Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L’AZIONE DI POMPA MUSCOLO SCHELETRICA E LA POMPA RESPIRATORIA.
Durante la contrazione del muscolo scheletrico le vene che decorrono attraverso il muscolo
vengono compresse e questo ne riduce il loro diametro e spinge più sangue verso il cuore. Le
valvole delle vene servono per impedire il reflusso del sangue verso i tessuti e consentono il
passaggio del sangue unidirezionalmente verso il cuore.
Nella pompa respiratoria, invece, alla base della cavità toracica si trova un grosso muscolo
chiamato diaframma che separa il torace dall’addome . Durante l’inspirazione dell’aria il diaframma
si abbassa spingendo sul contenuto addominale e aumentando la pressione delle vene
intraddominali., mentre chiaramente la pressione toracica e delle vene intratoraciche e nell’atrio
destro si abbassa. I cambiamenti di pressione nell’addome e nel torace servono per aumentare le
differenze di pressione tra le vene periferiche e il cuore e in questo modo il ritorno venoso viene
stimolato durante l’inspirazione. Perciò respirare profondamente e frequentemente aiuta la spinta
del flusso sanguigno verso il cuore
INTEGRAZIONE DELLA FUNZIONE CARDIOVASCOLARE
La principale variabile cardiovascolare che deve essere regolata è la pressione arteriosa media del
circolo sistemico perché è la forza necessaria che permette l’apporto di sangue a tutti gli organi .E’
il prodotto tra la gittata cardiaca e la resistenza periferica totale che è la somma delle resistenze al
flusso di tutti i vasi del circolo sistemico.
La gittata cardiaca e la resistenza periferica sono responsabili della pressione arteriosa sistemica
sistemiche nell’unità di
poichè determinano il volume medio di sangue che circola nelle arterie
Quando le arteriole della muscolatura scheletrica si dilatano in conseguenza dell’attività
tempo.
fisica, la resistenza locale del circolo sistemico può essere mantenuta stabile se avviene
contemporaneamente una vasocostrizione in altri organi. Durante esercizio le arteriole si dilatano,la
resistenza diminuisce ; se la gittata cardiaca e il diametro arteriolare di tutti gli altri distretti
vascolari rimanessero inalterati, comporterebbe una diminuzione della pressione arteriosa. 53
IL SANGUE
La viscosità del sangue descrive la consistenza del sangue; quanto più un liquido è viscoso più
La viscosità del sangue è il doppio di quella dell’acqua ed aumenta insieme
scorre con difficoltà. è elevato.
alla resistenza al flusso quando il valore dell’ematocrito
La velocità del sangue è massima alla radice dell’aorta e si riduce progressivamente andando alla
periferia. La velocità più bassa si riscontra nei capillari, indispensabile perché un transito troppo
veloce si opporrebbe agli scambi con il liquido interstiziale. che però hanno una sezione trasversa
1000 volte maggiore di quella dell’aorta
Il flusso è dato dalla pressione/resistenza…perciò il flusso è inversamente proporzionale alla
resistenza mentre la resistenza è inversamente proporzionale al raggio del vaso.
La resistenza è data prodotto di lunghezza e viscosità/raggio°4
Ciò che determina la resistenza è la lunghezza dei vasi sanguigni ,la viscosità del sangue e il raggio
dei vasi sanguigni. Il flusso è proporzionale alla differenza di pressione tra due punti del sistema. I
distretti del sistema circolatorio (arterie, arteriole, capillari, venule, vene) sono posti in serie. La
resistenza totale del circuito è uguale alla somma delle resistenze di tutti i distretti. Ogni distretto
però è costituito da un numero più o meno elevato di vasi disposti in parallelo tra loro. In un circuito
in parallelo la resistenza totale dipende sia dal raggio dei singoli tubi sia dal loro numero. Ciò
spiega come il distretto circolatorio in cui la resistenza è più elevata (maggior caduta di pressione)
non sia quello in cui il raggio dei singoli vasi è il più piccolo. Il distretto in cui la pressione cade di
50μm) e non dai capillari (diametro di 7μm), in
più è rappresentato dalle arteriole (diametro di 200-
quanto per questi ultimi la sezione trasversa totale è grandissima.
Durante il lavoro muscolare diminuiscono le resistenze per il muscolo e per il cuore e aumentano
per l’area splancnica e la cute
quelle permettendo così un maggior flusso di sangue a cuori a
sangue totale, a lavoro circa l’80%).
muscoli(a riposo il muscolo ha solo il 20% del I riflessi che
regolano omeostaticamente la pressione arteriosa originano da recettori arteriosi…le arterie carotidi
che portano il sangue dal collo alla testa,si biforcano in 2 arterie più piccoli. A questo livello la
parete dell’arteria si assottiglia più del normale e contiene un gran numero di terminazioni nervose
(seno carotideo)…i seni carotidei sono molto sensibili allo stiramento e alla distorsione meccanica
Un’area
(e quindi alla pressione);indi per cui funzionano come barocettori o recettori di pressione.
simili si trova nell’arco aortico. I neuroni afferenti provenienti da questi barocettori inviano le 54
informazioni ai neuroni del centro cardiovascolare che è posto nel tronco celebrale. La frequenza di
scarica del seno carotideo è direttamente proporzionale alla pressione arteriosa media. Il principale
centro di integrazione dei riflessi barocettivi è localizzato nel midollo allungato ed è definito centro
cardiovascolare bulbare. I neuroni di questo centro ricevono dai distretti barocettivi informazioni
responsabili della frequenza dei potenziali d’azione che si dipartono dal centro cardiovascolare
lungo la via nervosa che termina sui corpi cellulari e dendriti che costituiscono il nervo vago e dei
delle vene.. Quando aumenta l’attività dei barocettori
neuroni simpatici del cuore delle arteriole e
diminuisce lo stimolo simpatico al cuore alle arteriole e alle vene e un aumento del tono
parasimpatico. Un aumento della P arteriosa provoca un aumento della frequenza di scarica dei
barocettori del seno carotideo.
Essa causa:
• stimolazione riflessa dei nervi parasimpatici destinati al cuore;
• inibizione dei nervi simpatici destinati al medesimo, alle arteriole e alle vene.
• Il risultato netto è una diminuzione della gittata cardiaca e una diminuzione della resistenza
periferica, ambedue le quali causano un abbassamento della PA.
• Eventi esattamente opposti si verificano in risposta ad un abbassamento della PA.
SCAMBI CAPILLARI
In ogni momento il 5% di tutto il sangue circolante fluisce nei capillari ed è proprio questo 5% che
porta a termine la funzione principale dell’intero apparato cardiocircolatorio. La maggior parte delle
cellule si trova a 0.2mm da un capillare perciò gli scambi sono molto efficienti. La velocità del
sangue è molto alta nell’aorta, diminuisce nelle arterie e nelle arteriole e rallenta significatamente
nei capillari. Il lento flusso massimizza il tempo disponibile per gli scambi di sostanze tra il sangue
e il liquido interstiziale. Quando un flusso continuo si muove attraverso una serie consecutiva di
tubi, la velocità del flusso diminuisce con l’aumentare della sezione trasversa dei tubi. Poiche ogni
capillare è molto stretto offe una grande resistenza al flusso ma l’enorme numero di capillari
fornisce un’area trasversa così grande che la resistenza totale di tutti i capillari è molto minore di
quella delle arteriole. 55
FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE
Durante l’inspirazione l’aria passa sia attraverso il naso sia attraverso la bocca dove raggiunge la
la quale si dirama nell’esofago(dove entra il cibo) e la laringe che fa parte delle vie aeree
faringe
che si apre nella trachea.
La trachea si ramifica nel mediastino dando origine ai bronchi destro e sinistro. L’organizzazione
istologica dei bronchi è uguale a quella della trachea con anelli cartilaginei di supporto a forma di
C. Il bronco destro ha un diametro maggiore rispetto al sinistro e ha inoltre un andamento più
verticale. I 2 polmoni si trovano nelle cavità pleuriche di destra e sinistra. Il polmone destro
presenta 3 lobi(sup,med,inf) e 2 scissure(obliqua e orizzontale) mentre il polmone sinistro ha 2
lobi(sup,inf) separati dalla scissura obliqua. Il polmone destro ha un volume maggiore rispetto al
sinistro perché il cuore e i grossi vasi si proiettano principalmente nelle cavità pleuriche di sinistra
mentre quello di sinistra ha un diametro verticale maggiore poiché il diaframma si solleva sul lato
dx per fare spazio al fegato. I bronchi dx e sx decorrono al di fuori dei polmoni e sono pertanto
definiti extrapolmonari. Una volta entrati nei polmoni si suddividono a formare bronchi
intrapolmonari di dimensioni più piccole i quali a loro volta si suddividono in bronchi secondari o
lobari e alla voro volta in segmentali. Ogni bronco segmentale si ramifica ripetutamente in
bronchioli terminali; ogni bronchiolo terminale invia aria a un singolo lobulo polmonare dove si
ramifica in bronchioli respiratori dove troviamo i primi alveoli che sono i siti dove avviene lo
scambio di gas con il sangue(ce ne sono circa 300 milioni); in seguito troviamo i dotti alveolari e
infine i sacchi alveolari che sono costituiti solamente da alveoli. I bronchioli come i vasi sanguigni
sono circondati dalla muscolatura liscia che contraendosi e rilassandosi altera il loro raggio.
si estende dall’inizio della trachea fino all’inizio dei bronchioli
ZONA DI CONDUZIONE:
respiratori, non contiene alveoli e non fa scambi di gas
ZONA RESPIRATORIA: zona dove avviene lo scambi di gas. Le superfici epiteliali delle vie
aeree è rivestita da ciglia che sbattono costantemente verso la faringe e contengono ghiandole che
secernono il muco e la polvere e i microbi che inspiriamo si lega al muco che viene continuamente
L’epitelio secerne anche
mossa dalle ciglia alla faringe dove viene poi ingoiato. un liquido acquoso
56
sul quale il muco può scorrere liberamente . I macrofagi inglobano particelle che hanno raggiunto
gli alveoli. La circolazione polmonare possiede una resistenza molto bassa rispetto alla circolazione
all’interno dei vasi sanguigni polmonari
sistemica; dunque anche le pressioni sono basse. Funzioni
delle vie aeree conduttive:
1) DEPURAZIONE da sostanze estranee
- ciglia del rivestimento epiteliale
- ghiandole epiteliali -> muco
- cellule fagocitarie (polvere, detriti e batteri)
e RISCALDAMENTO dell’aria
2) UMIDIFICAZIONE inspirata
L’aria che si respira deve essere satura di vapor acqueo:
a) se l’aria fosse secca, le cellule alveolari morirebbero;
b) i gas diffondono meglio in ambiente umido
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
Per termini, condizioni e privacy, visita la relativa pagina.