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ESERCIZI
Esercizio 1 , > 0, > 0
2
−
2
( ; ) =
i) Trovare la statistica sufficiente minimale?
Primo modo. Calcolo la funzione congiunta che è il prodotto delle marginali
2 1 2
∑
−
(; ) = ∏ ( ; ) = (∏ )
1
2
2 ∑
−
∏
() = ℎ[(); ] =
Con e , quindi la statistica è sufficiente.
Per verificare se è minimale costruisco il rapporto di verosomiglianza.
1
2 2
∑
−
(∏ )
[ ]
∏
(; ) 1
2 2
− −∑
(∑ )
= =
1
∏
[2
2
∑
−
(; )
(∏ )
]
2 2
∑ ∑
=
Quando questo rapporto non dipende dal paramentro? Se e solo se .
2
∑
() =
Quindi la statistica sufficiente minimale è .
Secondo modo. Sarebbe vedere se la distribuzione del singolo campione può essere scritta in forma
esponenziala? 2
−
2 1
2 ) )
( ; ) = = 2 exp − log()} = ℎ( exp{()( − ()}
{−
1 2
)
() = − ( =
Abbiamo e .
2
∑ ∑
)
( =
La stastistica minimale calcolata sull’intero campione è , come nel caso della prima strada.
2
∑
∑ ∑
= = ( , )
ii) Date le statistiche e sono sufficiente e minimali?
∑ 2
∑
() =
Primo modo. Se noi conosciamo già una statistica sufficiente minimale, nel nostro caso , allora
valuto che rapporto c’è tra la statistica scritta e quella nostra.
?
Possiamo scrivere in funzione di
No, non è funzione di e vale anche l’inverso. Sappiamo che è statistica sufficiente minimale, quindi
.
non è sufficiente e minimale poiché non si può scrivere come funzione di ∑
Secondo modo. Possiamo scrivere con il criterio di fattorizzazione, in funzione di ? Anche il criterio di
fattorizzazione ci dice che non possiamo scriverlo, quindi è confermata come non statistica sufficiente
minimale. 2
∑ 2
∑ ∑
= ( , ), () =
Primo modo. Per la statistica possiamo scrivere la funzione come funzione
∑
? ,
di Ad occhio potrei dire che già la statistica ha dimensione maggiore di ma non è scientifica. 15
= ∙
1 2
.
Quindi sì, si può scrivere come funzione si Quindi è statistica sufficiente. Ma non si può scrivere
,
in funzione di quindi non abbiamo un rapporto biunivoco. Quindi è sufficiente, ma non minimale
perché non viene adoperata la maggior compressione dei dati.
Esercizio 2 (0,1)
, ∈ , > 0
−1
( ; ) =
i) Trovare una statistica sufficiente minimale.
∏
ii) Dire se la statistica è sufficiente minimale.
Esercizio 3 {−1,0,1,2} (0,1)
, ∈ , ∈
( ; ) =
i) Trovare una statistica sufficiente minimale.
2
∑ ∑
= =
ii) Dire se le statistiche e sono sufficienti minimali.
Stimatori puntuali e proprietà:
Correttezza puntuale e asintotica = ), ∈ Θ}, ∈Χ
{(, (): Χ → Θ.
Lo stimatore sarà una statistica, funzione del campione,
Partiamo da un caso semplice, Bernoulliano. Facciamo un sondaggio e vogliamo stimare che è la
( ),
= , … ,
percentuale di persone favorevoli ad un soggetto del sondaggio. Avrò un campione con
1
{1,0}
∈ ∈ (1, ).
e
L’ideale sarebbe che la stima coincidesse con la realtà, ma non è un obiettivo realistico, la stima
(() = ) ≅ 0.
difficilmente è uguale al valore, infatti
() − ≈ ,
Però ha senso chiedere che la voglio che il mio stimatore sbagli di poco. In linea di
massima per alcuni campioni sbaglierà di poco, per altri di più.
2
[()
− ]
.
L’errore quadratico medio è il valore che considereremo, dipende da
′ ′′
Come faccio a dire quale stimatore è migliore tra ? Confronto i due errori quadratici medi e prendo
′
.
il più basso, che sarà in funzione di Si dice che lo stimatore è uniformemente migliore, cioè funziona
∀.
meglio ′ 2 ′ 2
[ [
()
− ] ≤ ′() − ] , ∀
2 2
[() [()
()
− ] = + − ]
Ricordiamo che .
Le fonti di errori sono due: quanto è variabile l’errore e quanto è distorto l’errore, rispetto alla media.
[] = , ∀ ∈ Θ.
Uno stimatore viene definito corretto se
[] − misura quanto ci spostiamo sistematicamente rispetto alla media.
lim = .
[ ()]
Con correttezza asintotica, più utile, consideriamo È una proprietà più debole della
→∞
correttezza, ma un requisito necessario per uno stimaotore. 16
Consistenza ?
Cosa succede al nostro stimatore se aumento Scriviamo varie forme per definire la convergenza in
probabilità.
→ , → ∞, ∀ ∈ Θ
| − | > , > 0
(| − | > ) → 0, → ∞ (| − | < ) → 1, → ∞
2
→ ,
Cosa vuol dire che vuol dire che la distanza media in valore atteso attende a zero, quindi la
2 ]
[( − ) → 0.
convergenza in media quadratica. La convergenza in media quadratica implica la
convergenza in probabilità. 2 2
] [(
) )
[( − ) = ( + − ]
Se voglio far tendere a zero, allora entrambi devono tendere a zero poiché sono termini non negativi.
)
( → 0
2 ]
[( − ) → 0 ⟺ , → ∞
{
)
( →
Errore quadratico medio
2 ]
() = [( − )
Ricordiamo che per confrontare due stimatori, confrontiamo gli errori quadratici medi e scegliamo quello
con EQM minore, per ogni theta.
Esempio 1 2 )
~(,
2 2
∑( ∑(
− ) − )
= = = ∙
1 2 1
−1 −1
2 2 (
[∑( − ) = − 1)
]
2 2
2
∑( − ) ~ → {
Sappiamo che −1 2 4
[∑( − ) = 2( − 1)
]
2
]
[ =
2
−1 −1
{ 2
] ]
[ = [ ∙ = ∙
1 2
2 4
[∑( − ) 2
]
]
[ = =
2 2
( − 1) −1
2 4 2 4
( ( (
− 1) 2 − 1) 2 − 1)
] ]
[ = [ ∙ = ∙ =
1 2 2 2 2
−1
{ ] ]
[ > [
2 1 2
([]
() = () + − )
4
2
) )
( = ( =
2 2 −1 2
4 (
2 − 1) −1 2 − 1
2 2 2 4
) ) )([]
( = ( = ( − ) = + ( ∙ − ) =
1 1 1
{ 2 2
Quando succede la seguente relazione, valuto migliore lo stimatore .
1
4
2 2 − 1 4
) )
( − ( = − >0
2 1 2
−1
2 2 − 1 2 (2
− = 2 − − 1)( − 1) = 3 − 1 > 0
2
−1 17
3 − 1
È chiaro che è sempre positivo, quindi lo strimatore è preferibile a poiché ha l’EQM inferiore
1 2
∀.
Esempio 2 ~(1, )
=
1
1
( + )
1 1 √ 1 1 1
2√ (1 )
= = + − )∙ = + ∙ = + −
(1
2
1 1 1 1
2 2 2
1 + √
+ 1+ 1+ 1+
√ √ √ √ 1
Il secondo stimatore è una media ponderata tra la media campionaria e .
2
]
[ = [] =
1
√ 1 1 √
]
[ = + ∙ ]=
[
2 1 1
2 1 + √
1+ 1+
{ √ √
(1 − )
] )
[ = [] = = (
1 1
√ 1 1 (1 − )
]
[ = + ∙ ]=
[
2 2
1 2
1 + √ 1
1+ (1 + )
√
{ √
1
)
( =
2 2
4(1 + √)
Entrambi gli EQM convergono a 0 per n che tende ad infinito. Gli stimatori sono consistenti s