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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ENNA “KORE”
Facoltà di Ingegneria ed Architettura
Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale (L7) – Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale (L9)
APPUNTI DI SCIENZA DELLE COSTRUZIONI(QUADERNO 13)A.A. 2020-2021
A cura dell’allievo ingegnere: Calogero Frangiamore
Docente del corso: Prof. Ing. Giacomo Navarra
Lez. del 19/05/2021 (p.2)
Capitolo 10:
METODI DI ANALISI STRUTTURALE
Ora cominciamo ad introdurre i metodi di Analisi strutturale e inizieremo con quelli che includono le implicazioni dell’ipotesi di Eulero - Bernoulli.
Questi capitoli e note tratteranno del caso fondamentale, partiamo dei Metodi di Analisi strutturale cioè dei metodi di analisi che assistono strutture di FORMA e GRADO DI VINCOLO QUALSIASI, anzi, finalmente, pure le strutture IPERSTATICHE!
Principalmente, noi classificheremo i metodi di analisi strutturali in 2 CATEGORIE in funzione delle ipotesi seguite per la soluzione perché eventually negli sviluppi dei deformatori si deve mettere attenzione che abbiamo già parlato a livello di CENNI. Dopo aggiungerà quasi pure le implicazioni geometriche e statiche di punto nodale interno e nodale esterno, metodo che esamineremo sperando differenziabile dalle LINEA ELASTICA che ci mostrerà pure le strutture MONODIMENSIONALI, la SOLUZIONE o se in termini di caratteristiche MECCANICHE che in termini di caratteristiche CINEMATICHE. Inoltre faremo pure degli esempi per verificare il fatto che
(....) una posizione tale da potere essere contenuti
IN UN PIANO DI SEZIONE S-S (che la vi
sia ROTO TRASLATO, come noto la figura I.2.
sse non accettate), questo significa che l’uni
ca unica linea della deformazione C
erzione transla-considerabile sempre
riferimento nel PIANO →? Se guramente detto che nella
senti nella figura I p fig. precedenti, la
destro uguale potenziali tale da NON essere
contenuti dopo la deformazione della trave alla
STESSO PIANO ellabili possiamo considerare delle
ccordo privatizzabile l’uni che fluorazione si
nte nel tempo, ruotamenti realisti con superfici
di angoli punti, anche cose il che le
un elemento per di grandare cinematiche.
Se, invece, possiamo deformare noi, intingo
giorno una DRASTICA RIDUZIONE DEI PARAMETRI
LAGRANGIANI che occorre per determinare le
pportanti ruoli delle se non accettate le premesse
tati della figura I øg original Cocolati, P
sita
entralmente compiuti su tale di sele AVRANZA parte
mente la lung, il huyo conserved ot
eumei la stessa di couromenti
etta seome il sway per cosm si ABBASSATA so
mente ciò, lunga per cos ❷ sublataur ‘biancoure' d’
alle parisioni qui ❷ parlato si possibile ruotata schede
stima, copre essere S-S a le VERTIRCALE
za altri tribimso de ovome s-s progetecs con
rimontate con un CORPO RIGIDO detto l.38.
che prio sub /sub> ROTOTRASLARE RIDIAMENTE nel PIANOK
la curiouoi S-S, (E detto quiulic une b> ROTO TRASLAZIONE
RIGIDA deformase nel lito kwale, con sesso ruarakas
tiamo ameno ma mierda prione, uno uno suo parte
come non apparire quasirò ad ogival PIANO laterali
ointe G.D.D.I. con omkmkesuo sni sul PIANO
per corso domestica alierst in suo del priate
TRI LAGRANGIANI (3 componenti) e perus qui il
cas della sezione S-S in figura I ❷ A po’ priure
es peruitanet poi priure, dal puniti. VERDI Coscure IV
puni ed break di tratta
b) Se corri, sto deli dell di Bernoulli d’eto
la pleone chi,- 1 con gli moli del modello che entre
E-B eteres iple nelle coer di modelli del
TAGLIO (insterissimo – T T1→O) e tutte delle derazioni muna
le utenti traslanti S-S della teni di parsi tale
deformazione possab che ne pogrere elle ROTO TRASLAZIONE
RIGIDE makavitic indue tutte a ortogonal misure sei vai paksati al
ASSE GEOMETRICO della Relman (esse eridora!
nella figura I.2, I. 2.4 2. rit margine conversion quantico. prino al
ist corso delle sis wine in cifrata d'd’unaniment burlesni per balowu
tranze dellagiognue, VERDI
Queste usare vi có ai punti, la FORNA che
assume l’ASSE GEOMETRICO semplicemente locato alt
POSIZIONE/DISPOSIZIONE elegge assunvere cento
versali prima 2 poko lan deformazione delle TRAVE
Terza ipotesi di Eulero-Bernoulli
x1 → β | x2 → β (trovare lo sforzo di taglio T1 e T2)
Sistema piano
ξ = \(\frac{1}{2}\) ∫ [ \(\frac{N^2}{EA}\) + \(\frac{T2^2}{GA}\) + \(\frac{M1^2}{EIX1}\) ] dx3
Teoria piana di Eulero-Bernoulli
ξ = \(\frac{1}{2}\) ∫ [ \(\frac{N^2}{EA}\) + \(\frac{M2^2}{EIX1}\) ] dx3 → Il contributo dI di quelli due N
ANALISI STRUTTURALE
- Approccio agli spostamenti → Elementi finiti ad una differenziabilità bassa elastica
- Approccio alle forze → Le forze sono le incognite
- Metodi delle forze (per problemi con poche caratteristiche)
L'approccio agli spost. è migliore se ciò non si appesantisce e sporca e il sistema è di poche aste
Vediamo un esempio per entrare in dettaglio:
Abbiamo notato che con l'ultima delle tre ipotesi di Eulero-Bernoulli le sez. trasversali si mantengono piane dopo il carico di configurazione, pertanto un miglioramento sarà l'introduzione del contributo della torsione.
Molta deformazione e taglio sono nulli, per questo gl'. assi permanenti sono gli assi delle sez. trasversali, si mantengono evoluti all'asse della trave.
Da ciò, ovviamente, c'è un legame tra gli. allungamenti sull'asse della trave e la rotazione delle sez. trasversali:
Γ(x3) = u'3(x3)
... relazioni strutturali di calcolarsi tra ... IPERSTATICHE ... tutte e ...
... ... il termine ... ...
... ... avere le caratteristiche di un’alterazione in ... strutturale IPERSTATICA ...
... ... il meccanismo cinematico di ... prevede un N(x3) di cui non è possibile avere una funzione in ... x3, dipendente dal carico ASSIALE DISTRIBUITO sulla ... che ... ... forniti nei vincoli interni degli accessori. Per ottenere ... è obbligato a DERIVARE 4 volte l’equazione.
u3’’’’(x3) = 1 – N0(x3, 1)
... scritte nelle pagg. precedenti. – Essa ... l’equazione differenziale nella variabile u3(x3), ...
... ... lungo x3, della ... asse GEOMETRICO.
... leggi al CARICO ASSIALE ...
... casi; queste equazioni legano ... ... di equilibrio ... equazione di sintesi ...
...
...
... nell’asse della
- Equilibrio
- Convergenza
- Costitutive
...
Esempio di risoluzione dell’equazione delle linee elastiche nel caso di sforzo ASSIALE
FIGURA (4)
Consideriamo un’asta strutturale vincolata al nodo ... sottoposta ... nodo ...
... ... collegamento del CARICO ASSIALE uniformemente distribuito. ...
Ripilogando, quindi, le nostre 2 condizioni al cont.
m3(L) = - m0 / E·A + c1 · L + c2 = 0
m'3(0) = m0 / E·A + c1 = 0
- c1 = - m0 / E·A
- c2 = 0
• Scrittura dell'equazione della LINEA ELASTICA
m3(X3) = m0 / E·A · X32 / 2 + m0 / E·A · L2
Questa equazione rappresenta la deformazione della
LINEA ELASTICA → Essendo tramite
Equationi della LINEA ELASTICA
• Calcolo andamento dello SFORZO NORMALE N(X3)
μ“3(x3) = - n0 / E·A · x3
Possiamo anche sostituire
all'equazione 7 sopra riportata, ottenendo che:
N(X3) = E · m0 / E·A · x3