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STRUMENTO PER VALUTARE LA COMPOSIZIONE CORPOREA, NON LA SPESA ENERGETICA (N.B. esame)

L'impedenziometria presenta alcuni limiti e ha un certo grado di errore. Non è possibile effettuare questo tipo di analisi se vi è una condizione patologica (es: edema) poiché la misurazione sarebbe poco attendibile.

Dall'altro lato, non è invasiva, ha un basso costo ed è possibile ripetere l'operazione tutte le volte che si vuole poiché non ha nessun effetto collaterale e dura pochi minuti.

Impedenziometria segmentale: strumento per cui si mettono le mani sul manubrio ed esso stima la percentuale di massa grassa.

Bilancia impedenziometrica: si basa sullo stesso principio (passaggio di una corrente). È sufficiente salire sulla bilancia per venire a conoscenza della massa magra e grassa.

Ha un errore alto, infatti se per la metodica con i cerotti si ha 3-4%, quella segmentale ne ha uno simile a quello delle pliche (ovvero 6%) poiché è.

molto approssimativo il dato che fornisce. Tutti i metodi per la misurazione % della massa grassa del nostro corpo, quindi, presentano degli errori (sono inaccurati). Un'altra tecnica di misurazione della composizione corporea è la densitometria ossea o densitometria oDEXA. Si basa sull'utilizzo di un fascio di raggi X a due diversi livelli energetici che subisce un'attenuazione al passaggio attraverso i tessuti in base alla composizione del singolo individuo esaminato. L'apparecchio utilizza un fascio con assenza di dispersione nell'ambiente. La dose per singolo esame è, quindi, minima. Per questo motivo, vi è un'assenza di rischi sia per il paziente si per l'operatore ed è possibile ripetere l'esame a distanza di tempo ravvicinata (considerata non invasiva dato che l'esposizione a radiazioni è pressoché nulla). La DEXA Total Body permette di stimare con una buona precisione la % di massa grassa.

La % di massa magra, divisa in massa magra ossea e non ossea (quest'ultima comprende muscoli e liquidi). È quindi un modello a 3 compartimenti: massa grassa, massa magra ossea e massa magra non ossea. È una sorta di esame radiologico e, a livello di precisione, si avvicina alla pesata idrostatica, ma è molto costosa e i tempi di esecuzione non sono rapidi.

Durante la pletismografia (Bod Pod), la persona entra dentro una camera (simile ad un grosso uovo). La stima della composizione corporea viene fatta sulla base della riduzione del contenuto di aria che si ha quando la persona entra nella camera (mentre la bilancia si basa sul principio di Archimede, qui si basa sul volume di aria spostata). È una misurazione completamente meccanizzata (non dipende dall'operatore), rapidissima, non pericolosa e molto precisa (il dato misurato con questa tipologia è assolutamente sovrapponibile al quello misurato sotto l'acqua perché è uno strumento.

molto attendibile). Il limite è che questo strumento costa moltissimo, quindi pochissimi centri lo possiedono.

Esempio (caso clinico)

Una persona di 153 cm, dopo un anno di dieta, ha perso 10 kg, però, non sempre, il calo di peso è quello corretto:

→2 2105 kg (BMI = 44.9 kg/m , obesità di terzo grado)

95 kg (BMI = 40.6 kg/m )

DEXA (modello a 3 compartimenti):

  • →giallo tessuto adiposo
  • →blu tessuto osseo
  • →rosso massa magra non ossea

Dai risultati della DEXA, prima e dopo la cura, si può evincere che quasi la metà dei kg persi erano di massa magra perché la persona si è limitata alla dieta e non ha fatto attività fisica per esempio.

Spesa energetica

La spesa energetica rappresenta quanto un organismo umano consuma, ossia spende in termini di energia. Questa energia si può misurare (misurare perché la spesa energetica viene calcolata, cioè stimata). Distinguere e non confondere i

metodi per misurare la composizione corporea dai metodi per misurare l'aspesa energetica. Ci sono tante forme di energia ed essa si trasforma da un tipo in un altro. L'energia che noi utilizziamo è l'energia chimica, infatti noi assumiamo energia ordinata dagli alimenti e la trasformiamo in lavoro. Per questo motivo, il nostro organismo può essere assimilato ad un grande trasformatore di energia. I processi energetici nell'organismo umano si basano sull'ossidazione dei nutrienti (carboidrati, lipidi e proteine). Da questi processi ossidativi ne deriva il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica a cui è associata, di conseguenza, la liberazione di energia. Il consumo di ossigeno viene indicato con il simbolo VO2 e la produzione di anidride carbonica con il simbolo VCO2. Questa energia viene poi immagazzinata in parte sotto forma di adenosintrifosfato (ATP) e in parte dispersa come calore. Al nostro organismo l'energia serve

per il mantenimento in vita, cioè per tutti quei processi chimici come la biosintesi di molecole, il trasporto di ioni, i processi metabolici, l'attività cardiaca e respiratoria che servono all'uomo per sopravvivere. L'energia ricavata dagli alimenti, quindi, viene utilizzata per i processi vitali. Quando si parla di bilancio energetico si fa riferimento al rapporto che c'è tra le entrate e le uscite di energia. Il concetto di bilancio energetico è un'astrazione poiché non siamo mai perfettamente in bilancio. Le entrate di energia sono rappresentate dal cibo. Le uscite sono tutte quelle condizioni che comportano una spesa energetica, quindi sia il metabolismo basale sia quanto si consuma per i processi digestivi e di assimilazione degli alimenti. Quali sono le componenti della nostra spesa energetica? METABOLISMO BASALE (o BMR = La maggiore componente della spesa energetica in entrambi i sessi è il Basal Metabolic Rate) cherappresentano circa il 60-70% della spesa energetica nelle 24 ore. Poi ci sono delle grandissime differenze da soggetto a soggetto (donna adulta giovane sana 60 kg / uomo adulto giovane sano 70 kg). La spesa energetica nella sua totalità nel sesso femminile è inferiore rispetto a quella maschile. In particolare, il metabolismo basale è più basso nella donna. Quando si devono dare delle indicazioni, devono essere fatti dei piani nutrizionali diversi per un uomo piuttosto che per una donna. Che cos'è il metabolismo basale (principale determinante della nostra spesa energetica)? È l'energia che ciascuno di noi spende per svolgere tutti i processi vitali (attività respiratoria, attività cardiaca contrattile, circolazione, processi metabolici, contrazione muscolare involontaria quindi al di fuori dello sport, quelle attività che ci sono anche quando dormiamo di cui non siamo consapevoli, ecc.). Quali sono i fattori che

influenzano il metabolismo basale?

  • Peso maggiore: il peso o la massa corporea della persona influenzano il metabolismo basale. Maggiore è il peso, maggiore è il metabolismo basale (proporzionalità diretta perché la persona ha una maggiore superficie). Per questo motivo, quando una persona perde peso, ad un certo punto, trova più faticoso calare di peso: il metabolismo si riduce ed è, quindi, più difficile perdere ulteriormente peso (grande problema per cui si stanno cercando di trovare delle soluzioni per cercare di far perdere peso alle persone senza far scendere troppo il metabolismo basale).
  • Massa muscolare: vi è una proporzionalità diretta tra la massa muscolare e il metabolismo basale, infatti più muscolo si ha, più il metabolismo basale è alto. La donna, dato che possiede meno massa muscolare, ha un metabolismo basale diverso. Con l'età, inesorabilmente, si perde massa muscolare e si riduce il metabolismo basale (un
anzianoha una minore spesa energetica rispetto ad un giovane). L’età, infatti, è un’altra cosa da tenere in considerazione nella stesura di un piano energetico (nel calcolo del fabbisogno di calorie bisogna inserire il sesso, l’età e il peso). • →fattori ormonali un esempio classico è quello delle malattie tiroidee (la tiroide è una ghiandola localizzata nel collo che produce gli ormoni tiroidei che devono essere nel nostro circolo sanguigno entro un range ben preciso).o se la tiroide, per qualche motivo, funziona troppo si va incontro a malattie che danno unaiper funzione della tiroide (ipertiroidismo). In circolo, quindi, ci sono dei livelli troppo alti degli ormoni tiroidei e, perciò, il metabolismo basale aumenta, infatti gli ormoni tiroidei sono degli attivatori della spesa energetica. Le persone affette da ipertiroidismo tendono a perdere peso (soprattutto questo), hanno sempre caldo, fini tremori, stato di

La tiroide è una ghiandola che produce gli ormoni tiroidei, i quali regolano il metabolismo del corpo. Quando la tiroide funziona in modo eccessivo, si parla di ipertiroidismo. In questo caso, vengono prodotti troppi ormoni tiroidei, il che porta ad un aumento del metabolismo. Le persone affette da ipertiroidismo possono sperimentare sintomi come nervosismo, agitazione e perdita di peso.

Al contrario, se la tiroide, per qualche motivo, non funziona o funziona poco a causa di malattie che ne compromettono la corretta funzionalità, si è di fronte ad una condizione di ipotiroidismo, quindi vengono prodotti pochi ormoni perché la ghiandola non lavora abbastanza. In questo caso si ha il quadro opposto, ovvero la persona aumenta di peso (soprattutto questo), è stanca, ha freddo, tende ad addormentarsi, ecc.

La temperatura corporea può variare in diverse situazioni. Ad esempio, quando si ha una malattia febbrile che dura da un po' di tempo (non influenza), si ha un incremento del metabolismo basale, cioè della spesa energetica. L'aumento del metabolismo basale è, quindi, direttamente proporzionale all'aumento della temperatura corporea (aumento del 13% della spesa energetica per ogni grado in più rispetto alla temperatura di 37°C). Perciò più è alta la febbre, più si spende, poiché durante la febbre vi è un aumento del metabolismo.

rilascio di sostanze che attivano il metabolismo basale, chiamate citochine)
• → gravidanza: le donne, durante la gravidanza, hanno un organismo in più da nutrire (feto in via di formazione), quindi vi è un aumento del metabolismo basale
• → fattori genetici: ci sono persone che, a parità di alimentazione ed esercizio, restano sempre magre e altre che mangiando poco aumentano di peso. Questi fattori che influenzano la spesa energetica non sono modificabili
Inoltre anche il caffè e il fumo sono due fattori che influenzano il metabolismo basale. Un consumo elevato di caffè, infatti, provoca un aumento del metabolismo basale (dalle 5 tazzine in poi); mentre il fumo attiva il metabolismo basale, quindi, quando si smette di fumare, si va incontro ad una fase in cui si tende a prendere un po' di peso.
Con l'età la composizione corporea si modifica, aumenta l'accumulo di grasso viscerale (cioè grasso adis
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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ede99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Nutrizione umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bo Simona.