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• Tutto è soggetto a ricezione NO ricevimento
• Si avvia una pratica
• Suscettibile di valutazione economica
• La volontà è presunta
• Usare il congiuntivo quando necessario – evitare il più possibile il condizionale
• In italiano: le norme/articoli/commi ecc… si applicano o meno
• Le norme disciplinano
• Riconoscere i danni
• Potere discrezionale quando si parla del giudice
• Il giudice è una funzione ma non una persona. La persona è il magistrato.
• Collocazione: professionale ma non personale.
• Il consenso si presta o si manifesta.
• Il giudice dispone, ordina, integra, annulla, disapplica
• Obbligazione → prestazione
• Condition subsequent → condizione risolutiva
• Thereof: there ha funzione anaforica [Funzione anaforica: è il procedimento sintattico che
consiste nel riprendere un elemento antecedente (referente) mediante un pronome
(pronome anaforico), che col referente concorda in genere e numero (ma non in caso, se
appartiene a una proposizione differente). È uno dei mezzi principali con cui si dà
scioltezza e coerenza semantica al discorso.]
• NO AMBIGUITÀ MA UNIVOCITÀ
• Reificare: in alcuni passaggi ci si riferisce al Borrower/Lender con il pronome soggetto
“it”. v. tr. [der. del lat. res «cosa», attraverso l’ingl. (to) reify e il fr. réifier; v. reificazione]
(io reìfico, tu reìfichi, ecc.). – 1. Prendere per concreto l’astratto, cioè considerare concetti,
categorie, idee, rapporti astratti alla stregua di oggetti concreti. 2. Far decadere a cosa,
trattare alla stregua di cosa materiale: r. l’arte, i valori culturali (in questo sign. il termine è
usato, in partic., da scrittori e pensatori marxisti, v. reificazione).
• Ricatecorizzazione: da verbo a soggetto e vicecersa
ό έ
• Deontico: deòntico agg. [der. del gr. (τ ) δ ον -οντος «il dovere»] (pl. m. -ci). – Propr., che
riguarda il dovere, che si riferisce all’obbligatorietà. Il termine è usato quasi esclusivam.
nella locuz. logica d., la logica, di recente formulazione, che, sulla base di principî quali
«nulla può essere comandato e vietato al tempo stesso», regola le proposizioni che
coinvolgono le idee di obbligo, permesso e divieto (dovere, potere, non dovere); si distingue
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