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Catene laterali polari ma non cariche Basiche (carica positiva): lisina, arginina, istidina
Catene laterali cariche Acide (carica negativa): acido aspartico, acido glutammico
- Catene polipeptidiche
• polimeri di amminoacidi uniti da un legame peptidico tra il gruppo amminico di uno e il gruppo
carbossile dell'altro
• hanno un'estremità N-terminale e un'estremità C-terminale corrispondenti ai gruppo amminico
e carbossilico degli amminoacidi agli estremi della catena
- Proteine
• catene polipeptidiche di valore biologico
• la loro funzionalità è determinata dalla struttura
Trascrizione nei procarioti
- si chiama così perché riporta in una molecola più piccola una parte dell’informazione genetica
racchiusa nel DNA; non cambia il linguaggio con cui questa è espressa
- necessita di nucleosidi trifosfati (sintetizzati dalla cellula: ATP, GTP, CTP, UTP) e di un filamento
di DNA stampo; non necessita di uno starter come avviene per la replicazione
- ogni gene procariotico non contiene parti non codificanti
- il processo è catalizzato da RNA polimerasi (RNApol), enzima proteico costituito da 5 subunità
(αα’ββ’σ); la subunità σ si può separare dal complesso
- RNApol apre una bolla di trascrizione: separa temporaneamente i due filamenti di DNA
- la trascrizione avviene sempre in direzione 5’-3’; ogni gene è codificato su uno dei due filamenti
quindi la direzione in cui RNApol si muove determina quale dei due filamenti sarà trascritto (la
trascrizione è un processo asimmetrico); il filamento trascritto in mRNA è detto filamento
antisenso mentre l'altro, uguale al filamento di mRNA trascritto, è detto filamento senso
- RNApol legato alla sublimità σ (RNA polimerasi oloenzima) scorre velocemente lungo il
filamento di DNA finché incontra una sequenza promotore al quale la subunità σ si lega
saldamente; a questo punto la polimerasi inizia la trascrizione di un tratto di circa 10 nucleotidi
(inizio abortivo) che procede molto lentamente; la subunità σ si separa dal complesso di
trascrizione che adesso procede verso l’estremità 3’ a ritmo sostenuto finché incontra una
sequenza terminatore in cui il filamento di RNA si stacca e RNApol si separa dal DNA, si lega a
una nuova subunità σ ed è pronto per iniziare una nuova trascrizione
3
- la sequenza terminatore è costituita da una serie palindroma di nucleotidi A e T: il legame a
idrogeno doppio tra A e U rende più debole l’ibrido DNA-RNA che si crea nel sito attivo di
RNApol: questo facilita il distacco dell’RNA e del DNA dalla polimerasi; una volta trascritta questa
sequenza, poi, la disposizione simmetrica delle basi azotate complementari fa assumere all’RNA
una struttura secondaria a forcina che rallenta la progressione della polimerasi e facilità il
distacco dell'mRNA; il terminatore procariotico è detto anche intrinseco (perché dato dalla
struttura secondaria del filamento di RNA) e Rho dipendente (dipendente dal Fattore Rho che ha
un’attività di elicasi sull’ibrido DNA-RNA dove rompe i legami a idrogeno tra le basi
complementari)
- RNApol catalizza la formazione di legami fosfodiesterici tra due ribonucleotidi adiacenti: l’energia
necessaria deriva dall’idrolisi dei legami ad alta energia dei substrati nucleosidici; quando nel sito
attivo della polimerasi arriva un ribonucleoside complementare al nucleotide del DNA questo
viene legato alla catena di RNA in crescita (trascritto)
- il trascritto si separa subito dal filamento di DNA: in questo modo la doppia elica torna allo stato
originario e l’RNA viene liberato come filamento singolo
- al processo di trascrizione segue quello di traduzione, a meno che il prodotto finale previsto non
sia l’RNA stesso
- RNApol sintetizza anche un RNA precursore che dopo essere tagliato da RNAsi III e RNAsi P
costituiscono le subunità 16S, 23S e 5S del ribosoma (rRNA) e il tRNA
Trascrizione negli eucarioti
- gli eucarioti hanno tre tipi di RNApol che trascrivono diversi tipi di geni
RNA polimerasi I rRNA 5.8S, 18S e 28S
RNA polimerasi II mRNA che codificano per proteine e miRNA
RNA polimerasi III tRNA, rRNA 5S, snRNA
- a differenza della trascrizione batterica:
• RNApol II è costituita da circa 20 subunità
• l’avvio della trascrizione richiede i fattori generali di trascrizione (mentre nei procarioti
richiede solo il fattore σ)
• il DNA degli eucarioti è compattato in nucleosomi e in cromatina
- i fattori generali di trascrizione (TFII, fattori di trascrizione per RNA polimerasi II) servono a
posizionare RNApol sul promotore, ad aprire la doppia elica del DNA e a rilasciare RNApol dal
promotore per consentirgli di avanzare lungo il filamento
- Promotore dei geni eucariotici
• promotore per RNApol I
- Nucleo del promotore: si estende da -45 a +20; vi si lega un fattore formato da 4 proteine tra
cui la TBP; da solo è sufficiente a garantire l'inizio della trascrizione
- Elemento a monte del promotore (Upstream Promoter Element): si estende da -180 a -107
ed è ricco in GC; ad esso si lega la proteina UBF
• promotore per RNApol II
- Nucleo del promotore: serie di sequenze in cis necessarie per l'inizio della trascrizione; lega
i TFII ed è costituito da:
• BRE (TFIIB Recognition Element): elemento riconosciuto da TFIIB; localizzato a circa -35
• TATA box: sito di legame per TBP in grado di promuovere da sola l'inizio della trascrizione
in vitro ed è posta a -25 4
• Sequenza iniziatore (Inr): sul sito d'inizio della trascrizione; insieme alla TATA box produce
un effetto sinergico
• DPE (Downstream Promoter Element): situato a +30; presente nei promotori privi della
TATA box e funziona solo se è presente anche Inr
• promotore per RNApol III
- Tipo 1: nei geni per l'rRNA 5S; presenta due elementi di controllo a valle del punto d'inizio
della trascrizione: boxA e boxC
- Tipo 2: nei geni per il tRNA; contiene due elementi di controllo detti boxA e boxB a valle del
punto d'inizio della trascrizione
- Tipo 3: nei geni per gli snRNA; costituito da tre elementi detti Oct, PSE e TATA a monte del
punto d'inizio della trascrizione
- Inizio della trascrizione
• TFIID si lega alla sequenza TATA box (costituita da T e A posta a -25) tramite la subunità TBP
(TATA-binding protein) provocando una distorsione nel DNA
• TFIIB si lega adiacente a TFIID in BRE e il resto dei fattori e RNApol II si legano al promotore
• TFIIH contiene una DNA elicasi che espone il filamento singolo idrolizzando ATP
• RNApol II inizia a trascrivere rimanendo ancorata al promotore per un breve tratto
• RNApol II è fosforilata sulle serine del CTD (Dominio C-terminale) da TFIIH; ciò le consente di
liberarsi dai fattori e di iniziare la fase di allungamento della trascrizione
• i fattori di trascrizione si dissociano dal DNA mentre la polimerasi continua la trascrizione
• per iniziare la trascrizione c’è bisogno di proteine attivatrici che regolano anche la frequenza e
lo schema del processo; interviene anche un mediatore proteico che permette a RNApol II di
comunicare con le proteine attivatrici e con i fattori di trascrizione
• essendo il DNA condensato in cromatina, per trascriverlo entrano in gioco anche complessi di
rimodernamento della cromatina ed enzimi modificatori degli istoni
- Modificazioni dell’mRNA
• l’mRNA trascritto si presenta sotto forma di pre-mRNA; esso subisce modifiche che avvengono
contemporaneamente alla trascrizione
• Aggiunta del cappuccio all’estremità 5’
- avviene durante la trascrizione, dopo che sono stati trascritti circa 25 nucleotidi
- il cappuccio è una 7-metilguanosina
- 1. una fosfatasi rimuove un gruppo fosfato dall’estremità 5’ dell’mRNA
- 2. una guanina trasferasi aggiunge un GMP con un legame inverso (5’-5’)
- 3. una metil trasferasi aggiunge un gruppo metilico alla guanosina
- gli enzimi sono ancorati alla coda fosforilata di RNApol II quindi il processo avviene non
appena l’mRNA esce dalla polimerasi
• Poliadenilazione all’estremità 3’
- l’estremità 3’ è modificata dalle proteine CstF (fattore di stimolazione del taglio F) e CPSF
(fattore di specificità del taglio e poliadenilazione)
- l’mRNA viene tagliato in corrispondenza di una sequenza AAUAAA e poli-A polimerasi
aggiunge circa 200 nucleotidi A all’estremità 3’ della molecola; su di essa si legano proteine
che legano il poli-A
- poli-A polimerasi non richiede uno stampo quindi la sequenza di adenine non è codificata nel
genoma
- l’mRNA che si sintetizza dopo il taglio è privo del cap al 5’ e viene degradato velocemente
da una nucleasi sulla coda di RNApol: questo provoca la fine della trascrizione
• Splicing
- il gene eucariotico contiene sia sequenze codificanti (esoni) che sequenze non codificanti
(introni); con lo splicing vengono eliminati gli introni dal filamento di mRNA
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Traduzione
- traduce l’informazione genetica contenuta nell’mRNA in proteine basandosi sul codice genetico
- avviene allo stesso modo sia nei procarioti che negli eucarioti ma sfruttando molecole differenti
- la sequenza di nucleotidi è interpretata a gruppi di 3; ogni tripletta è chiamata codone e ogni
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codone codifica per un amminoacido: è possibile quindi tradurre 4 = 64 amminoacidi
- avviene nel citoplasma della cellula
- in natura si conoscono circa 20 amminoacidi quindi alcuni codini codificano per lo stesso
amminoacido
- caratteristiche del codice genetico
• universale: letto allo stesso modo in ogni cellula di ogni organismo
• degenerato o ridondante: alcuni amminoacidi sono specificati da più di un codone
• non è ambiguo: non esistono codini che specificano per più di un amminoacido
• non è sovrapposto: la lettura avviene con un passo di tre nucleotidi per volta e il codone
successivo inizia dal quarto nucleotide della serie
• è senza virgole: non esistono codoni inutili
• i codoni che specificano per lo stesso amminoacido differiscono quasi sempre per il terzo
nucleotide
• codoni di stop: UAA - UAG - UGA non codificano per nessun amminoacido; indicano il
termine della catena polipeptidica della proteina
• codone di inizio: AUG è il punto di inizio della traduzione; codifica anche per l’amminoacido
metionina (Met) (nei batteri è la Formilmetionina)
- tRNA
• RNA transfer: piccole molecole di RNA di circa 80 nucleotidi con una