pulse

disturbante (acuto): Fluttuazione a breve termine della variabile in studio; Press disturbante

(cronico): A lungo termine interessa la grandezza della variabile; Nel primo caso dobbiamo

intensificare il campionamento, nel secondo aumentare le aree di controllo; Campionamento del

benthos: PREGI: Buoni indicatori delle condizioni dell’habitat; Offre informazioni integrate nel

tempo; DIFETTI: Alti “costi” per smistamento, conteggio ed identificazione tassonomica degli

esemplari; Metodi di analisi del materiale campionato: Macrofauna: organismi trattenuti da un

setaccio con maglia di 0,5 mm o 1 mm; La scelta della misura determina l’attendibilità del risultato

e influenza la scoperta di un impatto; Sostenitori 0,5 mm: Studio più preciso della comunità; Non

c’è perdita della componente faunistica di piccole dimensioni; Sostenitori 1 mm: Buon

compromesso tra: risultati, sforzo e costi del monitoraggio; Frazione perduta non provoca

distorsioni significative ai parametri della comunità; La sufficienza tassonomica: Valutazione dei

cambiamenti strutturali delle comunità bentoniche, dovute a stress ambientale, identificando gli

organismi a livelli tassonomici superiori a quello di specie. PREGI: Analisi piccolo pool di specie

porta RISULTATI SIMILI a quelle fatte su intere comunità; Riduce i tempi di campionamento;

Riduce gli errori di determinazione; DIFETTI: Può diventare una scusante per l’inesperienza degli

operatori; SUGGERIMENTI: Piuttosto di identificare fino a livello di specie investire risorse per:

Raccolta maggior n° campioni; Infittire rete stazioni; Aumentare frequenze campionamenti;

Biodiversità ed ecosistemi: Abbiamo 3 modelli basici che descrivono la relazione tra la

biodiversità e la struttura degli ecosistemi: Ridondanza: Questo modello suggerisce che la

biodiversità di per sé non è importante: data una sufficiente biomassa, la funzione dell’ecosistema

richiede solo una specie rappresentativa da ogni gruppo funzionale; Keystone: Da ogni gruppo

funzionale, certe specie (specie chiave) sono considerate essenziali alla funzione dell’ecosistema,

altre risulterebbero ridondanti; Rivet: tutte le specie sono chiodini interdipendenti nella struttura

dell’ecosistema e ogni specie contribuisce alla funzione; Indice di Borja: Analizza l’evoluzione di

un ambiente in seguito ad uno stress; Sfruttando le tappe progressive di Salen-Picard si suddivide la

macrofauna del fondo molle in 5 gruppi in accordo con la loro sensibilità all’aumento dello stress:

GRUPPO I: specie molto sensibili; GRUPPO II: specie indifferenti; GRUPPO III: specie tolleranti

agli eccessi; GRUPPO IV: opportunisti di secondo ordine; GRUPPO V: opportunisti di primo

ordine; BENTIX: è stato predisposto per adattarsi agli ecosistemi bentonici mediterranei e costruire

uno schema numerico a cinque classi per la classificazione delle comunità bentoniche. Le categorie

in cui si dividono le specie di Bentix non coincidono con quelli di AMBI.

L’assenza di ogni specie sensibile produce un valore 2 e l’assenza di specie corrisponde ad un

valore 0 dell’indice. I limiti fra classi sono stati definiti dopo test multipli con dati reali costruendo

una scala a 5 gradi; M-AMBI: Rispetto ad AMBI, l’indice M-AMBI include nel calcolo anche la

ricchezza di specie e la diversità. Il calcolo è realizzato dallo stesso SW di AMBI. M-AMBI

consiste in un’analisi multivariata in cui l’Analisi Fattoriale combina i valori di AMBI con quelli di

diversità di Shannon-Wiener (H’) e numero di specie (S). Il primo step di M-AMBI è quello di

calcolare AMBI, la ricchezza specifica (S) e H’ per ogni stazione. Durante la seconda fase, sulla

base di queste tre variabili viene assegnato un valore ecologico, da bad a good; BOPA: Sviluppato

per le acque costiere della Manica. E’ basato sul rapporto tra presenza di policheti opportunisti e

anfipodi. Il valore di BOPA è basso quando la qualità ambientale è elevata, ed è quindi nullo quando

non sono presenti policheti opportunisti; BITS: Consente di determinare gli organismi a livello di

famiglia e non più di specie, permettendo risparmio in tempo e risorse. Esso calcola la qualità

ambientale delle acque di transizione, e questo indice è stato sviluppato da degli studiosi di Ferrara.

BITS=log[(6fl+fll)/flll+1)+1]+log[nl/(nll+1)+nl/(nlll+1)+0,5nll/(nlll+1)+1];

Studio di comunità dopo anossia: Il primo è uno stadio immaturo composto da organismi che

vivono in condizioni di ipossia; Il secondo è uno stadio composto da comunità disturbate; Il terzo è

uno stadio in cui l’ipossia per un determinato periodo può causare delle carenze nella numerosità

della fauna, ma poi si torna allo stadio di pre-anossia; Il quarto è uno stadio in cui gli organismi

sono risalienti; ossia c’è un ripristino asimmetrico, ci si avvicina allo stadio di maturità. Secondo

quanto proposto dagli studiosi, gli organismi passano molto tempo in stati immaturi prima di

arrivare allo stadio maturo.

La persistenza di una comunità ad uno stadio di non maturità o al primo stadio di maturità, si

chiama isteresi. Non tutti sono d’accordo che l’attività umana possa influire sulle ipossie. Concetto

di piano: Spazio verticale del dominio bentonico dove le condizioni ecologiche (dipendenti dalla

posizione rispetto al livello del mare) variano “regolarmente” fra due livelli critici e ben

identificabili che rappresentano i confini del piano. I diversi piani hanno popolamenti caratteristici

che cambiano in corrispondenza dei confini e sono una sorta di limite di condizioni medie

accettabili; Nel piano ci sono gli orizzonti, suddivisioni verticali con caratteristiche proprie. Più

orizzonti fanno un sottopiano; Più piani fanno un sistema: SISTEMA FITALE (O LITORALE),

SISTEMA AFITALE (O PROFONDO); Mediterraneo: 1. Mare di alboran(molte specie di

origine atlantica); 2. Mediterraneo occidentale(molti endemismi e specie di tipo subtropicale); 3.

L’adriatico(che può essere suddiviso a sua volta in centro-meridionale e settentrionale; quest’ultimo

è caratterizzato da basse profondità, elevati apporti fluviali e ampie variazioni di temperatura e

ospita le specie atlantiche); 4. Il mare egeo(a minor salinità e sotto l’influenza del Mar Nero); 5. Il

mediterraneo orientale(con diverse specie tropicali o subtropicali di origine indo pacifica, alcune

cosmopolite e altre lessepsiane di recente introduzione); Secondo le regole di Peres e Picard l’Italia

classifica le Benthic populations: 162 popolazioni circa nel Mediterraneo sono state censite, 61

delle quali di interesse per la conservazione; La piattaforma continentale è una porzione di

fondale marino caratterizzata dalla presenza di luce e quindi di produttori primari bentonici. La

produzione è molto elevata (risorse ittiche). E’ soggetta ad apporti terrigeni. Il brusco aumento della

pendenza segna l’inizio della scarpata continentale (200 m). La gran parte dei fondi della

piattaforma continentale è caratterizzata da sedimenti mobili. I fondi sabbiosi sono generalmente

occupati da organismi filtratori mentre i fondi fangosi sono dominati da organismi detritivori.

Climaticamente, può essere distinto un Mediterraneo Nord-Occidentale (con cui il mare Adriatico

e il mar Nero presentano notevoli affinità faunistiche) da uno meridionale (essenzialmente il bacino

di levante) con aree intermedie di transizione (mari Ionio ed Egeo). Dal punto di vista storico,

invece, il Mediterraneo Occidentale ha avuto una storia a parte ed indipendente dal Mediterraneo

Orientale e ancor più dal mar Nero.

Topografia del fondo

Il profilo di un margine continentale attuale comprende quattro elementi principali:

- Piattaforma e scarpata continentale, sono legati all’evoluzione della tettonica dei

contine

Dettagli
A.A. 2015-2016
38 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/11 Biologia molecolare

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescavpegorer di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Del Piero Donatella.