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RISPOSTA ADATTATIVA:
Hanno recettori diversi
I. Ligando arriva e viene
II. riconosciuto solo da
un recettore specifico
che ne attiva altri
uguali: espansione
clonale dei recettori.
I.
CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Tutto deriva dalle cellule staminali:
Mieloide: producono risposta innata.
Piastrine
o Globuli rossi
o Granulociti
o Macrofagi
o
Linfoide: producono risposta adattativa.
Linfociti T
o Linfociti B
o Cellule NK
o
MACROFAGI 3
IMMUNOLOGIA
Inizialmente è monocita circolante, quando entra nel tessuto diventa macrofago. Le sue
funzioni sono quelle di fagocitare l’anticorpo.
NEUTROFILI
Sono quelli che intervengono per primi durante l’infiammazione. Hanno un’attività più elevata
dei monociti/macrofagi. Fagocitano anche loro ed uccidono le cellule tumorali.
EOSINOFILI
Si trovano nel sangue. Aumentano quando abbiamo le allergie. Hanno granuli e sostanze
antiinfiammatorie.
BASOFILI
Anche loro nel sangue. Contengono istamina.
IMMUNITA’ ADATTATIVA
Può essere passiva o attiva. Passiva quando c’è passaggio transplacentare degli anticorpi,
che arrivano dalla madre. Quindi anche un processo di sieroprofilassi: introduzione di sostanza
in modo artificiale prima di fare il vaccino. Attiva quando si verifica un’infezione naturale e i
vaccini sono a base di: microorganismi uccisi/vivi attenuati; tossine rese avirulente; molecole
purificate.
LINFOCITI B
Producono immunoglobuline (Ig), diventano più grosse e diventano plasmacellule (PC) nel
midollo osseo.
MATURAZIONE
Si parte da cellula staminale da cui matura linfocita B nel midollo. Da qui vanno nel sangue,
nella milza, nel timo ecc. i linfociti B hanno recettori con cui riconoscono gli antigeni che si
incastrano e il linfocita viene clonato:abbiamo più anticorpi. Questo è possibile perché il
recettore si stacca dal linfocita e va a cercare antigeni: i recettori che fanno ciò si chiamano
anticorpi. I linfociti B hanno recettori:
Per lo ’homing’
Per i peptidi
Per le citochine
Per le Ig
Per l’Ag.
FUNZIONI
Produzione di Ig: nei linfociti B le Ig sono espresse sulla membrana plasmatica. Invece nelle
plasmacellule vengono secrete. Sulla membrana di linfociti B le Ig fanno parte del recettore per
l’antigene (BCR) mentre quando sono secrete costituiscono un importante meccanismo di
difesa.
BCR: struttura analoga al TCR, è formato da una molecola di Ig (IgM o IgD) e da molecole
monomorfiche dette Ig alfa e Ig beta. Nei linfociti ‘memoria’ invece di IgM ci sono IgG,IgE,IgA. A
seconda delle Ig c’è specificità di legame. Le Ig alfa e le Ig beta formano degli eterodimeri che
trasmettono il segnale dell’interazione tra Ig e antigene. Ha varie funzioni:
• Legame selettivo con l’Ag mediante l’Ig di membrana (specifico).
• Endocitosi dell’Ag mediante l’Ig di membrana.
• Trasmissione del segnale di attivazione tramite Ig alfa e Ig beta. 4
IMMUNOLOGIA
REPERTORIO: numero di cloni che possono riconoscere antigene diverso. Vengono generati
9
indipendentemente da Ag. Sono 10 per i linfociti B. Parte variabile: composta da Ig ed
è una zona di riconoscimento
dell’antigene.
Parte invariabile: codifica per un
DNA germ-line.
IMMUNOGLOBULINE
Molecola a 4 catene a due a due uguali. 2 H pesanti e due L leggere. Le catene H hanno
diverse forme, a seconda della forma possono essere IgM-IgD-IgG-IgA-IgE.
I geni delle catene H e L sono situati su cromosomi diversi. I geni delle parti invariabili e delle
parti variabili delle catene H sono localizzate sul cromosoma 14. La loro vicinanza permette:
Complessi riarrangiamenti
A. Utilizzazione di vari geni CH da parte del linfocita.
B.
Abbiamo 2 tipi di catene L: K e λ. I geni delle catene K sono localizzate sul cromosoma 2,
mentre quelli delle catene λ sono localizzati sul cromosoma 22. L’utilizzo di K o λ non da
particolari proprietà alle Ig, ma ne determina il tipo. Ogni catena è codificata da regioni poste a
grande distanza nel DNA. In generale si può dire che il locus per le catene pesanti delle Ig è
costituito a partire dall'estremità 5' da segmenti V (preceduti da brevi segmenti L), da segmenti
D, da segmenti J e da segmenti C mentre il locus delle catene leggere delle Ig è simile ma non
possiede segmenti D.
SEGMENTI V 5
IMMUNOLOGIA
I segmenti genici V sono collocati all'estremità 5' di ciascun locus delle Ig. Ciascun segmento
V è sempre preceduto da un breve esone L (Leader) responsabile della codifica della parte N-
terminale del futuro recettore. Vari segmenti V sono separati da sequenze di DNA non
codificante. Generalmente l'N-terminale è costituito da amminoacidi idrofobici che costituiscono
la sequenza segnale leader la cui funzione è interagire con altre proteine leganti tali sequenze
per inviare la proteina dal ribosoma in cui è stata sintetizzata sino al reticolo endoplasmatico
rugoso, dove spesso va incontro a modifiche. A monte di ciascun esone L è presente un
promotore da cui ha inizio la trascrizione sia del segmento L che del segmento V
corrispondente. I segmenti genici V insieme ai segmenti D (se presenti) e J costituiscono la
regione variabile delle catene pesanti e delle catene leggere delle Ig.
SEGMENTI D e J
I segmenti genici D sono collocati oltre i segmenti V e sono presenti solo nel locus per le
catene pesanti delle Ig. I segmenti genici J sono collocati a valle dei segmenti D nel locus
delle catene pesanti delle Ig e a valle dei segmenti V nei loci delle catene leggere delle Ig.
SEGMENTI C
I segmenti genici C sono collocati a valle dei segmenti J nel locus delle catene pesanti delle Ig
e in quello delle catene leggere di tipo κ mentre sono a valle di ciascun segmento J nelle catene
leggere di tipo λ. I segmenti C codificano per la regione costante delle catene pesanti e delle
catene leggere Ig. I geni C delle catene leggere sono composti da un solo esone, mentre
ciascun segmento C delle catene pesanti è composto da 5-6 esoni di cui 3-4 codificano la
regione costante della catena pesante. CATENA LEGGERA K
del CROMOSOMA 2
CATENA LEGGERA λ del
CROMOSOMA 22
CATENA PESANTE del CROMOSOMA
14
ATTIVAZIONE LINFOCITI B
Quando l’antigene ‘attiva’ il linfocita B, determina profonde modificazioni nel suo
comportamento. Riorentamento del citoscheletro ed espressione dei recettori per le citochine.
Infine ingresso nel ciclo cellulare. In seguito ad attivazione il linfocita B può ricevere oppure no
segnali helper. Quando ricevono segnali help (dai linfociti T) avviene una proliferazione della
produzione di Ig; mentre se il segnale non è help si verifica una tolleranza. Linfociti B e T
cooperano tra loro: 6
IMMUNOLOGIA
• È presente l’antigene nativo che si preattiva ed espone i peptidi di Ag su classe II.
• Il linfocita T si attiva.
• Il linfocita T attivato attiva il Linfocita B che secerne gli anticorpi.
Come produce anticorpi il Linfocita B? Arrivano le citochine (cioè segnali help) e il linfocita B si
attiva. Avviene un’espansione clonale che può vertere o in plasmacellule nel giro di giorni o
settimane, oppure il B memoria nel giro di anni. A questo punto dal linfocita B si staccano i
recettori e diventano anticorpi.
IgG
Si dividono in 4 classi: IgG1-IgG2-IgG3-IgG4. Costituiscono il 70% delle Ig circolanti. Sono
monomeri e hanno permeabilità placentare, ed è molto importante perché il neonato di suo non
possiede anticorpi ma prende quelli della madre, che restano nel sangue per circa 6 mesi.
Attivano il complemento,quindi hanno un’attività antibatterica. Vengono prodotti tardivamente
dai linfociti B.
IgA
Si trovano sia nel siero (80% in forma monometrica) o nelle secrezioni come latte,saliva,lacrime
(in forma dimerica). Hanno un’attività antivirale, antitossina, antibatterica (attivazione del
complemento). Svolgono una duplice funzione sia a livello delle mucose sia nel neonato. A
livello delle mucose è molto importante se si pensa che la maggior parte dei microbi penetra
nell'organismo proprio attraverso gli unici due apparati che mettono in comunicazione l'interno
con l'esterno, e cioè il digerente ed il respiratorio. Le IgA che vengono immagazzinate nelle
secrezioni mucose che ricoprono questi due apparati sono prodotte in forma dimerica, tuttavia,
poiché il passaggio attraverso l'epitelio è molto efficiente, le IgA assorbite dal circolo sanguigno
sono molto poche e infatti rappresentano soltanto il 25% delle immunoglobuline sieriche totali.
Per quanto riguarda l’immunità neonatale le IgA sono molto importanti anche per la
trasmissione di una prima forma di difesa dalla madre al lattante, che nei primi sei mesi di vita è
incapace di produrre anticorpi suoi. Nel latte materno sono perciò presenti grandi quantità di
IgA, che vengono ingerite dal neonato e vanno a sterilizzarne l'apparato digerente
proteggendolo dalle intrusioni di eventuali microbi.
IgD
Si trovano solo sulla superficie dei linfociti B immaturi e hanno come funzione quella di attivare i
linfociti B e di promuovere la loro maturazione verso lo stadio di plasmacellule quando vengono
a contatto con l'antigene per il quale sono specifiche: pertanto, esse vengono prodotte solo in
forma di membrana. Scompaiono nel passaggio da linfocita B attivato a plasmacellula. Hanno
solo funzione recettoriale.
IgM
Le IgM hanno due funzioni, che si rispecchiano nelle due possibili conformazioni in cui possono
essere sintetizzate:
• se vengono prodotte in forma monomerica, rimangono ancorate sulla superficie dei
linfociti B vergini e funzionano da recettore per l'antigene, ossia captano le molecole
estranee con cui il linfocita viene a contatto e trasmettono al suo interno un segnale che
lo attiva;
• se vengono prodotte in forma pentamerica, ossia come un complesso di 5 monomeri
legati assieme da ponti disolfuro, vengono secrete nell'ambiente extracellulare e
svolgono un'importantissima funzione di attivazione del complemento.
IgM monomeriche: Le IgM sono uno dei due tipi di molecole che si ritrovano sulla
membrana del linfocita B immaturo, assieme alle IgD. La loro funzione principale è di
captare gli antigeni circolanti per i quali sono specifiche e di trasmettere all'interno del
linfocita il segnale di attivazione, che lo porterà a differenziarsi in una plasmacellula
secernente anticorpi. Le IgM vengono prodotte già in uno stadio molto precoce della
maturazione dei linfociti B. Dopo l'attivazione del li