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CONDENSATORE

Andiamo a studiare condensatori lineari e a tempo invariante.

Sappiamo che

C = Q(t)/dt

Il legame tensione - corrente in forma differenziale sarà

iC(t) = C d VC(t)/dt

Andiamo a calcolare la sua forma integrale, integrando primo e secondo membro le forme differenziali

0t i(t) dt = ∫0t C d VC(t)/dt dt

ottengo

C [VC(t) - VC(0)] = ∫0t i(t) dt

Pagina 1

Vc(t) - Vc(0) = 1c0t i(t) dt

Di conseguenza —

Vc(t) = Vc(0) + 1c0t i(t) dt

• Come possiamo notare sia nelle forme differenziali che in quello integrale abbiamo bisogno di una condizione iniziale.

• Ogni condensatore deve avere una condizione iniziale Vc(0)

• Dalla legge integrale otteniamo che il singolo condensatore con condizione iniziale Vc(0) può essere pensato come serie

Vx(t) ⇒ Termore sul condensatore con condizione iniziale nulla ovvero Vc(0) = 0

Applichiamo la legge di kirchhoff ottengo

Vc(t) = Vc(0) + Vx(t) con Vx(t) = 1c0t i(t) dt.

Abbiamo ottenuto la legge in forma integrale.

pagina 2

quindi

dWenergia = d (1/2 c vc2)

dt dt

Integro primo e secondo membro.

Energia del condensatore all'istante t.

Facendo gli stessi passaggi otteniamo che l'energia in due istanti a,b dipende soltanto dell'energia in b e energia in a allora

W(a,b) = Wb - Wa

pagina 6

Procediamo con il calcolo dell'energia e della potenza.

Energia e Potenza

In generale sappiamo che la potenza è data da:

P = V · I

Nel nostro caso abbiamo:

PL(t) = VL(t) iL(t)ins

VL(t) = L diL(t)/dt

PL(t) = L iL(t) diL(t)/dt

  • Portiamo dentro il segno di derivata L iL(t)
  • Per poterlo fare dobbiamo trovare una funzione tale che la sua derivata faccia L iL(t) (Esattamente la definizione di integrale)

Questa funzione sarà:

∫ L iL(t) dt = L/2 iL²(t)

Riscrivo la potenza

PL(t) = d/dt (L/2 iL²(t))

Dalla fisica sappiamo che la potenza è anche l'energia nel tempo.

Ricomponendo il circuito.

Co = Condizione iniziale del condensatore

Abbiamo ottenuto

v(t) = vR(t) - vR(t) = Co e-1/RCt

iC(t) = Co/R e-1/RCt

iR(t) = -Co/R e-1/RCt

Ril autonolo

Consideriamo il seguente circuito

Andiamo a calcolare tensioni e correnti in gioco.

Con

ρ1,2 = -2 ± √(2² - ωο2)

Δ = 0

In questo caso avremo due soluzioni reali coincidenti.

Δ = 0 → |2 = ωο|

La soluzione dell’equazione differenziale nel caso d = ωο è:

i(t) = Aeρt + Bteρt

Con

ρ1 = ρ2 = ρ = -2

Δ < 0

In questo caso avremo due soluzioni immaginarie e distinte.

Δ < 0 → |d < ωο|

La soluzione dell’equazione differenziale nel caso d < ωο sarà:

i(t) = e-dt (A cos ωdt + B sin ωdt)

Pagina 21

TEOREMI DELLE RETI

I teoremi delle reti ci permettono di semplificare o trasformare un circuito lineare.

Andiamo ad esaminare tre teoremi fondamentali:

  • THEVENIN
  • NORTON
  • SOVRAPPOSIZIONE

THEVENIN

Il teorema di Thevenin afferma che un circuito lineare con due terminali (A,B) può essere sostituito con un circuito equivalente formato da un generatore di tensione VTh in serie con un resistore RTh.

  • VTh - tensione a vuoto ai terminali (A,B)
  • RTh - Resistenza equivalente ai terminali (A,B)

CALCOLO RESISTENZA RTh (SENZA GENERATORI PILOTA)

In questo caso, per il calcolo della RTh, dobbiamo:

  1. Cortocircuitare i generatori indipendenti di tensione

Sappiamo che la potenza sulla resistenza RL è data da:

sapendo che i = ,

Dobbiamo calcolare il max della funzione dell'espressione 2,

in modo da trovare la potenza max assorbita.

Ricordiamo che il max della funzione si ottiene derivandola ed

imponendo il risultato della derivata pari a zero.

In questo caso, visto che stiamo considerando la potenza sulla

variabile RL, dobbiamo derivare rispetto a RL l'espressione 2 per

poi imporla uguale a zero.

Facendo i calcoli si ottiene che

Condizione di massimo trasferimento di potenza.

Pagina 32

POTENZA MEDIA

Def.

La potenza media e il valore medio della potenza istantanea.

  • In generale, la potenza di un segnale periodico qualsiasi si calcola nella seguente maniera:

X(t) → segnale periodico generico

Pm(t) = 1/T0T X(t) dt

POTENZA MEDIA GENERICA

  • Nel nostro caso abbiamo che X(t) = Pi(t)

Pm(t) = 1/T0T Pi(t) dt

POTENZA MEDIA DI UN SEGNALE SINUSOIDALE

  • Sapendo che Pi(t) = 1/2 VmImcos(φv - φi) + 1/2 VMImcos(2ωt + φi + φi)
  • ottengo

Pm(t) = 1/Tt=0t=T [1/2 VmImcos(φv - φi) + 1/2 VmImcos(2ωt + φi + φi)] dt

  • Svolgo i calcoli ed ottengo

Pm(t) = 1/T0T [1/2 VmImcos(φv - φi)] dt + 1/T0T [1/2 VmImcos(2ωt + φi + φi)] dt

1/2 VmImcos(φv - φi)

In quanto è il valore medio di una componente continua.

→ 0

In quanto è il valore medio di un segnale sinusoidale senza componente continua.

PAGINA 37

Im(s) = 12 VmIm sin (Φv - Φi)

  • Definiamo
  • POTENZA ATTIVA [W] da parte reale della potenza complessa PATT = 12 VmImcos (Φv - Φi)
  • POTENZA REATTIVA [VAR] da parte immaginaria della potenza complessa Q = 12 VmImsin (Φv - Φi)
  • A questo punto possiamo scrivere la potenza complessa

S = PATT + j Q

Definiamo

  • POTENZA APPARENTE [VA] Il modulo della potenza complessa |S| = √(PATT2 + Q2)
  • FATTORE DI POTENZA |cos (Φv - Φi)|

N.B

  • La potenza attiva dipende solo dai componenti resistivi.
  • La potenza reattiva dipende dalla somma dei componenti capacitivi e induttivi.
  • Il fattore di potenza dipende dallo sfasamento tra tensione e corrente.

PAGINA 42

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
41 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/31 Elettrotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gnmmrr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria dei circuiti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Ingegneria Prof.