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TRASPORTO ATTIVO
Trasporto attivo primario: utilizza direttamente l'energia che deriva dal legame fosfato all'ATP.
Pompe ATP-asiche: si distinguono diversi tipi:
- Classe P: è la più semplice ed è caratterizzata da una subunità alfa che consente il transito utilizzando ATP e una subunità beta di tipo regolatorio; trasporta ioni H+, sodio, potassio e calcio; queste pompe sono presenti a livello della membrana plasmatica, nella parte apicale delle cellule dello stomaco e a livello del REL.
- Classe F e V: implicate nel trasporto di ioni H+
- Pompe classe F: sintetizzano ATP (pompe ATP-asiche inverse); sono presenti sulla membrana mitocondriale interna per la catena di trasporto di elettroni della respirazione cellulare.
- Pompe classe V: serve in tutti gli organelli che necessitano un abbassamento del pH come i lisosomi; sono coinvolte nel traffiking cellulare, nel co-trasporto di ioni cloro (nello stomaco per la produzione di HCl).
Legame degli ioni calcio ai siti ad alta affinità e fosforilazione della pompa tramite ATP2. Cambio conformazionale della pompa che consente il passaggio dei due ioni e cambia anche l'affinità dei siti divenendo minore3. Distacco del fosfato attaccato nella porzione intracitosolica e cambio conformazionale che fa tornare i siti ad alta affinità.
Pompa Na/K: sposta 3 ioni sodio e 2 ioni potassio entrambi contro gradiente; lo scopo è mantenere il potenziale di membrana; in stato di riposo i due siti (sito per il sodio per il trasporto verso l'esterno) sono ad alta affinità vista la bassa concentrazione dello
La pompa sodio-potassio è una pompa di membrana che trasporta attivamente ioni sodio (Na+) e potassio (K+) attraverso la membrana cellulare. Il suo funzionamento avviene in quattro fasi:
- Legame dei 3 ioni sodio ai siti intracitosolici specifici ad alta affinità, mentre i siti potassio rimangono liberi.
- Fosforilazione del complesso tramite ATP e cambio conformazionale.
- I siti sodio sporgono verso l'esterno della cellula per rilasciare gli ioni sodio e legare gli ioni potassio; quindi i siti sodio diventano a bassa affinità mentre i siti potassio ad alta affinità.
- Idrolisi del gruppo fosfato produce un nuovo cambio conformazionale e ritorno delle condizioni di partenza dove i siti potassio tornano a bassa affinità rilasciando gli ioni.
La pompa CFTR è una pompa ABC che trasporta il cloro (Cl-) dall'interno all'esterno ed è situata nell'epitelio respiratorio, nell'intestino, ecc.
nelleghiandole esocrine, nel dotto biliare, nell'epididimo; se è mutata causa fibrosi cistica; presenta la struttura classica di pompa ABC e inpiù presenta un dominio regolatore R che viene fosforilato da una PKA (con l'aumento del cAMP si ha l'attivazione della PKA chefosforila R, questo comporta l'attacco dell'ATP al sito binding); l'informazione genica per questa proteina si trova sul braccio lungo delcromosoma 7o Se CFTR funziona lo ione cloro esce dalla cellula come controione per bilanciare l'equilibrio delle criche del sodio; in risposta aquesto aumento di NaCl all'esterno per mantenere costante la pressione osmotica l'acqua passa per via paracellulare e lesecrezioni sono normalmente fluideo Se CFTR non funziona si avrà un addensamento delle secrezioni bronchiali a causa della mancanza di acqua e gli epiteli ciliati nonsaranno in grado di spostarle generando ristagno di muco; questa situazione èfavorevole allo sviluppo di infezioni polmonari- Clinical trial: per sviluppare un farmaco o una terapia si deve seguire una seria di passaggi
- Preclinico: esperimenti in laboratorio su linee cellulari ed in seguito su animali dove si valuta la tossicità e l'efficacia del farmaco
- Fase 1: somministrazione a volontari sani
- Fase 2: espansione massiva della casistica di studio
- Fase 3: analisi della casistica per un periodo di tempo molto lungo
- Trasportatore di glucosio GLUT1: mostra un sito specifico verso l'esterno della cellula dove si lega al glucosio, questo causa un cambio conformazionale con transito della sostanza e rilascio nella cellula; la molecola di glucosio adesso si sposta secondo gradiente; quando il glucosio deve passare contro gradiente agiscono dei symporter-glucosio che hanno un sito binding per il glucosio e uno per il sodio entrambi all'esterno, con il legame e il cambio conformazionale si rilasciano sodio e glucosio nella cellula
• Trasporto nelle cellule parietali dello stomaco: per evitare l'autodigestione è necessario che gli ioni H+ e Cl- trasnitino in maniera indipendente all'interno delle cellule parietali; il trasportatore H+/K+ pompa gli ioni H+ nel lume gastrico e contemporaneamente immette K+ nella cellula; questo K+ tramite il K+ channel protein viene fatto ricircolare; nel frattempo l'antiporter che veicola all'esterno della cellula HCO3 (prodotto della reazione che porta all'H+) e trasporta Cl- all'interno della cellula; questo tramite il Cl-channel protein passa nel lume gastrico e si forma HCl
• Trasporto neglieritrociti: richiede acqueporine, trasportatori glucosio, pompe sodio-potassio COMUNICAZIONE CELLULARE: TRASDUZIONE DEL SEGNALE
- Comunicazione cellulare: capacità delle cellule di trasformare un’interazione recettore-ligando in una modifica funzionale, grazie all’attivazione di enzimi e secondi messaggeri
- Secondi messaggeri: molecole piccole che trasferiscono il segnale agendo su proteine o recettori; essi sono cAMP, cGMP, DAG, IP3; sfruttano le gap juction per transitare da una cellula all’altra
- Trasduzione del segnale: agisce sulle proteine già presenti che devono essere attivate/disattivate, agisce sulla trascrizione inducendo la produzione di proteine normalmente non prodotte, agisce sulle proteine del citoscheletro con conseguenti cambiamenti nella struttura della cellula
- Circuito a feedback negativo: il prodotto finale blocca la via
- Circuito a feedback positivo: il prodotto finale potenzia l’effetto del circuito
segnalazione cellulare:
- La sintesi della molecola segnale (ormone)
- Rilascio della molecola segnale
- Trasporto della molecola segnale alla cellula bersaglio
- Riconoscimento del segnale da parte di uno specifico recettore
- Cambiamento nelle funzioni cellulari scatenato dal complesso recettore-segnale, tramite la formazione di secondi messaggeri
- Rimozione del segnale con terminazione della risposta
Modi per inattivare i processi:
- Internalizzazione del recettore che non potrà più rispondere al segnale (blocco temporaneo)
- Bloccare la funzione intracitoplasmatica del recettore
- Bloccare proteine che creano i secondi messaggeri
- Attivare una proteina che ha un feedback negativo
Regolazione endocrina: la cellula produce un segnale che viene rilasciato all'esterno ed entra nel circolo sanguigno, una volta diffuso nell'organismo agirà sulle cellule bersaglio che presentano sulla superficie il recettore specifico
Regolazione paracrina:
Il segnale è trasmesso dalle vescicole che si fondono con la membrana rilasciando il segnale all'esterno senza raggiungere grandi distanze; il segnale si diffonde negli spazi peri e para cellulari verso le cellule bersaglio nelle immediate vicinanze.
Regolazione autocrina: l'ormone viene secreto ed agisce sulla stessa cellula che lo ha prodotto; fisiologicamente consiste in un sistema di autoregolazione, patologicamente permette alle cellule tumorali di produrre indipendentemente i fattori di crescita.
Posizione dei recettori: possono essere situati all'interno della cellula, come nel caso degli ormoni steroidei che attraversano il bilayer lipidico e si legano al recettore nel citosol, con conseguente trasmigrazione nel nucleo; oppure all'esterno della cellula, come nel caso degli ormoni proteici che non possono attraversare il bilayer e per avere una risposta coordinata vengono sfruttate le proteine scaffold che si trovano sotto al recettore nella
parte citosolicao Recettori superficiali: proteine G (riconoscono il recettore che attivano le proteine G e agiscono sugli enzimi che produconosecondi messaggeri); canali (passaggio di ioni); dimeri (quando non c'è il ligando il recettore è inattivo, quando arriva il ligando le due componenti del dimero si uniscono attivando la funzione)•
Vie di segnalazione: all'interno della cellula si intersecano e a volte si contrastano, ma spesso si potenzianoo Pproteine G: le proteine G legano GTP e sono in grado di trasformarlo in GDP utilizzando l'energia; esistono proteine G monomeriche o trimeriche formate da tre subunità α, β, γ➢ La subunità α è il sito attivo che lega e idrolizza il GTP, ne esistono di diversi tipi▪ Subunità αA (attivante) che attiva l'adenilato-ciclasi il quale trasforma ATP in cAMP▪ Subunità αI (inibitoria) che inibisce l'adenilato-ciclasi e attiva i
canali del potassio
▪ Subunità αQ che attiva la fosfolipasi C la quale presenta un dominio catalitico per tagliare i fosfolipidi; darà poi origine ai secondi messaggeri DAG e IP3
➢ Subunità β-γ