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Estratto del documento

ALBERO // ASSALE // DIFFERENZA FUNZIONALE

  • LUNGO È L’ALBERO TRASMESSO IL MOMENTO DI TOR-SIONE, POTENZA MOTRICE, PESO
  • ASSIALE NON SERVE QUINDI TRASDA POTENZA MA GRAN SOSTIENE IL PESO E FORZA IN
  • CUCINETTI NON SI TORCE QUINDI NO RADIAZIONE — MA SUPPORTA ROTANZA IN V DI VELOCITÀ
  • CUSCINETTI NO VINCOLATO “T E PUNTARE MA VIBRASZIONI IN DI VELOCITÀ
  • ROTO LA TERMINA LA PARTE FISSA A CAPO NEL FERMO, L’ALBERO ROTANTE, IL CORPO “FERMO”, PARTE FISSA. E SEMPRE UNA SERIE DI V O VELOCITÀ
  • SUSCITA —” PONT PROPRIA D'ACCIAIO DA BOTO E TU LE SOMME AL MOVIMENTO
  • SI PROPAGANO ALVEOLARE FA CHE MOVIMENTAZIONI NEVING ALTRI RIMWA > — BASTA RIFERRE UNA VELOCITÀ UNIKA MIN — CHE MATLABFABIANI/MATLABO
  • USO DEL LUBRI I CAMP, LIQUIDI.
  • VITE — OUO 8 VUDIDDIF — PLANGE PARTE LATEGLI V PEZZI DA UNA INSIEME PAL DE DOPO FARE UN DOV X LE VITE I CHIODI.
  • CHIAVEMTA = LING [UNICA] FUNZIONE si VINCOLAMENTI TRA PARTY KE VORNO RIVOARE ALLA STESSA VELOCITÀ DOPO IL MONTAGGIO.

MOT’. MANUALFA = UN PEZZO KE PRESENTA A FORO P X ACCOPPIARSI IN FORO

PARTONO TRA PARIII ALBERO È UN PEZZO HA UNA TRASMISSIONE ALLE TRASFERE.

  • COLLEGAMENTI FORZANO: NECESSITANO FORZANO TRA ALBERO LISCIO E FORO LISCIO
  • GIUNTO CI COLLEGA INSIEME CU ALBERI? IL GIUNTO PREME DEL COLLEGARE STRALIMITE DE 2 ALBERI DISTINTO ASSIALI ALBERI COLLEGATI CON GIUNTI POSSONO AVERE LA STESSA VELOCITÀ MEDIA
  • AL MASSIME SERVONO LE FACCINDA N PARTICOLI EQUALCHE NON C SI POSSONO POSSONO PIÙ PICCOLE VARIAZIONI VELOCITÀ CHE S’ INCARNANO IN A GINO.
  • MENHI — X MENA ALBERI INGOMIG FETTOSC TIENA OSSO, POCHE CAVLOCK A 2 ALBERI. MORSI/O CINEMA V VELOCITÀ OVERVOSE.

Gradi di libertà né un punto materiale.

NUMRO N DI r MANARE DA ASFIRELLO.

Conjunto di palmerda IN RESIST per fllasaban LA SUA POSIZIONE

IL NUMERO DI PARAMETRI NECESSARI A FISSARE VH PUNTO É GURI ALLA INDUSION.

DELLA GANJA CON DISIDEGNO INDEPENDSONDENTE DAL SISTEMA DI AFREMENTO IN USATO ORDANY V LIBERTÀ + GRANO Y VINCOLO AGGIUNTO = IMPOSTO INBERGN MENTORE DELLO SPAZIO RESIDUO.

Corpo Rigido

distanza → oggetto non deformabile tutti punti K

P1 (X1,Y1,Z1)

P2 (X2,Y2,Z2)

P3 (X3,Y3,Z3)

i punti P1, P2, P3 sono costanti. sono invarianti

P2 - P1 = costante

questo si può esprimere tramite un vincolo

così tutto è vincolato si chiama vincolo

quindi abbiamo la trottola

3 coordinate (X,Y,Z) vengono rispettate 3 vincoli

3 quindi si chiamano X Y Z

6 gradi di libertà

vincoli di aste rigide

simboli nome g.d.v.

Cerniera 2

Pettoino 2

Carrellino 1 2

x semplificare ragioniamo in 2D

i)

2 τ = B

1 d.v.

L A han.no To sostiene

2 g.d.v

0 g.d.v g.d.v

g.d.v = 0

ii)

STUDIO dell' EFFEMME CERNIERA del Y {

A B D -> può ...

A E CIR

AB与 = 9

g.d.v. = 2+4+2+1= 9

∫ SOSTATICA

ORO POSSO CONSIDERARE BC

BEN SIGLA NON LABILE

LA SI CHIAMA BIELLA

CONVERSIONE (C) {

COSI' SI SOSTITUISCE

U SISTEMA

PARALLELO

Metodi Risolutivi

  • Concettualmente
  • Concetti diversi

Arco 3-cezioni | I sostegno del carico in (A):

(E) che si abbassano 2 volte quando il sistema passa

MC(B) = 0

Quello stesso modo è quindi di lungo lungo

∑Px : si può descrivere = 0

Rba = 0

Quali devono essere (F = R)

Esempio

∑ delle sollecitazioni = 0

MC(o) = F(BC)

Rc =

Carichi Distribuiti

R_R = ∑F_i

X_R = ∑(x_i F_i) / ∑F_i

R = ∫p(x) dx

X_R = ∫x p(x) dx / ∫p(x) dx

Se P = P0 - cosθ

R = ρ = 2ℓ

X_R = ∫ρℓρ x p(x) dx = ρ2 / 2⋅ρℓ

ΣMB = Rl ⋅ ℓ - Px ⋅ 3/4 ⋅ ℓ = 0

Re = 3/4 ⋅ PR

ΣMc0 = Ra = 2/3 Pe

Σ = 0; Ra = 0

Calcolo azioni interne

Corpi Rigidi Nello Spazio a 3 Dimensioni

Incastro

Nei 3D un incastro pone 6 condizioni

  • con 3 forze blocco il punto materiale
  • con 3 momenti blocco il corpo rigido attorno al punto materiale

Al posto di My e Mz posso imporre le rotazioni cui prevede un'incastro.

In travegole c'è il momento torcente che poi lo compreso in un unico Mz. Esso è impresso solo con confronto rispetto al M flessionale.

Momento flettente trave lastra a F, B (grace nel piano Z(h2 − z)  ->  h⁄2 + z2

γ − h⁄2  +  z =  − h⁄4  + z  + z⁄4 =  − 1/21/2 y⁄(h+ 2z)

il valore massimo di y si ottine quando γ =  − 14

Quindi nello stesso caso lo τcz(z) ⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄

DN4num = Tz ⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄( h⁄4 − z2)

= Tz⁄6h⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄

TZ = 0⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄  f = formula di spasto e giorno del taglio

* &hl;⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄*⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄⁄

Γ = Modulo di elasticità tangenziale

Γyz(z) = Γcz(z)⁄G

Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
44 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/14 Progettazione meccanica e costruzione di macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cesii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di fondamenti di costruzione di macchine e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Sangirardi Michele.