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P +Q
e t ❑
η (somma di contributi di energie di diverso tipo)
= =η +η
n e t
P ¿
I - Indice elettrico
● e P η
e e
I = =
e ' η
Q t
t
IREC - Indice di risparmio economico
● ¿
C −C
IREC= ¿
C
¿ spesa per acquistare energia elettrica E e termica E dall’esterno
C → e t
C→ costo di produzione di E ed E nell’impianto cogenerativo
e t
λ → costo unitario del combustibile
ξ → costo di acquisto dell’energia elettrica
e
ξ → costo di acquisto dell’energia termica
t ¿
C ξ E ξ
=E +
e e t t
E e
C= λ
η e 1
IREC=1− η η
e t
+
λ λ
ξ ξ
e t
Gruppi combinati
ciclo a singola evaporazione
● ciclo a due livelli di pressione
● senza risurriscaldamento
○ con risurriscaldamento
○ ciclo a tre livelli di presisone
● con risurr.
○ senza risurr.
○ combustione supplementare (con post-combustore)
● cicli a gas con iniezione a vapore (STIG)
● potenziamento di impianti esistenti
● Tipologie (nel caso di imp. a vapore con turbine a gas):
○ Preriscaldamento dell’acqua di alimento
■ → η maggiorato dell’1-2% e potenza aumentata del 20-35%
Produzione di vapore di media pressione
■ → η maggiorato dell’1-2% e potenza aumentata del 20-35%
Riutilizzo del gas di scarico come comburente in caldaia
■ → η =45-47% e potenza incrementata fino al 40%
Trasformazione in ciclo combinato senza combustione
■ → η 50% e potenza raddoppiata
≃ Ciclo combinato a
singola
evaporazione
TG: Turbina a gas
TV: Turbina a vapor
d’acqua
CC: Camera di combustione degasatore
S: Surriscaldatore
V: Evaporatore
E: Economizzatore – scambiatore di vapore che riscaldano l’acqua di alimento, di
norma non oltre il suo punto di ebollizione. Sono in grado di sfruttare
efficientemente il grado di entalpia residuo dei gas di scarico per preriscaldare
l’acqua di alimentazione della caldaia.
Degasatore: tipo di scambiatore dove avviene il degasaggio dell’acqua usata
come fluido termovettore. Si basa sul principio che la solubilità dei gas diminuisce con l’aumentare
della temperatura. L’acqua, costretta a successivi cambiamenti di stato, deve risultare più pura
possibile, pena il danneggiamento delle tubazioni o delle macchine con cui entra in contatto.
Corpo cilindrico: ha la funzione di collettore di acqua calda non vaporizzata e di favorire il moto
convettivo del fluido
Profilo di temperatura del ciclo gas di scarico/vapore con un livello di pressione
I ∆T approach point e
pinch point stabiliscono
delle differenze di
temperatura che stanno
alla base del progetto
termico della caldaia
Il ∆T subcooling è
necessario ad evitare
rischi di inizio
evaporazione nei tubi
dell’economizzatore che
comporterebbe un blocco
temporaneo della portata a
causa dell’aumento di
volume del vapore
Aumentando il numero di
livelli di pressione, si
migliora il rendimento dei cicli combinati,
essendo limitate le perdite
termodinamiche dovute alle differenze di
temperatura in corrispondenza delle quali
avviene lo scambio termico. Inoltre si
riesce a ridurre la temperatura dei fumi al
camino fino a valori dell’ordine dei 100°,
limitando le perdite termiche allo scarico.
Sempre al fine di recuperare la maggior
parte possibile di calore dai fumi nel
modo più efficiente possibile, cioè
cercando di avvicinare il più possibile la linea di raffreddamento dei fumi a quella di produzione del vapore,
è logico prevedere un risurriscaldamento (RH), che permette di migliorare il rendimento del ciclo facendo
salire la temperatura del media del gas nel ciclo e riducendo la frazione di liquido in uscita dalla turbina.
Dato il suo elevato costo è utilizzato maggiormente per impianti di grande potenza.
Diagrammi del recupero termico per
le diverse configurazioni dei cicli
combinati
Tramite il risurriscaldatore il vapore in
uscita dalla turbina di alta pressione
viene viene miscelato con quello di
media pressione (nel caso a 3 livelli) o
con quello di alta pressione (2 livelli).
Successivamente viene reinviato alla
turbina di media-bassa pressione.
Tale soluzione è considerata l’opzione
di punta dei cicli combinati ed è la più adatta alla produzione elettrica di
base.
Le perdite di rendimento del ciclo combinato sono proporzionali all’area
racchiusa tra le due linee, di riscaldo dell’acqua e di raffreddamento dei
fumi. Risulta evidente come l’utilizzo di tre livelli di pressione l’efficienza
dello scambio termico sia la più elevata.
Un fattore che influenza le prestazioni del ciclo combinato è il rapporto
di compressione del ciclo a gas. Più esso è elevato, più diminuisce la
temperatura dei gas di scarico, con conseguente diminuzione del
rendimento del ciclo a vapore.
Il rendimento η di un ciclo combinato è sempre superiore al 50% (fino
cc
a una soglia del 60%, che sarà raggiunta con i nuovi impianti) ed è
calcolato come:
P P
+
el ,TG el ,TV
η =
cc m ∗H
c i
Dove m è la quantità di combustibile iniettato nella camera di combustione e H il potere calorifico inferiore
c i
del combustibile utilizzato, cioè quella quantità di calore che si rende disponibile per effetto della
combustione completa a P costante della massa unitaria di combustibile diminuito del calore di
condensazione del vapore d’acqua durante la combustione.
Cicli combinati con post combustione Il ciclo combinato con post-
combustione viene chiamato “fired” in
contrapposizione a quello “unfired”
precedente. La post combustione
viene attuata nella caldaia a recupero
a monte dello scambiatore. Essa è
permessa dalla residua percentuale di
ossigeno nei gas di scarico (12-16%)
dovuta all’eccesso d’aria con cui viene
realizzata la combustione.
Le conseguenze della post-
combustione sono una rotazione della
linea di raffreddamento attorno al pinch
point che abbassa la temperatura di
uscita dei fumi (in conseguenza
dell’aumento del calore specifico) e
incrementa la potenza elettrica
prodotta dalla turbina a vapore (a
fronte di un uso maggiore di
combustibile). Siccome η ≤ η la
fired unfired
post combustione viene usata solo in
impianti di cogenerazione dove si
necessita di vapore per uso termico e
una certa flessibilità operativa.
Ciclo STIG (Steam Injected Gas Turbine) – a iniezione di vapore Ciclo caratterizzato dal fatto
che il vapore prodotto nella
caldaia a recupero viene
iniettato nella camera di
combustione della turbina a
gas, aumentandone la
potenza prodotta e limitando
l’ingombro e i costi che si
avrebbero con un ciclo
combinato con due turbine.
Questo ciclo deve prevedere
un impiando di demineralizzazione dell’acqua (per non danneggiare le macchine e le tubazioni) e permette
un abbattimento della produzione di NOx (dovuta all’abbassamento della temperatura di fiamma)
Potenziamento di centrali a vapore con turbina a gas
• Con preriscaldamento dell’acqua di alimento
Invece di spillare vapore dalla turbina, vengono utilizzati i gas di
scarico della TG per riscaldare l’acqua, aumentando la portata di
vapore della TV e quindi la potenza erogata (20-30%) e il
rendimento (1-2%) della stessa, senza interventi complessi o
costosi sull’impianto. Le caratteristiche delle macchine (turbina,
alternatore e condensatore) devono essere compatibili con tale
degasatore incremento di portata e potenza.
L’impianto può funzionare anche in caso di fermo della turbina a
gas.
• Con produzione di vapore di media pressione
Viene aggiunta una TG i cui fumi generano vapore (alle stesse
condizioni del vapore della TV) tramite una caldaia a recupero. Il
vapore prodotto andrà alla sezione di turbina di media pressione
insieme a quello della caldaia principale. L’elevata differenza di
temperatura tra gas di scarico e acqua/vapore (compromette la
reversibilità del processo) e lo scambio termico non ottimale nella
caldaia a recupero rendono l’aumento di rendimento poco elevato.
• Con gas di scarico usati come comburente in caldaia
Vengono utilizzati direttamente i gas combusti della TG come
comburente per la combustione nella caldaia tradizionale. Si
elimina perciò la necessità della caldaia a recupero e viene
ottimizzato il recupero termico dei gas di scarico e diminuito
l’utilizzo di combustibile (l’aria entra ad alta T). Questa
configurazione implica una modifica alla caldaia per le elevate
portate d’ingresso.
I fattori positivi sono l’elevata qualità termodinamica
Linea di preriscaldamento dell’acqua dell’intervento, l’aumento di potenza cospicuo (fino al 40% in
più), rendimenti maggiorati fino al 45% e convenienza
economica se ci sono già in programma lavori di
ammodernamento dell’impianto o di manutenzione.
• Con trasformazione in ciclo combinato senza combustione
La caldaia tradizionale e la linea di preriscaldamento
dell’acqua viene disattivata, e il suo lavoro viene svolto da
una caldaia a recupero che funziona con i gas della TG. Si
tratta di un intervento molto più significativo e radicale
rispetto agli altri, ma permette di raddoppiare la potenza
prodotta ed arrivare a rendimenti del 50%. Si ha inoltre la
necessità di riadattare la turbina a condizioni di portata
nettamente differenti a quelle originarie. Dato che tutto il
calore generato è dato dalla turbina a gas, questo tipo di ciclo
si attua principalmente su impianti di bassa potenza, per
l’elevato costo del gas.
Gruppo combinato a due livelli di pressione
Valutazione della potenza e del rendimento Gruppi cogenerativi con turbina
a gas
UT: Utenza termica
SC: Scarica di condensa – valvola isoentalpica
DG: Degasatore
Potenza trasferita a UT:
'
Q =m' (h −h )
t v 1 2
Calcolo della portata di vapore:
'
m h C
( )
−h =m' (T −T )
v 1 2 g pg d e
'
m portata di vapore
=
v
h entalpico nelUT m' dei fumi
( )
−h =salto =portata
1 2 g
T ditemperatura del GVR
( )
−T =diff.
d e
Gruppi cogenerativi con turbina a vapo