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PROCESSO DI CONVERGENZA

I principali elementi di diversità nella metodologia SREP tra approccio SSM (per Significant) e quello BdI (per le Less Significant) sono:

  • Per l'assegnazione dei punteggi, si utilizzano specifici indicatori, specialmente per i profili del rischio di credito, adeguatezza patrimoniale, business model e redditività, basati non solo su segnalazioni armonizzate (Corep e Finrep), ma anche dalla Centrale dei rischi.
  • La calibrazione delle soglie degli indicatori: le soglie nazionali sono riviste con periodicità annuale, mentre quelle SSM sono tendenzialmente stabili nel tempo.

Principali caratteristiche SREP BdI:

  • L'attività di supervisione di Banca d'Italia è basata su tre principi fondamentali:
    1. Approccio di tipo consolidato: ogni intermediario viene valutato sia stand alone che come parte di un gruppo bancario/finanziario; l'approccio della vigilanza è volto a valutare
    2. Approccio basato sul rischio: a valutare

I rischi rilevanti e le corrispondenti attraverso la validazione del sistema dell'intermediario medesimo per il superamento dei politiche correttive rischi; l'attività del supervisore è

3. proporzionalità: progettata per essere applicata agli intermediari proporzionalmente, in base alla loro dimensione, rilevanza sistemica e complessità.

Lo SREP può essere sintetizzato in due fasi:

- Ciclo periodico annuale di valutazione, partendo da ICAAP e ILAAP

Prevede le seguenti fasi:

- Pianificazione

- Analisi on e off site (es. verifica della compliance, risk assessment, ispezioni di sede e altre analisi tematiche)

- Assessment finale e misure di supervisione

- Correzione e Follow Up (non sempre presente) rappresenta: le misure che vengono imposte dall'autorità a seguito del ciclo di valutazione; - che l'intermediario deve mettere in atto quando riceve (importante la deadline da rispettare).

RISK ASSESSMENT SYSTEM

(RAS)Si tratta della valutazione dei rischi, attuata tenendo in considerazione le seguenti aree:
  • Business model e profittabilità dell'intermediario
  • Governo Interno e Risk management
  • Adeguata copertura e dei rischi connessi
  • Liquidità e copertura del funding risk
Per essere effettuato, il RAS utilizza i dati provenienti da:
  • Corep e Finrep, segnalazioni periodiche e armonizzate che provengono dalla vigilanza
  • Dati non armonizzati
  • Centrale Rischi
  • Dati di mercato
  • Dati provenienti dalla governance interna
  • IT SIGMA è il tool utilizzato per l'analisi di tutti questi dati e sembra essere formidabile
RELAZIONE AVG - La relazione AVG contiene le aspettative di vigilanza, si tratta di un riepilogo dei giudizi che vengono trasmessi agli intermediari per avere un desiderata di ciò che si aspetta la vigilanza. Decisioni sul capitale con la quale sono imposti all'intermediario requisiti patrimoniali. Dal 2015 viene assunta la.

Decisione sul capitale, –aggiuntivi (P2R) oltre a quelli già normativamente previsti ed eventualmente una componente target (P2G), in relazione al complesso dei rischi assunti dallo stesso in condizioni ordinarie e di stress.

La decisione sul capitale va notificata a ciascun intermediario, sia in caso di insufficienza che di efficienza rispetto ai coefficienti patrimoniali effettivi dello stesso.

Si tratta di un provvedimento di ufficio, pertanto è preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento - da concludersi nel termine massimo di 90 giorni, fatte salve le ipotesi di sospensione e interruzione previste dal vigente ordinamento.

Un intermediario viola i requisiti regolamentari se i suoi fondi non sono sufficienti a rispettare i requisiti di: P1, P2R e la somma dei capital buffers.

SREP 2021 Conferma dell’approccio metodologico SREP per le Less Significant non High P Scadenza SREP al 30 Settembre 2021 (posticipo di 30 gg)

dell'approccio Superamento pragmatico e aggiornamento di tutti i punteggi RAS

Punteggi automatici basati sui dati disponibili più recenti (31/12/2020) con integrazione del COVID

Focus su rischio di credito e modello di Business in analogia al modello BCE, cosa avvenuta.

2022

ALTRI INTERMEDIARI FINANZIARI NON BANCARI

Gli intermediari finanziari non bancari sono normati dal TUF e non dal TUB, ma le modalità sono estremamente similari (es. per banche la Circolare di riferimento relativamente alla governance è la 285 per la Governance bancaria, per gli altri intermediari finanziari la circolare di riferimento diventa la 288).

Per quanto riguarda il bilancio, a fronte della 262 nelle banche si ritrova un provvedimento del 29/10/2021 che riguarda il bilancio degli intermediari diversi dalle banche.

I destinatari del TUF sono:

  1. Società di Intermediazione Mobiliare SIM - Risparmio Individuale → gestiscono il risparmio individuale;

È necessaria la netta separazione tra il patrimonio della società e quello dei clienti.

2. Società di Gestione del Risparmio SGR Risparmio Collettivo possono gestire il risparmio sia in forma collettiva che individuale. SGR gestisce il risparmio in monte attraverso l'istituzione di fondi comuni di investimento (separati dal patrimonio della SGR).

3. SICAV è una spa con capitale variabile, esso varia in relazione ai conferimenti/prelievi dei risparmiatori.

4. SICAF Società finanziarie iscritte nell'Albo di cui all'art. 1065. TUB

5. Istituti di Moneta Elettronica IMEL

6. Istituti di pagamento

7. Società di leasing

8. Società di factoring

9. Società per le cartolarizzazioni

10. Merchant bank

11. Società di credito al consumo

In questo caso intervengono BdI o Consob in caso di problematiche nella gestione del risparmio da parte di queste società

SIM SGR/SICAV/SICAF

Servizi di investimento

Servizi di investimento (autorizzazione CONSOB) (autorizzazione Bankitalia)

  • gestione patrimoniale individuale
  • gestione collettiva del risparmio
  • negoziazione - distribuzione - raccolta - istituzione e gestione di fondi comuni ordinati - SICAV
  • negoziazione in proprio o in c/terzi - SICAF
  • collocamento - acquisto a fermo - gestione patrimoniale individuale

Servizi accessori (no autorizzazione)

  • custodia e amministrazione strumenti finanziari
  • cassette di sicurezza
  • consulenza finanziaria
  • costituzione consorzi di garanzia e collocamento

I Riferimenti normativi sono:

  1. Testo Unico della Finanza D.Lgs. 58/98
  2. Legge 28 dicembre 2005 n. 262 (tutela del risparmio)
  3. Direttiva MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) 2004/39/CE e MIFID II Dir. 2011/61/UE e Regolamento MIFIR
  4. Direttiva Transparency 2004/109/CE (informativa soc.)
  5. Provvedimento Banca d'Italia 01.07.1998 regolamento applicativo T.U.F.
  6. -

Delibera CONSOB n. 16190 del 29.10.2007 Regol. applicativo T.U.F. disciplina degli intermediari–7.

Delibera CONSOB n. 16191 del 29.10.2007 Regol. applicativo T.U.F. disciplina dei mercati–8.

Delibera CONSOB n. 11971 del 14.05.1999 Regol. applicativo T.U.F. disciplina degli emittenti–9.

D.Lgs. 231 del 21 novembre 2007 attuazione della terza direttiva antiriciclaggio (Dir. 2005/60/CE e2006/70/CE) –10.

D.Lgs. 90 del 25 maggio 2017 attuazione della quarta direttiva antiriciclaggio (Dir. 2015/849/CE)–11.

D.Lgs. 125/2019 attuazione della quinta Direttiva antiriciclaggio (Dir. 2018/843/CE)

UIFL’Istituzione Unità Informazione Finanziaria (UIF):

  • svolge analisi e studi dei flussi finanziari e analisi statistiche dei dati trasmessi dai soggetti obbligati;
  • collabora con le autorità per l'emanazione della normativa secondaria, predispone indicatori di anomalia eschemi e modelli di comportamento anomalo;
  • svolge funzioni di controllo, anche

ispettivo;- coopera con le altre Autorità nazionali ed estere impegnate nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo;- partecipa ai lavori di vari organismi internazionali (GAFI) e comunitari.

I BILANCI DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

Direttiva 86/635/C.E.E. ‐ Bilanci delle banche e enti finanziari

1.2. Direttiva 2013/34/EU del 26.06.2013 (recepita con D.Lgs. 139/2015)

Direttive 85/611 ‐ 88/220 ‐ 93/6 ‐ 93/22 in materia di O.I.C.V.M.

3. Direttiva 89/117/C.E.E. ‐ Banche extra‐C.E.E. in Italia

Direttiva 2001/65/CE ‐ modifica direttive 86/635/CEE ‐ regole di valutazione nei conti annuali e consolidati di banche e di altre istituzioni finanziarie

Direttiva 2003/51/CE ‐ modifica le seguenti direttive contabili:

6. bilanci annuali (quarta direttiva ‐ abrogata);

7. n. 78/660/CE del 25 luglio 1978,n. 83/349/CE del 13 giugno 1983, bilanci consolidati (settima direttiva ‐ abrogata);

8. n. 86/635/CE dell’8 dicembre 1986, bilanci bancari (annuali e consolidati);

n. 91/674/CE del 19 dicembre 1991, bilanci delle imprese di assicurazione (annuali e consolidati)

Regolamento (CE) 1606/2002 relativo all'applicazione di principi contabili internazionali e successive

11. variazioni nazionali OIC

Legge 428/1990 - Attribuzione alla Banca d'Italia del potere di emanare istruzioni

12. in materia di bilancio deglienti finanziari e di bilancio consolidato

D.Lgs. 385/1993 - Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia

D.Lgs. 87/92 - Attuazione delle direttive in materia di bilancio e Decreto Mintesoro n. 435830 del 24.06.1992

- -

D.Lgs. 394/2003 Recepimento parziale della Direttiva 2001/65/CE (fair value) decorrenza 01.01.2005

D.Lgs. 38/2005 - attuazione alla delega contenuta nella Legge 30 ottobre 2003, n. 306 -

applicazione IAS

Legge 62/05 (Comunitaria 2005)

▪ Delega al Governo di emanare entro 12 novembre 2006 il decreto di recepimento delle Direttive-contabili di modernizzazione della IV

  1. Decreto Legislativo 32/07
  2. Attuazione della delega di recepimento delle Direttive contabili di modernizzazione della IV e-VII Direttiva e delle Direttive Banche e Assicurazioni Dir. 2003/51/CE
  3. Istruzioni Banca d'Italia - 22 dicembre 2014 15 dicembre 2015
  4. Istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell'"Elenco speciale art. 107", degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM Bilanci 2014 e 2015
  5. Istruzioni Banca d'Italia - 30 novembre 2018
  6. Istruzioni per la redazione del bilancio degli intermediari
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A.A. 2021-2022
100 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Melissa.B di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilancio delle banche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ossola Giovanni.