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SPLICING
Splicing: le sequenze di riconoscimento per lo splicing si compongono di sito di
riconoscimento al 5' che inizia con GU (nell'esone) e nell'introne AG. Si ha poi
anche il branch point nell'introne che è un altro punto di riconoscimento
caratterizzato da una A di solito vicino alla sua estremità 3' ed è seguita da un
segmento di polipirimidine. Una A, peculiare poiché si ritrova dentro l'introne,
mediante il suo ossidrile in C2, attacca il gruppo fosfato di giunzione tra la G
dell'introne ed il resto dell'esone a monte. In questo modo si forma una catena
corta di pre-RNA che si chiude su stessa e rimane legata all'esone a valle. Una
seconda trans-esterificazione tra l'ossidrile libero dell'esone a monte ed il fosfato
di giunzione dell'esone a valle che lega il lariat, ovvero la formazione a “laccio”
precedentemente costituita, unisce i due esoni. A questo punto lo splicing è stato
compiuto e l'estremità intronica, che mantiene la caratteristica struttura lariat, è
allontanata. Si ha quindi un ripiegamento intorno ad A.
Spliceosoma: non ci sono proteine di splicing, ma per avvenire in modo efficiente
serve lo spliceosoma. Non è un'unica entità ma è formato da vari elementi. Vi
sono proteine e piccoli RNA, gli snRNP che hanno una porzione di RNA
complessata a particolari proteine. Il primo evento di splicing è che la U1 di un
snRNP riconosce il sito di splicing a 5' e la U2 snRNP riconosce la A del sito di
branching. Questo fa cambiare la sequenza, si recluta allora un altro snRNP e
intervengono gli altri che circolarizzano e fanno contattare la A con il 5'. Poi
interviene U6 che aiuta la transesterificazione
Esempi di fenomeni biologici fondamentali resi possibili dal
controllo combinatoriale dell'espressione genica
Lo sviluppo del piano corporeo in drosophila: alcuni geni regolano complessi
programmi di sviluppo. Molti geni sono conservati tra questo insetto e i
mammiferi: i geni dei mammiferi però si sono evoluti, ma i meccanismi della
drosophila sono mantenuti. Ha testa, torace e addome e ciascuno di questi
segmenti ha regioni specializzate: nella testa occhio e antenna, nel torace tre
segmenti (T1,2 e 3: in T1 si sviluppa una zampa, in T2 una zampa e un'ala, in T3
un'altera che serve a stabilizzare il volo) e nell'addome 8-9 segmenti specializzati.
Lo sviluppo dalla cellula uovo deve portare a questa specifica segmentazione.
Geni master: tali geni regolano da soli complessi programmi di sviluppo e se sono
compromessi cambia lo sviluppo. Per esempio, il mutante antennapidia ha piedi al
posto delle antenne: la mutazione che regola tale fenotipo era proprio nel gene
detto antennapidia (è mutata la zona regolatrice). Mutando la regione regolatrice
che si esprime solo nella regione del torace, ora tale gene si esprime anche nella
testa e questo provoca tale mutazione. L'informazione c'è dappertutto per dare
l'antenna: basta cambiare il modo di regolare un gene per dar luogo allo
svolgimento di un programma di sviluppo in un luogo sbagliato. Si è visto che vi
sono gruppi di cellule nella larva già specializzate e con un destino. La zona che dà
origine alla testa ha un gruppo di cellule il cui destino è dare origine all'occhio
adulto. Nel torace un gruppo origina la zampa. Se noi prendiamo il gene master
per l'occhio detto gene ey e lo sostituiamo mettendolo dove c'è la zampa: la
zampa si esprime, ma sulla zampa si ha un occhio. Basta avere un gene master e
spostarlo, cambiare la sua espressione e determinare un complesso piano di
sviluppo che porta alla mutazione.
Sviluppo embrionale Drosophila: ovocita e poi si ha sviluppo embrionale e larvale
negli insetti. Lo sviluppo embrionale deve essere corretto e avviene in un giorno:
dopo 24 ore si ha la schiusa della larva e poi si hanno tre stadi. Dopo 5 giorni si
ha la pupa nel bozzolo e poi l'insetto adulto. Già nell'embrione ci sono i destini
delle cellule e già lì si ha la programmazione delle cellule. Da una singola cellula si
passa a molte altre cellule dove si sono già determinate le regioni. Da 5 a 8 ore
questa struttura porta a specializzarsi. Poi segmentazione e dopo 10 ore si hanno
i segmenti tutti divisi. La prima fase è il blastoderma cellulare che dura due ore
dove l'embrione non si ingrandisce. All'inizio si hanno nove divisioni dei nuclei e
per cui si forma una cellula multi-nucleata che è il sincizio. Poi i nuclei prima
distribuiti ovunque, migrano verso la superficie dove ci sono tutti i nuclei e resta
il citoplasma vuoto. Si ha ora un blastoderma sinciziale, dove non si ha ancora
divisione tra le cellule ma si vede già la regione posteriore dove le cellule si
mantengono indifferenziate e sono responsabili delle germinali. Dopo quattro
divisioni ulteriori si ha il blastoderma cellulare dove tutto l'embrione è circondato
da una specie di pelle e una volta che si sono formate così il destino è quasi
segnato del tutto. Si possono osservare le colorazioni a strisce con il gene Eve
(grigio) e Fushi-tarazu (marrone) che portano a formare i segmenti. Dopo 2,7 ore
si ha una suddivisione in po' sfuocata; dopo 3,5 la suddivisione è molto
determinata e di uno spessore per striscia di 2 cellule.
Formazione strisce e determinazione degli assi: nello sviluppo iniziale
dell'embrione si può notare come gli assi principali sono stati definiti già
nell'ovocita. Si hanno cellule specializzate, quelle a contatto diretto con l'ovocita,
quelle del follicolo che danno un segnale terminale determinando il polo
posteriore e quello anteriore. Poi vi sono altre cellule del follicolo che forniscono
segnali ventrali. Già determinati quindi assi dorso-ventrale e antero-posteriore. Il
tutto è iniziato dai geni della polarità dell'uovo: sono geni espressi a livello di
RNA nelle cellule del follicolo, quindi materne e l'RNA trasportato nell'ovocita è
ancorato in posizione anteriore o posteriore a seconda dell'ovocita. Questa può
essere una mutazione ad effetto materno. Le cellule del follicolo che danno
segnale posteriore fanno attaccare gli RNA e codificano per Nanos, un gene che
serve per regolare le proteine. L'mRNA viene trasportato nell'ovocita e ancorato.
All'inizio non si hanno divisioni cellulari, ma si ha un unico sincizio. Qualsiasi
proteina è in grado di diffondere. L'mRNA localizzato in Nanos fa dare un
gradiente di concentrazione: massima al polo posteriore dove la proteina è
sintetizzata e minima dall'altro lato. Stessa cosa in Bicoid: l'mRNA per tale
proteina si lega nella parte anteriore dove si ha la sua sintesi ed essa diffonde
dando di nuovo un gradiente. La sintesi della proteina è localizzata poiché
l'mRNA è localizzato. Le cellule possono localizzare determinati mRNA. In una
cellula la sintesi di mRNA porta ad avere la massima concentrazione della
proteina in quella regione e perciò se non ci sono meccanismi che eliminino la
proteina si ha gradiente. Formato il gradiente si hanno i confini cellulari. Si ha un
sistema anche terminale e dorso-ventrale. Per determinare questo asse e dove
finisce, tutto dipende da cellule di nuovo
specializzate a contatto con il follicolo. Il
sistema terminale è dato dalla
localizzazione specifica di alcuni recettori
che sono attivati solo in determinate
regioni e determinano il confine tra i
foglietti embrionali (ectoderma...) e
l'orientamento dorso-ventrale. Le cellule
del follicolo stimolano i recettori e per
contatto cellula-cellula attivano i recettori
solo in specifiche zone, creando un
gradiente. Tutti questi segnali agiscono regolando l'espressione di geni specifici nel
nucleo del blastoderma, dando un programma specifico.
Geni di segmentazione: sono usati per regolare l'espressione.
- i primi sono quelli di origine materna, con mRNA legati a zona anteriore e
posteriore che sono detti polari.
- poi i geni GAP che sono sei e sono richiesti in ampie regioni lungo l'asse antero-
posteriore e sono Krüppel e Hunchback. Le mutazioni eliminano gruppi di
segmenti adiacenti.
- poi vi sono 8 geni della regolazione della coppia richiesti per lo sviluppo di
segmenti alternati del corpo. Mutazioni colpiscono segmenti alternati: Eve per
esempio fa saltare i segmenti pari.
- la corretta espressione dei geni della coppia fa avere i segmenti alternati e
determina l'espressione dei geni della polarità segmentale. Tutti insieme aiutano
l'espressione dei geni omeotici che determinano le differenze tra le varie zone e
la formazione di alcune parti. I geni omeotici si hanno anche nei mammiferi e
danno luogo alle strutture specializzate dei vari segmenti.
Meccanismo di Eve: Meccanismi analoghi si hanno in tutti gli altri. La regolazione
in segmenti avviene grazie alla combinazione di due elementi: da un parte il fatto
che Eve ha una regolazione complessa ed è modulare. La modularità si combina
con il gradiente di concentrazione. Bicoid viene espressa solo al polo anteriore e
avviene anche per Hunchback nella parte anteriore. Si ha produzione poi
localizzata in grandi regioni dei geni GAP come Giant e Krüppel (repressori). La
loro concentrazione è diversa nelle zone diverse dell'embrione. Gradienti ed
espressione localizzata specifica e combinazione di attivatori e repressori
interagiscono con le regioni di controllo del gene Eve. Eve ha elementi che ne
controllano la trascrizione a valle e a monte. A monte della tata box si hanno tre
moduli diversi. Uno responsabile per Eve nella striscia 7, uno in striscia 2. La
conferma che l'espressione in 2 è determinata solo da quel modulo è data dal
fatto che i ricercatori hanno preso tale regione e con un plasmide ricombinante
hanno inserito la beta galattosidasi nella regione regolatoria della striscia 2.
Hanno visto tale striscia colorarsi di blu e quindi hanno capito che quel modulo è
necessario e sufficiente per far esprimere Eve nella striscia due. Il modulo della
striscia 2 ha siti di legame per fattori di trascrizione. Vi sono 6 siti per Bicoid
(attivatore trascrizionale), di cui due siti sono solo per Bicoid mentre gli altri
possono sovrapporre altri fattori: Giant e Krüppel (repressori). Si lega Bicoid solo
quando è più affine e più concentrato del repressore. I repressori hanno la
funzione di ostacolare l'attacco degli attivatori. Questa vale anche per l'attivatore
Hunchback che ha solo un sito e si attacca dove si lega anche Giant. I repressori
hanno a loro volta siti di legame unici, non in comune con gli attivatori. La striscia
due si forma alla fine dell'espressione di Giant. Quando questo arriva quasi a zero
il modulo della striscia