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P
73 FISICA
ESPANSIONE LIBERA DI UN GAS PERFETTO Joule osservò sperimentalmente che la temperatura del gas non
varia in seguito all’espansione, mentre cambiano sia p che V
• L=0 perchè nell’espansione non c’è un pistone che si muovE
• Q=0 perchè il gas è termicamente isolato
• per il primo principio della termodinamica anche ΔE =0
int
• essendo variati p e V, ma non T, E non può dipendere da p e V, ma dipende solo da T: E = E (T)
int int int
RIASSUNTO:
Macchina termica = dispositivo che scambia calore con l’ambiente e produce lavoro
Per produrre lavoro in maniera continuativa, una macchina termica deve operare in maniera ciclica
74 FISICA • se la macchina termica utilizza un gas perfetto, il lavoro è pari all’area del ciclo nel piano pV
Rendimento = rapporto tra lavoro compiuto dalla macchina termica e calore assorbito in un ciclo
• il rendimento di una macchina termica è un numero sempre compreso tra 0 e 1
il rendimento esprime l’efficienza della macchina
Equazioni delle quatro trasformazioni:
75 FISICA
Il rendimento r della macchina di Carnot (e di ogni macchina termica ideale reversibile) dipende solo
teorico
dalle temperature assolute delle due sorgenti di calore T (sorgente calda) e T (sorgente fredda)
c f
Qualunque macchina termica reale funzionante tra le temperature T e T ha un rendimento inferiore a
c f
quello della macchina di Carnot
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Tutto il lavoro fatto su un sistema si può trasformare in calore; viceversa, non tutto il calore acquistato da
un sistema può essere trasformato in lavoro
La trasformazione è possibile, ma con limitazioni
In una macchina termica si ha L = Q – Q .
acquistato ceduto
Per trasformare tutto il calore acquistato in lavoro, Q = 0.
ceduto
In base al secondo principio della termodinamica questo è impossibile
76 FISICA
Una macchina termica ha un rendimento teorico inferiore a 1, perché deve necessariamente cedere calore
a una sorgente fredda.
Il rendimento è limitato da ragioni termodinamiche e non tecnologiche: nessun affinamento delle macchine
può portare a 1 il rendimento
Nel frigorifero questo passaggio avviene, ma non è l’unico risultato della trasformazione, che non è
spontanea ma richiede lavoro dall’ esterno (dal compressore del frigorifero)
Si dimostra che gli enunciati di Kelvin e di Clausius sono equivalenti
A parità di T , più è alta T , maggiore è il rendimento.
f c
Il calore si può trasformare in energia meccanica con maggiore efficienza se è prelevato da una sorgente ad
alta temperatura
L'entropia S è una funzione termodinamica di stato che misura la quantità di cambiamento di un sistema
ed anche il suo disordine.
Essendo variabile di stato il suo valore dipende solo dallo stato in cui si trova il sistema e non dal modo in
cui è pervenuto.
Analogamente la variazione d’entropia DS dipende solo dagli stati iniziale e finale del sistema. Per cui se
una trasformazione non è reversibile possiamo calcolarne la variazione d’entropia mediante una
trasformazione reversibile equivalente, avente cioè gli stessi stati iniziale e finale.
Se viene fornito calore al sistema lentropia aumenta
Se viene sottratto calore al sistema l'entropia diminuisce
L’equazione dell’entropia di Boltzmann, permette di calcolare l’entropia di uno stato del sistema in
relazione alla sua probabilità:
77 FISICA
Una trasformazione irreversibile, che inizia e termina in stati di equilibrio, si svolge sempre nel verso in cui
si verifica un aumento dell’entropia del Sistema + Ambiente
Se irreversibile:
TERZO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
È impossibile abbassare la temperatura di un corpo fino allo zero assoluto mediante un numero finito di
passi
Sperimentalmente è sempre possibile avvicinarsi allo zero assoluto, ma è impossibile raggiungerlo
78 FISICA
ELETTROSTATICA
lunedì 24 giugno 2019
10.07 2
Esiste una forza simile a quella gravitazionale (~1/r )
Esistono due tipi di “materia” che possiamo chiamare positiva e negativa.
Ciascuna attrae quella opposta ma respinge quella della stessa specie (a differenza della forza
gravitazionale).
Dei corpuscoli positivi (negativi) si respingono con una forza molto più intensa della forza gravitazionale che
li attrarrebbe.
Normalmente gli oggetti sono formati da un uguale numero di corpuscoli negativi e positivi (neutralità di
carica) e le forze esistenti si equilibrano.
In presenza di un eccesso di una delle due specie si evidenzia la presenza di una forza (il corpo è carico).
CORPI CON CARICA OPPOSTA SI ATTRAGGONO, CON LA STESSA CARICA SI RESPINGONO
La carica netta di un sistema isolato (che non scambia né energia né calore con l'ambiente) si conserva
sempre.
Se un oggetto neutro viene strofinato, acquista una carica derivante dal valore assoluto della carica del
corpo che ha trasferito la carica , in quanto avviene un trasferimento di elettroni con carica negativa da un
corpo all'altro. Segue che la carica di un oggetto deriva da un eccesso o da una mancanza di elettroni.
La carica totale di un oggetto è quantizzata come multiplo intero della carica elementare dell'elettrone e (=
1.60 x 10^-19 C).
Moto di carica = conduzione elettrica
CONDUTTORI = alcuni degli elettroni sono liberi, non sono legati ad altri atomi e possono muoversi
liberamente attraverso il materiale. Se vengono strofinati, si caricherà tutto il materiale perché la carica si
distribuisce
Esempi = rame, alluminio, argento
ISOLANTI = tutti gli elettroni sono legati ad atomi e non possono muoversi liberamente. Se vengono
strofinati si caricherà solamente la superficie strofinata.
Esempi = vetro, bachelite, argento
79 FISICA
LEGGE DI COULOMB Versore diretto da 1 a 2
Se Q1 e Q2 hanno lo stesso segno = forza repulsiva e la forza di Q2 ha lo stesso verso di R12, uscente da Q1
Al contrario se Q1 e Q2 hanno carica opposta la forza sarà attrattiva e la forza di Q2 sarà con verso opposto
al raggio R12
Se ci sono più di due cariche, tutte risponderanno a coppie alla legge di Coulomb = principio di
sovrapposizione
80 FISICA
Risoluzione di problemi di elettrostatica
1. Fare un diagramma chiaro del problema. Essere sicuri di distinguere le cariche fisse esterne e le
cariche sulle quali la forza deve essere trovata.
2. Le forze elettriche che agiscono sulle cariche sono vettori; quando sono presenti diverse cariche, la
forza netta è un vettore somma. Normalmente il calcolo è semplificato se svolto in un sistema di
coordinate Cartesiano.
3. Evidenziare la presenza di simmetrie nella distribuzione delle cariche che danno luogo alle forze
elettriche. Quando sono presenti, la forza netta lungo certe direzioni è zero. (ex. Se una carica
puntuale è posizionata tra due cariche identiche, sappiamo senza fare conti che la forza totale è
nulla.
4. Ridurre tutte le quantità dimensionate coinvolte alla stessa unità di misura (SI).
5. Fare l’analisi dimensionale del risultato ottenuto.
81 FISICA
CAMPO ELETTRICO
= se in ogni punto dello spazio o di una sua regione è definito uno scalare, un vettore o un tensore che
descrive una data realtà fisica si dice che si ha un campo scalare, vettoriale o tensoriale
Il campo elettrico nello specifico è una regione di spazio attorno a un oggetto carico, detto carica sorgente.
Quando un altro oggetto carico, detto carica sorgente, entra in questo campo, una forza elettrica agisce su
di esso. È un vettore.
La carica di prova deve essere tale da non disturbare la distribuzione di carica che ha generato il campo
L'esistenza del campo elettrico prescinde dalla carica di prova. Esso esiste in quanto è presente la carica
sorgente. La carica di prova serve solo per verificare l'esistenza del campo. Una volta che se n'è verificata la
presenza, si può affermare che la forza esercitata dal campo elettrico su una qualsiasi carica sia:
Se la carica sorgente è positiva, genererà un campo elettrico con direzione uscente rispetto alla sua carica
Se la carica sorgente è negativa, genererà un campo elettrico con direzione entrante rispetto alla sua carica.
Di conseguenza, la forza generata sarà attrattiva
Nel caso di più cariche vale il principio di sovrapposizione
Ri =distanza della i-esima carica qi dal punto P
Il campo generato da una distribuzione continua di cariche è la somma dei contributi degli elementi
infinitesimi in cui si può scomporre la distribuzione stessa
dE = campo elettrico prodotto da dq
dq = quantità infinitesima di carica
LINEE DI FORZA
= Linee che hanno in ogni punto la direzione orientata del vettore del campo elettrico
Sono legate al campo elettrico in qualunque regione dello spazio in questo modo:
• Il vettore campo elettrico è tangente alle linee di campo in ogni punto
• Il numero di linee di campo che attraversano per unità di area una superficie perpendicolare piana
è proporzionale all'intensità del campo elettrico
• Si addensano dove l'intensità del campo è maggiore
• Non si incrociano mai, in quanto in ogni punto il campo è inequivocabilmente definito
82 FISICA
• Sono uscenti in tutte le direzioni dalla carica
• Una carica di prova positiva in questo campo sarebbe respinta, percui nel caso di un caric adi prova
positiva il verso del campo elettrico sarà uscente
• Una carica di prova negativa invece verrebbe attratta, percui in questo caso il verso del campo
elettrico sarà entrante
• Più ci si avvicina alla carica, più le linee saranno vicine tra loro, ad indicare l'intensità del campo
elettrico
Ne risulta che il flusso sarà nullo dove cos = 0 quindi se la superficie è parallela al campo elettrico in quanto
formerebbe un angolo di 90 gradi con la superficie perpendicolare con coseno = 0
Un campo elettrico, a meno che non sia uniforme, può variare in modulo, direzione e verso, quindi il flusso
può essere calcolato cin un'integrale:
83 FISICA
La superficie chiusa è detta superficie gaussiana
Il teorema di Gauss può essere utilizzato per calcolare il campo elettrico di superfici di carica con simmetria
sferica, cilindrica o piana
Per poter utilizzare il teorema di Gauss:
• Costanza del campo elettrico sulla porzione di superficie
• Il prodotto scalare campo elettrico x superficie può essere espresso come semplice prodotto
algebrico
• Il prodotto scalare è zero
&bul