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Il TAT: un test proiettivo per l'adolescenza
Il TAT (Test Apperceptivo Tematico) è un test proiettivo somministrabile a soggetti a partire dall'adolescenza. Consiste in 30 tavole in bianco e nero rappresentanti personaggi che compiono azioni, dalle quali bisogna inferire il significato, che può essere molteplice (immagini ambigue).
Inizialmente, nel 1935, venivano utilizzate tutte e 30 le tavole, ma oggi si utilizzano solo quelle meno ambigue, divise e differenziate per maschi e femmine:
Tavole per maschi: 1, 2, 3bm, 4, 5, 6bm, 7bm, 8bm, 10, 11, 12bg, 13b, 13mf, 19, 16
Tavole per femmine: 1, 2, 3bm, 4, 5, 6ghf, 7gf, 8bm, 9gf, 10, 11, 12bg, 13b, 13mf, 19, 16
La sigla "bm" indica tavole assegnate solo ai maschi, mentre "gf" indica tavole assegnate solo alle femmine.
Le immagini contenute nel test hanno un contenuto manifesto e un contenuto latente, derivati principalmente dalla psicanalisi. Ad esempio, una tavola potrebbe raffigurare un bambino con un'espressione triste e pensierosa mentre è seduto a un tavolo da studio, e potrebbe essere utilizzata per indagare l'angoscia di castrazione o altri costrutti psicologici.
strumento che può creare distrazione o imbarazzo). Inoltre, è importante prendere nota delle reazioni non verbali del soggetto, come espressioni facciali, gesti o cambiamenti di postura. Questi dettagli possono fornire ulteriori informazioni sulla risposta emotiva del soggetto. Analisi dei dati---> Una volta raccolti i dati, è necessario analizzarli in modo accurato e dettagliato. Si possono individuare eventuali pattern o temi ricorrenti nelle risposte dei soggetti. Inoltre, è possibile confrontare le reazioni dei diversi soggetti per individuare eventuali differenze o similitudini. Conclusioni---> Infine, sulla base dei dati raccolti e analizzati, è possibile trarre delle conclusioni riguardo alle reazioni dei soggetti di fronte alle immagini e ai conflitti rappresentati. Queste conclusioni possono essere utili per comprendere meglio come le persone affrontano e elaborano le difficoltà e le frustrazioni legate alla crescita e al futuro. In conclusione, l'utilizzo di tavole illustrate può essere un valido strumento per indagare le reazioni emotive e cognitive legate ai conflitti universali della crescita. La raccolta e l'analisi dei dati possono fornire importanti informazioni sulla gestione di queste difficoltà da parte dei soggetti e sulla loro capacità di elaborazione.terzo che si inserisce nella relazione e insoggetti particolarmente timorosi e preoccupati del giudizio altrui può anche sembrare una minaccia) Utilizzo e specificità del TAT---> questo viene quasi sempre abbinato al Rorschach perché uno dà indicazioni circa il funzionamento di personalità (meccanismi difensivi prevalenti, relazioni oggettuali ovvero rappresentazioni interne delle relazioni salienti per lui e dei propri affetti, funzionamento cognitivo) mentre il secondo ci informa sulle strutture di personalità: prima il R poi il TAT, uno che va più a fondo e più perturbante, successivamente l'altro. Prima i proiettivi e poi se servono anche i test di livello (cioè test cognitivi o di massima prestazione, come il test di profitto, attitudinali ecc). Due correnti interpretative--> la scuola americana--> si fonda sui presupposti degli psicologi dell'Io (Sullivan), segue principalmente Rapaport e Bellak e si basasui principi di indagine delle caratteristiche formali delle storie, cioè capire l'intreccio e vedere se è coerente con le istruzioni che si sono date al soggetto (ad es vedo un maschio e parlo di femmine), con l'evoluzione del tempo che si potrebbe seguire nel racconto, ecc; e sulle caratteristiche formali del contenuto delle storie: quanto si avvicinano al cliché, ovvero alla nostra aspettativa di significato riguardo la tavola. La scuola francese --> Shentoub e Brelet: riprendono l'interpretazione psicoanalitica del test e prevede l'analisi dei processi prevalenti alla base del discorso, del registro difensivo e oggettuale, delle problematiche salienti, individuando un tema che si ripete lungo il protocollo e che potrebbe rappresentare un punto esplicativo della personalità. Criteri per valutare un profilo: leggibilità ovvero coerenza e risonanza fantasmatica in rapporto al contenuto latente: se la tavola va ad evocare un certoConflitto e questo lo suscita davvero allora ho un'indicazione coerente con ciò che lo stimolo mi induce. Coerenza col contenuto manifesto. L'analisi dell'elaborazione del discorso. Rispetto al contenuto latente vado a fare un'analisi qualitativa di tavola in tavola, andando a vedere come e quali indicazioni fornisce rispetto alle problematiche salienti e all'aderenza alla realtà ecc; l'analisi qualitativa si basa sul vedere se il soggetto: riconosce il conflitto (ad es il bambino è frustrato perché non sa suonare il violino), gestisce il conflitto (eh poverino chissacciu) o nega il conflitto (il bambino è bravissimo a suonare il violino). L'integrazione di questi dati fornisce una spiegazione e una serie di dati di personalità.
Immagine con la ragazza nei campi in primo piano, una donna che guarda davanti a sé di profilo e un uomo di spalle di fronte a un cavallo: ci si aspetta il riconoscimento di una coppia.
Il contenuto latente potrebbe essere alla Mahler il conflitto di separazione e individuazione nella crescita, che dovrebbe emergere dal racconto del soggetto nell'individuazione della triangolazione relazionale. La distanza temporale della scena-stimolo è stato rilevato come un elemento fondamentale, come l'ambiguità dello stimolo, per rendere l'immagine come confondente rispetto alla situazione attuale (non fa capire al soggetto che si sta indagando qualcosa di presente).
Tavola 3bm: è la prima delle tavole depressive: una donna accovacciata davanti a un letto con un oggetto davanti ai suoi piedi (forbici? Pistola?). Questa tavola va a indagare come si gestiscono gli aspetti depressivi della vita, rappresentati dal dettaglio che evoca la rabbia, anche la morte volendo. L'ambiguità consente la proiezione dell'aggressività se presente.
IL RORSCHACH
Come nascono le famosissime tavole?
Walter Joseph Kovacs R. Era un figlio di pittore che utilizzava la creazione dellemacchie (clexographie) e che riuniva le sue amicizie per vedere cosa usciva fuori dall'interpretazione delle forme chesi creavano.- Fase di somministrazione del test
10 tavole non somministrabili come nel TAT selezionandole, ma tutte e seguendo il loro preciso ordine.
Annotare le risposte del soggetto mentre questi parla e i segnali non verbali.
Autori diversi formulano la richiesta al soggetto in modo diverso: R. Muore un anno dopo solo la formulazione deltest, che ovviamente necessitava ancora di molte messe a punto, che furono date da molte scuole diverse. C'è chi è più specifico nella richiesta: mi dica cosa le sembra di vedere. C'è invece chi dice chi si concentra sulla spiegazione più articolata dei passaggi che si andranno a compiere: ora prenderemo queste tavole, le lascerò il tempo di riflettere e leimi dirà cosa vede; a seconda di chi
si ha davanti si potrà adattare la richiesta: a una persona molto ansiosa potrà aggiungere che non vi sono risposte giuste o sbagliate, ma che interessano la spontaneità e la sincerità. I Test sono così visti come necessari di una conoscenza lieve, ma pregressa del soggetto (prima della somministrazione), perché facilitatori di comunicazione e non come indagatori di profondità. Tavola 1 --> quella che sembra una farfalla, un pipistrello, compatta, vista spesso come un'unità ma percepibile anche bipartita in senso verticale o anche tripartita; ha una forma chiusa ma con uno spazio bianco centrale superiore e 4 buchi centrali. La tavola può essere ruotata dal paziente, ma non glielo si dice in anticipo, perché è comunque un indicatore il fatto che il paziente stia rigidamente nella consegna, chieda se la può girare o la giri di sua spontanea volontà. Si rilevano principalmente 3 significati: 1. la1. La capacità del soggetto di dare una risposta adattiva quando viene sottoposto a una situazione nuova: cosa fa nella sua quotidianità dunque? Come si approccia alla novità?
2. Secondo la scuola psicoanalitica francese la compattezza della forma rimanda invece o anche alla figura autoritaria maschile paterna.
3. Altri autori invece dicono anche che è la prima tavola di presentazione di sé.
L'interpretazione della risposta va sempre modulata in base alla standardizzazione aggiornata e attuale del test e al contesto socio-culturale di appartenenza del soggetto, perché vi saranno sempre soggetti che risponderanno secondo le tendenze del momento a livello sociale, es certe risposte che si danno solo finché c'è clima di guerra, poi non si danno più.
Tavola 2 --> prima tavola che presenta anche il colore: vi sono due macchie rosse in sommità, simmetriche e distaccate dalla parte centrale, due macchie nere e
distaccate-simmetriche anch'esse, infatti le prime risposte che emergono sono sul rispecchiamento e sulla dualità. Un grande spazio grande centrale che aiuta a dire 2 e che a sua volta può diventare un elemento centrale di interpretazione. Il rosso è un colore delegato al pulsionale anche in culture molto diverse. Questa tavola è parecchio connessa all'aggressività: sollecita la stessa e la risposta rimanda alla possibilità del soggetto di contenere o meno, di inibire o negare il contenuto aggressivo. Ma data la componente duale è anche una tavola in cui si mette in gioco il sé in relazione.
Tavola 3--> si guardi anche a cosa il testato fa: risponde subito? Si mette a pensare? Guarda solo una parte? La tavola può sembrare: due persone a cena al tavolo, due ragnetti in interazione, due scimmiette e due cuori, nel complesso un granchio... questa tavola dal punto di vista umano è importantissima: è imponente.
la figura umana ed è così banale che se non è presente suona un campanello di allarme. Questa è la tavola della rappresentazione di sé in relazione. Paragonata con la 2 è anch'essa a conformazione simmetrica e bilaterale, entrambe hanno il rosso, ma la 3 permette una più chiara emersione della propria aggressività in un contesto più contenuto.
Tavola 4--> si ritorna a un senso di unità, è scura e compatta, ci sono un po' più di difficoltà di interpretazione formale infatti si produce spesso uno shock; forte la proiezione di forma umana o umanoide. Come simbologia latente è la seconda tavola maschile paterna e autoritaria; l'elemento fallico è molto presente.
Tavola 5--> una farfalla o un pipistrello chiaramente, infatti dalla tematica latente questa è considerata la prima tavola della realtà: questo è un pipistrello, non potrebbe essere. Certe
persone però potrebbero non dare la risposta banale per distinguersi o non risultare scontata, dunque bisogna capire il perché lo fanno: perché sono un attimo distaccate dal reale o per atteggiamento. La tavola è molto immediata, non richiede grande sforzo mentale per adattarsi alla risposta.