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MITOSI
I cromosomi e il ciclo cellulare: le fasi sono G1, S, G2 e M, dove le prime tre sono
dette interfase. Per distinguere le fasi si osserva il DNA: la sua quantità infatti
varia a seconda della fase del ciclo cellulare (si parla di cromosoma come
contenitore di DNA e quindi informazioni). In G1 vediamo 46 cromosomi (23
diversi) e quindi possiamo contare 46 molecole di DNA omologhe a due a due. In
G1 questa molecola viene assemblata insieme agli istoni e non sono ancora visibili
i cromosomi perché il DNA è molto diffuso. Dopo la fase S il numero di
molecole raddoppia, ma non cambia il numero dei cromosomi. Si chiama con lo
stesso termine il cromosoma quando in G1 e una parte di S designa una molecola
che corrisponde al cromatide. Dopo S il cromosoma indica i cromatidi fratelli che
hanno la stessa sequenza (non sono più omologhi). La maggior parte degli
organismi sono diploidi (2n), ovvero hanno due copie o una coppia di ciascun
cromosoma. Noi siamo diploidi perché per ogni cromosoma noi abbiamo una
coppia. L'unico caso in cui noi abbiamo un numero aploide di cromosomi è nelle
cellule germinali. La quantità di DNA varia nel ciclo cellulare, ma una cellula
diploide resta tale. La quantità di DNA si indica con C (numero aploide di
molecole di DNA). Noi abbiamo 2C, ma dopo la fase S si ha 4C ma resta sempre
2n (diploide).
Significato della mitosi: le cellule duplicano il DNA solo se sanno che vanno/
devono andare incontro a divisione cellulare. Gli organismi viventi sono entità
dinamiche. Le cellule che non si duplicano stanno in fase G1/G0. Il DNA si duplica
solo se arrivano segnali esterni. La mitosi inizia già con la sintesi del DNA. I
processi devono essere molto precisi: ogni errore si trasmette alle cellule figlie.
Eventuali errori portano a non controllare più il ciclo e arrivare anche al tumore.
C'è un aumento della frequenza degli errori nel passare da trascrizione a
traduzione: i ribosomi sbagliano più della DNA polimerasi. Tenere una frequenza
di errori molto bassa costa troppa energia: ecco perché la cellula preferisce
sbagliare sui ribosomi (pochi danni) e non nella sintesi. Le cellule dopo la mitosi
devono avere la stessa quantità e qualità di DNA. In G1 si vedono i due
cromosomi omologhi e ogni colore corrisponde a un tipo di gene e la
successione è la stessa: si vede da forma e colore di fondo. Dopo la mitosi
dobbiamo avere due cellule con stessi geni e con cromosomi esattamente uguali
a quelli della cellula madre. Finita la fase S abbiamo i due cromosomi duplicati che
tra di loro sono esattamente identici. La mitosi fa sì che le due cellule risultanti
siano uguali a quella della madre: lo scopo è far segregare/separare in modo
corretto i cromatidi fratelli. Una volta che il DNA che si è duplicato si deve
suddividere e lo deve fare in modo estremamente preciso. Se vi sono assenze di
uno dei due omologhi si hanno alterazioni esagerate e poi il DNA non si deve
rompere. Un cromatidio va in una cellula e l'altro nell'altra cellula perché abbiamo
uguale contenuto energetico.
Procedimento: la cellula che va incontro a mitosi ha già duplicato il materiale
genetico. Le varie fasi della mitosi sono classificate in base alla morfologia dei
cromosomi alla loro disposizione, alla presenza o meno della membrana nucleare
e al numero/presenza dei centrosomi. La mitosi si può classificare in 4-5 fasi:
profase, metafase, anafase e citochinesi. Alcuni mettono anche la prometafase. Da
metafase a anafase non si può passare se non si soddisfano certe condizioni. A
livello biologico è un evento continuo. Se paragoniamo il nucleo in G2 e quello di
una cellula in profase si vede che compaiono i cromosomi spiralizzati e colorati
intensamente rispetto al nucleo (da cromatina diffusa a uno stadio di cromatina
spiralizzata, ovvero cromosoma, e questi stadi si alternano a ogni ciclo cellulare; la
cromatina se non è spiralizzata è difficile da dividere e per questo le due fasi si
alternano e la spiralizzazione rende più semplice la divisione e la resistenza a
stress meccanici; non li teniamo sempre in questa fase troppo spiralizzata poiché
non ci sarebbe lo svolgimento delle funzioni del DNA, poiché la trascrizione non
avviene se la cromatina è spiralizzata)e c'è ancora la membrana. Il cromosoma ha
due cromatidi fratelli che sono vicini uno all'altro e legati nel centromero. Di un
cromosoma esiste un omologo (distinguibili solo per la lunghezza). Man mano che
si va verso la metafase si ha separazione longitudinale con un processo detto
risoluzione. Lo scopo è non solo di separare i cromatidi fratelli, ma che essi
sappiano dove andare dividendosi in modo equo. Ci pensa il centrosoma che si
attiva nell'interfase per poi duplicarsi in G2 dai quali si dipartono dei filamenti. I
centrosomi hanno due centrioli a forma di T. Un centrosoma non è da stampo
per un altro. I centrosomi si duplicano e stanno vicini tra loro. Quando il DNA è
già spiralizzato e siamo in profase si vede che i centrosomi si allontanano e
rilasciano dei prolungamenti, dei microtubuli, che sono ciò che permette ai
cromatidi di allontanarsi e andare verso i due centrosomi. I centrosomi sono i
due poli di aggregazione in cui convergono tutti i cromatidi fratelli. La cellula così
divide in modo corretto il materiale genetico. I centrosomi migrano e si
dispongono (quando una cellula si duplica la si può considerare una vera e
propria sfera perché sono in 3D) ai poli opposti della cellula. I poli sono infiniti e i
centrosomi si dispongono a 180 gradi l'uno dall'altro. I microtubuli si sono molto
allungati e si devono legare ai cromatidi in modo preciso per suddividerli e farli
migrare. I microtubuli si trovano nel citoplasma e i cromosomi sono nel nucleo:
per permettere il legame quindi n prometafase si dissolve la membrana nucleare.
Il microtubulo si attacca alla regione del centromero, con precisione al
kinetocoro (una struttura proteinacea). Si ha un kinetocoro per ogni cromatide. I
microtubuli a sinistra legano solo il kinetocoro a sinistra e quelli a destra solo il
destro. Per una separazione corretta deve avvenire in modo corretto questo
legame. Questo avviene a forza di tentativi: i microtubuli vanno a caso fino a
quando non si legano in modo corretto. Si parla di bio-orientazione per i legami.
Si arriva alla metafase dove tutti i cromosomi della cellula sono situati su un unico
piano equatoriale che è equidistante dai due poli. L'attrazione dei microtubuli è
centrifuga e dato che sono due è una forza uguale e contraria. Si ha così la piastra
metafasica. I cromosomi che si usano per il cariotipo sono quelli che sono in
metafase dove si ha la massima spiralizzazione. Si ha poi la struttura del fuso
mitotico: due coni che si toccano con le basi (le punte dei coni i centrosomi e le
basi la piastra metafasica). Il passaggio all'anafase è quello più importante. Quando
inizia l'anafase si devono separare i cromatidi e se vi è un errore lo si porta fino
alla fine. Il check point è un punto di controllo e lo si ha proprio in questo
momento, prima dell'anafase: serve che gli attacchi microtubulo-kinetocoro siano
corretti. I due cromatidi sono sottoposti ad una tensione che viene percepita da
altre proteine e quando vi è la cellula può andare all'anafase. Qui i cromatidi
fratelli si sono separati e non avviene per una rottura meccanica del centromero,
ma li separa la forza meccanica esercitata dai microtubuli. La cellula decide in
modo attivo la separazione dei due cromatidi. I cromatidi fratelli, infatti, sono
tenuti insieme a livello del centromero da anelli proteici, le coesine. Quando la
cellula vuole separarli apre gli anelli e i microtubuli si accorciano. Tale rottura
avviene ad opera dell'enzima separasi: la separasi c'è anche prima nella cellula ed è
mantenuto inattivo dalla sicurina (se sono insieme non funziona la prima). Il
complesso che promuove l'anafase (APC) promuove la separazione dei due e
consente l'attivazione della separasi. I cromatidi fratelli così si separano e si hanno
due set di cromosomi dove uno va verso un polo e l'altro all'opposto. I
cromosomi vanno ai poli opposti e si arriva alla telofase. Si hanno alcuni eventi
opposti a quelli prima: si riforma la membrana nucleare (la si costruisce intorno al
DNA così non si disperde nulla)e il DNA si despiralizza così cellula ha un set
diploide e due nuclei. Infine si deve suddividere il citoplasma: la divisione deve
avvenire in modo tale che le cellule abbiano un nucleo per cellula. Allora, si ha
invaginazione della membrana su di un piano equatoriale, lo stesso punto in cui si
erano disposti i cromosomi. L'invaginazione si fa sempre più intensa finché le
cellule si dividono. Si hanno così due cellule uguali per il contenuto di
informazione genetica.
Il ciclo dei cromosomi: coordinamento tra replicazione e segregazione. Prima di
separare il DNA si deve avere un'esatta duplicazione del DNA e deve essere
replicato tutto una volta sola. Poi i cromatidi fratelli vanno identificati e distribuiti
nelle cellule figlie. La cellula riconosce i tratti di DNA già duplicati da quelli non
duplicati (la duplicazione ha inizio in zone specifiche: nelle origini di replicazione).
La lunga molecola di DNA non è replicata da un'estremità all'altra, ma in una
singola molecola di DNA ci sono tanti punti in cui la polimerasi si attacca e forma
prima le forche e poi le bolle di replicazione (va nei due versi). Quando i tratti
sono replicati si avrà di nuovo un'origine di replicazione (li si può sfruttare solo
alla fine della mitosi): la cellula riesce a distinguere il DNA da duplicare da quello
già duplicato perché subito dopo G1 la cellula carica sul DNA un complesso,
Mcm2-7 (mantenimento del micro-cromosoma) che si lega ai punti che sono
usati come origini di replicazione. Dove si legano lì si inizia la replicazione e una
volta terminata la replicazione si allontanano per tornare solo quando la cellula è
di nuovo in G1. In fase S quando il tratto è replicato la polimerasi non replica più
perché quel complesso non è più legato. Pur essendovi le origini di replicazione il
DNA non è più replicabile. Nelle cellule tumorali si ha amplificazione del DNA:
alcuni tratti sono replicati tante volte perché il sito continua a essere replicato.
Mcm 2-7 è un esamero che si dispone a cerchio all'interno del quale si ha uno
spazio vuoto. Ci si è accorti che nello spazio vuoto si può porre perfettamente
una molecola di DNA.
Regolazione della segregazione: Il DNA si duplica una volta sola. I cromatidi
fratelli sono tenuti insieme da un comp