Appunti completi di Storia Economica

Le nuove prospettive e le nuove strade percorse dall'Europa verso la modernizzazione economica

Tratti caratteristici della storia economica del XVIII sec.

• Illuminismo esigenza di innovazione, razionalizzazione e liberalizzazione dall'antico regime
• Guerra indipendenza americana 1775-1781 (Costituzione 1787) contro la dipendenza economica e fiscale dall'Inghilterra
• Rivoluzione francese 1789-1799 contro l'assolutismo monarchico, privilegi di nobiltà e clero, crisi produttiva e disordine amministrativo
• Crisi delle monarchie europee di Ancient Regime - Riforme da sovrani illuminati - Lacerazione dello stato e delle istituzioni amministrative - Abrogazione del diritto

Diversi furono i percorsi delle economie europee verso la modernizzazione:

• Gli storici economici sono portati ad una revisione della teoria del modello unico di industrializzazione di Rostow — storico economico americano teoria degli anni '60 del XX sec. (1960)
• Il modello unico secondo lo storico era quello britannico
  • Ad esso dovevano ispirarsi tutti i paesi che avviavano il loro percorso di modernizzazione

Rivoluzione industriale inglese

Base empirica di un modello generale di uno sviluppo economico moderno applicabile a tutte le economie in ogni luogo ed in ogni tempo.

L'industrializzazione significava la trasformazione dell'economia dal pre-moderno al moderno e Rostow utilizzava il termine di "decollo" per designare il momento preciso in cui un'economia si trasformava da pre-industriale a industriale.

La rivoluzione industriale si era verificata in Inghilterra perché c'era la disputa di alcune precondizioni:

• Rivoluzione agricola - Rivoluzione demografica - Rivoluzione trasporti - Rivoluzione nel credito e rivoluzione commerciale

Teoria degli stadi dello sviluppo economico (Rostow)

• La modernizzazione economica avviene tramite 5 stadi:
  1. Società tradizionale
  2. Precondizioni per il decollo industriale
     • Rivoluzione:
       • Agricola
       • Demografica
       • Trasporti
       • Credito
       • Commerciale
  3. Decollo industriale
  4. Maturità dello sviluppo economico
  5. Società dei consumi di massa

Non tutti gli storici furono d'accordo sull'interpretazione della natura del capitalismo industriale definita da Rostow:

• Certa marxisti di Rostow non ritenevano in discussione il concetto della serie sequenziale di "rivoluzioni" economiche, istituzionali e sociali che rilevano preceduto la rivoluzione industriale, secondo loro il capitalismo industriale era basato su un sistema di sfruttamento, in cui la ricchezza dei ricchi derivava dal lavoro e dalla espropriazione dei poveri.

Secondo gli storici economici liberali il modello di Rostow era inadeguato, in quanto non dava conto della relatività della situazione storica

• Gerschenkron = Storico americano di origine russa
  • Secondo lui modelli di sviluppo industriale dei paesi sono stati molto diversi, soprattutto per la collocazione temporale dell'industrializzazione, ogni paese ha avuto un percorso autonomo verso l'industrializzazione (non in base alle risorse, situazione infrastrutturale, situazione istituzionale...)
  • Non è facile individuare il momento del decollo industriale nei vari paesi europei, mentre è più facile identificare gli elementi di continuità col passato

Altre critiche al modello unico di modernizzazione di Rostow:

• Secondo gli storici economici odierni la modernizzazione dell'Europa non-occidentale avvenne secondo modi e tempi diversi per gran parte nell'ambito di processi più ampi di

La geografia economica dell'Europa del XVIII sec.

Era composta da diversi sistemi commerciali locali, regionali ed interregionali

• L'agricoltura soddisfava i bisogni della popolazione rurale e dei centri urbani
• L'agricoltura e la pastorizia fornivano le principali materie prime per l'attività industriale (lana, lino, latte, formaggi)
• La geografia economica non coincideva con la geografia politica (es.: Francia, Spagna, Impero Asburgico)

Le difficoltà nei trasporti, la mancanza di strade percorribili in qualsiasi stagione dell'anno e gli alti costi dei trasporti terrestri, determinavano:

• L'isolamento sia delle comunità montane che di alcune pianure
• Lo spostamento degli abitanti alla ricerca di lavori stagionali

Le reti di trasporto più veloci, sicure ed estese nell'Europa del XVIII sec. erano i fiumi, i canali e il mare

I privilegi dei centri urbani consistevano:

• Nell'acquisto, da parte delle corporazioni urbane delle merci di prima necessità a prezzi fissi
• Nel monopolio su moltissime forme di produzione artigianale

Conseguenze:

• Migrazioni verso i centri urbani (carestie per i poveri)
• Risposte al crescente pericolo della povertà urbana

I riformatori esortavano i governanti:

• Ad eliminare i privilegi urbani
• A liberalizzare il commercio interno, soprattutto per le merci di prima necessità

I riformatori denunciavano anche:

• I vincoli imposti all'agricoltura dai privilegi feudali (es.: tradiva servitù della gleba in Europa orientale)

Feudalesimo: termine anacronistico, i diritti di proprietà non erano assoluti

I profitti del commercio internazionale furono investiti in:

• Costruzione di suntuose case e ville
• Più fastosi stili di vita e di consumi
• Contributi allo sviluppo di una nuova cultura commerciale, di nuove istituzioni mercantili
• Assicurazioni commerciali e marittime
• Espansione del credito
• Alla nascita di mercati commerciali e finanziari
• Alla nascita di nuove industrie (birra)

Stimolò l'espansione delle costruzioni navali, miglioramento tecniche di navigazione, diminuzione costi trasporto su lunghe distanze

Il commercio internazionale e coloniale ebbe un ruolo importante nell'espansione del mercato di beni di consumo

C.N. Cipolla = Il commercio estero fu condizione necessaria ma non fu sufficiente per la crescita economica

K.P. Thomas e D. McCloskey = Storici americani, sostenevano che fu l'industrializzazione ad avere effetti sul commercio estero e non viceversa

La rapida crescita di nuovi mercati di consumo fu importante per la diffusione di nuove fonti di ricchezza tra le élites europee. Alla crescita si accompagnarono nuove attitudini culturali, nuova nobiltà (Grand Tour), desiderio di maggiore conoscenza.

Le industrie e le piantagioni - cambiamenti nelle attività industriali e manifatturiere nel XVIII sec

a) I Paesi Bassi Meridionali (Belgio)

• Sperimentarono la crescita più dinamica e sostenuta d'Europa:
• Regione economica ricca di risorse naturali
• Economia agricola molto avanzata

FRANCIA → LENTA ESPANSIONE DEMOGRAFICA: CAPACITÀ DELLA POPOLAZIONE CONTADINA DI AUTOFORNIRSI, CITTÀ PICCOLE, OSTACOLI AL COMMERCIO INTERREGIONALE

INDUSTRIE → INGLESI:

• RIVOLTE AI MERCATI DI GROSSO VOLUME E DI BASSO COSTO, NUOVI TIPI DI ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE E DEL LAVORO IN BASE AI NUOVI PRINCIPI DELL'ECONOMIA, RUOLO DELL'IMPRENDITORE, LAVORATORE DIVIENE UN'UNITÀ NEL PROCESSO PRODUTTIVO

FRANCESI:

• RIVOLTE AI MERCATI DI QUALITÀ, VOLUMI MINORI, SENZA RICORSO ALLA MECCANIZZAZIONE E CON MANODOPERA SPECIALIZZATA A BASSO COSTO

IL RUOLO DELLO STATO

NEL XVIII SEC. IL RUOLO DELLO STATO NELLO SVILUPPO ECONOMICO ERA ESTREMAMENTE DIFFICILE DA MISURARE

• POLITICHE MERCANTILISTICHE, COMMERCIALI ED ECONOMICHE

BASATO SUL PRESUPPOSTO CHE IL VOLUME DEL COMMERCIO ERA FINITO E CHE OGNI STATO AVREBBE DOVUTO ADOTTARE MISURE PROTETTIVE PER ASSICURARE CHE LA PROPRIA QUOTA COMMERCIALE NON DIMINUISSE.

IN INGHILTERRA SI EBBE IL CONTROLLO MONOPOLISTICO DEL COMMERCIO ESTERO CON I

NAVIGATION ACT

• ESCLUDEVANO I MERCANTI DI TUTTI GLI ALTRI PAESI DAL COMMERCIO CON LE COLONIE BRITANNICHE DEL NORD AMERICA E ORDINAVANO CHE TUTTE LE MERCI SBARCATE NEI PORTI COLONIALI DOVESSERO ESSERE TRASPORTATE DA PORTI METROPOLITANI BRITANNICI

NEL CORSO DEL XVIII SEC. AVVENNERO DEI CAMBIAMENTI NELLE POLITICHE COMMERCIALI PER:

• NUOVE TEORIE ECONOMICHE
• AUMENTO COSTI DEL GOVERNO E NECESSITÀ DI INCREMENTARE LE ENTRATE PER MANTENERE GLI ESERCITI E MARINA MILITARE